TURISMO, PER GLI STRANIERI EMILIA ROMAGNA SIGNIFICA SEMPRE MENO ‘RIVIERA’. BABBI: “OGGI IL MERCATO ESTERO CHIEDE SOPRATTUTTO CULTURA”
Non è più solo la cartolina della riviera con mare, ombrellone e racchette sulla spiaggia.
«I mercati stranieri – spiega Andrea Babbi di Apt - chiedono soprattutto cultura, una cultura legata alla musica, alle città d’arte, all’enogastronomia, ai musei del cibo o dei motori. In Emilia Romagna trovano il mix completo». La conferma arriva dai numeri: sul podio dei prodotti turistici più richiesti ci sono le città d’arte e l’enogastronomia al 74 per cento, mentre il mare resta al 44 per cento. Tanto che Bologna è la meta più gettonata in regione con il 77 per cento delle preferenze.
Per i turisti stranieri, insomma, l'Emilia-Romagna è sempre più sinonimo di città d'arte, enogastronomia e motori. Addio monovacanza, benvenuto multitasking, questa la nuova tendenza emersa dal 'Buy Emilia-Romagna', l'edizione 2012 della borsa turistica regionale in corso fino a domani e promossa da Confcommercio Emilia Romagna in collaborazione con Apt servizi ed Enit. Seduti nei palchetti del teatro Comunale di Bologna 70 tour operator di 19 Paesi hanno incontrato altrettanti operatori locali per ‘comprare’ proposte di vacanze.Prima volta per la Lituania. Ritornano Canada, India, Canada, i paesi del nord Europa, Russia, Stati Uniti.
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