(Rimini) “Sono qui per manifestare la vicinanza del governo a questo territorio leso da un gravissimo episodio criminale”. Così il ministro dell’intero Luciana Lamorgese, che oggi a Rimini ha preso parte al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura, convocato a seguito dell’accoltellamento di sabato sera a Miramare. “Un episodio criminale - sottolinea nuovamente il ministro - dovuto a un cittadino somalo che era in giro per l’Europa dal 2015. E’ andato in Svezia, Danimarca, Austria, Germania, Svizzera, doe regolarmente ha proposto la domanda di protezione internazionale”.
Si è trattato di un episodio che “certamente non doveva capitare, ma che poteva capitare in qualunque parte d’Italia o d’Europa. Perché era una perosna evidentemente disturbata. Sono in corso gli accertamenti del caso dal punto di vista psichiatrico. Il lato positivo è che le vittime non sono più in pericolo di vita”. Gli inquirenti sono inoltre in attesa di conoscere gli esiti dei test tossicologici per verificare se l'aggressore abbia realmente assunto sostanze stupefacenti come da lui dichiarato al momento dell'arresto. L'esame delle urine ha intano dato esito negativo.
Il somalo, per il quale anche oggi è stato rinviato l’interrogatorio di garanzia per la difficoltà a reperire un’interprete, non ha agito con motivazioni di tipo terroristico. “Abbiamo escluso la pista terroristica. Su questo abbiamo certezza perché nel mentre avveniva questo episodio, che noi seguivamo da Roma, molto preoccupati soprattutto per la situazione clinica del bambino, le polizie europee erano in collegamento tra di loro per avere certezza di questo elemento importante”.