FESTA DELLA POLIZIA. CALANO GLI STUPRI MA CRESCONO FURTI, RAPINE, DROGA E PROSTITUZIONE. IL PREFETTO: “RIMINI OBIETTIVO APPETIBILE DELLA CRIMINALITA’”
Crescono furti e rapine, calano gli stupri. I dati del 2011 per Rimini sono stati forniti questa mattina nel corso della Festa della Polizia in piazza 3 Martiri dove, accolti dal questore Oreste Capodicasa sono arrivati anche il prefetto Claudio Palomba, le autorità della Repubblica di San Marino, il sindaco Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali, il comandante provinciale della Guardia di finanza Mario Venceslai e il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Luigi Grasso, il presidente del Tribunale Rossella Talia e il procuratore della Repubblica Paolo Giovagnoli, il vescovo Francesco Lambiasi e il direttore del polo didattico Giorgio Cantelli Forti.
Dal confronto tra i dati del 2011 con quelli 2010 si evidenzia la flessione del 27 per cento delle violenze sessuali cui fanno da contraltare l'incremento delle rapine del 63 per cento e dei furti del 23. Nel 2011 rispetto al 2010, inoltre, in Provincia di Rimini sono diminuiti gli arresti (da 422 a 399), ma sono cresciute le denunce (da 1523 a 1699). Mediamente i delitti denunciati sono diminuiti del 10 per cento.
“Rimini è – spiega il questore Oreste Capodicasa – obiettivo appetibile di una criminalità diffusa che associa principalmente i reati predatori a quelli del traffico della droga e dello sfruttamento della prostituzione. Questo a causa della posizione geografica del nostro territorio, del suo avanzato livello economico, della moltiplicazione dei gruppi etnici affluenti”.
Dai dati forniti è anche possibile un raffronto tra i numeri dei primi cinque mesi del 2012 e i primi cinque del 2011. Da gennaio a maggio sono stati 129 arresti e 387 denunce, il calo dei reati è del 18 per cento con un bel meno 80 per cento per le violenze sessuali. In calo anche i furti e le rapine (con rispettivamente flessioni per il 3 e il 5 per cento). Crescono tuttavia i furti in abitazione del 2 per cento, quelli nei negozi del 4 per cento e soprattutto quelli alle auto in sosta del 23 per cento anche a causa dell’arrivo di “popolazioni dell’Est europeo, da poco sdoganatesi da regimi che hanno generato economie ora in corso di sostanziale trasformazione, vedono nelle realtà come quelle del riminese, il luogo e l’occasione per un facile ed immediato superamento delle povertà individuali”.
Droga e prostituzione sono fenomeni in “persistente crescita”. “Permangono – ammette il questore – ancora aree della città in cui spaccio di droga e prostituzione costituiscono un fattore di rischio e creano forti inquietudini” nella cittadinanza residente. In particolare, la diffusione di stupefacenti “resta il fenomeno criminale associativo di maggior rilievo ed è il fronte che ci vede maggiormente impegnati”.
Quello della prostituzione è invece un “fenomeno contrastato con estrema attenzione disincentivando, nei limiti che l’ordinamento consente, le persone che vi si dedicano e perseguendo con la massima determinazione, coronata anche da recenti successi investigativi” e tuttavia per ottenere il “ridimensionamento del problema sono auspicabili interventi legislativi che incidano significativamente sul fenomeno ‘prostituzione’, anche attraverso meccanismi che possano disincentivare sia la domanda che l’offerta e che aprano per le giovani donne recuperabili ambiti di strategie di uscita da quel mondo”. Rispetto al reato si stalking “noi, qui, sensibili e tempestivi, abbiamo attivato una squadra di pronto intervento con le professionalità idonee”.
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