(Rimini) Domani le Industrie Valentini, presenteranno in tribunale la richiesta di concordato liquidatorio. Se ne è parlato oggi in regione, presenti Roberto Poli staff assessorato al lavoro, Stefano Mazzetti staff crisi aziendali, per la Provincia di Rimini Simone Gobbi, per il Comune di Rimini l’assessore Mattia Morolli, per l’azienda Gianluca Valentini e l’ingegnere Luca Peli, per la Cgil territoriale la Segretaria generale Isabella Pavolucci, per la Fillea Cgil di Rimini Renzo Crociati, Roberto Casanova per la Filca Cisl Romagna e la RSU aziendale.
"Tra le proposte, è stata segnalata la disponibilità di un imprenditore delle Marche, già operante nel settore del legno, intenzionato a rilevare il ramo produttivo e a rilanciare il settore", rende noto Crociati della Cgil. "Dalle anticipazioni legate a questa ipotesi, e in attesa dell’asta competitiva, i 130 lavoratori in produzione dovrebbero essere tutti riassunti, mentre i restanti 19 verrebbero dichiarati in esubero, ma si tratta ancora di ipotesi tutte da discutere".
L’altra data già calendarizzata è l’8 Febbraio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per definire l’accordo di Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività e valevole per 12 mesi. Ricordiamo che il 7 febbraio scadrà la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale iniziata l’8 giugno 2020. "Il tema della garanzia di una copertura economica per i lavoratori è stato posto a più riprese dai rappresentanti sindacali tenendo conto che la procedura non prevede l’anticipo della Cassa da parte dell’Azienda ma il pagamento diretto dell’INPS e i tempi non sono immediati. Abbiamo chiesto pertanto che Azienda e Tribunale trovino una soluzione nell’ambito delle norme. Contestualmente l’altro percorso che è stato sollecitato è quello che le Istituzioni avviino un confronto con gli Istituti di Credito affinché concedano da subito un anticipo dell’indennità di Cassa".
Altre garanzie "sono state chieste sui livelli occupazionali e rispetto alle condizioni contrattuali che verranno applicate, nonché sul nuovo piano industriale di rilancio.
Da dire che la Regione manterrà aperto il tavolo per un monitoraggio sui temi aperti già da ora ma anche su quelli che potrebbero subentrare dopo l’acquisizione".