Venerdì, 24 Marzo 2017 09:46

24 marzo

Coca nel sangue dell’aggressore | Epidemia a scuola | Carim, assemblea infuocata

Giovedì, 23 Marzo 2017 19:18

Via Islanda, il piano del vicesindaco Lisi

(Rimini) Sono tre le strategie del Comune di Rimini per arrivare alla chiusura del campo nomadi di via Islanda, un parcheggio, in realtà, occupato abusivamente da decenni (e che la legislazione europea intima di chiudere). Anche attraverso investimenti che aiuteranno gli undici nuclei familiari sinti a trovare una sistemazione definitiva. La delibera della giunta comunale 356 del luglio 2016 prevede, spiega il vicesindaco Gloria Lisi a BuongiornoRimini (rispondendo ai dubbi sollevati dalla consigliera regionale Raffaella Sensoli), “alcuni strumenti già in uso per fronteggiare situazioni di disagio abitativo, attraverso percorsi differenziati in base alle caratteristiche del nucleo”. Vale a dire che verranno messi in campo tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione per risolvere la questione, non solo la legge Regionale 11 (quella che recepisce le disposizioni Ue), ma anche la convenzione con Acer per l’emergenza abitativa e altri interventi economici previsti dallo sportello sociale del Comune.


Per tre famiglie, per esempio, sono stati messi sul piatto 64.800 euro che le aiuteranno economicamente, per un po’,a pagare un affitto. “Si tratta - precisa l’assessore - di nuclei già seguiti dai servizi sociali, ed è per questo che avranno accesso al sostegno”. L’aiuto avrà una durata temporale precisa, non ancora definita, avrà dunque una scadenza. Gli alloggi saranno reperiti nell’ambito della convenzione sottoscritta con Acer per gli alloggi non Erp in caso di emergenza abitativa.
L’assessore precisa anche che “tutti i nuclei familiari residenti saranno comunque invitati a fare domanda di alloggio di Edilizia residenziale pubblica”.


Il Comune ha anche previsto un contributo di 24mila euro (nell’ambito dell’aiuto offerto dallo sportello sociale) che aiuterà altre tre famiglie sinti a trovare “una nuova soluzione abitativa”. Riceveranno il contributo economico per pagare un residence o altro, in attesa di una sistemazione definitiva. Gli uffici del Comune stanno anche studiando di aprire questa possibilità ai non residenti presenti nel campo, vale a dire una trentina di rumeni (non rom). Il meccanismo è semplice ed è lo stesso che il Comune di Rimini applica ai residenti, in presenza di un reddito basso, alle “famiglie sfrattate perché, per esempio non riescono più a pagare l’affito. Si dà un contributo economico affinché possano saldare la rata, oppure possano trovare alloggio in un residence, in attesa di una sistemazione definitiva”.


Resterebbero così da ‘sistemare’ cinque famiglie sinte. E’ per loro che entra in gioco la legge regionale, quella che prevede la realizzazione della microaree su terreni di proprietà comunale. Il comune garantirà gli allacci ai servizi e s’impegna nel controllo delle aree (anche in termini di sicurezza), ma garantisce l’assessore che “le soluzioni abitative (casette di legno, ndr) rimarrebbero a carico dei concessionari”, così come stabilisce la legge regionale.
Per le microaree, il comune comunque spenderà poco più di 125mila euro in opere di urbanizzazione, allacci e impianti, pavimenti, recinzioni, superamento delle barriere architettoniche, spese tecniche e di progettazione, iva.


Il piano di chiusura del campo di via Islanda, infine, prevede anche costi per il personale impiegato (40mila euro) e per il sostegno alla scolarizzazione (15mila euro). In totale si parla di quasi 270mila euro di investimento pubblico. Non si prevedono costi per l'acquisto di terreni, che dovrebbere essere tutti comunali.

(Rimini) “Questo pomeriggio la Commissione Affari costituzionali ha votato alla unanimità il mandato ai relatori per riferire in Aula sulla proposta di legge “Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini”, da me presentata nel giugno 2013.
E’un passaggio importante, che accogliamo con soddisfazione ma anche con una certa amarezza. Ci sono voluti infatti 10 anni per arrivare a questo momento e dare una risposta alle popolazioni di Montecopiolo e Sassofeltrio, che nel 2007 si espressero a larghissima maggioranza per il passaggio all’Emilia-Romagna. In mezzo ci sono stati l’inadempienza dei ministri dell’Interno, che si sono susseguiti da allora ad oggi senza presentare la proposta di legge come avrebbero dovuto, e l’ostruzionismo del Consiglio regionale delle Marche, che non ha mai dato il proprio parere sul distacco. La provincia di Rimini ha invece deliberato in due legislature differenti il parere favorevole ed unanime per il passaggio dei due comuni, mentre la prima commissione Affari Generali della Regione Emilia-Romagna ha votato all’unanimità parere favorevole in tre legislature differenti.
Vi è un interesse nazionale a cui dare seguito nel rispetto della Costituzione e dunque è ora ed è giusto che il dibattito approdi in Aula per mettere fine ad anni di ingiustizie e disagi per la popolazione dei due Comuni. Auspichiamo che il passaggio alla Camera avvenga con celerità, affinché l’Aula voti il provvedimento e questo passi poi al Senato per arrivare finalmente alla conclusione della vicenda".

(Rimini) Riqualificazione Galli, sarà necessaria una variante al progetto della volta di sala per garantire qualità a custica e standard di sicurezza. La variante costerà al Comune circa 150mila euro (iva inclusa). “Nella ricostruzione del Teatro di Rimini "Amintore Galli" la volta di sala rappresenta uno degli aspetti più importanti per essere non solo il soffitto con i magnifici decori del Poletti ma anche una componente fondamentale per la qualità acustica da garantire agli spettatori”, spiegano da palazzo Garampi.
C’è stato tutto uno studio da parte del Comune che portato a preferire un struttura “composta da una orditura di travicelli in legno della stessa altezza e in grado di resistere al fuoco, su cui fissare un unico pannello in legno multistrato, sempre trattato e da ricoprire con un intonaco dello spessore di 3 centimetri per raccordare i vari elementi e creare la corretta curvatura il più possibile vicino a quella polettiana".

(Rimini) Leonardo Becchetti sarà protagonista dell’incontro che si terrà domani alle ore 21 nella sala  Alberto Marvelli della Provincia, in via Dario Campana 64 a Rimini. Il blogger della felicità sostenibile per conto di Repubblica ed editorialista di Avvenire, (nonché professore  ordinario di Economia politica all’Università di Roma2-Tor Vergata ed è docente, con Stefano Zamagni e Luigino Bruni,  presso la scuola di Economia civile a Loppiano, Firenze) metterà a tema “Economia civile e democrazia. Per una partecipazione attiva”. Tra i giovani economisti italiani, Becchetti è infatti considerato uno dei teorici più accreditati della cosiddetta “Economia civile”, una visione dell’economia diversa e sostenibile.

(Rimini) Questa sera alle 21 in cineetca a Rimini sarà proiettato il docufilm ‘Tonino’ dedicato a Tonino Guerra da Daniele Ceccarini e Mario Molinari, in occasione del quinto anniversario della scomparsa del poeta.
“Senza avere conosciuto di persona Tonino Guerra, Daniele Ceccarini e Mario Molinari si innamorano di lui e come due conversi di un nuovo ordine secolare, girano un film in varie sfaccettature della sua vita, che ne coglie l’essenza, come se li avesse guidati: Tonino. Cosa è successo loro?”. E’ la domanda che dalle pagine di Avvenire lunedì pone agli autori la poetessa riminese Rosita Copioli.
“Racconta Molinari che cinque anni fa, capitando da Savona a Pennabilli di notte, in un autunno freddissimo, avvolto in una nebbiolina, scoprì L’orto dei frutti dimenticati, e gli rimase nel cuore. Senza questa nostalgia che si accompagna allo sdegno verso lo stravolgimento del paesaggio e lo snaturamento della vita non avrebbero potuto restituire il profumo della poesia di Guerra, al centro del lungo lavoro di sceneggiatore in più di cento film del grande cinema di De Sica, Rosi, Petri, Antonioni, Fellini, i fratelli Taviani, Montaldo, Tarkovskij, Anghelopoulos, le cui immagini e parole scorrono qui insieme alle sue in un perfetto mosaico di documenti”, scrive Copioli su Avvenire.

(Riccione) Alla notizia che ieri sera la direzione del Pd ha confermato all’unanimità Sabrina Vescovi come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative e leggendo le prime dichiarazioni della Vescovi e del segretario riccionese dei democratici, Marco Parmeggiani, che cercherebbero in Patto civico/Oltre un’alleanza privilegiata, Sergio Pizzolante, tra i padri di Patto civico/Oltre, non nasonde alcune perplessità circa l’operazione. Che rivolge direttamente a Sabrina Vescovi.


Innazitutto, Pizzolante ne fa una questione di rispetto e fiducia. “Il Pd ha deciso di candidarti a Sindaco senza un confronto preventivo con coloro che voi avete indicato come alleati desiderati, senza aver prima definito una coalizione, un programma, un progetto di città. Se questo è il rispetto per gli amici nella fase di partenza, come si può immaginare un percorso di lavoro comune e coeso nell'interesse della città? Com'è possibile costruire sulla fiducia, dopo che la precedente esperienza amministrativa è caduta proprio perché sono venuti a mancare fiducia e rispetto reciproco?”.


Poi analizza le cause della fine della giunta Tosi, “autoreferenza ed errori”, nell’ottica di ‘fare differente’. “L'amministrazione Tosi è caduta perché era tenuta insieme non da una visione, un programma, bensì da un sentimento di ostilità verso il Pd, per una serie di scelte sbagliate e per la sua autoreferenza. Aveva vinto per l'errore del Trc arrivato in Viale Ceccarini radendo al suolo un pezzo di storia di Riccione. La maggioranza dei riccionesi, anche una parte dell'elettorato storico della sinistra, vi ha punito per questo. Con questa scelta unilaterale e senza autocritica alcuna, senza una proposta per trasformare un errore in opportunità, come pensate sia possibile recuperare fiducia?”.


Terzo punto: le alleanze si fanno sulla base di un progetto. “Nei confronti avuti nelle scorse settimane non è mai stato possibile, non solo parlare di candidati, ma nemmeno di programmi, di un progetto, di un'idea di città. Noi su questo abbiamo fatto iniziative pubbliche e proposte. Mai nessuna risposta. O meglio, le risposte sono state solo due: una per decidere le esclusioni dalle alleanze, un'altra per decidere il proprio candidato sindaco”.
“Ci chiedete di condividere. Ma noi non sappiamo per fare cosa. Noi pensiamo che la priorità, per consentire a Riccione di tornare a splendere sia quella di costruire un'Amministrazione pubblica pro impresa. Perché è l'impresa che investe, innova, crea ricchezza, sviluppo e lavoro. Un'amministrazione a burocrazia zero, che passa dal non si può fare al si può fare, che sia un acceleratore di tutti i progetti di sviluppo, che renda liberi gli imprenditori di essere padroni in casa propria, per adeguare le proprie aziende alle dinamiche del mercato e non subire quelle delle burocrazie pubbliche”.


E i dubbi restano proprio sul programma. “Cosa pensa il Pd?”, si domanda Pizzolante, in termini concreti in fatto di stagione balneare, impresa, professioni, turismo e promozione, fiere e congressi, aeroporto e ferrovia? “Chi lo sa?”, si autorisponde il deputato di Area popolare.
E’ tempo quindi per il Pd, secondo Pizzolante, di guardare seriamente ai possibili alleati perché “se 3 anni fa il Pd ha perso clamorosamente perché non ha saputo costruire alleanze capaci di guardare positivamente al ceto medio riccionese, al mondo delle imprese, delle professioni, dei talenti e a chi ha costruito una propria credibilità con questi mondi, con i bagnini, gli albergatori, i commercianti, gli artigiani, i professionisti, come pensa di recuperare tutti coloro che delusi hanno votato la Tosi e oggi sono ancora più amaramente delusi dalla leonessa rancorosa? Come si recupera? Ponendo veti e votando esclusioni sulle persone? Veto a chi a sostenuto la Tosi? Gli albergatori e i bagnini e i commercianti che oltre a votarla l'hanno sostenuta politicamente non li volete? Chi ha in passato sostenuto la Tosi deve essere punito? Devono essere puniti per una sorta di peccato originale? Per essersi ribellati al Partito con la P maiuscola? Volete questi voti, ma escludete a priori chi ha cercato, anche con errori, di rappresentare questi mondi?”.


Per Pizzolante è un “errore di metodo e di forma” da parte del Pd dal notaio con molti consiglieri di maggioranza per far cadere una Giunta e un Consiglio ormai in agonia e del tutto inconcludente e poi ponete veti ai compagni di firma”.
“Ma come è possibile? Chi ha liberato la città da un'amministrazione fallimentare, che ha deluso tutti, non è più presentabile? Ci diano i loro voti, ma non le loro persone? Li possiamo trattare peggio di come li trattano la Tosi e le sua corte dei miracoli? Ci sono persone che hanno sacrificato tutto, una posizione di grande potere, un ruolo pubblico di prestigio, perché esasperate dall'inconcludenza e dal clima di veleni della Tosi e ora le stesse persone che coraggiosamente si sono ribellate ora vanno demonizzate? Non possono dare il proprio contributo per un progetto capace di costruire un'alternativa vera e ampia alla miseria e alla miopia dell'improvvisazione al potere?”.


Questo per Pizzolante “non è giusto”. Dice, concludendo: “Io non lo farò! Per ragioni politiche evidenti e per ragioni umane! Perché se la politica perde la componente umana, la politica è morta”.

Giovedì, 23 Marzo 2017 09:43

23 marzo

Attentato a Londra | Offerta per Carim | Riccione, la scelta del Pd

(Riccione) E’ ufficiale. E’ Sabrina Vescovi il candidato sindaco del Pd. Il nome circolava già da qualche giorno, ma la scelta definitiva stata fatta nella direzione di partito che si è tenuta ieri in serata nella sede del circolo di San Lorenzo in via Veneto. La direzione ha approvato all’unanimità.
"Il Pd – Sottolinea il segretario del Pd Marco Parmeggiani – mette a disposizione della città una personalità di primo piano, di grande esperienza amministrativa e con un'importante visione della città. Sabrina Vescovi è il candidato giusto per Riccione e, col mandato ottenuto stasera dalla direzione, potrà agire con piena autorevolezza sia per rafforzare la coalizione con Patto Civico-Oltre, Immagina Riccione e tutta la sinistra riccionese, sia per valutare eventuali nuove alleanze".
"Lavorerò fin da subito per rinsaldare questa coalizione, che è fondamenta di un progetto politico che si basa sulla forte esperienza di governo del Pd e sulla capacità del mondo civico di rappresentare le istanze sociali ed economiche della città. La giunta Tosi ha purtroppo in questi anni determinato il blocco e il declino della città isolando e dividendo la società riccionese invece di utilizzare le grandi risorse che da sempre la caratterizzano. Riccione, che è città internazionale, deve aprirsi e non chiudersi”, afferma la stessa Sabrina Vescovi.
"Il progetto di alleanza - spiega Vescovi - con Patto Civico-Oltre, Immagina Riccione e le forze della sinistra, vuole rappresentare al meglio la vitalità e le risorse della società riccionese, nella consapevolezza della necessità di rendere la proposta politica, ancora più forte, e ancor più attinente alle diverse sensibilità della città e di un mondo in evoluzione. In questo senso va letta la scelta del Pd di mettere a disposizione la mia candidatura o di aprirsi a valutare la disponibilità di altre candidature capaci di rappresentare l'intera coalizione e la complessità sociale ed economica della città e in grado di esprimere un profilo di competenza e capacità amministrative solide, per permettere a Riccione di rimettersi subito in cammino".

Mercoledì, 22 Marzo 2017 19:13

Adrigas al Comune: Abbiamo pagato

(Rimini) Alla notizia del ricorso del Comune di Rimini per ottenere il versamento dei canoni del 2016, Adrigas fa chiarezza e annuncia di aver provveduto al pagamento dei 3,6 milioni dovuti al Comune.
“Adrigas S.p.A. - si legge nel trsto inviato dalla società alla stampa - precisa di aver inviato, in data 20/3/2017 tramite Posta elettronica certificata con destinatario Comune di Rimini, comunicazione in cui si anticipava di aver provveduto a dare disposizioni di pagamento dell'importo complessivo del Canone concessorio 2016. Tale pagamento è stato regolarmente effettuato la mattina del giorno successivo martedì 21/03/2017”.