LADRI DI BICICLETTE CI PROVANO DURANTE LA PARTITA. LA POLIZIA ARRESTA DUE RUMENI
Tratti in salvo dall’arresto dei poliziotti, due rumeni hanno rischiato di prenderle ieri alle 22 circa in via Bloc-notes di un regista (altezza bagno 60 circa). Armati di cesoie avevano appena rubato (tentato di rubare) otto biciclette approfittando della distrazione dei legittimi proprietari che gurdavano la partita della nazionale agli schermi dei bar del lungomare tra le 20,30 e le 22. Bici legate con le catene ai pali dei cartelli o alle inferriate degli hotel.
Le gesta dei due, a dire il vero, ben presto non passano inosservate e già alle 21,45 un cliente di un bar va dalla barista a dire che qualcuno gli ha fregato la bici, ma tutto resta lì, per il momento. Poi la ragazza si vede camminare davanti due tipi sospetti, vestiti con delle maglie a righe, che non riesce a fare a meno di seguire con la coda dell’occhio fino a beccarli mentre tagliano la catena a una bici e se la portano via. La barista avvisa il titolare, lui chiama il 113.
Arrivano in tempi da record le due volanti in servizio, a cui si aggiungerà quella del capoturno. Imboccano la via felliniana e vedono due tipi strani su un furgone strano, un Mercedes Sprinter bianco targato Romania con i vetri oscurati e dietro un pannello argentato che impedisce di capire cosa ci sia dentro. In giro quel mezzo i poliziotti lo avevano già notato altre volte. Gli agenti riescono a bloccare l’uscita dei ladri dal furgone, poi lo aprono e trovano otto biciclette (due corrispondevano ai modelli segnalati dai baristi).
I cicli sono stati tutte restituiti nel giro di 4 ore, tranne uno (che aspetta ancora il suo legittimo proprietario). Se fosse andato in porto il colpo sarebbero stati riciclati per il mercato locale ed estero. La squadra mobile continua a indagare.
Alla fine, comunque, i due, SR. A. pluripregiudicato (per ricettazione) del 1986 e N. I. del 1973, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso, appena in tempo per evitare di imbattersi nel proprietario del bar e nei suoi clienti che un po' alterati dietro alle volanti hanno imboccato la viuzza. Arrabbiati non si sa se più perché vistisi soffiare da sotto il naso le bici o se perché tutta quella storia gli aveva rovinato la partita della nazionale.
|