(Rimini) Sara Visintin è la candidata a sindaco di Rimini dalla lista ‘Rimini in comune - Diritti a sinistra’. L’ex assessore all’ambiente della giunta Gnassi, lasciata per divergenze ideologiche in fatto di acqua pubblica ed emergenza abitativa, sarà sabato alle 11,30 al parchetto adiacente all'ex colonia Murri
(vicino alla casina di Bellariva) per presentare questa nuova esperienza e i candidati della lista a suo sostegno, nata “a seguito dell’appello di Leonardo Montecchi con il quale si intendeva e si intende sollecitare l’impegno dei singoli e delle singole a costruire l’unità della sinistra a Rimini”, spiegano i promotori.
“Questo percorso si pone come obiettivo primario la costituzione di una forza cittadina che interpreti le istanze dei più deboli e le nuove priorità dettate dalle esigenze di uno sviluppo economico, sociale e urbanistico sostenibile”, continuano.

Venerdì, 15 Aprile 2016 10:16

15 aprile 2016

Aeroporto pronto per il rilancio | Fiera, azioni congelate | Rimini ricorda don Maioli

Giovedì, 14 Aprile 2016 19:42

La città romana diventa parco archeologico

(Rimini) Per ora è un lavorìo di cantieri, ma presto sarà un parco archeologico che permetterà di conoscere la Rimini romana, con tanto di ‘visit center’ nella chiesa di Santa Maria ad Nives, in corso d’Augusto (la ex sala del consiglio provinciale), che sarà inaugurato lunedì prossimo. Il progetto è stato lanciato questa mattina a palazzo Garampi, in occasione della presentazione dell’esito degli scavi archeologici sotto al teatro Galli, da poco conclusi.
“Un parco archeologico di rilevanza nazionale”, avanza subito Gnassi parlando del percorso (turistico, ma anche identitario per i riminesi) che potrà unire non solo gli scavi del Galli e quelli di Castel Sismondo, ma anche ponte di Tiberio, arco d’Augusto, Domus del chirurgo e ancora gli scavi per i lavori al Leon Battista Alberti e alla Fiera vecchia e altri ancora.
Scavi che offrono “una stratificazione che ha ben pochi altri esempi in Italia”, fa eco al sindaco il sovrintendente per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, Luigi Malnati. Perché una Rimini romana così ricca? E’ il sovrintendente a ricordare come la capitale turistica della riviera romagnola, tra III e II secolo prima di Cristo fosse “la capitale romana a nord degli Appennini”, vale a dire la capitale dell’Italia settentrionale, che era detta ‘provincia Ariminum’. In caso di necessità è a Rimini che il console si “stabiliva per guidare le operazioni, da qui partivano coloni e legioni per controllare le altre regioni del nord della penisola”.
Gli scavi della Rimini romana, come testimonia anche un suggestivo video che prodotto dal Comune e che a palazzo Garampi pubblicherà nei prossimi giorni su suoi canali social, sono “una sorta di viaggio a ritroso nel tempo”. Così il filmato “fa scoprire le trasformazioni che questa porzione di città ha subìto. Dal XIX Secolo d.C. con la realizzazione del Teatro, al XVII-XVIII Secolo d.C. con la presenza dei Forni, passando per il quartiere medioevale del XIV-XV Secolo d.C. ed il Sepolcreto Urbano del VII-IX Secolo d.C., fino a giungere ad una Domus Tardo Antica del IV-V Secolo d.C. ed a una Domus Imperale del III Secolo d.C”. E tracce romane, ha fatto notare Renata Curina, l’esperto (qui una sua precedente intervista sulla Rimini archeologica) che la soprintendenza ha incaricato di seguire gli scavi riminesi, “che ne sono anche databili anni ancora precedenti”. Come, per esempio, “tracce di abitazioni costruite su pali di legno”, che la soprintendenza studierà.
I lavori al Galli, in particolare, “sono risultati di grandissimo interesse”, per via dei “rinvenimenti relativi alle fasi più antiche della colonia, o addirittura precedenti la fondazione stessa; gli scavi hanno riportato in luce, infatti, un esteso edificio realizzato con una modalità che prevedeva un largo impiego del legno, soprattutto per quanto riguarda la struttura portante: grossi pali di quercia, che dovevano sorreggere la copertura e rendere più solide le pareti, sono stati trovati ancora infissi nel terreno a testimonianza della particolare tecnica costruttiva. Le analisi dendrocronologiche previste daranno chiare informazioni sul momento preciso in cui i legni furono tagliati per realizzare la casa o le case della colonia”.
Altrettanto importanti le fasi età imperiale: “resti di murature, frammenti di intonaco affrescato nei classici colori rosso, giallo, bianco, di pavimentazioni a mosaico e a cocciopesto restituiscono il quadro di un quartiere articolato in più edifici – ne sono stati infatti individuati quasi sicuramente due – case a destinazione residenziale, proprietà di cittadini appartenenti ad un ceto medio-alto; al IV secolo d.C. risale la costruzione di un grande edificio che si sostituisce alle precedenti domus; significativa la costruzione di una vasta aula absidata (sotto la platea del Galli, sarà visibile attraverso uno specifico percorso, ndr), la cui originaria funzione non è ancora del tutto chiarita”.
A testimoniare la trasformazione della città “con un diverso uso degli spazi urbani sono invece una serie di sepolture, in alcuni casi con oggetti di corredo, collegate alla presenza della Cattedrale di Santa Colomba nelle immediate vicinanze. Alla città romana si sostituisce la città altomedievale e medievale con le sue abitazioni, gli spazi comuni, le strade, un quartiere che verrà quasi completamente abbattuto per lasciare sufficiente spazio e aree libere alla costruzione della Rocca malatestiana”.
Ringraziare la soprintendenza “non è una formalità”, sottolinea l’assessore alla cultura Massimo Pulini. “E’ stato come un lavoro chirugico, un’indagine anatomica, questo agire sul corpo della città, aprirlo per capire come la storia abbia fatto tanti ‘punti e a capo’ sui quali la vita ha continuato a procedere”.

(Rimini) L’appuntamento è nuovamente fissato: giovedì 19 maggio 2016 - per la seconda volta consecutiva - la Freccia Rossa farà tappa Rimini.
Si tratta di un appuntamento che per l'epica Mille Miglia di velocità fu irrinunciabile: tranne l’anomala edizione del 1940, disputata sul circuito allestito tra Brescia, Mantova e Cremona, Rimini è stata attraversata da tutte le edizioni classiche dal 1927 al 1957.
Nei diversi percorsi della Freccia Rossa, sia in senso orario, sia in senso antiorario, le strade riminesi sono sempre state protagoniste delle gesta di grandissimi piloti.
Nelle prime edizioni, dal 1927 al 1938, il tracciato era antiorario e la Mille Miglia transitava a Rimini sulla via del ritorno a Brescia, provenendo da Pesaro.
Dal 1947 fino all'ultima edizione del 1957, il percorso seguiva la direzione oraria: Rimini veniva attraversata provenendo da Ravenna e Forlì, in direzione Roma.
Il programma del 2016, dopo la partenza della prima tappa da Brescia, prevede che le 440 vetture d'epoca - oltre a circa centocinquanta automobili sportive partecipanti al "Ferrari Tribute to Mille Miglia" e al "Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge" - entrino nel territorio di Rimini nella serata di giovedì 19 maggio.
Le vetture in gara - provenienti da Ravenna sulla Statale Adriatica - effettueranno questo percorso: viale Tiberio, dove sarà posto il Controllo Orario di arrivo tappa, corso d’Augusto, piazza Tre Martiri e via Giuseppe Garibaldi. L'arrivo della prima vettura della Mille Miglia è previsto per le 21,30. Le automobili sosteranno quindi in piazza Cavour e piazza Malatesta per consentire ai concorrenti di cenare presso Palazzo Arengo, proseguendo poi verso gli hotel per il pernottamento. Durante la notte, le automobili saranno parcheggiate e custodite sul lungomare Augusto Murri e lungomare Claudio Tintori.
La mattina dopo ripartiranno per la Repubblica di San Marino iniziando così la seconda tappa.
Le vetture partecipanti al Ferrari Tribute to Mille Miglia" e al "Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge" anticiperanno di circa novanta minuti quelle della Mille Miglia, con il transito della prima vettura previsto per le 20. Questo il loro tragitto, sempre con arrivo da Ravenna: ponte Tiberio (Controllo Timbro, corso d’Augusto, piazza Tre Martiri, corso d’Augusto, largo Unità d’Italia, via Circonvallazione Meridionale, via Monte Titano.

(Novafeltria) Arrestato per sequestro di persona e rapina il pregiudicato campano Gerardo Pesce. La notte del 29 gennaio scorsa sarebbe stato protagonista del rapimento di due 23enni di Novafeltria insieme a Michele Furio, 59 anni, di origini pugliesi, sottoposto a obbligo di dimora.
L’arresto, su ordinanza del giudice del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini, è scaturito dalle indagini avviate dai carabinieri di Novafeltria quando nel pomeriggio del 30 gennaio si sono trovati in caserma due studenti universitari.


Quanto denunciato dai due ragazzi è sembrato all’inizio surreale agli inquirenti, ma è stato poi verificato nei fatti. I due, “soggiogati psicologicamente - ricordano i militari - da comportamenti tipicamente mafiosi, pur senza mai vedere un’arma, di fatto hanno lasciato che un criminale, un pericoloso pluripregiudicato vicino ad un noto clan camorrista, li sequestrasse per dodici ore, obbligandoli ad accompagnarli da Novafeltria ad Eboli”.
Ora, dopo aver passato la notte tra venerdì e sabato a percorrere avanti e indietro una fetta d’Italia i due si sono presentati in caserma raccontando tutto. “Il reiterato invito a bere insieme “se non lo fate mi offendo” spinge i due ragazzi a lasciare la compagnia degli amici ed a seguire il 42enne campano e l’amico in quella che ora possono raccontare come un’avventura andata a buon fine. Gli iniziali modi amichevoli e cordiali del Pesce si sono ben presto tramutati in minacce: “Voi non mi conoscete, non sapete chi sono”, ha detto più volte presentandosi con nome e cognome, lo stesso che appare nel provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti dal Tribunale di Salerno nel mese di settembre 2015 dovendo espiare la pena di un anno e 15 giorno di reclusione per violazione delle prescrizioni impostegli della misura di prevenzione della “sorveglianza speciale” alla quale era colpito”.


Comunque, impauriti, i due lo assecondano, avvisando le famiglie che sarebbero rimasti fuori a dormire. Oltre questo, nessun messaggio per chiedere aiuto è partito dal cellulare che uno dei due ha sempre avuto a disposizione. Dopo qualche ora a Eboli, ecco che in un momento di distrazione dei due malviventi, i ragazzi riunendo tutto il loro coraggio hanno colto l’attimo e in fretta e furia sono usciti dall’appartamento, saliti sull’auto e partiti a forte velocità verso casa. Furio li avrebbe inseguiti a piedi, con scarsi risultati.


I carabinieri hanno anche denunciato in stato di libertà la convivente 49enne di Pesce, ritenuta responsabile del reato di “procurata inosservanza di pena”. In pratica, ha aiutato Pesce a sottrarsi all’esecuzione del provvedimento restrittivo ospitandolo nella sua abitazione.

(Rimini) Fermi ai box di partenza gli studenti del liceo Giulio Cesare-Valgimigli di Rimini. In partenza per la gira scolastica a Napoli, la polizia stradale ha bloccato il conducente del loro bus, nell’ambito dell’operazione ‘Gite sicure’. L'autista del pullman è stato fermato dalla polizia stradale perché non in regola. Alla richiesta canonica dei documenti, l’autista è risultato sprovvisto dell dell’attestazione di un regolare rapporto di lavoro con la società proprietaria dell’autobus. A bordo, inoltre, il conducente non aveva copia conforme dell’autorizzazione. Per cui sono scattati il ritiro della carta di circolazione e una multa da mille euro.

(Rimini) Si è svolta nella cornice di piazza Cavour, la quarta tappa dell'edizione 2016 di ‘Un campione per amico’, carovana sportiva promossa da Banca Generali. Cinquecento bambini delle scuole elementari e medie della città, hanno avuto l'opportunità di giocare e divertirsi con quattro grandi campioni dello sport italiano: Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Jury Chechi. La piazza si è trasformata per l'intera mattina in una vera e propria palestra a cielo aperto: palleggi, rovesci, punizioni, capriole, lo sport e i bambini attori protagonisti sul palcoscenico cittadino.
“Siamo veramente contenti ogni anno di riscontrare in tutte le piazze italiane tanto entusiasmo e partecipazione - ha dichiarato un Adriano Panatta – questa manifestazione ha successo perché permette di incontrare lo sport e i valori che ne fanno parte, elementi utili per diventare soprattutto campioni nella vita”.

Giovedì, 14 Aprile 2016 16:11

Viserba, piazza Pascoli: via al restyling

(Rimini) Ha preso avvio il cantiere per la riqualificazione di piazza Pascoli a Viserba, un progetto dal costo previsto di 125mila euro con cui si interverrà sulla pavimentazione, sugli arredi, sull’illuminazione e sulla fontana.
Su tratta di due degli otto interventi approvati dalla giunta comunale, costo totale 612.000 euro. Oltre a Viserba, sono coinvolti il lungomare di Viserbella (lavori conclusi), Miramare, con la riqualificazione della pavimentazione stradale tra via Oliveti e viale Marconi, Torre Pedrera, con la riqualificazione del giardino della Scuola Primaria Carla Ronci, San Giuliano mare con Viale Lucio Lando, Gaiofana coi suoi giardini e Santa Giustina col nuovo campo da calcetto a cinque.

(Rimini) “L’attesa è durata 4 anni e 11 mesi, ma niente da fare, pare che Gnassi non riesca a fare cose di sinistra”. Mara Marani, candidata a sindaco di Rimini dal centro sociale Casa Madiba e affiliati nella lista ‘Rimini people’, non ha dubbi di fronte al fatto che “venerdì 15 aprile sarà revocato il permesso a Casa Don Gallo di continuare la sua attività”. In pratica, il centro sociale ospita 43 persone senza dimora che così “verranno sbattute in mezzo alla strada”, dice l’ex assessore provinciale. La ragione è che mancano le condizioni igieniche perché il luogo sia adeguato alla funzione attribuita dagli attivisti dei centri sociali.
“A questo punto ci chiediamo: cosa dovrebbero fare queste persone secondo i piani dell'amministrazione? Dissolversi nell'aria come non fossero mai esistite? O mettersi in fila per ottenere, forse, due tre mesi di assistenza in uno dei costosi progetti di Gloria Lisi?”. Qui l’affondo all’attuale vicesindaco, che sarebbe confermato nel caso per Gnassi le urne decidessero un secondo mandato a palazzo Garampi.


“Le uniche risposte che l'attuale amministrazione sembra poter dare assomigliano più a dei lanci pubblicitari di un prodotto che non servirà a nulla, piuttosto che alle soluzioni programmatiche di cui sentiamo il bisogno. Casa Andrea Gallo, costata infinitamente meno di tutti quei cartelloni pubblicitari che annunciano con gaudio la scoperta delle rotonde, ha dato una risposta concreta a problemi di sicurezza, integrazione e riqualificazione di cui Rimini ha un'estrema urgenza. Sicuramente un esperimento riuscito, da clonare, non da eliminare”, sostiene Marani.
“Ci preme anche sottolineare che ‘Rumori sinistri’, l'associazione di volontariato che si era presa in carico la gestione e gli stessi abitanti (guarda un po' cosa ti combina l'integrazione), avevano autonomamente progettato un ulteriore miglioramento della struttura e delle condizioni. Il progetto Madi-Marecchia, regolarmente presentato in Comune, aveva addirittura stimolato le vision del primo cittadino. Che cosa è successo poi?”, si domanda la candidata.
“Non si sa, ma guardiamo con estremo sospetto alla recente scesa in campo della lista architettata da Pizzolante, in appoggio a Gnassi. E' tragicamente evidente, molti già lo sostengono come dato certo, che uno dei prezzi per l'appoggio da destra, sia la conclusione del progetto Casa dell'accoglienza Andrea Gallo (Don)”.


Ora Rimini people, “come forza politica scesa in campo, proprio per contrastare questo tipo di corto circuiti e inefficienze”, chiede: “cosa intende fare il Sindaco Gnassi per il problema delle 43 persone, italiani e non, che dal 16 di aprile occuperanno la strada? Noi non dimentichiamo che in assenza di luoghi di accoglienza come Casa Gallo nel 2015 questa città ha visto morire ben 7 persone a causa delle precarie, se non assenti, condizioni abitative. E questa è una delle responsabilità dalla quale il primo cittadino di Rimini non può sottrarsi”.
Mara Marani e i suoi sostenitori sono “anche curiosi di sapere il parere di tutti quelli che hanno sempre ritenuto improponibili le occupazioni a fine abitativo. Con quest'atto si sta togliendo dalla legalità il recupero ad un'esistenza normale di 43 senzatetto e il messaggio fra le righe è "Arrangiatevi nell'illegalità". Il motivo ufficiale? Mancano una doccia e un water”.