Giovedì, 07 Aprile 2016 09:55

7 aprile 2016

Elezioni: FdI con Pecci | Sparatoria a San Giuliano: un avvertimento | Case popolari: prima i riminesi

(Bologna) L’uscita da otto società partecipate, di cui verranno dismesse le quote, e la riduzione da sette a quattro delle società in house, con la fusione fra Ervet e Aster e quella fra Lepida e Cup 2000, da cui nasceranno due poli specializzati: sono queste le novità previste dal piano di riordino delle società in house e delle partecipazioni societarie che sarà approvato dalla giunta regionale nella prossima seduta e che con il dimezzamento complessivo delle partecipate (da 24 a 13 fra società in house e partecipazioni, oggi 17) porterà a risparmi per 9 milioni di euro e a un'entrata fino a 11 milioni dalla vendita delle quote oggi in capo alla Regione.


Nel dettaglio, saranno dismesse le quote di Centro agro-alimentare e logistica di Parma srl cons, Centro agro-alimentare di Bologna scpa, Centro agro-alimentare riminese spa, Piacenza Expo spa, Terme di Castrocaro spa, Terme di Salsomaggiore e di Tabiano spa, Infrastrutture fluviali srl (per la quale è già stata deliberata la cessione delle quote), Società attracchi parmensi srl (già liquidata). Saranno invece mantenute le partecipazioni in Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna spa, Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori – Irst srl, Bolognafiere spa, Fiere di Parma spa, Rimini Fiera spa, Tper spa, Porto Intermodale Ravenna spa (Sapir), Banca Popolare Etica scpa, Reggio Children srl. Per quanto riguarda le Fiere, dalla Regione ribadiscono l'obiettivo di creare una unica società che rappresenti e valorizzi il sistema imprenditoriale dell'Emilia-Romagna.
“Abbiamo sistema fieristico pari a Milano”, spiega l'assessore Palma Costi. “Il sistema di aggregazione ci aiuterà a competere sul livello europeo e internazionale. È una sfida che andrà a supporto della vocazione all'internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, che stiamo sostenendo con politiche specifiche. In questo progetto strategico di riordino la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Piacenza Expo verrà ridisegnata nel quadro del nuovo assetto societario per il quale ci stiamo confrontando con i soci”.


Per tutte le società, in parallelo ai processi di fusione e dismissione, saranno unificate le funzioni trasversali e cioè amministrazione, gestione del personale, controllo di gestione, servizi rendicontali, legali, comunicazione e relazioni esterne. Quanto ai risparmi calcolati, 5 milioni di eurosono legati alla riduzione dei costi di gestione e 4 milioni arriveranno dalla riduzione della dipendenza dai finanziamenti regionali. A essi si aggiungono gli 11 milioni di valore delle quote che verranno dismesse.


Tocca l’Apt il riodino delle società in house, per essa sarà attuato un percorso di riordino specifico, come accadrà anche per Fer (Ferrovie Emilia Romagna). Visto il criterio di “stretta necessità al perseguimento delle finalità istituzionali della Regione”, spiegano dalla Regione, “per Fer e Apt si manterranno gli assetti societari attuali: in entrambe proseguirà però la riorganizzazione interna già avviata e il processo di unificazione delle funzioni trasversali(personale, approvvigionamenti e contratti pubblici, prevenzione della corruzione e trasparenza)”.

(Rimini) Recepire le innovazione legislative nazionali in materia fiscale, relative nello specifico a Ise/Isee, e quelle in materia di Edilizia residenziale pubblica (Erp) introdotte dalla nuova legge della Comuni Regione Emilia Romagna, ma anche uniformare i diversi regolamenti locali attualmente vigenti. Questi i principi alla base della proposta di modifica del regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica presentato oggi in commissione consiliare dal vicesindaco di Rimini con delega alle politiche abitative, Gloria Lisi. Dopo la presentazione odierna, la discussione si svolgerà nella prossima seduta della commissione consiliare, programmata per la settimana prossima.
La bozza di regolamento presentata, approvata dal tavolo tecnico di ambito provinciale, ha lo scopo di ripristinare un sistema integrato per l'assegnazione e la gestione di alloggi di Erp omogeneo e uniforme a livello provinciale.
Tra le differenze rispetto al regolamento precedente, da segnalare quella che ristabilisce il criterio di “anzianità di residenza” rispetto a quello attuale di “anzianità di domanda”. Un criterio, tra l'altro, già presente sostanzialmente in altri comuni del territorio regionale. Il regolamento attuale del Comune di Rimini contempla un punteggio legato all’anzianità di graduatoria, mentre con la nuova proposta, che recepisce anche recenti disposizioni regionali per l’accesso all’ERP, presentata in commissione viene introdotto un punteggio ulteriore per un’anzianità di residenza di almeno 5 anni. Parallelamente, si riduce invece da 5 a 3 anni, l’anzianità di residenza necessaria per avere un punteggio aggiuntivo per gli anziani ultrasettantenni, andando così incontro alle famiglie che tengono in casa una persona anziana.
Un altro criterio introdotto dal Comune di Rimini, e presente al momento solamente nel regolamento di Rimini – quello di un punteggio aggiuntivo peri lavoratori colpiti dalla crisi - sarà recepito anche dagli altri territori, con alcune novità importanti. Su tutte, quella che amplia i beneficiari degli interventi non solo per chi deteneva un contratto a tempo indeterminato, ma anche per coloro in fuoriuscita dal supporto degli ammortizzatori sociali o coloro che,negli ultimi due anni, abbiano cessato attività libero professionali o artigianali.
Tale criterio è stato pensato per essere maggiormente efficaci laddove un sopraggiunto bisogno , come può essere uno sfratto, un invalidità, la perdita del lavoro, porta una famiglia a presentarsi, anche per la prima volta, a fare domanda per un alloggio ERP. La sua domanda può dunque concorre al pari delle altre domande già presenti in graduatoria, senza subire penalizzazioni dovute all'anzianità della domanda. Un principio, quest'ultimo, che ha dimostrato in questi anni diverse criticità, confermate dalle frequenti rinunce che il servizio casa registra annualmente (37 solo nell'ultimo anno).
“Che brutta fine che fa l'ultimo scampolo di sinistra (se esiste ancora) che si anima nel Pd renziano”, è il commento del consigliere comunale Savio Galvani della Federazione delle sinistre da sempre contrario al criterio di anzianità di residenza.

Mercoledì, 06 Aprile 2016 14:32

Karate, doppio oro per Lisa Pivi

(Rimini) Doppio oro per Lisa Pivi al diciassettesimo Adidas Open d'Italia di karate, che per la prima volta si è disputato in Romagna alla Play Hall di Riccione. L'atleta del Fisiodinamik Rimini, recente vinctrice del titolo europeo juniores, si è imposta sia nella categoria senior che in quella under 21. Tra le seniores ha disputato cinque incontri tutti vinti in maniera esemplare, più difficile la vittoria nell’under 21, la finale derby contro Giulia Olivi del Centro Karate Riccione è stata molto equilibrata, entrambe hanno presentato il kata chatanyara kushanku e la Pivi si è imposta di misura (3-2) ma tutte e due avrebbero meritato l'oro. Giulia si è rifatta nella prova a squadre dominata assieme alle sorelle Carlotta e Vanessa Villa confermandosi un vero e proprio dream team della specialità.

(Rimini) Ha preso avvio questa mattina l'intervento di riqualificazione del lungomare di Viserbella, nel tratto compreso fra via Spina e via Minguzzi, uno degli otto interventi approvati dalla giunta comunale, tutti caratterizzati per essere interventi di riqualificazione urbana diffusa nella città.
Sul lungomare Viserbella (costo previsto 165mila euro) si interverrà con l'inserimento di aree verdi, ovvero con essenze che resistano alla salsedine e al vento, come lavanda, cisto, rosmarino e rose, e sulla pavimentazione, che sarà realizzata in legno composito marino di color giallo. Sono previsti interventi anche sulla pubblica illuminazione, con la sostituzione dei corpi illuminanti, primo stralcio della progressiva sostituzione su tutto il lungomare, e sugli arredi con nuove panchine, cestini, portabici di elevato livello qualitativo.
A questo intervento farà seguito la prossima settimana quello per la riqualificazione della non distante piazza Pascoli a Viserba (costo previsto 125mila euro) dove si interverrà sulla pavimentazione, sugli arredi, sulla pubblica illuminazione ed anche sulla fontana storica della piazza.
Degli otto interventi in programma (costo globale 620mila euro) progettati dai Lavori pubblici del Comune di Rimini e realizzati da Anthea che ne cura la direzione lavori, due si sono già conclusi.
A Miramare (costo di 60mila euro) è infatti giunto a termine nelle scorse settimane l'intervento di riqualificazione della pavimentazione stradale tra via Oliveti e viale Marconi, dove è stata sostituita la pavimentazione in cubetti di porfido che, anche a causa del passaggio dei pulman, tendeva a deteriorarsi. La nuova pavimentazione realizzata utilizzando l'asfalto colorato pigmentato, sostituisce anche con una piattaforma rialzata i dossi di plastica che erano posti in prossimità dell'incrocio.
Conclusa anche la riqualificazione del giardino della scuola primaria Carla Ronci a Viserba mediante la stesa di un nuovo manto di prato sintetico.
A buon punto di realizzazione anche gli altri interventi di riqualificazione in corso in viale Lucio Lando e sui giardini di Gaiofana, , nonché la realizzazione di un nuovo campo da calcetto a cinque a Santa Giustina (costo di 95mila euro) e, infine, la fornitura e posa di arredi urbani in diversi parchi e spazi urbani nel forese.

(Rimini) Giovedì 7 aprile, alle 21 presso la Sala dell’arengo in piazza Cavour, si svolgerà la presentazione pubblica del quarto volume della ‘Storia della Chiesa riminese’.
Dopo i saluti iniziali di Andrea Gnassi (sindaco di Rimini), di monsignor Francesco Lambiasi (vescovo di Rimini) e di Massimo Pasquinelli (presidente Fondazione Carim), interverrà Andrea Ricciardi (storico del cristianesimo di fama internazionale, docente all’Università Roma Tre e fondatore della Comunità di Sant’Egidio).
Il quarto volume della ‘Storia delle Chiesa riminese. Dalla Restaurazione ai nostri giorni’, a cura di Piergiorgio Grassi (ed. Pazzini–Guaraldi, dicembre 2015), porta a termine un imponente progetto di ricerca e di pubblicazione avviato nel 2010 e promosso dall’Istituto superiore di Scienze religiose ‘Alberto Marvelli’ e dalla Biblioteca siocesana ‘Biancheri’, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Rimini e di Banca Carim.
Il progetto editoriale, che si è avvalso della collaborazione scientifica di oltre sessanta studiosi, ha ricomposto per la prima volta un quadro unitario e sistematico della storia della Chiesa riminese, dalle origini della vita cristiana fino ai nostri giorni, attraverso uno sguardo storico e culturale composito e organico, particolarmente attento agli eventi e alle testimonianze più significative che hanno caratterizzato la vita della comunità ecclesiale e civile del nostro territorio.


“Un’ impresa complessa e impegnativa - spiegano dall’Istituto Marvelli - che ha tentato di tenere insieme in una visione polifonica i tratti peculiari della storia e della vita della Chiesa Riminese (testimonianza di fede, martirio, santità, spiritualità, vita pastorale, devozionale…), con la ‘storia degli effetti’ generati da questa presenza in ambito sociale, assistenziale, politico e culturale, rivolgendo attenzione anche alle diverse forme dell’arte (pittura, architettura, musica, letteratura, poesia ecc.)”.
Ma l’intento di fondo “che ha caratterizzato l’intero progetto non è stato soltanto la ricostruzione organica e sistematica dei diversi frammenti sparsi della storia antica, medievale, moderna e contemporanea, condotta secondo rigorosi criteri metodologici e scientifici, bensì la premura, condivisa da tutti gli studiosi coinvolti, di custodire la memoria e con essa la bellezza dell’identità culturale e spirituale di un territorio. Non si può pensare il futuro senza questo legame con le proprie radici, con la memoria, che è la materia stessa del nostro orizzonte originario di senso”.
L’opera “si propone pertanto come punto di riferimento di lunga durata, come insostituibile strumento per orientarsi nel tempo presente e futuro da parte della comunità cristiana e come contributo alla vita della città, nelle sue più diverse componenti”.

(Rimini) Sono 109.523 i riminesi iscritti nelle liste elettorali che potranno esprimere il proprio voto domenica 17 aprile sul referendum popolare denominato “divieto di attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in zone di mare entro dodici miglia marine. Esenzione da tale divieto per i titoli abilitativi già rilasciati. Abrogazione della previsione che tali titoli hanno la durata della vita utile del giacimento”.
Le 143 sezioni elettorali saranno infatti aperte dalle ore 7 alle 23 di domenica 17 aprile 2016.
Nel dettaglio, 52.315 sono gli elettori, mentre 57.208 le elettrici. Tra i residenti all'estero sono 7.151 coloro i quali potranno esercitare il diritto di voto nello stato di residenza per corrispondenza. E' maschio l'elettore più giovane che compirà 18 anni proprio il 17 aprile, mentre sono 1.661 (847 maschi, 814 femmine) gli elettori che voteranno per la prima volta. Sessantaquattro, 8 maschi, 56 femmine, sono gli ultracentenari. Tra loro la più anziana è una 'nonna' di 108 anni.
La consultazione referendaria è valida se si raggiunge il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Bisognerà quindi superare i 54.761 votanti. In caso contrario il risultato del referendum non è valido, per cui la situazione normativa relativa ai quesiti proposti resterà immutata.
I duplicati delle tessere elettorali esaurite o smarrite si possono richiedere presso uno degli uffici anagrafici comunali (centrale o periferici) negli orari d'apertura. Tutte le informazioni sul voto e sulle modalità sono pubblicate sulle pagine di "speciale refrerendum all'indirizzo http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/elettorale/speciale-referendum. Attivo anche il numero verde del servizio elettorale, a cui, chiamando il numero 800.106.300, si possono ottenere gratuitamente informazioni inerenti le prossime elezioni.

Mercoledì, 06 Aprile 2016 12:58

Elezioni, Salvini sabato in piazza Tre Martiri

(Rimini) Incassato l’ok di Fratelli d’Italia, “a benedire il candidato sindaco Marzio Pecci e la coalizione di centro destra arriva Salvini". L’appuntamento con il leader padano è fissato per sabato alle 16,30 in piazza Tre Martiri a Rimini, al gazebo del ‘Carroccio’. Militanti, sostenitori e simpatizzanti riminesi si stanno preparando ad accogliere il loro Matteo.
“Siamo pronti per mandare a casa la sinistra - commenta il segretario leghista romagnolo, Jacopo Morrone - e offrire alla città di Rimini il sindaco che si merita. In questa battaglia Pecci può contare sull’appoggio di tutte le forze politiche di centro destra e sul sostegno di Matteo Salvini”.
Per Morrone “il vento sta cambiando anche in Romagna e la presenza del nostro segretario federale ne è la prova, questa tornata elettorale è la nostra grande occasione per invertire la rotta e sradicare il germe della sinistra anche a Rimini”.

(Riccione) Un forte boato ha svegliato i residenti di via Fratelli Cervi a Riccione. Poco prima delle 3 di oggi, nella notte appena trascorsa, una banda di malviventi ha preso di mira il bancomat della filiale della banca di San Geminiano e San Prospero di Riccione Paese provocando un’esplosione. Sul posto sono subito accorse lepattuglie dei carabinieri che hanno colto di sorpresa i ladri. I malviventi, armati, si sono quindi dati alla fuga a bordo di un’Audi e una Golf in direzione A14. I ladri hanno imboccato l’autostrada in direzione Pesaro, dove sono usciti per rientrare sulla carreggiata nord. Qui i carabinieri li hanno persi di vista.

(Rimini) Il ministro Enrico Costa, ieri a Rimini per un convegno sulla riforma del demanio marittimo, si è impegnato a compiere un ulteriore step con gli altri ministeri interessati nel giro di due settimane. Accolto dai bagnini toscani in agitazione per via della sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga delle concessioni al 2020, il ministro ha visitato Rimini in occasione del convegno promosso all’Hote Savoia dal deputato di Area popolare Sergio Pizzolante in vista delle prossime elezioni amministrative. Tra i relatori anche il deputato del Pd Tiziano Arlotti e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. L’obiettivo della verifica tra ministeri promessa da Costa sarà quello di approfondire aspetti come la stima del valore delle imprese balneari e gli altri temi sottoposti alla sua attenzione, per arrivare a scrivere le nuove norme e risolvere in maniera strutturale anche la questione dei canoni.


“Bisogna lavorare tenendo conto anche della recente sentenza del Consiglio di Stato dei primi di marzo, che ha detto che nei casi di rinnovo delle concessioni bisogna andare a gara. Non c'è solo il giudizio della Corte di Giustizia europea a pendere sulla materia”, ha affermato al Savoia Arlotti.
“In attesa delle valutazioni dei giudici europei, occorre procedere in tempi celeri per predisporre la proposta di legge di riordino della materia e incardinarla, in modo da non farci trovare impreparati. Si deve aprire un confronto politico con la Ue sulla base della proposta da me elaborata. Non possiamo parlare di proroga bensì di periodo di transizione, è una questione da cui non si può prescindere. Ho ribadito al ministro la necessità di costituire un gruppo di lavoro che coinvolga attivamente tutti i livelli istituzionali (Conferenza delle Regioni ed Anci) e le associazioni di categoria interessate per definire i punti principali su cui intervenire. Il compito della politica è ascoltare e decidere”.


Il deputato ha quindi ribadito i punti della propria proposta sul demanio marittimo. “Le imprese balneari italiane (oltre 30mila, spesso familiari, con oltre 300mila dipendenti) dovranno vedere riconosciuti gli investimenti effettuati o in fase di ammortamento, nonché il valore commerciale e di avviamento. I criteri di stima delle imprese saranno accertati con perizie giurate. La legge dovrà definire canoni demaniali secondo criteri che tengano conto della valenza turistica, dei luoghi e della tipologia delle strutture presenti, prevedendo la distinzione dei canoni demaniali per impedire disparità di trattamenti, eliminando la valutazione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Omi). Dovrà chiarire la definizione di ‘difficile e facile rimozione’ per evitare pareri discordanti della Magistratura e prevedere che i bandi degli enti locali ad “evidenza pubblica” siano effettuati solo in presenza della pianificazione urbanistica territoriale dei Comuni interessati”.