GIOVANI E SVILUPPO, LA REGIONE METTE IN CAMPO 226 MILIONI IN TRE ANNI
La giunta regionale mette in campo di 180 milioni di euro, in tre anni, per sostenere la crescita economica in Emilia-Romagna e oltre 46 milioni di euro per la stabilizzazione dei giovani nelle imprese per l’occupazione giovanile e contrastare la precarietà, perché come sostiene il presidente Vasco Errani “noi non abbiamo mai pensato a due tempi separati, uno per superarre la crisi l’altro per innescare la crescita”.
In Emilia-Romagna è disoccupato il 13,5 per cento dei giovani tra i 15 e i 29 anni (29 per cento la media nazionale), mentre è stimata attorno al 5,6 per cento la percentuale di persone che non studia e non lavora. Sono circa 120 mila i giovani con contratti di lavoro atipici.
Sono tre gli assi su cui la Regione intende puntare: il credito alle imprese, l’innovazione e la formazione, la gratificazione delle realtà virtuose perché “l'Emilia-Romagna deve crescere – sottolinea l’assessore GianCarlo Muzzarelli - e deve farlo a partire da quel sistema imprenditoriale che in questi anni ha saputo resistere alla crisi, e ora continua a mettersi in gioco assicurando occupazione stabile”.
Sono sei i programmi operativi, a cui si aggiunge l’assistenza tecnica, finanziati: ricerca industriale e trasferimento tecnologico con 45 milioni di euro; innovazione, qualificazione e responsabilità sociale delle imprese con 36 milioni di euro; finanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese con 30 milioni di euro; internazionalizzazione per il sistema produttivo con 42 milioni di euro; sviluppo territoriale e attrattività con 24 milioni di euro; semplificazione, sviluppo digitale e partenariato con 1,5 milioni di euro; assistenza tecnica con 1,5 milioni di euro.
Il piano per l’occupazione giovanile prevede 4 fondi con una dotazione complessiva di 46 milioni di euro: fondo per promuovere il contratto di apprendistato (20 milioni), fondo per l’assunzione e la stabilizzazione (20 milioni), fondo 30-34 anni (3 milioni), fondo fare impresa (3 milioni).
Per i giovani fino a 25 anni di età, sprovvisti di titolo di qualifica o di diploma, si incentiva il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma mentre per i giovani tra i 18 e i 29 anni il contratto previsto è l’apprendistato professionalizzante o il contratto di mestiere. Per i giovani fino a 30 anni in possesso di un diploma o di una laurea la tipologia contrattuale è l’apprendistato di alta formazione e ricerca.
Per promuovere l’assunzione di un giovane lavoratore a tempo indeterminato l’incentivo è di 7 mila euro se uomo e 8 mila se donna. La trasformazione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato sarà incentivata con 3 mila euro per i lavoratori e 4 mila per le lavoratrici, mentre la trasformazione di altri tipi di contratto, diversi dall’apprendistato, riceveranno 6 mila euro per gli uomini e 7 mila per le donne.
Gli incentivi premiano le aziende che non hanno licenziato al 31 dicembre 2011: se l’azienda ha licenziato da meno di 12 mesi non avrà alcun incentivo, se ha licenziato nel periodo compreso tra 12 e 24 mesi riceverà il 50%, da 24 a 36 mesi avrà il 100% dell’incentivo, se invece sono almeno 36 mesi che non ha licenziato riceverà il 150%. Inoltre il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 3 anni. Il monitoraggio dell’andamento delle assunzioni e del mantenimento in organico sarà effettuato dalla Regione ogni 6 mesi.
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