RIQUALIFICAZIONE LUNGOMARE, IL SINDACO SCRIVE AL MINISTRO
Hardware. Lungomare. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, scrive al ministro con delega al Turismo, Piero Gnudi, affinché quell’area di proprietà dello Stato venga assegnata al Comune in virtù del decreto sul federalismo demaniale.
La città è pronta, dice il sindaco, “per far partire la riqualificazione” e non chiede “né risorse né sussidi, semplicemente una leale collaborazione che dia al Comune, e quindi a Rimini, le leve per far ripartire il turismo e con esso l'economia della nostra comunità”, ma…
"Può sembrare incredibile – scrive il sindaco - ma le vicende storiche e amministrative succedutesi nel Paese fanno sì che di fatto ‘una strada’, straordinariamente importante nel cuore della città, sia di proprietà dello Stato e che il Comune debba pagare un canone per usufruirne, oltre che le spese per mantenerla. La leva che chiediamo per rilanciare l'economia del turismo, è poter disporre di questa ‘strada’ senza che ciò comporti un'aspettativa di ‘fare cassa’ da parte dello Stato. Ciò renderebbe insostenibile l'operazione finanziaria per il rilancio dei lungomare e non sarebbe comprensibile dall'opinione pubblica il fatto di come lo Stato, nei suoi diversi livelli e organismi, non consenta quindi di intervenire per cose importanti".
Qualcosa, però si muove. “Oggi, però, esiste una novità sostanziale che potrebbe consentire, finalmente, il superamento di questa situazione critica, situazione di cui la città di Rimini sta pagando un alto costo in termini di possibilità di contenimento della crisi e di sviluppo: la novità è rappresentata dal fatto che le aree in questione sono inserite nell'elenco dei beni trasferibili al Comune ai sensi del decreto legislativo n. 85/2010 sul "Federalismo Demaniale". Con l'emanazione dei decreti attuativi diverrebbe possibile l'assegnazione al Comune delle aree in parola consentendo così, a quest'ultimo, di attuare le proprie politiche di riqualificazione con la tempestività necessaria a rispondere alle esigenze della città e del mercato turistico”.
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