(Rimini) Il Tribunale di Bologna ha applicato nei confronti di un imprenditore 64enne di origine calabrese, residente a Rimini, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno per un anno e il sequestro a scopo di confisca di beni mobili e immobili, riporta l'agenzia Ansa. La misura comporta anche il sequestro a nove fabbricati, 40 terreni, quote societarie, contanti e beni aziendali, per un valore stimato tra i 10 e i 12 milioni di euro. L’imprenditore era entrato nel mirino della procura di Rimini già nel 2018 per aver nascosto al Fisco circa 5 milioni di euro attraverso una ditta del settore del fotovoltaico.
Secondo gli inquirenti, il patrimonio dell'imprenditore deriverebbe da una serie di illeciti commessi negli anni. Si parla di bancarotta fraudolenta, edevasione fiscale. Da qui l’applicazione della normativa di prevenzione patrimoniale. In passato l'uomo era stato coinvolto in un'indagine sui clan ndranghitini Lentini e Masellis `condotta dalla Dda di Bologna.
L'uomo è difeso dall'avvoato Pero Venturi che spega, «il mio cliente fu solo sfiorato da quella vecchia indagine. Non fu mai accusato di alcunché. Per quanto riguarda gli altri processi siamo ancora in una fase non definitiva. Presenteremo ricorso al Tribunale del Riesame per quanto riguardano i sequestri in ambito penali circa l’indagine della Gdf per l’evasione fiscale, e andremo in Corte d’Appello contro la misura di prevenzione patrimoniale» (Ansa).