(Rimini) "C'è una condivisione unanime, da parte delle Istituzioni e degli attori privati, circa la difficoltà senza precedenti del settore turismo nella stagione post pandemia”, così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, intervenuto al Tavolo di crisi per il turismo a seguito dell'emergenza da Covid-19', presieduto dal Ministro Dario Franceschini. “Orientando il suo principale 'ramo d'azienda' verso le relazioni e la capacità di spostamento, il turismo è il settore al mondo che più sta soffrendo gli effetti del lockdown. La preoccupazione è evidente, da Nord a Sud senza esclusioni di sorta e senza alcuna eccezione”.
Su proposta del Ministro Franceschini, è stato dunque istituito il Tavolo in cui vengono valutate le misure compensative per fronteggiare i danni diretti e indiretti derivati dall'emergenza sanitaria, nonché le esigenze di sostegno gli intergenti strutturali per rilanciare la filiera dell'ospitalità nazionale. “Tutti i componenti del tavolo sostengono il Ministro Franceschini affinché possa 'irrompere' in Parlamento, nelle more di approvazione del decreto 'Rilancio', le proposte per sostenere il settore. E successivamente affinché il turismo sia il campo d'investimento prioritario delle risorse derivanti dal Recovery Fund. Un settore che deve diventare strategico anche in Italia, e dunque al centro delle politiche industriali nazionali, così come avviene strutturalmente nei Paesi vicini e concorrenti. A titolo esemplificativo, pensiamo solo all'immissione di risorse per sostenere il turismo in Francia (18 miliardi di euro), in Spagna (12 miliardi di euro), in Gran Bretagna (25 miliardi di euro)”, spiega Gnassi che nel suo intervento ha indicato i cinque che, secondo lui, “rappresentano un po' la sostanza del lavoro del tavolo”.
Il primo riguarda il Bonus Vacanze, “misura apprezzabilissima perché ha l'obiettivo di 'spingere' la domanda da oggi e fino alla fine dell'anno per la vacanza in Italia. Il meccanismo di adesione però è da semplificare perché farraginoso, in particolare per le strutture ricettive già alle prese con oggettivi problemi di liquidità dopo il lockdown. Questo meccanismo va 'sburocratizzato' perché altrimenti una misura così importante rischia di produrre meno della metà del suo positivo potenziale. Bisogna necessariamente coinvolgere il sistema creditizio per una 'trasformazione' del Bonus in liquidità per gli imprenditori”.
L'altra questione che ho avanzato “è quella di avere al più presto risposte sull'emendamento avanzato da Anci sul decreto 'Rilancio' per le zone ad alta vocazione turistica colpite dalla crisi. Il cosiddetto emendamento per le zone rosse/blu economiche. E' la richiesta di istituire un fondo per 150 milioni di euro, ripartiti progressivamente tra le località con il più alto rapporto tra residenti e pernottamenti turistici e sulle quali si abbattono più di altri territori gli effetti socioeconomici della pandemia”.
Il terzo aspetto posto al Tavolo è quello del “sostegno concreto e urgente all'intero settori fieristico e congressuale, e più in generale dell'entertainment. E' sotto gli occhi di tutti la crisi profonda di questi comparti, pezzi fondamentali dei distretti turistici, capaci di creare ricchezza diffusa e livelli occupazionali altissimi”.
Il quarto e il quinto elemento riguardano le concessioni balneari e le certezze da garantire agli operatori e quindi a favore degli investimenti per i territori che stanno riqualificando e rigenerando le loro aree turistiche; e la scandalosa situazione, più volte denunciata e sulla quale Anci ha presentato da tempo un emendamento in parlamento, dei cosiddetti pertinenziali”.