Giunto alla sua XII Edizione il Premio Cultura d’Impresa, promosso da UniRimini S.p.A. e Campus di Rimini, con la partnership dello studio di consulenza aziendale Skema, è un segnale concreto del fattivo collegamento esistente tra Università e Sistema Economico Locale. Undici edizioni, 88 Laureati e 84 Aziende premiate per un’iniziativa di successo nata per rafforzare il rapporto tra il mondo della formazione accademica e quello delle imprese, nella convinzione che più questo rapporto sarà stretto e sinergico e più alti saranno i benefici per i laureati, imprenditori e per l’intero tessuto sociale ed economico della nostra realtà provinciale. A questi numeri si aggiungono quelli dell’edizione 2020, la dodicesima: 9 aziende, 16 studenti. Vengono premiate Aziende che si sono distinte nell’offerta di tirocinio formativo agli studenti o per importanti collaborazioni attivate, e Laureati indicati dai referenti dei Corsi di Laurea che hanno svolto tesi di laurea particolarmente meritevoli.
La premiazione della sua dodicesima edizione, programmata per lo scorso marzo, ha subito un inevitabile stop per i mesi di lock down e le successive misure di distanziamento sociale. Per questo, la consegna delle borse di studio alle tre migliori tesi di laurea di studenti degli indirizzi di amministrazione e gestione d'impresa, economia del turismo, tourism economics and management, selezionate da un’apposita commissione, è avvenuta oggi (14 settembre) negli uffici Skema. Luogo che solo per quest’anno si è sostituito all’abituale cornice dell’aula magna del Campus di Rimini.
Tra i 9 lavori di ricerca selezionati da una commissione composta da docenti del Campus, da rappresentanti di UniRimini Spa e dello studio Skema, le tre tesi di laurea (due 110 e lode e un 110) che hanno ricevuto le borse di studio, sono state quelle di Enrico Pompignoli (primo premio), Svetlana Romaschchenko (secondo premio) e Anna Cimarosti (terzo premio). Da notare la presenza tra i premiati di una ragazza russa, nuova conferma della vocazione internazionale di Rimini e di un ateneo in grado di richiamare studenti di altri Paesi, e la stesura e discussione di due delle tre tesi in inglese.