(Rimini) Partita in Emilia-Romagna la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19, da destinare in via prioritaria a trapiantati e immunocompromessi: alle ore 14 sono oltre 400 le vaccinazioni effettuate, e quasi 7.000 le convocazioni inviate in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini.
Le persone interessate, cioè coloro che rientrano nelle categorie indicate dal ministero della Salute, vengono contattate direttamente dall'Azienda sanitaria di riferimento, quindi non devono fare nulla.
Naturalmente le convocazioni per fissare luogo, data e ora dell'appuntamento proseguiranno fino alla chiamata di tutti i pazienti, che in Emilia-Romagna in questa prima fase e considerate le attuali categorie indicate sono circa 53.200.
Il numero tiene conto delle persone prese in carico dai centri specialistici, sia residenti sia assistiti con residenza in altra regione, in quanto soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già ricevuto due dosi da almeno 28 giorni.
Di questi la maggior parte, 30.500, sono pazienti con patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.
Destinatari terza dose. Secondo le indicazioni ministeriali, la terza dose di vaccino è prevista infatti in due casi: come dose addizionale per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in quelle persone che, per patologia o per terapia, potrebbero avere una minor risposta immunitaria alle prime due dosi di vaccino e per le quali sono partite le vaccinazioni e convocazioni. Nel secondo caso si parla di dose di richiamo o booster che ha come obiettivo il mantenimento nel tempo di un adeguato livello di risposta immunitaria e dovrebbe essere destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus.
Lo stesso ministero della Salute ha anche specificato che - ferma restando la priorità del raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati - sarà definita la strategia di somministrazione di una dose di richiamo con vaccino a m-RNA in favore di ulteriori gruppi target, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione dello scenario epidemiologico.
Convocazioni e vaccinazioni per Ausl di riferimento, ore 14. Alle ore 14, in Emilia-Romagna risultano complessivamente oltre 400 le vaccinazioni effettuate e quasi 7.000 le convocazioni partite. Da sottolineare che numerosi pazienti contattati hanno affermato di voler parlare con il proprio medico di medicina generale prima di fissare l'appuntamento. Pertanto, in questi casi, le prenotazioni slitteranno di qualche giorno. Inoltre, le Aziende sanitarie stanno procedendo secondo un'organizzazione autonoma, per categoria di paziente e tipo di chiamata. In Romagna le chiamate sono partite oggi per un primo gruppo di pazienti, nefrologici e oncoematologici. 4.481 le convocazioni effettuate, con 102 prenotazioni fissate.
Effetto green pass. La Asl Romagna segnala anche un aumento del numero delle prenotazioni per la prima dose di vaccino effettuate dal 16 al 19 settembre, rispetto a quelle della settimana dal 9 al 12 settembre. A Cesena il balzo è da 635 a 1.488, a Forlì da 478 a 990, a Ravenna da 780 a 2.241, a Rimini da 907 a 2.174. I totale tra la prima e la settimana succesiva il balzo è da 2.800 dosi somministrate a 6.893.