Abusivismo e contraffazione, controlli a monte per spezzare filiera
(Rimini) Si è parlato di contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione oggi nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla polizia ferroviaria, alla stradale e alla capitaneria di porto.
“In particolare - sottolineano dlala prefettura - si è posto l’accento sulla necessità di intensificare i controlli ‘a monte’ della filiera, già a partire dalle vie di accesso al territorio, in modo da ostacolare sul nascere i canali di alimentazione degli abusivi ed evitare – ove possibile – anche il verificarsi di episodi che possano creare disagio ai turisti e alla popolazione residente”.
A tale attività, precisano, “non mancheranno di affiancarsi alcune iniziative già sperimentate con successo, a partire da sempre più frequenti controlli negli appartamenti che generalmente conducono ad apprezzabili risultati nonché ad un richiamo di attenzione ai proprietari che danno in locazione immobili, a prescindere dalle modalità d’uso”.
Non mancheranno, inoltre, “specifiche verifiche di natura commerciale, con particolare riferimento alla merce contraffatta.
Confermata, anche, la campagna d’informazione e sensibilizzazione nei confronti della clientela attraverso le modalità già sperimentate (volantini, annunci dagli altoparlanti degli stabilimenti balneari, etc.) di informazione sulle sanzioni amministrative e penali previste nei confronti di coloro che acquistano merce recante marchi contraffatti o, comunque, prodotti e servizi da persone non autorizzate, in luoghi nei quali non è prevista la vendita”.
Aeroporto, Sensoli: “Poltronificio per ex politici”
(Rimini) “Airiminum diserta fiere e appuntamenti internazionali sul turismo per il rilancio dell’aeroporto ma poi progetta consulenze all’ex consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi”. Lo ‘denuncia’ la consigliera regionale 5Stelle Raffaella Sensoli. “Come temevamo Airiminum si sta rivelando essere un poltronificio ideale per riciclare politici di vecchia data e dei quali, sinceramente, nessuno sentiva la mancanza”. “Mentre tutti attendono la decisione del Consiglio di Stato ormai gli unici sbarchi che si possono avvistare all’aeroporto sono quelli di ex-politici – spiega Raffaella Sensoli – Rimini sta vivendo una situazione drammatica e al tempo stesso paradossale con Aeradria fallita, un bando nullo, una sentenza che tiene in bilico un'intera economia provinciale e passeggeri che sbarcano ovunque tranne che in città, come dimostra anche i risultati della navetta che porta passeggeri all’aeroporto di Bologna. E la soluzione di tutto questo per i vertici di Airiminum quale sarebbe? Quella di aumentare le poltrone ai soliti personaggi che da anni vanno avanti con incarichi e soldi pubblici. Se non ci sarà al più presto un cambio di rotta i danni per l’economia di Rimini saranno incalcolabili visto che uno stop ai voli darebbe un colpo mortale alle aziende che vivono di turismo e a tutto l’indotto”.
“Purtroppo si sta puntualmente verificando quello che sostenevamo da tempo, ovvero che il clima di incertezza sta provocando una perdita molto importante per la nostra economia. Paradossale - conclude Sensoli - poi che in tutta questa situazione Airiminum decida di disertare tutti gli appuntamenti più importanti per la promozione in calendario in queste settimane, a cominciare dalla fiera di Berlino: quindi l'incertezza sul suo futuro è sufficiente per impedirle di svolgere la sua mission (programmare voli e attrarre passeggeri ) ma non per impedirle di offrire sedie e incarichi a (ex?) politici. E tutto questo avviene mentre prosegue la discussione sul progetto di legge regionale di revisione della promozione e della commercializzazione turistica e sul sistema fieristico regionale, che proprio a Rimini ha uno dei luoghi più rilevanti e attrattivi”.
Palacongressi, esperti digital automation a Be wizard
(Rimini) Saranno oltre 50 gli esperti che interverranno nel corso della due giorni di Be-Wizard!, appuntamento giunto all'ottava edizione, che si occuperà quest'anno di digital automation. Il 15 e 16 aprile a Rimini si parlerà dunque dei software di marketing automation, che consentono di tracciare ritratti digitali di ogni singolo utente, incluse preferenze e abitudini, ed offrono tecniche di segmentazione che rendono individuale ogni esperienza on line.
"La nuova generazione di brand pensa già in maniera diversa e la sfida è creare una vera e propria rivoluzione di marketing", spiega Peter Fisk, ceo di GeniusWorks e docente alla IE Business School, che interverrà all'appuntamento. Di come integrare marketing Automation e Digital Marketing parlerà Gary Angel, uno dei maggiori esperti di digital measurement. Ci sarà il contributo anche di Mathew Sweezey (salesforce.com) e nel campo del travel il contributo di Chris Anderson, Cornell University (Ansa).
Tullio De Mauro ‘clementino' onorario, sarà conferita domani la cittadinanza
(Santarcangelo) Domani alle 21 nella sala consiliare del Comune di Santarcangelo, verrà conferita la cittadinanza onoraria al linguista Tullio De Mauro. Il 24 febbraio scorso, infatti, il consiglio comunale ha approvato il riconoscimento con queste motivazioni: Tullio De Mauro rappresenta uno dei più importanti linguisti italiani. Ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Filosofia e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici Linguistici e Letterari nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza di Roma. Nel 1973 è stato tra i protagonisti del “Seminario popolare su Tonino Guerra e la poesia dialettale romagnola” organizzato a Santarcangelo dalla biblioteca comunale. La sua partecipazione e il suo intervento hanno segnato la presa di coscienza, per il nostro territorio e per il mondo accademico italiano, del fenomeno culturale rappresentato dal “Circolo del giudizio” e dal gruppo di poeti dialettali che ne facevano parte.
Spiegano dal Comune di Santarcangelo che nel 1973 De Mauro fu infatti tra i protagonisti del “Seminario popolare su Tonino Guerra e la poesia dialettale romagnola” organizzato nella Rocca Malatestiana di Santarcangelo dalla biblioteca comunale. La sua partecipazione e il suo intervento segnarono la presa di coscienza, per il nostro territorio e per il mondo accademico italiano, del fenomeno culturale rappresentato dal “Circolo del giudizio” e dal gruppo di poeti dialettali che ne facevano parte.
Gli atti del seminario che si svolse il 16 e 17 giugno 1973 furono raccolti nel volume “Lingua, dialetto e poesia” (Edizioni del Girasole, Ravenna, 1975) con prefazione dello stesso De Mauro, che a proposito delle due giornate scriveva: “Animate da Rina Macrelli, aperte dal saluto di Romeo Donati, le tre sedute videro alternarsi nella sala affollata della Rocca filologi e linguisti come Augusto Campana, Alfredo Stussi, Alberto Mioni, Friedrich Schürr, psichiatri come Ugo Amati, insegnanti come Giulio Foschi, Rosanna Ricci, Giovanni Antoni, Lina Faso, Walter Berti, Carlo Bizzocchi, romagnolisti e critici come Nino Pedretti, Walter Della Monica, Claudio Marabini, Gianni Quondamatteo. E i poeti Guerra, Butitta, Albino Pierro. E l’etnologo Sebesta, e il giornalista Raffaello Baldini”.
La cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria verrà introdotta dal Sindaco di Santarcangelo, nonché assessore alla cultura, Alice Parma e proseguirà con una presentazione di Ennio Grassi, sociologo della letteratura e critico letterario, che precede l’intervento del linguista dal tema: “Realtà e forza delle radici dialettali nella cultura italiana: ieri, oggi, domani. Ripensando al seminario di Santarcangelo nel 1973”. La serata è inserita nelle giornate per Tonino Guerra organizzate ogni anno dai Comuni di Santarcangelo e Pennabilli e dall’Associazione Tonino Guerra in occasione delle ricorrenze della nascita e della morte del grande poeta (16/3/1920-21/3/2012).
La giornata rientra nell’ambito della collaborazione fra i Comuni di Rimini e Santarcangelo di Romagna, entrambi impegnati negli ultimi anni nella valorizzazione del dialetto e dei grandi poeti e scrittori di queste terre che hanno ridato proprio al dialetto la dignità di lingua letteraria. Sulla scia del progetto Lingue di Confine, presentato dal Comune di Rimini e ideato e curato da Fabio Bruschi, e del Cantiere poetico per Santarcangelo dedicato a Raffaello Baldini presentato dal Comune di Santarcangelo con la collaborazione dell’Associazione culturale l'arboreto e dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri, nascono queste due iniziative in compagnia di Tullio De Mauro.
A Rimini, giovedì 17 marzo alle ore 17 presso la Sala del Giudizio del Museo della Città, Tullio De Mauro sarà infatti protagonista dell’incontro pubblico “Il dialetto appartiene al futuro”, insieme a Fabio Bruschi, Ennio Grassi, sociologo della letteratura e critico letterario, Davide Pioggia, linguista e autore di numerosi studi sui dialetti romagnoli, e all’Assessore alla Cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini. Lo straordinario intreccio tra lingua e dialetti che si manifesta in Italia, unico grande paese europeo a vantare una simile commistione, è la bussola del format “Lingue di confine”. La lingua e i dialetti nel contemporaneo” ideato da Fabio Bruschi per il Comune di Rimini.
Rimini, l’industria ritrova l’ottimismo
Case vacanza fantasma, due denunce
(Riccione) Gli uomini della squadra mobile della Questura di Rimini, hanno posto fine a un giro di truffe legato all'affitto di appartamenti e case per le vacanze fantasma a Riccione, denunciando due persone nate in provincia di Milano.
Ricevute le prime segnalazioni, sono partite indagini e presto sono stati individuati i siti internet e i conti correnti utilizzati dai truffatori, nonché i responsabili stessi del raggiro.
Il modus operandi. Su un noto sito internet i due uomini pubblicavano un annuncio relativo ad appartamenti da affittare per il periodo estivo a Riccione. Una volta agganciati, ai turisti veniva chiesto di versare l’acconto di 400 o 500 euro mediante bonifico bancario, cui corrispondeva conti correnti risultati nella disponibilità dei denunciati. Quando i turisti arrivavano a Riccione per trascorrere le loro ferie dell’appartamento non trovavano alcuna traccia.
Fiera, fatturato cresce del 10%
(Rimini) Il consiglio d’amministrazione di Rimini Fiera spa oggi ha approvato il bilancio 2015. Il fatturato consolidato del Gruppo Rimini Fiera al 31 dicembre 2015 è pari a 74,9 milioni di euro, in crescita del 10,1% rispetto ai 68 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il Margine operativo lordo al 31 dicembre 2015 è pari a 12 milioni di euro, mantenendosi sui livelli dello scorso anno nonostante l’annualità “dispari” senza Tecnargilla e Ibe. L’utile netto al 31 dicembre 2015 è pari a 3,7 milioni di euro, registrando un incremento dell’8,8% rispetto ai 3,4 milioni di euro dell’esercizio 2014. Al 31 dicembre 2015 la posizione finanziaria Netta è positiva per 4,8 milioni di euro in miglioramento rispetto al debito di 4,7 milioni registrato al 31 dicembre 2014.
Per ciò che concerne la capogruppo Rimini Fiera spa, il fatturato al 31 dicembre 2015 è pari a 58,4 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto ai 56,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il Margine operativo lordo è pari a 11,4 milioni di euro, in linea con gli 11,5 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’utile netto è pari a 3,9 milioni di euro, registrando un incremento del 25,8% rispetto ai 3,1 milioni di euro dell’esercizio 2014.
“Questo risultato economico - dice il presidente della spa riminese, Lorenzo Cagnoni - sostanzia la bontà delle nostre strategie e dei nostri percorsi. Sono numeri che parlano di crescita, sviluppo, coerenza tra visione prospettica e risultati”.
Nel 2015 Rimini Fiera ha visto in calendario 41 manifestazioni e totalizzato 8.525 espositori. Sempre nel 2015 i congressi e gli eventi ospitati sono saliti a 141. L’attività di Rimini Fiera ha generato sul territorio oltre 2 milioni di presenze.
Il cda ha deliberato una proposta di dividendo ordinario pari a 9,46 centesimi per azione (6,5 centesimi furono il dividendo ordinario dell'anno precedente) da sottoporre alla prossima assemblea dei soci, che sarà preceduta da un’assemblea straordinaria per l’approvazione del nuovo Statuto di Rimini Fiera.
Il cda ha anche deliberato un incremento della partecipazione di Rimini Fiera in Uni.Rimini “con l’obiettivo di un rafforzamento tangibile del legame con il territorio e, in particolare, con l’Università e il mondo della formazione”.
Carim, bilancio 2015. In arrivo aumento di capitale per 40 milioni
(Rimini) Il bilancio Carim del 2015 (secondo l’ipotesi che sarà sottoposta al voto degli azionisti ad aprile) si chiude con una perdita di esercizio di 37,9 milioni, anche se il margine operativo dell’attività (cioè il mestiere di banca) è positivo per 21,5 milioni. Una contraddizione che si spiega con il fatto che sul bilancio pesa la zavorra, in larga parte ereditata dal passato, formata da cessione di filiali in Abruzzo e Molise, incentivazione all’esodo dei dipendenti, la recente cessione di crediti deteriorati per 35 milioni, la maggiore copertura dei crediti anomali, il contributo di 4,6 milioni dato al salvataggio delle quattro banche in crisi.
Tuttavia per il presidente Sido Bonfatti e per il direttore Giampaolo Scardone, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa per presentare i dati principali, questo è un bilancio di svolta, che testimonia che sono stati fatti i “compiti a casa” e che pertanto permette di guardare con maggiore serenità al futuro.
Alcuni dati sulla performance di Carim nel 2015. Gli impieghi, tenendo conto della cessione degli sportelli e de i crediti anomali si assestano su un –0,5 %, di poco inferiore alla media di sistema (0,3). Sono stati erogati in totale 350 milioni, 244 dei quali destinati a 4.000 nuovi clienti, soprattutto mutui per la casa e investimenti delle piccole e medie imprese. La raccolta è calata del 3,2%, una diminuzione più forte di quella del sistema. Anche in questo caso ha influito la cessione delle filiali di Abruzzo e Molise. Ma ha avuto la sua parte, specialmente nel secondo semestre, lo stato di smarrimento dei risparmiatori a seguito della crisi delle quattro banche. Ci sarà un calo anche in questo primo semestre 2016 perché oggi Carim ha proceduto a rimborsare ai clienti 50 milioni di prestito subordinato.
Per Carim il problema pesante resta quello delle sofferenze, passate negli ultimi anni da 258 a 589 milioni, e dei crediti anomali, saliti da 680 a 921 milioni. Sofferenze e crediti anomali sono calati di 135 milioni per via delle radiazioni, ovvero sonlo cancellati dall’attivo del bilancio per la parte ritenuta irrecuperabile. Il dato positivo è che nel 2015 il flusso delle nuove sofferenze si è dimezzato rispetto al 2014. Ed in calo è pure l’incidenza complessiva di sofferenze e crediti anomali. Carim provvede a coprirle (è arrivata al 63 per cento e per questo scopo ha impiegato 230 milioni sottratti al reddito della banca.
Il valore di un’azione Carim scende poco sotto i 5 euro, determinando una perdita per i risparmiatori.
Bonfatti e Scardone, nel presentare il bilancio, hanno parlato anche dell’esigenza di ricapitalizzazione. Attuale il coefficiente patrimoniale di Carim è dell’8,5 ma per via delle ultime norme in materia deve salire a 9,30. Ciò significa che servono venti/venticinque milioni di capitale fresco. Ma per stare in zona sicurezza e per avere la possibilità di incrementare gli impieghi, sarà fatto un aumento di capitale di 40 milioni. La procedura sarà aperta dopo l’approvazione del bilancio e probabilmente andrà in porto a luglio 2016. L’aumento di capitale è riservato ai soci e, in caso loro rinuncino, ad alleati commerciali come assicurazioni e finanziarie. Altri aumenti di capitale, fino a 100 milioni, potrebbero essere fatti nel prossimo futuro per dotare la banca delle risorse necessari per l’espansione e lo sviluppo. Carim in quanto tale non si pone il problema di cessioni, fusioni o aggregazione con altri istituti, azioni che sono nella responsabilità e prerogativa dei soci.
E a proposito del socio principale, la Fondazione, Bonfatti ha affermato di non capire il senso logico del desiderio degli industriali di volere un imprenditore alla guida. “A meno che si parta dal presupposto sbagliato che dalla Fondazione si possa condizionare l’attività della banca. Non esistono più porte girevoli, se ci sono state, appartengono al passato. La gestione della banca è autonoma”. Resta il fatto che la Fondazione, azionista di maggioranza, ha la possibilità di determinare il consiglio di amministrazione. E non è un potere da poco.
Arlotti: Onore e verità per Marco Pantani
(Rimini) “Onore a Marco Pantani, e ora la verità”. E’ ciò che chiede il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, che questa mattina ha scritto a Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie, e al sottosegretario con delega allo Sport Luca Lotti, per chiedere che il caso Pantani sia indagato a fondo dalla Commissione antimafia e che sia definitivamente ridato l'onore al più grande scalatore di tutti i tempi.
“Nel 2014, in occasione del decimo anniversario dalla tragica fine di Marco Pantani, avevo commemorato alla Camera il campione romagnolo, fuoriclasse generoso e indiscusso – commenta Arlotti - che resterà per sempre nei nostri cuori. Avevo inoltre interrogato il Governo e chiesto a Rosy Bindi di attivarsi per ascoltare i Pm che avevano raccolto dichiarazioni da cui traspariva che a Madonna di Campiglio il campione fu ingiustamente fermato a causa di un cambio di provette legato ad interessi nel campo delle scommesse della camorra”.
“Oggi – prosegue il deputato - quell'episodio è stato dichiarato credibile dai magistrati. Nonostante il fascicolo sembri essere destinato ad archiviazione per la prescrizione del reato contestato, la vicenda è tutt’altro che risolta: dagli elementi raccolti verrebbe confermato che la Camorra intervenne per sostituire le provette per un giro di scommesse che fruttò alla criminalità organizzata parecchi miliardi di vecchie lire. Esisterebbe anche una intercettazione ambientale concernente le parole di un boss della camorra che confermerebbero la tesi di Vallanzasca”.
Marco Pantani ha sempre sostenuto di essere stato vittima di un complotto alle sue spalle e la stessa sua tragica scomparsa assumerebbe, in relazione a quanto sta emergendo, contorni ancor più inquietanti, evidenzia Arlotti, che chiede a Bindi di valutare, in considerazione della conferma degli intrecci criminali e degli elementi a disposizione, nel pieno rispetto dell’autonomia dei magistrati, che la Commissione antimafia possa occuparsi del caso e fare luce su una vicenda che fa emergere scenari inquietanti.
Analogamente, il deputato chiede al sottosegretario allo Sport di attivarsi nei confronti del Coni e dell’Uci per ristabilire la verità storica anche dal punto di vista sportivo, riassegnando o co-assegnando il titolo del Giro d’Italia a Marco Pantani in occasione della prossima edizione che prenderà il via a maggio.
“Credo che, anche se postumo, sarebbe onesto venisse attribuita al campione la vittoria, ancorché simbolica, del Giro d'Italia del 1999 che stava dominando con oltre 5 minuti di distacco nel giorno in cui sarebbe dovuto partire per l'ultima tappa ed alzare, in segno di trionfo, le braccia al cielo. Marco Pantani rimane uno degli sportivi più amati nel nostro Paese. Tante ombre hanno sempre avvolto quel maledettissimo 5 giugno 1999 e se le difficoltà giudiziarie rischiano di non individuare i colpevoli, appare altrettanto chiaro invece che Pantani fu una vittima di un gioco più grande di lui. E’ tempo – conclude Arlotti - di riabilitare la sua figura agli occhi dell’opinione pubblica”.
Economia, Unindustria: Forti aspettative nella riqualificazione del lungomare
(Rimini) Con questi segnali di ottimismo “la provincia di Rimini si affaccia quindi alla primavera”, un “periodo” che “coincide con importanti appuntamenti strettamente legati alla possibilità di ripresa del territorio: il rinnovo del consiglio direttivo e della presidenza della Fondazione Cassa di risparmio di Rimini; le elezioni amministrative a Rimini”. Così Unindustria Rimini commenta i dati congiunturali diffusi oggi.
“La grande massa di liquidità immessa dalla Bce in questi mesi, non arriva alla maggioranza delle imprese. Infatti, dai dati di Banca d’Italia, riferiti alla provincia di Rimini, emergono ancora segnali di riduzione degli impieghi: a novembre 2015 gli impieghi riferiti alle imprese private sono diminuiti del 7,09%. A questo problema ha cercato di dare un soluzione il Presidente della Bce Draghi con un ulteriore abbassamento dei tassi e soprattutto con incentivi alle banche qualora finanzino le imprese e le famiglie”.
In questo quadro rientra l'analisi della situazione di Banca Carim. “In riferimento alla richiesta di un nuovo aumento di capitale, ci tengono a sottolineare che alla precedente ricapitalizzazione del 2012, hanno partecipato con circa 6 milioni di euro. Importo molto cospicuo considerando anche il periodo in cui è avvenuto, in piena crisi finanziaria. Il tutto ora come allora senza dimostrare interesse diretto a posti in cda per imprenditori”.
Ora, “per facilitare il nuovo aumento di capitale che a breve lancerà banca Carim, occorre supportalo con provvedimenti che rendano negoziabili le azioni della banca stessa. La notizia della vendita di crediti non “performing” per 35 milioni è senza dubbio un ulteriore passo avanti a vantaggio della riuscita dell’aumento di capitale”.
La ricapitalizzazione, ricordano gli industriali, “coincide con le elezioni per il rinnovo di consiglio direttivo e presidenza della fondazione Carim, il socio di maggioranza di Banca Carim". Si tratta di “un'occasione importante per pensare ad un'operazione di rinnovamento della Fondazione che indubbiamente potrà avere influenze positive su Banca Carim. Per esempio facendo entrare tra i soci della fondazione risorse fresche che rappresentino i vari settori sociali ed economici della provincia. Ribadiamo inoltre con forza che il prossimo Presidente della Fondazione dovrà essere un imprenditore visti i nodi cruciali che si dovranno affrontare e risolvere”.
Passando alle prossime elezioni amministrative, potranno essere “un'opportunità per dare impulso alla crescita dell'economia del territorio grazie ad un nuovo rapporto fra pubblica amministrazione ed imprese”. C’è però “la lentezza della macchina burocratica” che “non facilita lo sviluppo. Basti pensare alle aree industriali. In Emilia Romagna, dove sono state create le condizioni urbanistiche e normative che rendessero i territori interessati appetibili, si sono insediati importanti imprese di dimensioni internazionali. Nel nostro territorio c'è l'area di Rimini Nord, ma il processo avviato nel 2003 per l'insediamento di aziende interessate ad incrementare l'attività aziendale non si è potuto ancora concretizzare”.
Quindi, la futura amministrazione, nel solco di quella che sta giungendo al termine del suo mandato, dovrà continuare a mantenere alta la tensione verso il cambiamento. Specialmente in una città come Rimini che vive di due economie, con due formidabili motori per lo sviluppo: manifatturiero e turismo.
In questo senso la visione di un nuovo centro storico e del nuovo lungomare sono suggestioni che hanno ricadute economiche positive. Riponiamo forti aspettative nel bando per la ristrutturazione del primo stralcio del lungomare che si è chiuso a fine anno. Auspichiamo che l'amministrazione metta in condizione gli imprenditori che volessero investire a farlo con procedure burocratiche in modo che i tempi per passare all'attuazione dei progetti siano il più brevi possibili e soprattutto che sia possibile un ritorno dell’investimento".
Fra l'altro, “non si dimentichi che si tratta di progetti utili a rimettere in moto la filiera dell'edilizia, presupposto necessario per fare ripartire l'economia. La situazione del settore delle costruzioni resta drammatica. Dal 2008 al 2015 le aziende del settore (dati Cassa Mutua Edile di Rimini) sono calate di circa il 50%, il lavoratori del 55% circa, le ore lavorate di oltre il 64%. Occorre quindi tradurre subito i progetti in fatti concreti a partire dall'approvazione di Psc e Rue”.
Restando in tema, spiegano gli industriali “che ormai tutti gli economisti sono convinti che la stabilizzazione e la successiva crescita del processo di sviluppo possa avvenire solo se ripartirà l'edilizia e il suo indotto. Il nostro territorio di cui Rimini è il capoluogo, necessita di un'attenzione alta verso la dotazione di infrastrutture: aeroporto, rete viaria efficiente, alta velocità e collegamenti ferroviari più moderni, fiera, palacongressi”. Per Unindustria, “occorre, infine, proseguire sul filone della cultura non solo per le ricadute sociali, ma anche economiche in quanto Rimini e il suo territorio si stanno sempre più affermando come mete di turismo culturale”.