BILANCIO, TASSE E POCHI SCONTI (ANCHE PER GLI ASILI): LA MAGGIORANZA VOTA LA MANOVRA ‘GNASSI’. COME DA COPIONE
Discusso e approvato. Imu e irpef, con regolamenti aliquote e detrazioni, la tassa di soggiorno viene, l’imposta di scopo va e saranno 20 le fasce di reddito da definire per la tariffazione dei nidi (dai 110 ai 550). In genere il risultato è stato sugli 11 a 17 per la giunta la quale ha anche il merito di aver presentato l’unico approvato tra le decine di emendamenti votati ieri (quello sull’imu allo 0,6 e 1,06 per le case di lusso).
Il consiglio si è aperto con il ricordo di Nicola Marcello (Pdl) del maresciallo Alessandro Musacchio scomparso a Cervia martedì scorso durante un’esercitazione. Per lui un minuto di silenzio.
Poi sul tavolo tante buone idee, che rimarranno tali. “La Giunta Gnassi ha voluto approvare un bilancio previsionale esageratamente precauzionale basato esclusivamente sulle tasse imposte ai riminesi”, dice Giuliana Moretti (Pdl). “Non ha voluto – aggiunge – andare incontro alle fasce più deboli e ha bocciato tutti quegli emendamenti che chiedevano un occhio particolare per gli anziani, le famiglie numerose, i separati e divorziati in difficoltà , coloro che hanno contratto un mutuo, gli invalidi, l'handicap, le imprese in difficoltà e nemmeno le cooperative che svolgono un azione sociale sul nostro territorio”.
Il sospetto è che la giunta tema un nuova manovra del governo in settembre e che è per questo che si sia voluta mettere al riparo blindando ogni possibilità di manovra per un’imu più equa. “L'unica speranza che ancora nutriamo e che visto che il regolamento sull'imu è modificabile fino al 30 settembre, l'amministrazione decida di introdurre le agevolazioni nei prossimi mesi. Continueremo a chiederlo e a tenere la lente puntata affinché si possano fare economie tali da poterle introdurre”.
La giunta spesso nelle ultime settimane ha parlato di equità del Bilancio di previsione. Un’equità che sarebbe confermata dal far pagare i servizi a seconda del reddito. “Allora perché per gli asili si prevede uno sconto del 10 per cento a chi ha due figli iscritti nelle scuole comunali, applicandolo anche a chi ne ha tre, non tenendo conto del carico familiare maggiore?”, nota la Moretti.
L’assessore di competenza, in realtà, si lascia sfuggire un “lei ha ragione, è molto poco per tre figli” (forse la stanchezza), ma poi nei fatti, nella notte, le cose vanno diversamente. “Non hanno accolto il nostro emendamento che portava lo sconto al 20. Inoltre, si è voluto continuare a discriminare le famiglie che hanno uno o più figli nelle scuole gestite dal privato a cui lo sconto non viene applicato nel momento in cui un figlio frequenti la scuola comunale. E in questo caso per cambiare le cose dovremo aspettare il prossimo bilancio, purtroppo”.
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