mattoneRimini | Lavori urgenti alle strade, la giunta stanzia 550mila euro

 

La giunta comunale di Rimini ha approvato ieri lavori urgenti di risanamento conservativo del patrimonio stradale della città per 550mila. “Si tratta di interventi - dichiara l’assessore alla Mobilità, Roberto Biagini - particolarmente importanti perché vanno a porre rimedio e riqualificare il reticolo viario, negli ultimi anni danneggiato anche dal maltempo. Questo investimento infatti va nella direzione prioritaria di incrementare la sicurezza stradale”.
Il finanziamento permetterà di intervenire urgentemente su una serie di vie individuate, tra i 670 chilometri di strade cittadine, grazie all’attività di verifica di Anthea, la società in house del Comune che ha in carico la gestione e la custodia della viabilità comunale. In particolare, gli interventi di rifacimento della pavimentazione riguarderanno via Matteotti, piazza Mazzini, via Tersicore, via don Berardi, un tratto di viale Cappellini, via Soleri Brancaleoni, via lince, via Pleiadi e traverse, via Torelli e piazza fratelli Rosselli.
I 550mila euro di finanziamento dei lavori sono parte degli oltre 5 milioni e mezzo destinati dal Bilancio 2015 alla manutenzione del patrimonio stradale comunale (2.550.000 in parte straordinaria e 3.160.000 in parte corrente).

 

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2Rimini | Teleriscaldamento, Visintin risponde all’attacco di Sgr

 

“E’ noto, e l’ho dichiarato io stessa, come Sgr sia creditrice nei confronti del Consorzio il Maestrale di una ingente somma, sinora non versata per le gravi difficoltà finanziarie in cui si trova tale consorzio”, ribadisce l’assessore all’ambiente del comune di Rimini Sara visintin, in risposta all’attacco incassato oggi da Sgr. Il gestore del servizio di distribuzione del gas a Rimini si è dimostrato, infatti, polemico rispetto agli esiti della commissione comunale di lunedì con a tema il teleriscaldamento.
“E’ però altresì noto - ribadisce Visintin - che tale contenzioso legale tra questi due soggetti, e dunque per legge regolato da norme di diritto privato, non possa o debba scaricarsi su chicchessia. E’ infine noto a Sgr, che incomprensibilmente sostiene una cosa non veritiera, nonostante il Comune abbia più volte precisato a tale società anche attraverso i propri legali, come l’Ente pubblico non possa escutere la fidejussione rilasciata per una motivazione diversa dall’assicurare con questa le riduzioni tariffarie. Sarebbe una palese, clamorosa violazione di legge visto che la restituzione di due milioni di euro verso chi usufruisce il servizio spetta per contratto e convenzione al gestore. Il quale, certo, ha tutte le ragioni del mondo per rivalersi nei confronti della cooperativa il Maestrale, ma non ha una sola ragione per tirare in ballo il Comune di Rimini”.
Infine, l’invito” a tutti i protagonisti di questa vicenda, a partire da Sgr che ha naturalmente solidissime motivazioni nel portare avanti i propri argomenti, è quello di mantenere i nervi saldi e di non cercare affannosamente capri espiatori in chi ha come unica ‘colpa’ quella di volere restituire normalità a una querelle decennale e estenuante”.

 

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tortora-scuroRimini | Strisce blu, 5Stelle: Fuori legge la decisione della giunta

 

La decisione della giunta comunale di Rimini di far pagare la sosta a lungomare anche in inverno a partire dal prossimo ottobre è fuori legge. Lo dicono, codici alla mano, i consiglieri comunali del Movimento 5Stelle, Gianluca Tamburini, Carla Franchini, Marco Fonti. E’ per questo che in casi simili già molti cittadini hanno vinto i ricorsi contro le sanzioni ingiustamente elevate. I 5Stelle citano il decreto 
“La legge - spiegano citando l’articolo 7 comma 8 del Decreto legislativo 285/1995 - prevede che: “Qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell'art. 3 "area pedonale" e "zona a traffico limitato", nonché per quelle definite "A" dall'art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”.
La legge prevede anche che “i proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento nonché a interventi per il finanziamento del trasporto pubblico locale e per migliorare la mobilità urbana”.
Secondo i 5Stelle, invece, “chi ha amministrato sino ad oggi la città con quei denari non ha mai costruito parcheggi. Quei denari infatti sono finiti nel Trc e nel Tpl (trasporto pubblico locale di altri comuni). Già, perché i parcheggi realizzati sono stati pagati con i famosi project (che tradotto significa che un soggetto li ha costruiti a proprie spese  rifacendosi di queste con i proventi degli introiti  per un certo numero di anni)”.
Se da un lato “quest’amministrazione racconta ai cittadini che le tasse a Rimini non sono aumentate (che peraltro non è neppure vero)”, dall’altro “fa cassa con strepitose entrate dei parcheggi, dimenticando  che la tariffa diventa a tutti gli effetti una tassazione indiretta vera e propria”. Ma soprattutto, “è ancor più grave che la vessazione da parcheggio si riflette immediatamente sull’economia della città. Dopo aver trasformato il centro storico in un deserto (grazie al mega centro commerciale “strategicamente” costruito a un passo dalla città, dove peraltro il parcheggio è gratis ), in cui i fenomeni di criminalità e degrado si moltiplicano giorno dopo giorno, ora pare che la stessa sorte tocchi anche al lungomare”.

 

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1Riccione | Trc, Donini sconfessa Tosi 

 

L’incontro che si è svolto oggi in Regione sul Trc “è stato richiesto da me a scopo conoscitivo, per constatare la disponibilità della direzione dei lavori e della stazione appaltante a procedere con l’esecuzione dei lavori stessi in modo da causare il minor disagio possibile alla cittadinanza del Comune di Riccione, e ai turisti”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini, che risponde alle dichiarazioni del sindaco di Riccione Renata Tosi riportate dalle agenzie di stampa. “La disponibilità della direzione dei lavori e della stazione appaltante – ha aggiunto l’assessore – nonché dei soggetti che compongono il comitato di coordinamento del Trc, presenti all’incontro, si è manifestata in modo assolutamente collaborativo, ovviamente per tutti gli interventi richiesti che non abbiano scopi dilatori o ostruzionistici”.

 

DONINI

neroRimini | Bilancio, 10milioni in meno in due anni dalla tassa sui rifiuti

 

E’ in vista per il prossimo anno per i riminesi l’aumento della tariffa sui rifiuti. Lo annuncia oggi l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini.
“Per il 2013 e il 2014 - rende noto l’assessore - il mancato introito derivante dal tributo sui rifiuti si è attestato intorno ai dieci milioni di euro; un pesante insoluto sulla quale incide in maniera determinante la difficoltà delle piccole e medie imprese del territorio, alcune delle quali costrette a chiudere i battenti o al fallimento. Alla crisi economica si associa indubbiamente anche un atteggiamento elusorio da parte soprattutto di operatori economici; questo lo si può riscontrare dal fatto che i mancati pagamenti riguardano circa il 20% di utenze domestiche mentre l’80% è addebitabile alle attività”.
Brasini non nasconde, a questo punto, “che il venire a meno di questi dieci milioni di euro rischia di creare nei prossimi mesi evidenti difficoltà finanziarie, che potrebbe mettere a serio rischio l’intero bilancio comunale e quindi la sostenibilità dell’articolata rete di servizi”.
Dunque “per il prossimo anno si può già prevedere un aumento della tariffa Tari che, per Rimini, nell’arco quinquennale tra il 2010 e il 2014 ha registrato un aumento del 9,08%, più contenuto rispetto a gran parte dei capoluoghi in Emilia Romagna e/o limitrofi”.
Non ha funzionato il recupero della tassa. “Il Comune di Rimini ha scelto l’approccio della tax compliance, che prevede di agevolare i contribuenti nell’adempimento degli obblighi tributari, lasciando solo come extrema ratio il recupero forzoso, ma sul fronte della Tari i risultati sono stati scarsi. Basti pensare che a fronte di solleciti per un milione di euro verso le categorie morose, sono stati  recuperati attraverso la tax compilance appena 50.000 euro. Nonostante dunque le agevolazioni e l’imponente attività di recupero dell’evasione (che, almeno parzialmente, funge da ‘cuscinetto’ al problema degli insoluti), oggi è a fortissimo rischio di mancata riscossione una cifra imponente che inciderà in percentuale anche sulla Tari 2015. A questo proposito le linee guida del Ministero delle Finanze impongono ai Comuni, in presenza di un insoluto, di imputare alla tariffa complessiva dell’anno successivo una percentuale pari al 5% dell’importo del piano finanziario, percentuale che nel nostro caso corrisponde a circa 1,8 milioni euro”.
L’attuale condizione del Comune, spiega l’assessore, il comune se la è un po’ cercata. “Da quando si è insediata l’amministrazione comunale nel momento in cui è stata chiamata a far quadrare i bilanci ha scelto di non venire meno ad un principio fondamentale: garantire l’equità fiscale, tutelando le fasce deboli e perseguendo nella strada, difficile e decisamente in salita, di non aumentare la pressione fiscale a carico dei cittadini e delle imprese. Una strada in salita perché inevitabilmente, in un contesto di tagli indiscriminati dello Stato (per Rimini - 27 milioni in quattro anni), caricare sui tributi locali sarebbe lo strumento più immediato e più semplice per recuperare risorse. Nonostante questo abbiamo deciso, come già evidenziato col bilancio di previsione, di continuare su questa direzione, a fronte di una crisi economica strutturale che pur lanciando timidi segnali di ripresa, ancora si fa sentire con forza, in particolare sul mondo produttivo. La dimostrazione è arrivata dal mancato incasso della Tari, la tassa sui rifiuti che, ricordo, dallo scorso anno è tornata in gestione diretta del Comune, scelta che ha consentito di conseguire un risparmio di quasi 500 mila euro utilizzato poi per contenere la tariffa”.

 

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rossoRiccione | Trc, a vuoto il vertice in Regione

 

Non ha cambiato le sorti del cantiere del trc a Riccione l’incontro che si è svolto questa mattina in Regione. Davanti all’assessore ai trasporti Raffaele Donini si è consumato l’ennesimo tentativo del Comune di Riccione, dopo i no incassati in seno al comitato territoriale del Trc e le bocciature da parte di Tar e Consiglio di Stato. Presenti il sindaco di Riccione, Renata Tosi, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il direttore di Agenzia mobilità, Ermete Dalprato.
Il sindaco di Riccione ha chiesto “con particolare insistenza - spiegano dagli uffici della stessa Tosi - che venga rivista la decisione, messa già in atto, da Am di occupare contemporaneamente tutto il lungo tratto del sottopasso di viale La Spezia e viale Rimini, previsto dai lavori. Il sindaco di Riccione ha chiesto, ancora una volta,  che Am programmi una diversa attuazione della cantierarizzazione per evitare che Riccione sia completamente bloccata da un cantiere talmente invasivo da compromettere, con effetti disastrosi, non solo la prossima stagione estiva ma la stessa vivibilità della città”. Secondo quanto riferito dal Comune di Riccione la richiesta “pur trovando la disponibilità ad una maggior verifica da parte dell’assessore regionale Donini, è stata respinta sia dal sindaco di Rimini, Gnassi che dai tecnici di Am. A nulla sono valse le numerose diverse ipotesi e disponibilità che il sindaco Tosi ha messo sul tavolo. La risposta è sempre stata ferma e risoluta. I cantieri vanno aperti, e subito”.
Al termine della riunione l’assessore Donini ha dichiarato che il Trc si deve fare, ma ha anche invitato tutti a trovare una più costruttiva forma di dialogo. “Ho detto all’assessore Donini - ribadisce, Renata Tosi - che la nostra disponibilità al dialogo e al confronto per la ricerca di una soluzione, concreta e risolutiva, che non penalizzi la mia città è sempre stata osteggiata ossessivamente dalla maniacale volontà politica del Pd e di Gnassi in particolare che vedono la nuova amministrazione di Riccione come un nemico da abbattere. Ho voluto ribadire all’assessore  anche senza bisogno di doverlo oltremodo dimostrare, che la stessa insistenza con quale sia Gnassi che Am non hanno, oggi, accettato la possibilità di riprogrammare meglio i lavori nel territorio di Riccione è la palese ed ennesima dimostrazione che, al di là di ogni ragionevole buon senso,  si vuole agire con questi gesti di assoluta prevaricazione, calpestando gli interessi dei cittadini, solo per trovare una “rivincita” politica. Un atteggiamento di autolesionismo politico dettato dalla miopia d’onnipotenza di chi ancora crede che questi siamo i modi e i tempi per governare così  le città”.

 

regione

rossoSaludecio | Un mese di celebrazioni per sant’Amato

 

Le feste di maggio in onore di santo Amato Ronconi partiranno a Saludecio domani sera con l’inaugurazione del murale sulla facciata della casa di riposo a lui intitolata, e si concluderanno il 31 maggio con la processione straordinaria con l’urna che contiene il corpo di fratel Amato per le vie del borgo, trainata da quattro buoi bianchi, un rito religioso che normalmente si svolge ogni 30 anni, ma che si ripeterà quest’anno in via eccezionale per celebrare la canonizzazione avvenuta il 23 novembre 2014 in piazza San Pietro a Roma.
In programma non solo eventi religiosi ma anche popolari, artistici e culturali tra cui la processione notturna di domani con partenza dalla parrocchia di san Biagio alle 20,30. L’8 maggio, ricorrenza del Santo,
alle 11,15 verrà celebrata la messa con il vescovo Francesco Lambiasi, mentre alle 21 al teatro Verdi l’associazione Armonda e Artec saranno sul palco per un approfondimento sulla simbologia raffigurata dal murales, con letture accompagnate da chitarra. In programma “Santo Amato, l’Olmo, i Miracoli”, a cura dell'associazione culturale saludecese “L’Armonda”. Presentazione di Marisa Russo, critico d’arte, “Un Murale per il Santo”, il linguaggio artistico simbolico per i suoi messaggi di contenuto universale. “Parole e musica per il Santo” con letture di Roberto Caminiti e Giuliano Chelotti, chitarra classica Leonardo Russo.
Sabato 9 maggio al Teatro Verdi alle 18 sarà presentata la Medaglia celebrativa a cura dell'associazione “Vivi Saludecio”, alle 21 in piazza Amato Ronconi si svolgerà il concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Eboli. Domenica 10 maggio Sagra della porchetta in centro storico dalle 9, domanica 17 maggio saranno benedetti i pellegrini in partenza per Santiago di Compostela, sabato 23 maggio si terrà il convegno “Sui passi di sant’Amato. Le vie di pellegrinaggio d’Italia” alle 17 al teatro Verdi, con Paolo Caucci, rettore della confraternita jacopea italiana, Adolfo Morganti, presidente di Identità Europea, Marco Bruckner, Diocesi di Rimini.

Mercoledì, 06 Maggio 2015 15:01

torna il bellaria street food

Tornerà domenica all’isola dei platani di Bellaria Igea Marina la rassegna enogastronomica Bellaria Street Food, alla seconda edizione. Alcuni chef selezionati e coordinati da Giorgio Clementi, dell’Osteria dei Frati, si alterneranno nella preparazione dei piatti di un percorso culinario alla ricerca delle eccellenze del territorio. Il Bellaria Street Food prevede cinque postazioni aperte da metà pomeriggio fino a sera: in piazza Matteotti, all’altezza di via Mar Tirreno, all’incrocio con via Pascoli, presso la piazzetta Fellini  e in prossimità della Stazione di Bellaria

2Riccione | Trc, FI: “Il Pd in preda al delirio”

 

“Leggiamo con stupore e rileggiamo nuovamente per essere sicuri di non avere avuto le allucinazioni”, ironica la reazione di Forza Italia alla risposta del Partito democratico riccionese alle parole del sindaco Renata Tosi all’avvio del cantiere del Trc di viale Rimini. “Il Pd, evidentemente in preda al delirio, paragona il Trc niente di meno che al Colosseo”, “spacciando l'ecomostro in costruzione per l'ottava meraviglia del mondo. Avete letto bene. Il Colosseo di Roma, simbolo dell'Italia e universalmente conosciuto. Ma attenzione: non il Trc che loro hanno pensato, progettato e difeso in ogni sede, anche con la forza dell'autorità, ma il Trc che avrebbero realizzato se Renata Tosi non si fosse messa in mezzo”, commenta il responsabile provinciale Giulio Mignani, assieme alla portabandiera Licia Fabbri e al capogruppo consiliare Andrea Dionigi Palazzi.


Mignani, quindi, ricorda che “dopo avere perso le elezioni il Pd ha presentato una proposta di delibera che avrebbe richiesto al Comune di sostenere la realizzazione del cosiddetto Trc 2.0, una serie di abbellimenti, verdeggiamenti e ritocchi al muro di Berlino che stavano costruendo. La proposta è stata bocciata perchè abbiamo preferito chiedere, e lo faremo ancora, che il muro non si realizzi proprio ma che il Trc (che è un autobus) corra su una corsia preferenziale, salvando alberi e vivibilità”.
Tutte le proposte della Tosi, però, sono state bocchiate prima dai componeneti del coordinamento territoriale del Trc sia dopo da Tar e Consiglio di Stato. “Riccione - ammette Mignani - può decidere per Riccione solo se tutte le parti sono d'accordo e poi si tratta di una modifica sostanziale e va quindi rimandata al Cipe, il Comitato interministeriale che paga circa la metà del salatissimo conto delle opere”.
I fatti fin qui, comunque, dicono che “nessuno può garantire che il Trc 2.0 di Ubaldi sarebbe stato approvato, oltre al legno, l'edera e le aiuole prevedeva infatti la riduzione ad una corsia sola, modifica più che sostanziale che, influendo sulla funzionalità dell'opera avrebbe avuto serie difficoltà di approvazione”. E se anche “fosse passato e la proposta di Renata Tosi no, avrebbe avuto un solo significato: che non comandano i cittadini ma il partito”.
Rispetto all’accusa del Pd all’amministrazione di mettere in atto una strategia “dilatoria e attendista”, Mignani ricorda che “i pini di via Portovenere sono stati strappati a luglio 2014, il cantiere era a disposizione di Agenzia mobilità e in un anno non è stato fatto quasi nulla nonostante i costruttori avessero campo libero. Il cantiere di via Dei Mille è stato regolarmente consegnato alla stazione appaltante che lo doveva riconsegnare il 31 dicembre 2014. Siamo a maggio 2015 e ancora i lavori sono in alto mare, nonostante nulla si frapponga alla realizzazione dell’opera. Sostenere che, se fosse stata cantierizzata anche viale Rimini, i lavori sarebbero proceduti spediti anche negli altri cantieri è opera di pura fantasia”.
L’“obbrobio”, conclude Mignani, l’hanno “voluto loro, non la Tosi. Vogliono prenderci e prendervi in giro, come hanno sempre fatto, dando agli altri la colpa di non avere rimediato ai loro incalcolabili danni”.

 

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tortora-scuroRimini | Teleriscaldamento, Sgr attacca Visintin

 

Sgr “non dubita” che “verranno integralmente smentite” le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente del Comune di Rimini Sara Visintin nell’ambito della commissione di lunedì sul teleriscaldamento. “Ben si comprende la gravità dell’assunto - ribadisce Sgr - che è oggettivamente diffamatorio. Il minimo che Sgr può fare è reagire con sdegno e smentire nella maniera più completa”.
Detto questo il gestore del gas conferma. “Si, è proprio vero, almeno due milioni di risorse pubbliche destinate alle opere di urbanizzazione di un comparto di edilizia economica e popolare (Peep Viserba) e, quindi, finalizzate alla collettività, non sono state spese per tale finalità. Mancano all'appello. E il Comune di Rimini lo sa e riconosce persino che non ve ne è traccia nella contabilità dei lavori”.


Come è successo. “L’amministrazione aveva incaricato il Consorzio il Maestrale (costituito tra i costruttori degli edifici del Peep) di urbanizzare l'area e di sostenere il relativo onere economico, ivi compreso l'impianto di teleriscaldamento. La realizzazione delle opere sostituiva l'obbligo dei costruttori di pagare gli oneri di urbanizzazione al Comune per l'edificazione delle palazzine”.
Cosa è successo. “Il Consorzio incarica Sgr di realizzare l'impianto di riscaldamento e poi non paga i lavori per più di 2 milioni di euro. Intanto, però, i costruttori vendono gli alloggi costruiti, facendo pagare ai cittadini acquirenti in toto il costo delle opere di urbanizzazione, compreso il teleriscaldamento. Secondo voi chi deve restituire 2 milioni? Evidentemente le cooperative dei costruttori, riunite in Consorzio, che hanno fatto pagare agli acquirenti ciò che non hanno speso e che erano tenuti a spendere in nome e per conto dell’amministrazione comunale, trattandosi a tutti gli effetti di risorse pubbliche, che, anziché entrare nelle casse comunali come oneri di urbanizzazione, sarebbero dovute essere direttamente utilizzate dai titolari dei permessi edilizi per finanziare la realizzazione delle opere di urbanizzazione”.


Sgr quindi “è evidentemente ‘parte lesa’ nella vicenda, avendo sinora costruito a sue spese un'opera pubblica a servizio della collettività, senza essere stata pagata. Lo attesta ormai un lodo arbitrale definitivo ed esecutivo. Peccato che all’atto del pignoramento il Consorzio risultava privo di beni pignorabili”.
Sconcertante per Sgr “è che il Comune si disinteressi di dove siano andate a finire queste risorse, che sono, a  tutti gli effetti, risorse della collettività, risorse che il Comune ha affidato in gestione ad altri, i  quali, anziché spenderle per l'unico scopo consentito, evidentemente se le sono “messe in tasca”
Non solo, spiegano da Sgr, l’amministrazione “vorrebbe chiudere la contabilità delle opere di urbanizzazione e magari anche collaudare l'impianto di teleriscaldamento, ignorando che fine abbiano fatto più di 2 milioni di euro”, ma anche, “stando alle dichiarazioni dell'assessore, il Comune pretenderebbe anche che Sgr, dopo aver, allo stato, “regalato” alla cittadinanza l'impianto di teleriscaldamento, lo “regalasse” una seconda volta, scontando, in termini di riduzioni tariffarie, quei 2 milioni che il Consorzio non ha mai pagato. Questo è veramente troppo”.


In merito ai contenuti della commissione comunale interviene anche l’amministratore delegato di Sgr Bruno Tani. “Sgr - sottolinea con amarezza Tani - risulta l’unico soggetto dell’intera vicenda che ha fatto fronte con professionalità e puntualità a tutti gli impegni assunti. Sfortunatamente è anche l’unico soggetto a soffrire enormi danni materiali e crescenti danni reputazionali che si riserva di tutelare nelle opportune sedi.
Perché il Comune ha fretta di concludere l’iter tecnico-amministrativo nonostante non vi sia certezza sulla contabilità lavori? E procedere quindi allo svincolo della fidejussione di oltre 5 milioni di euro rilasciata da Unipol, l’unico asset a disposizione del Comune per garantire la corretta esecuzione e pagamento delle opere con i soldi anticipati dai cittadini? E dire che il Comune avrebbe tutti gli strumenti per risolvere la questione, escutendo dalla fideiussione in suo possesso, per conto di coloro che hanno pagato gli appartamenti, la somma necessaria per ottenere la riduzione delle tariffe”.

 

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