BILANCIO, RENZI FA UN PO’ DI CONTI: “RADDOPPIA LA PRESSIONE TRIBUTARIA SUI CITTADINI”
“L’approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Rimini per il 2012 si caratterizza con una vera e propria stangata con l’imu di 76 milioni di euro sulla schiena dei riminesi e nessun taglio alla spesa corrente del Comune che invece aumenta di 3 milioni di euro” sintetizza Gioenzo Renzi, Pdl, all’indomani dall’approvazione della finanziaria comunale.
“E’ una stangata – dice – perché si tratta di uno spropositato aumento dell’imposizione fiscale, con il gettito che sale dai 34 milioni di euro dell’ici (2008-2011) ai 76 milioni imu, cioè 42 milioni in più (incremento 120 per cento) di cui 51 milioni di euro restano al Comune (incremento 17 milioni di euro dell’anno scorso) e 25 milioni di euro che andranno allo Stato”.
Oltre all’imu “resta l’addizionale irpef al 0,3 per cento che continua a colpire circa 50mila cittadini con redditi medi, da 15mila fino a 50mila euro lordi. Il risultato è che la pressione tributaria a Rimini quasi raddoppia da 357 euro del 2011 a 601 euro del 2012”. “Vergognosa” definisce la “previsione di 7,5 milioni, tra le entrate correnti, di multe per violazioni del codice della strada, con i vigili incaricati quotidianamente al riguardo”.
Altri numeri offerti e chiosati dal consigliere
Nell’ambito della spesa corrente: aumenta la spesa per prestazioni di servizi del 10,37 per cento da 41,3 milioni a 45,6 milioni (incremento 4.300mila); non c’è trasparenza sulla spesa per il sociale che ammonta a 26milioni; aumenta la spesa per consumi e manutenzioni da 15,52 milioni a 16,24 milioni (incremento 713.200).
Si va avanti con l’operazione “ex seminario” con 17milioni di euro da pagare nei prossimi 10 anni per l’acquisto del diritto di superficie, invece dell’affitto annuo; si perpetua l’affitto di 340mila euro l’anno degli uffici Comunali Via Rosaspina; la spesa del personale assieme a quello delle spa pubbliche arriva al 43 per cento della spesa corrente; restano elevati gli stipendi dei presidenti e membri dei cda delle spa pubbliche, presidente Hera e ad 350mila ciascuno, 100mila al vice presidente, 75mila euro ciascuno agli altri 15 membri del cda, presidente Anthea (35.700) che è anche membro del cda di Hera (75mila), presidente Rimini Fiera e (59mila) che è anche presidente di Società Palazzo dei Congressi (49.500), presidente Aeradria (53mila), presidente Centro agroalimentare (36mila), presidente Rimini Holding spa (48mila); si prevede dalla Rimini Holding un utile nel 2012 per il Comune di 800mila, senza pensare al ripianamento delle perdite delle società e alle ricapitalizzazioni da sostenere tramite il ricorso al debito bancario che ha raggiunto ormai 14 milioni da restituire dal 2013 al 2023;
non si pensa a sciogliere i cda nominando i dirigenti in rappresentanza del Comune per fare i presidenti o amministratori, o a privatizzare la gestione dei servizi (es. Anthea); le consulenze professionali ammontano a 1,4milioni di euro.
Per gli investimenti 2012 : il Piano di salvaguardia della balneazione, costo 143 milioni da realizzare nei prossimi 5 anni, prevede 15milioni del Comune nei prossimi tre anni, il gestore avrebbe dovuto mettere 40milioni, mancavano 88 milioni. Oggi il Sindaco Gnassi, dopo aver aspettato un anno, scopre che non c’è la copertura finanziaria, invoca Hera e chiede 70 milioni.
Per il Teatro Galli, quest’anno 8.800mila euro,senza ancora un progetto definito e precisa copertura finanziaria; per la scuola elementare Villaggio 1° Maggio, tutto rinviato al 2013, per mancanza di autorizzazioni.
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