Riccione | Premio Alpi, Tosi: Rispetteremo la volontà dalla madre
La madre di Ilaria Alpi, la giornalista uccisa 20 anni fa a Mogadiscio, ha chiesto al sindaco di Riccione e all'associazione Ilaria Alpi la sospensione del Premio dedicato alla figlia. Scopo del premio sarebbe stato quello di fare luce sulla vicenda che ha portato alla scomparsa della giornalista, ma a distanza di venti anni ancora non si sa nulla, fa notare la signora Luciana.
Questa la risposta del sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Comprendo, condividendole con affetto, le parole, espressione di assoluta delusione e amarezza, di Luciana Riccardi Alpi. E' davvero inaccettabile, per una madre e per il nostro paese che dopo vent'anni dall'eccidio di Ilaria e di Miran Hrovatin, ancora non si sia fatta luce, non si sia giunti a una verità giudiziaria per un eccidio che ha scosso la nostra dignità di italiani". "La Città di Riccione con l'istituzione del premio Ilaria Alpi, ha intrecciato la sua storia recente alla testimonianza di Ilaria, l'ha fatta propria, un abbraccio fortissimo e inscindibile, trasformando il caso giudiziario in una reale vocazione alla verità e alla giustizia. Un patrimonio di idee e valori ispirato e coltivato con amore dal Premio che oggi è un giacimento prezioso per la nostra comunità. A nome dell'intera città e mio personale ritengo che non si possa in alcun modo porre fine all'azione culturale ed educativa portata avanti dalla missione del progetto nato nel nome di Ilaria. Se pur con animo triste rispetteremo la volontà della signora Luciana ma è nostra ferma intenzione, nel solco tracciato dall'esperienza del premio Ilaria Alpi, che resterà come stella di riferimento, costruire a Riccione, con un respiro più ampio che coinvolga attori e temi legati al giornalismo d'inchiesta e alla sue più moderne espressioni e testimonianze internazionali, un progetto nuovo e ambizioso, capace di valorizzare l'inestimabile patrimonio di archivi, documenti e relazioni raccolto in questi anni e di cui la nostra città ne è
gelosa custode".