2Rimini | Natale: le 'buone notizie' da festeggiare e i gesti proposti dal vescovo

 

"Dio è vicino", annuncia il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi in prossimità della notte di Natale. "Il grande Pellegrino - spiega Lambiasi, delineando le 'buone notizie' da festeggiare nei prossimi giorni - ha macinato secoli e millenni di distanza, e Colui che doveva venire è finalmente arrivato. Inoltre il Verbo della vita ci ha dato il potere di diventare figli di Dio: seconda buona notizia. Terzo, con Cristo cambia la vita. Essere suoi discepoli non vuol dire osservare una sfilza di precetti: questo viene dopo. E non vuol dire nemmeno partecipare a riti e culti vari: anche questo viene dopo. Essere cristiani vuol dire bruciare nel fuoco del vangelo gli egoismi, le avidità e le sciocche vanità che seducono il cuore".
Nel segno delle 'buone notizie' da festeggiare in occasione del Natale 2014, il Vescovo di Rimini compirà alcuni gesti.
Mercoledì 24 dicembre, alle ore 12, benedirà il grande presepe per la città allestito come da tradizione dalla Fondazione Enaip Centro Zavatta all’Arco d’Augusto, a Rimini.
Alle ore 16.30, mons. Lambiasi farà visita invece presso la Casa Circondariale di Rimini per celebrare la S. Messa e salutare detenuti, agenti e personale.
Alle ore 23.30, il Vescovo presiederà la S. Messa solenne, in Basilica Cattedrale, nella notte di Natale.
Il 25 dicembre, giorno del Santo Natale, mons. Lambiasi alle ore 8 celebrerà la S. Messa presso la parrocchia di San Martino Monte l’Abate. Alle ore il Vescovo presiederà la S. Messa solenne, in Basilica Cattedrale, alle ore 11.
Da sabato 27 dicembre a martedì 30, il Vescovo sarà in viaggio con i Seminaristi e il rettore don Andrea Turchini del seminario diocesano “don Oreste Benzi” a Palermo, nei luoghi di don Pino Puglisi.
Mercoledì 31 dicembre alle ore 17.30, il Vescovo di Rimini presiederà la S. Messa, in Basilica Cattedrale, e il canto del “Te Deum”.
Alle ore 23.30 sarà presso le suore clarisse del monastero Natività di Maria (detto di San Bernardino, a Rimini) per la Veglia per la Pace e la S. Messa.
Giovedì 1 gennaio 2015, mons. Lambiasi celebrerà la S. Messa alla parrocchia Villaggio I maggio, a Rimini, alle ore 11. Alle 17.30 presiederà la S. Messa in Basilica Cattedrale, con il canto del “Veni Creator”.

 

lambiasi

1Rimini | Riforma Regioni, Gnassi sull'ipotesi di annettere Pesaro

 

Riforma delle Regioni, è stata depositata n Parlamento una proposta che prevede la riduzione da 20 a 12. All'Emilia Romagna si unirebbe il territorio della Provincia di Pesaro. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, parla di proposta "interessante, e per certi versi gustoso argomento di discussione". "Un ricongiungimento completo - dice Gnassi riferendosi all'ipotesi Pesaro - dopo ‘l’anticipazione’ del passaggio nel 2009 dei sette Comuni dell’alta Valmarecchia alla provincia di Rimini, evidentemente frutto di una serie di considerazioni storiche, tra Malatesta e Montefeltro. Quel lembo di Romagna, che condivide fatti, vicende e dialetto, che le codifiche amministrative hanno poi tenuto separato".
Gnassi crede "che questa non sia solo una proposta- provocazione. Anzi, essa va tenuta in considerazione adesso che, anche a livello regionale, si stanno discutendo le riforme istituzionali per integrare sempre più servizi e territori nelle ‘aree vaste’. Da tempo con Pesaro stiamo portando avanti discorsi per produrre sinergie sul fronte dei progetti turistici di respiro internazionale. Penso, uno su tutti, ai percorsi di Piero della Francesca, le ‘Terre di Piero’, che vede la partecipazione di Urbino. In una logica ‘industriale’ di fare turismo, è chiaro che il territorio da promuovere e commercializzare soprattutto all’estero sia quello che da Urbino corre per il Montefeltro, arriva alle rocche malatestiane e a Rimini e poi si indirizza verso Ravenna e il suo splendido patrimonio storico artistico".
E' per questo che "da parte di Rimini c’è tutta la disponibilità a lavorare per progetti e iniziative che leghino territori e vocazioni diverse, sulla base di obiettivi comuni e ‘naturali’. Se poi si trattasse di dire sì a una modifica istituzionale come quella depositata in Parlamento, l’ok da parte nostra sarebbe istantaneo".

 

andrea gnassi

tortora-scuroRimini | Gaiofana: pulizia dei fossi e dei tombini, dossi, vasche e scolmatore per prevenire gli allagamenti

 

Per limitare i disagi a Gaiofana in occasione dei sempre più frequenti nubifragi, il comune di Rimini ha pronto un piano, presentato ieri sera dall'assessore Roberto Biagini al Consiglio comunale. Si tratta di un programma "di interventi a breve e medio periodo messi a punto per far fronte alle problematiche che sono emerse, in particolare dopo il forte evento meteorico che si è registrato lo scorso 3 dicembre e che ha particolarmente colpito l’entroterra riminese".
Il nodo: "secondo le prime informazioni raccolte da tutti i soggetti competenti ovvero Consorzio di Bonifica, Hera e Anthea", ha spiegato l'assessore, la situazione "è stata determinata dall’incapacità dei terreni interponderali di ricevere le acque, che hanno poi tracimato nella zona abitativa del Peep".
Sono sei gli interventi previsti dal piano. Quelli a breve termine, cioè da realizzare entro tre mesi sono: risagomatura fosso stradale e manutenzione straordinaria attraversamento della fossa Tamagnino in via Santa Maria in Cerreto; collegamento della fognatura bianca di via Santa Maria in Cerreto alla fognatura bianca di via don Carlo Gnocchi, al fine di ridurre la portata delle acque meteoriche lungo via santa Maria in Cerreto; risagomatura del manto stradale in corrispondenza dell’incrocio tra via Santa Maria in cerreto e via don Milani, al fine di creare una barriera (dosso) all’ingresso delle acque meteoriche; rifacimento della tombinatura del fosso stradale lungo via Santa Maria in Cerreto su lato opposto a via Cesare Musatti, al fine di migliorare il deflusso e smaltimento delle acque meteoriche". Già per oggi, inoltre, è stata annunciata l'emissione di "una specifica ordinanza comunale ai proprietari dei terreni ubicati su lato esterno al comparto peep (zona di via Tondelli) per la pulizia e la manutenzione dei fossi interpolerai".
L'impegno. "Inoltre – sottolinea l’assessore Biagini – l’amministrazione comunale si è presa l’impegno di inserire nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2015-2017 (annualità 2015) un intervento a medio termine che prevede la realizzazione di una canale scolmatore da via Santa Maria in Cerreto fino allo scolo consortile zonara Masere. Un intervento strutturale, dal costo stimato in circa 200mila euro, che secondo i soggetti competenti impedirà il ripetersi degli episodi che hanno colpito la zona della Gaiofana".
Come da copione, respinti gli ordini del giorno presentati dal consigliere Fabio Pazzaglia e dai consiglieri Pazzaglia, Murano Brunori, Casadei. Respinte anche le tre mozioni sull’argomento presentate dai consiglieri Murano Brunori, Pazzaglia e Giudici; dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle; e dal consigliere Giuliana Moretti. La mozione presentata dal consigliere Giudici inerente “Fenomeni alluvionali in alcuni comparti di recente realizzazione” è stata ritirata per essere presentata e discussa in Commissione consiliare.

 

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Martedì, 23 Dicembre 2014 09:52

giornalaio, 23 dicembre 2014

giornalaioPetitti, dal Parlamento alla Regione | Piano anti-alluvioni per Gaiofana | Furto di Iphone alle Befane

 

Emma Petitti è la riminese della nuova giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini. Le deleghe sono al bilancio e alle pari opportunità. Lascia il seggio romano alla ferrarese Paola Boldrini. L’intervista di Carlo Andrea Barnabè (ilCarlino). La delega al turismo è andata al ravennate Andrea Corsini.
In pratica, se è vero che la Romagna prende due assessori è anche vero che Rimini perde un deputato e la delega più golosa, fa notare LaVoce.

Le reazioni. Il sindaco Gnassi: Giunta troppo sbilanciata su Bologna, e così Rimini perde un parlamentare. Il segretario del Pd Magrini: Bonaccini ha riconosciuto il valore del territorio con una delega di peso: il Turismo deve passare dal Bilancio. Il deputato Arlotti: Bonaccini ha mantenuto la sua promessa (ilCarlino, Corriere).

 

Gaiofana allagata a tema ieri in Consiglio comunale. A parte qualche scambio poco garbato tra sindaco e residenti del peep, i danneggiati qualche risposta l’hanno avuta. L’assessore Biagini si è presentato in aula con un piano di interventi. I primi accorgimenti, ha spiegato, sono partiti dopo gli allagamenti del 2011, ma non sono bastati. Già allora, ha spiegato l’assessore, il Consorzio di bonifica, Hera e Anthea avevano capito che il problema erano i fossi, che continuano a tracimare nella zona del peep (LaVoce).

Il problema non dipende da come sono state costruite le palazzine, ma da come è tenuta l’area circostante. In alcuni canali sono state notate, da ricognizione dei giorni scorsi, alcune fascine di legname ammucchiate. Ragion per cui già oggi partiranno le ordinanze per i proprietari dei terreni circostanti affinché tengano puliti i fossi di loro competenza (LaVoce).

La risagomatura del torrente Rio Tamagnino, entro tre mesi, è parte integrante del piano comunale che prevede anche l’incanalamento della fognatura verso le vasche di laminazione all’esterno, il rifacimento della tombinatura, la realizzazione di un dosso alto una decina di centimetri, all’incrocio tra via Santa Maria in Cerreto e via Don Milani, la realizzazione di uno scolmatore (a bilancio nel 2015) che da via Santa Maria in Cerreto intercetterà le acque per portarle fino allo scolo consortile Masere, costo 200mila euro e una serie di espropri (LaVoce, Nuovo Quotidiano).

 

Gnassi presidente ai dipendenti della Provincia: Nessuno rimarrà a casa. “Dall’aprile
2017 all’aprile 2019 scatteranno eventualmente i meccanismi di protezione con la corresponsione
dell’80% degli emolumenti”, e nel frattempo una soluzione si troverà, dice Gnassi: c’è una legge regionale sulle competenze da approvare, c’è un tavolo regionale con i sindacati, ci sono risorse regionali che potrebbero evitare il default (Corriere).

 

Sicurezza, nei primi 11 mesi del 2014 i reati denunciati sono calati del 4 per cento, ma sono in aumento dell’1,5 per cento i furti in appartamento. Lo ha riferito ieri il prefetto Claudio Palomba nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi soprattutto per stabilire le mosse in vista del Capodanno. Pugno duro contro i venditori abusivi di alcolici (LaVoce, Corriere).

Ammonta a 40mila euro il bottino dei ladri che, calandosi dal tetto, hanno svaligiato il negozio della Apple alle Befane. Sono riusciti a sfuggire ad ogni tipo di allarme e sorveglianza e, praticando un foro, sono entrati nel deposito, privo di telecamere, e si sono portati ipad e telefonini lì in attesa di essere venduti in occasione delle feste (ilCarlino, Corriere, Voce, Nq).

 

Emergenza abitativa, un fondo da 700mila euro è stato messo a disposizione della nuova Agenzia sociale per la locazione creata dalla giunta comunale di Rimini allo scopo di favorire i contatti tra i proprietari di abitazioni private e sfitte con i nuclei familiari a basso reddito in cerca di casa (Nuovo Quotidiano).

 

Settantamila visitatori per il Christmas square, pista di pattinaggio su ghiaccio e mercatino di Natale, all’arco d’Augusto, dal giorno di apertura, il 29 novembre, a oggi (LaVoce, Corriere). Nei fine settimana, a partire dall’inaugurazione, sono state realizzate 1.500 cioccolate calde, 750 Waffel, 500 crepes, 2.000 porzioni di patate fritte, 600 hamburger, 500 hot dog, 200 stinchi di maiale e sono state vendute 4.000 bottiglie d’acqua.


Cna ha approvato all’unanimità il bilancio 2013. Confermato il programma di ristrutturazione che prevede l’integrazione con i territori vicini (LaVoce).

 

A Riccione furto in Comune, o meglio nei magazzini della Geat, da dove sono scomparsi 250mila euro di luminarie. Tale fu l’investimento del sindaco Imola per i rombi che decoravano i pini di viale Ceccarini. La scoperta l’ha fatta il nuovo sindaco in persona. Qualche settimana fa, infatti, Renata Tosi è andata al magazzino per verificare, ma dei rombi nemmeno l’ombra. La Geat adesso dovrà scoprire cosa è successo e spiegarlo al sindaco (ilCarlino).

 

A Santarcangelo Anthea investe, in project financing, 1,2 milioni per ampliare i cimiteri di Santarcangelo, Montalbano e Canonica (ilCarlino).

 

A San Patrignano, madri e ragazze della comunità hanno cucito a mano 60 pigotte. Le bambole di pezza saranno battute all’asta per Unicef. Testimonial dell’iniziativa Lino Banfi (ilCarlino).

 

A San Marino l’attività della magistratura è talmente intensa che c’è chi sta pensando alla realizzazione di un nuovo carcere, un nuovo stabile di oltre mille metri quadrati, già inserito nel piano pluriennale degli investimenti (ilCarlino).

 

Saldi a partire dal 3 gennaio, la Regione ha deciso. Indino (Confcommercio): Un aiuto ai commercianti stritolati dalla crisi (Corriere).

 

Il sondaggio. IlCarlino lancia la sfida: Chi è il riminese dell’anno? In testa per ora Pietro Sergiani, l’infermiere tetraplegico, con il 56 per cento e il nuotatore Simone Sabbioni, 18enne campione italiano dei 100 metri dorso, con il 30 per cento. Al terzo posto con il 4 per cento l’inventore di Brandina, Marco Morosini (ilCarlino). Le votazioni non sono chiuse.

1Rimini | Petitti in giunta regionale con deleghe a Bilancio e pari opportunità

 

Cultura no, ma bilancio sì per la parlamentare riminese che nel suo palmares Pd adesso infiocchetta anche l'assessorato regionale con delega al Bilancio, appunto, e pari opportunità. Alle 14 di oggi in diretta streaming il neo presidente della giunta della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha alzato il velo. E una riminese in giunta alla fine l'ha dovuta mettere, una riminese tutt'altro che renziana. Alla parmense Simona Caselli, dirigente di Legacoop, va la delega all'Agricoltura, all'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Parma Sergio Venturi la Sanità, alla politologa dell'istituto Cattaneo Elisabetta Gualmini, che sarà vicepresidente, la delega al Welfare. Confermati gli uscenti Patrizio Bianchi (Politiche europee, Scuola e lavoro), Paola Gazzolo (Protezione civile e Ambiente), Massimo Mezzetti (Cultura). Nuovi, invece, Raffaele Donini ai Trasporti e il ravennate Andrea Corsini al Turismo.

 

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Lunedì, 22 Dicembre 2014 09:50

giornalaio, 22 dicembre 2014

giornalaioCaritas, in 250 per il pranzo di Natale | Petitti in giunta regionale? | Pienone per il presepe Karis

 

Petitti in giunta, sembra si sia trovata la quadra per l’esecutivo regionale, che il presidente Bonaccini presenterà oggi. Grande favorita per la delega alla cultura sarebbe infatti il deputato riminese, in alternativa torna il nome di Sabrina Vescovi. Al ravennate Andrea Corsini la delega al turismo. In giunta cinque uomini e cinque donne. Gli altri nomi che trapelano sono quelli di Elena Tagliani di Sel al welfare, e ancora Palma Costi, Patrizio Bianchi, Simona Caselli e Sergio Venturi. Confermata Paola Gazzolo (ilCarlino).
Il Corriere parla di poche chanches per Rimini e tutte legate alla nomina della Petitti. A saperlo, quattro anni fa non ci sarebbe stato bisogno di arrivare fino a Cesena per trovare l'assessore alla cultura dell'amministrazione Gnassi.

Intervista a Giorgio Pruccoli, l’ex sindaco di Verucchio, ora consigliere regionale del Pd che ha posto il primo veto sulla conferma di Melucci nella giunta Bonaccini (Nuovo Quotidiano).

 

La storia. Si è ammalato in servizio in Iraq il sottoufficiale dell’aviazione riminese che ha perso un testicolo e ora chiede un risarcimento di 100mila euro (ilCarlino). L’uomo aveva 20 anni nel 1999 quando è partito la prima volta per il Kosovo, poi due missioni in Iraq, e al rientro la scoperta del tumore. Il racconto dell’avvocato Stefano Caroli (ilCarlino).

 

A tavola con il vescovo. Sono stati in 250 i commensali al pranzo di Natale della Caritas, ospite d’onore monsignor Lambiasi, accolto tra gli applausi. A servire a tavola anche l’ex sindaco Ravaioli (ilCarlino, Corriere).

 

Scuola, la Provincia di Rimini non risparmierà con la settimana corta. La proposta è stata rigettata dal presidente Gnassi: aule aperte fino al sabato, ha ribadito (ilCarlino).

 

Pienone ieri alla rocca e al tempio malatestiani in occasione del presepe vivente della Karis. Un migliaio solo i figuranti, tutti allievi delle scuole paritarie della fondazione, a loro si sono uniti familiari, parenti e amici (ilCarlino).

 

Droga lanciata dai finestrini. Sabato notte a Riccione i Carabinieri in posto di blocco hanno fermato alcuni bus in uscita dalla A14 e diretti alle discoteche. Al limite dell’inverosimile la scena degli occupanti che alla vista dei cani antidroga hanno lanciato fuori dai finestrini una decina di pacchetti di ecstasy e hashish (Corriere, LaVoce, NQ).

 

Calcio, il Rimini si ferma a dieci vittorie consecutive. Ieri i biancorossi sono stati battuti 4 a 2 dal Correggese, che giocava in casa. “Sono stato aggredito negli spogliatoi dai dirigenti della squadra avversaria”, ha detto il presidente del Rimini De Meis in sala stampa. De Meis ha raccontato di essere andato dal presidente correggese per ribadire come fossero stati sistemati male in campo i tifosi del Rimini, beccandosi, dice lui, in risposta un ceffone, poi un dirigente gli avrebbe messo le mani al collo. Al che De Meis ha chiamato i carabinieri (ilCarlino, Nuovo Quotidiano).

 

Da Rimini a Barcellona sognando Messi. E’ riminese l’idea divenuta realtà dei camp del Barcellona in Italia. Merito di Andrea Cicchetti e Symon Buda. Il progetto è partito nel 2013 con il primo summer camp a San Marino. Quest’anno si è passati a 11, sparsi in 7 località lungo tutto lo Stivale, al quale hanno partecipato ben 600 bambini, alcuni dei quali provenienti dalla Svizzera, dal Regno Unito e dalla Russia, e altri ancora da Argentina, Cile e Libano (LaVoce).

 

Nicole Minetti all’Isola del famosi. Confermata la partecipazione della riminese al programma, cachet da 200mila euro. Potrebbe fare capolino tra i naufraghi anche un’altra riminese, Serena Grandi (ilCarlino).

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I figli di don Oreste Benzi a casa di Francesco

 

Chi ha conosciuto don Oreste Benzi ed il suo profondo amore per la Chiesa e per il Papa, non può non immaginarlo sorridente in Paradiso, mentre osservava i suoi figli spirituali che si stringevano oggi intorno a papa Francesco. Un grande spettacolo che ha commosso innanzitutto i membri della comunità papa Giovanni XXIII: più di 7.500 persone provenienti da tutti i continenti, dalla vecchia Europa come dalle Americhe, dall’Asia come dall’Oceania. Chi pensa a don Oreste e alla sua comunità come ad un fenomeno riminese o italiano si dovrà ricredere una volta per tutte: nel’Aula Paolo VI ieri c’erano persone provenienti dall’Australia dalla Cina, dalla Russia, dall’India (per fare qualche esempio), ed anche dall’Argentina, come ha sottolineato il responsabile Giovanni Paolo Ramonda nel suo intervento di saluto a papa Francesco. L’Associazione è diffusa in 34 paesi (nel 2015 comincerà una presenza anche nel tormentato Iraq), conta circa 500 strutture fra case famiglie, cooperative di lavoro, case di preghiera, comunità per ex tossicodipendenti. Ogni giorno, a pranzo e a cena, quasi 60 mila persone si siedono a tavola. Era una contabilità che lo stesso don Oreste amava tenere aggiornata, quasi per dimostrare la forza e la potenza della Provvidenza.

 

Nel 2014 l’Associazione ha vissuto due importanti anniversari: sono trascorsi dieci anni dal riconoscimento definitivo come associazione privata internazionale di fedeli di diritto pontificio e sono sempre trascorsi dieci anni dall’udienza speciale concessa da Giovanni Paolo II, ora venerato come santo, al pari del pontefice che ha dato il nome dell’Associazione. È stato quindi immediato per i seguaci di don Oreste chiedere di essere ricevuti da papa Francesco in questo anno così importante.

 

Giovanni Paolo Ramonda ha ricordato al pontefice che loro sono i figli di don Oreste Benzi, del parroco con la tonaca lisa, di colui che Benedetto XVI ha definito un infaticabile apostolo della carità. C’è un’evidente sintonia fra il sacerdote riminese avviato verso la beatificazione e il papa venuto dall’Argentina. E non solo per la preferenza di Bergoglio per una Chiesa povera, che vive fra i poveri (preferenza che avrebbe fatto fare a don Benzi quattro capriole di gioia) ma anche per quel costante invito alla Chiesa ad uscire da tutte le proprie autoreferenzialità per andare incontro agli uomini concreti nelle periferie geografiche ed esistenziali.

 

Seguendo la stampa dell’Associazione Papa Giovanni XXIII non si ha l’impressione di questa sintonia totale o per lo meno non viene sottolineata ed enfatizzata. In ogni caso chi ha conosciuto don Oreste Benzi e segue oggi il pontificato di Bergoglio non può non notare come la vita e l’esempio dell’uno rimandi immediatamente all’insegnamento dell’altro.

Il Papa ha preso la parola dopo l’intervento di saluto di Ramonda e le testimonianza di una famiglia di Roma e di un’ex prostituta nigerina salvata dalla tratta.

“I vostri racconti - ha subito sottolineato Francesco - parlano di schiavitù e di liberazione, parlano dell’egoismo di quanti pensano di costruirsi l’esistenza sfruttando gli altri e della generosità di coloro che aiutano il prossimo a risollevarsi dal degrado materiale e morale.

Sono esperienze che mettono in luce le tante forme di povertà da cui purtroppo è ferito il nostro mondo; e rivelano la miseria più pericolosa, causa di tutte le altre: la lontananza da Dio, la presunzione di poter fare a meno di Lui. Questa è la miseria cieca di considerare scopo della propria esistenza la ricchezza materiale, la ricerca del potere e del piacere e di asservire la vita del prossimo al conseguimento di questi obiettivi.

Sì, amici, è la presenza del Signore che segna la differenza tra la libertà del bene e la schiavitù del male, che può metterci in grado di compiere opere buone e di trarne una gioia intima, capace di irradiarsi anche su quelli che ci stanno vicino. La presenza del Signore allarga gli orizzonti, risana i pensieri e le emozioni, ci dà la forza necessaria per superare difficoltà e prove”.

 

Dopo questo richiamo, Francesco ha offerto il suo ritratto di don Oreste Benzi: “Il suo amore per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e gli abbandonati, era radicato nell’amore a Gesù crocifisso, che si è fatto povero e ultimo per noi. La sua coraggiosa determinazione nel dare vita a tante iniziative di condivisione in diversi Paesi sgorgava dal fiducioso abbandono alla Provvidenza di Dio; scaturiva dalla fede in Cristo risorto, vivo e operante, capace di moltiplicare le poche forze e le risorse disponibili, come un tempo moltiplicò i pani e i pesci per sfamare le folle.

Dalla missione di coinvolgere gli adolescenti e interessarli alla persona di Gesù, nacque nel servo di Dio Don Oreste Benzi l’idea di organizzare per loro un “incontro simpatico con Cristo”, vale a dire un incontro vitale e radicale con Lui come eroe e amico, mediante testimonianze di vita vissuta, che mostrassero in pienezza il messaggio cristiano, ma in modo gioioso e persino scherzoso. Nacque così la vostra comunità, oggi presente in 34 Paesi con le sue Case-famiglia, le cooperative sociali ed educative, le Case di preghiera, i servizi per accompagnare le maternità problematiche, e altre iniziative. La Provvidenza vi ha fatto crescere, provando la vitalità del carisma del Fondatore, il quale amava ripetere – come ha detto il Responsabile generale – che “per stare in piedi bisogna stare in ginocchio”.

 

Ed infine papa Francesco ha rinnovato l’invito che dieci anni prima san Giovanni Paolo II aveva rivolto alla comunità: dell’Eucaristia il cuore delle Case-famiglia e di ogni altra attività sociale ed educativa.

 

Valerio Lessi

Sabato, 20 Dicembre 2014 09:44

giornalaio, 20 dicembre 2014

giornalaioCapodanno, tutto esaurito | Damerini in liquidazione | Agenzia mobilità è srl

 

Capodanno, già molti hotel dichiarano il tutto esaurito. Rimini farà il sold out, dicono la presidente Aia Patrizia Rinaldis (Nuovo Quotidiano) e Antonio Carasso dell'Unione Costa. La permanenza media è di 3 giorni e mezzo, con arrivi a partire dal 28 dicembre. Saranno aperti 400 alberghi in città e 500 circa su tutta la provincia. Anche dal Savoia segnalano numeri migliori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (ilCarlino). Resta comunque alta l’attenzione ai prezzi, quelli medi parlano di 199 euro per tre giorni di pensione completa a chi ha prenotato con anticipo. Prezzo pieno 264 euro.

 

Questura, il 12 dicembre il notaio ha sciolto la Dama (capitale sociale poco sopra i 100mila euro), società di Gianfranco Damerini, che è stata quindi messa in liquidazione. Si tratta della proprietà dell’edificio di via Bassi che avrebbe dovuto ospitare la nuova Questura e che invece è ferma da otto anni (e ormai in degrado) perché Stato e proprietà non si sono mai riusciti a mettere d’accordo sull’affitto (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).

Contatteremo subito il liquidatore, ha esclamato ieri alla notizia il sindaco di Rimini, Gnassi, “per verificare se e come rimettere in asse un'operazione, costata sinora troppo alla città e alle forze dell'ordine in termini di consumo di territorio, logistica, degrado” (ilCarlino).

 

Agenzia mobilità, il Consiglio comunale di Rimini ha approvato la trasformazione in società consortile, primo passo verso l’agenzia della mobilità romagnola a guida ravennate. “Semplificando, prima si lavora sulla scissione di una società (quella a cui resterà in capo l’affaire Trc, gestione compresa) poi sull’accorpamento in scala Area Vasta. Possibile? Possibile”. La minoranza ha chiesto il numero legale ed è uscita dall’aula, ma a nulla è valso: la delibera è stata approvata a maggioranza con 18 voti favorevoli (LaVoce).

 

La Cgil silura Gnassi. Dopo la conferenza stampa congiunta con sindacati e costruttori, e la risposta del sindaco (“chi innova non è in crisi, basta con solite richieste da 30anni a questa parte”), la Cgil torna in campo in solitaria per ribadire alcuni concetti a partire dai fatti. A novembre avevamo già quasi 9 milioni di cassa integrazione a Rimini, e 797 accordi di sospensione del lavoro nelle imprese artigiane, sottolinea il segretario Urbinati. Un fatto straordinariamente negativo che ha prodotto la collaborazione con gli industriali, spiega Urbinati, ma che non ha minimamente smosso il sindaco di Rimini, rincara. A Rimini niente consiglio comunale sul jobs act, ma soprattutto amministratori e parlamentari sordi alle proposte del sindacato (ilCarlino, Nuovo Quotidiano).

Quello che ha affermato il sindaco è un atto dovuto, è la verità. Lo ha detto l’imprenditore Bonfiglio Mariotti. Il riferimento è alla risposta data da Gnassi alle accuse di sindacati e costruttori: Chi innova non è in crisi. Per non uscire dal mercato occorre rinnovarsi. In qualunque settore, non solo nell’edilizia (Corriere).

 

Regione, non è scritta la parola fine sulla possibilità di avere un assessore riminese. Lunedì Bonaccini dovrà rivelare i nomi della sua squadra e sembra che per la capitale della riviera ci sia la possibilità di mettere dentro una quota rosa. Ora si parla di Sabrina Vescovi o di Nadia Rossi, ma si era vociferato anche di Patrizia Rinaldis ed Elisa Marchioni. Sembra infatti che il nuovo presidente della giunta faccia fatica a trovare donne per il suo team. Per le quote celesti torna il nome dell’assessore del Comune di Rimini Sadegholvaad al turismo, qualora non andasse in porto la nomina del ravennate Andrea Corsini (ilCarlino).

 

Ha 26 anni, è tunisino e tre vittime lo hanno già riconosciuto. Al momento è in stato di fermo, l’accusa per lui è quella di essere lo scippatore seriale che dal 4 dicembre fino a giovedì sono stati compiuti 23 scippi, di cui quattro tentati e 19 messi a segno. Il luogo dei colpi era perlopiù parco Cervi e zona fiera, con qualche scorreria anche a mare (ilCarlino, Corriere. LaVoce, NQ)).

 

La storia. A 22 anni è arrivato a Rimini in fuga dall’Afghanistan dopo l’assassinio da parte dei talebani dei suoi genitori. Ha lasciato tutto, fratelli, sorelle, amici, scuola. Si è imbarcato grazie a suo cugino, in contatto con un trafficante. Prima tappa il Pakistan (Corriere, LaVoce).

1Riccione | Premio Alpi, Tosi: Rispetteremo la volontà dalla madre

 

La madre di Ilaria Alpi, la giornalista uccisa 20 anni fa a Mogadiscio, ha chiesto al sindaco di Riccione e all'associazione Ilaria Alpi la sospensione del Premio dedicato alla figlia. Scopo del premio sarebbe stato quello di fare luce sulla vicenda che ha portato alla scomparsa della giornalista, ma a distanza di venti anni ancora non si sa nulla, fa notare la signora Luciana.
Questa la risposta del sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Comprendo, condividendole con affetto, le parole, espressione di assoluta delusione e amarezza, di Luciana Riccardi Alpi. E' davvero inaccettabile, per una madre e per il nostro paese che dopo vent'anni dall'eccidio di Ilaria e di Miran Hrovatin, ancora non si sia fatta luce, non si sia giunti a una verità giudiziaria per un eccidio che ha scosso la nostra dignità di italiani". "La Città di Riccione con l'istituzione del premio Ilaria Alpi, ha intrecciato la sua storia recente alla testimonianza di Ilaria, l'ha fatta propria, un abbraccio fortissimo e inscindibile, trasformando il caso giudiziario in una reale vocazione alla verità e alla giustizia. Un patrimonio di idee e valori ispirato e coltivato con amore dal Premio che oggi è un giacimento prezioso per la nostra comunità. A nome dell'intera città e mio personale ritengo che non si possa in alcun modo porre fine all'azione culturale ed educativa portata avanti dalla missione del progetto nato nel nome di Ilaria. Se pur con animo triste rispetteremo la volontà della signora Luciana ma è nostra ferma intenzione, nel solco tracciato dall'esperienza del premio Ilaria Alpi, che resterà come stella di riferimento, costruire a Riccione, con un respiro più ampio che coinvolga attori e temi legati al giornalismo d'inchiesta e alla sue più moderne espressioni e testimonianze internazionali, un progetto nuovo e ambizioso, capace di valorizzare l'inestimabile patrimonio di archivi, documenti e relazioni raccolto in questi anni e di cui la nostra città ne è
gelosa custode".

2Rimini | Cgil: Lavoro, il silenzio del sindaco di Rimini

 

Tra gennaio e ottobre 2014 sono state 667.840 le ore di cassa integrazione ordinaria, oltre 4milioni per la cassa straordinaria, oltre 3 milioni per la cassa in deroga, per un totale che sfiora gli 8 milioni di ore. Settecentonovantasette il numero degli accordi per le sospensioni nell'artigianato. E' in questi numeri la ragione che ha portato un mese fa la Cigl, la Cisl, la Uil, Unindustria a e Ance a sottoscrivere un documento d'intenti "per avanzare proposte di riqualificazione del territorio urbano ambientalmente sostenibili che aiutino la ripresa nel settore delle costruzioni, massacrato dalla crisi (con la chiusura di moltissime imprese e la perdita di duemila posti di lavoro). Un fatto straordinario, come ha sottolineato qualche osservatore, dettato dalla necessità di sbloccare, assieme alle Amministrazioni Locali, la crisi del settore", spiega il segretario provinciale della Cgil, Graziano Urbinati.
"Abbiamo invitato, oltre un mese fa, le Amministrazioni Locali a convocare Consigli Comunali aperti per discutere delle ripercussioni sul nostro territorio dei provvedimenti del Governo sul lavoro (Jobs Act) e Legge di Stabilità (voucher, riduzione/superamento cassa in deroga, riforma delle Province…). Gli unici incontri ottenuti sono stati: quelli con gli Amministratori di Verucchio, Talamello, Maiolo e Santarcangelo di Romagna e il Consiglio Comunale aperto di Coriano".
A Rimini, la situazione è più difficile. "Sindaco e onorevoli parlamentari non solo non hanno ascoltato le proposte che abbiamo avanzato, ma non hanno neppure indicato luoghi istituzionali nei quali confrontarci in merito alle questioni più urgenti. Le uniche affermazioni, riportate dalla stampa, sono quelle di una pretesa patente di modernità e di contrasto al consumo del territorio. Vorremmo ricordare che, quando gli esponenti della politica di governo locale sponsorizzavano o al massimo tacevano, la CGIL denunciava, solitaria, i pericoli del consumo del territorio e dell’urbanizzazione selvaggia".
Il prefetto non può salvare la città al sorgere di ogni problema. "Ascoltare chi quotidianamente affronta i problemi del lavoro, che non c’è, sarebbe utile alla politica se vuole essere al servizio dei cittadini. Ricercare collettivamente soluzioni per cominciare a dare delle risposte ai problemi reali è un impegno non più rimandabile. Aeroporto, Fiera, Palas, ASL Romagna, appalti, crisi aziendali, trasporto pubblico, legalità, chi se ne deve occupare? Non si potrà continuare a bussare alla porta del Prefetto per ogni cosa".