Aggiornamento coronavirus: un solo nuovo caso oggi a Rimini
(Rimini) Tracciato oggi un solo nuovo caso di positività al coronavirus nel riminese, si tratta di una donna, sintomatica. Si possono stimare in circa 16 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 386.028 casi di positività, 89 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.809 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under 40. In Emilia-Romagna, infatti, nei giorni scorsi si sono aperte, con finestre scaglionate, le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, per i 30-39enni e per i 25-29enni. Da ieri agende aperte per i 20-24enni, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 3.328.236 dosi; sul totale, 1.168.676 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 29 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 38 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 51 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 33,5 anni. Sui 29 asintomatici, 16 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 1 caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 23 nuovi casi, seguita da Bologna (14), Cesena (13), Parma (12) e Ravenna (11). Poi Ferrara e Reggio Emilia (entrambe con 4 nuovi positivi), Piacenza (3), Forlì e il Circondario Imolese (entrambe 2); infine Rimini (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.102 tamponi molecolari, per un totale di 4.908.293. A questi si aggiungono anche 8.707 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 519 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 366.551. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 6.238 (-431 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.935 (-414), il 95,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano un nuovo decesso, a Parma: si tratta di una donna di 77 anni. Nessun decesso in tutte le altre province. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.239.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 51 (-5 rispetto a ieri), 269 quelli negli altri reparti Covid (-10). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessuno a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (invariato), 4 a Reggio Emilia (invariato), 10 a Modena (invariato), 21 a Bologna (-1), 1 a Imola (invariato rispetto a ieri), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna (-1), nessuno a Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.602 a Piacenza (+3, di cui 2 sintomatici), 28.428 a Parma (+12, di cui 2 sintomatici),46.876 a Reggio Emilia (+4, di cui 3 sintomatici), 65.599 a Modena (+23, di cui 18 sintomatici), 82.273 a Bologna (+14, di cui 12 sintomatici), 12.637 casi a Imola (+2, di cui nessun sintomatico), 23.167 a Ferrara (+4, tutti sintomatici), 30.495 a Ravenna (+11, di cui 9 sintomatici),17.059 a Forlì (+2, di cui 1 sintomatico), 19.661 a Cesena (+13, di cui 8 sintomatici) e 36.231 a Rimini (+1, sintomatico).
Senza casa a causa di un incendio: "abbandonate dal comune "
(Rimini) “Nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 siamo stati svegliati di soprassalto da un angelo della Cdo che facendo un sopralluogo, essendo scattato l'allarme di Tiraferri, aveva notato che era divampato un incendio all'interno del capannone e si è preoccupato di svegliarci suonando e urlando. Fortuna che lui sapeva che sopra al capannone ci fosse un appartamento abitato!". Inizia così il racconto di una famiglia che abitava in un appartamento ricavato nel capannone dell'area artigianale di Viserba. Qualche sera fa il capannone è andato distrutto dalle fiamme. Nell’appartamento abitavamo due madri con i loro figli più la nipote di una delle due: due adulti e tre minorenni. "Quando ci siamo svegliati avevamo già il fumo in casa e affacciandoci alla finestra ci siamo rese conto che la luce arancione proveniva da un incendio".
"Il vigilante ci ha urlato di uscire subito in quanto le fiamme erano già alte. Tirati giù i bambini dal letto in mutande e noi in pigiama, siamo corse fuori e ci siamo
allontanate in macchina dalle fiamme che avevano avvolto la prima metà del capannone. Una volta allontanati con i bambini in lacrime, ci siamo accorte di avere lasciato in casa il cane ed il gatto e Maria e Feliciana sono tornate per riprenderli ma non era più possibile entrare. Io sono rimasta in macchina con i bambini e ho allertato subito il mio compagno".
Arrivati i primi camion dei vigili del fuoco, "sono entrati a salvare il cane mentre il gatto è scappato. Da quel momento altri 6 mezzi sono arrivati per domare l'incendio che aveva preso l'altra metà del capannone, facendo crollare un tetto a pochi metri dai vigili del fuoco. Dopo qualche ora è arrivato anche il mezzo speciale per spegnere gli aerei. Guardavamo allibite le fiamme indomabili, ringraziando il Dio e quella guardia giurata che è stato il nostro angelo. Sul posto arrivarono i carabinieri e la polizia che iniziarono ad interrogare noi ed i Tiraferri".
"Intorno alle 6 chiedo al mio compagno , di portare via i bambini da lì, di fargli fare colazione e di farli dormire un po’. Ci informarono che era stata attivata l'emergenza abitativa e avremmo dovuto aspettare il tecnico del Comune che sarebbe arrivato in mattinata per trovarci una sistemazione. Nelle ore successive abbiamo atteso che il fuoco venisse domato, verso le 10 riuscimmo ad entrare insieme a 2 vigili del fuoco ed in 5 minuti abbiamo preparato il minimo indispensabile. É stato un film! Si sentivano i vigili di sotto che urlavano tra di loro, i muri erano crepati e scottavano, ci saranno stati 200 gradi, dal tetto entrava acqua ed abbiamo visto che le
fiamme entrate da lucernaio avevano inghiottito un bagno. C’era puzza! Una gran puzza di bruciato".
"Poi è arrivato il tecnico del Comune che ci ha comunicato che il nostro appartamento non sarebbe stato più abitabile. in quanto inagibile. Allertati i servizi sociali, ci siamo sentite dire che il Comune non gestiva questo tipo di emergenza e non aveva alloggi. Esasperate dietro alla provocazione di accamparci in tenda davanti al Comune, il tecnico tramite i servizi sociali ci informò che l'unico aiuto poteva essere economico di 300 euro da ritirare entro mezz'ora alla Caritas ma dovevamo cercarci da sole un alloggio. Allibite dalle risposte, abbandonate, completamente in stato di shock Maria andava alla Caritas, io sono risalita nell'appartamento con 3 vigili del fuoco e 4 di Tiraferri a prendere altro. Ma non ero lucida e non ho preso molto, abbiamo riempito dei sacchi della spazzatura e due scatole che avevano i Tiraferri nel furgone, la prima cosa che ho preso sono state le tazze della colazione dei bambini, ne erano affezionati, qualche vestito per tutti, qualcosa da mangiare".
I giorni a seguire, "dopo vari crolli psicologici, ci siamo rese conto di non avere avuto nessun tipo di assistenza sanitaria, al che Domenica intorno alle 21 ci siamo recate all'ospedale di Rimini e siamo uscite non prima delle 00.30 dopo 3 ore e mezza nelle quali sono stati visitati solo i bambini. Non abbiamo aspettato ancora in quanto i bambini dovevano dormire! Lunedì mattina indignate dalla non curanza ci siamo recate nella sede dei servizi sociali in via Ducale per capire chi avesse gestito l'emergenza e perché siamo state trattate con tale indifferenza, Non un controllo sanitario, ne un alloggio o appoggio momentaneo, quando abbiamo appreso dal giornale che l'altra famiglia è stata accolta dalla protezione civile, con sacchi a pelo, alimenti e vestiti".
Dopo una "lunga attesa ed insistenza siamo riuscite ad avere un colloquio con il vice sindaco Lisi Gloria che dopo 5 ore di attesa ci ha ribadito che a Rimini ci sono 1.500 case non abitate che i proprietari non voglio dare in affitto nemmeno all’ente comunale. Loro possono aiutarci solo con contributo economico perché gli alloggi non li hanno e nemmeno case di emergenza. Quindi dobbiamo trovarcelo da sole! Siamo ancora alla ricerca di una abitazione e ci chiediamo se il contributo del comune potrà mai coprire il costo di un affitto in alta stagione a Rimini, per cui cerchiamo tramite i cittadini di trovare un affitto annuale, pagando come abbiamo sempre fatto per ritrovare stabilità ed equilibrio che quella notte ci ha segnato per sempre”.
A rendere nota la lettera delle donne è il consigliere comunale di Rinascita Civica Mario Erbetta, che al proposito questa sera presenterà un'interrogazione al sindaco Andrea Gnassi per chiedere maggiori informazioni su quali "provvedimenti urgenti" intende prendere il Comune per aiutare queste ragazze madri e i lori figli minorenni. sul perché non siapossibile concedergli un'abitazione tra quelle di emergenza abitativa, sul perché non sia possibile in via provvisoria farle alloggiare in un'appartamento Acer sfitto per ristrutturazione o altro, su quanto durerà nel tempo il contributo economico e a quanto ammonterà.
Zanzini (Federmoda): un errore i saldi dal 3 luglio
(Rimini) “Dobbiamo fare i conti con un’altra decisione che non ci vede del tutto favorevoli". Il presidente di Federmoda della provincia di Rimini, Giammaria Zanzini si riferisce all’avvio dei saldi estivi "presto, prestissimo, il 3 luglio prossimo". Se "da una parte siamo contenti che quasi tutte le regioni abbiano deciso di far partire i saldi lo stesso giorno, evitando così l’antipatico nomadismo per lo shopping, dall’altra valutiamo questa data non consona ai reali bisogni delle nostre attività. Vendere merce scontata in piena stagione, e il 3 luglio non si può certo definire fine stagione soprattutto in una città turistica come la nostra, non aiuta le imprese che stanno ancora pesantemente facendo i conti con la mancanza di liquidità dopo i mesi di chiusura imposti dalla pandemia".
"Abbiamo già subito un forte calo dei consumi dettato oltre che dalle chiusure, anche dalla poca capacità di spesa degli avventori, per non parlare del combinato disposto di smart working e chiusura di bar e ristoranti che per lungo tempo ha di fatto svuotato le strade cittadine. Se si vuole affossare definitivamente il commercio, quella dei saldi anticipati è la strada giusta. Sarebbe invece più consono alle reali necessità posticiparli a fine luglio o ad agosto, facendogli acquisire un valore maggiore. Quest’anno poi vi è anche un problema pratico: la merce nei negozi è arrivata tardi e anche la primavera meteorologica ha tardato ad arrivare, per cui le vendite finora si sono limitate molto e fare scattare subito i saldi significa perdere buona parte della marginalità per il commerciante al dettaglio".
In questo contesto "vanno a nozze multinazionali del fast-fashion e grandi brand che possono avere marginalità più ampie nei loro outlet fisici e negli store on-line, che attualmente non hanno regole. Questo, purtroppo, è il far-west della moda che si è creato. A noi non resta che appellarci ai nostri clienti, ai nostri turisti, affinché premino gli sforzi di chi ogni giorno tira su la serranda della sua piccola attività di vicinato, che sta in piedi con difficoltà ma non smette mai di creare luce e appeal per la città, oltre che posti di lavoro e ricchezza per tutta la comunità”.
Vaccini, Donini: entro l'estate protezione di comunità
(Rimini) Più l’obiettivo dell'immunizzazione di tutta la popolazione si fa vicino, più la Regione rafforza l'impegno nella campagna vaccinale: per la fine dell’estate si raggiungerà con ragionevole certezza la soglia del 70% di cittadini a cui è stata inoculata almeno la prima dose, vale a dire la ‘protezione di comunità’ indicata come obiettivo anche dal Governo. A dirlo, oggi in video conferenza stampa, è l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, che ha fatto il punto sulla campagna vaccinale in Emilia-Romagna, che con oltre 3,3 milioni di somministrazioni effettuate e 1,15 milioni di cittadini completamente immunizzati con anche il richiamo, si può considerare ampiamente oltre il giro di boa.
A oggi sono oltre 2,2 milioni gli emiliano-romagnoli che hanno ricevuto almeno la prima dose, vale a dire il 55,1% della popolazione target, e altri 500mila hanno già un appuntamento fissato entro la fine del mese di agosto.Inoltre, altre 200mila vaccinazioni circa sono in programma nei 22 hub aziendali al momento operativi da Piacenza e Rimini, e a queste si devono poi aggiungere quelle, non ancora quantificabili, che saranno effettuate dai medici di famiglia e da altri professionisti nell’ambito della cosiddetta vaccinazione ‘integrata’.Numeri che permettono di raggiunge il risultato minimo di 2,8 milioni di cittadini protetti almeno dalla prima dose, e avvicinano in maniera concreta l’obiettivo di superare i 3 milioni, che significherebbe l’80% degli aventi diritto.
E per garantire tutte queste somministrazioni nei tempi più rapidi possibili, la Regione ha coinvolto anche le farmacie, già protagoniste delle campagne di screening epidemiologico con i tamponi rapidi. L'accordo tra l’assessorato alle Politiche per la salute e le associazioni di categoria più rappresentative dei farmacisti è alle battute finali, e permetterà a tutti i cittadini di godere della possibilità di vaccinarsi in quelli che sono i presidi sanitari più numerosi e capillari sul territorio.
“Oggi è un giorno di svolta nella nostra campagna vaccinale: chiunque ne abbia fatto richiesta ha ottenuto data, luogo e ora della somministrazione- ha detto l’assessore Donini-. Nelle ultime due settimane abbiamo avviato a batteria tutte le prenotazioni per tutte le fasce di età, in maniera scaglionata per non intasare un sistema informatico che ha retto molto bene. Abbiamo dato la priorità alla popolazione in età scolastica, cioè i 12-19enni- prosegue-, per completare il ciclo di immunizzazione prima dell’inizio della scuola e rafforzare la sicurezza nelle aule e tra i banchi dopo aver vaccinato la maggior parte del personale”.
“Siamo molto vicini all’obiettivo nazionale di raggiungere come minimo il 70% della popolazione, cioè 2,8 milioni di emiliano-romagnoli con almeno la prima dose, una quota che ci assicura la protezione di comunità, ma ci siamo dati un obiettivo di valore ancora più significativo, quell’80% che significa oltre 3 milioni di cittadini, - continua Donini-. Vogliamo arrivare a questo risultato il prima possibile, compatibilmente con le dosi che riceveremo, anche grazie all’aiuto dei professionisti della sanità con cui le persone hanno un rapporto più di fiducia, i medici di famiglia e presto anche i farmacisti che potranno sicuramente aiutarci nel recuperare molte persone che ancora non hanno deciso di vaccinarsi”.
“Siamo la prima Regione in Italia nel rapporto tra dosi consegnate e somministrate- conclude l’assessore-, e vogliamo accelerare ancora”.
Prima dose, ciclo completo e prenotazioni: i numeri della campagna vaccinale. A questa mattina, a fronte di una popolazione target di vaccinabili pari a 3.616.759 persone, in Emilia-Romagna sono 2.214.676 i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose, vale a dire il 55,1% del totale, e 1.140.051 quelli che invece hanno completato il ciclo vaccinale, cioè il 28,4%. Con più di 3,3 milioni di dosi somministrate su 3,6 milioni di dosi ricevute, l’Emilia-Romagna è al momento la prima regione in Italia nel rapporto tra somministrazioni e consegne, pari al 91%.
La prima dose di vaccino è stata somministrata al 100% degli over 90, al 95,8% della fascia 80-89, l’88,6% dei 70-79enni e l’81,7% di chi ha tra i 60 e i 69 anni. Scendendo con l’età, si passa al 67,3% di prima dose ricevuta dei 50-59enni, al 39% di chi ha tra i 40 e i 49 anni, al 26,7% della fascia 30-39, al 22,6% dei 20-29enni e infine l’8,7% degli under20. Va ricordato che le fasce al di sotto dei 49 anni sono quelle che hanno visto aprire per ultime le finestre di prenotazione, come previsto dal piano nazionale, e che tutti coloro che si vogliono vaccinare hanno una data fissata.
Per quanto riguarda invece l’immunizzazione completa, l’hanno raggiunta il 97,1% degli over 90, il 91,3% di chi ha tra gli 80 e gli 89 anni, il 39,9% dei 70-79enni, il 41,1% della fascia 60-69, il 21,2% dei 50-59, il 15,8% dei 40-49enni, il 14,6% di chi ha tra 30-39 anni, il 13,1% degli under30 e l’1,3% degli under 20.
La suddivisione tra diverse tipologie di vaccino vede 2.320.711 somministrazioni effettuate con Pfizer-Biontech, con 831.394 cicli completati, 322.134 con Moderna (117.421 cicli completi), 572.878 con Astrazeneca (120.047 cicli completi) e 82.594 con il vaccino monodose Janssen.
Per le somministrazioni sui territori, sono complessivamente 219.155 a Piacenza, 332.867 a Parma, 389.721 a Reggio Emilia, 494.716 a Modena, 653.913 a Bologna, 98.622 a Imola, 288.458 a Ferrara e 820.866 nelle province di competenza dell’Asl Romagna, cioè Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Le persone che hanno già ricevuto l’appuntamento ma sono ancora in attesa della prima dose sono praticamente mezzo milione (499.925 per la precisione), concentrati principalmente nelle fasce di età 40-49 (più di 151mila) e 30-39 (oltre 117mila).
L’andamento epidemiologico. La situazione epidemiologica a oggi conferma in Emilia-Romagna un andamento favorevole di bassa circolazione del virus e alleggerimento significativo dei reparti: l’incidenza del Covid è di 17 casi ogni 100mila abitanti, mentre l’indice di saturazione dei reparti è del 4,1% per i posti ordinari e del 6,7% per le terapie intensive
Viserba: apre lunedì il sovrapasso di via Varenin
(Rimini) Aprirà alla circolazione lunedì 21 giugno il sovrappasso di via Verenin Grazia, importante infrastruttura di collegamento per l'intero quadrante di Rimini nord. Il sovrappasso era stato chiuso per consentire l'esecuzione di interventi che si sono resi necessari a seguito di alcune criticità emerse durante i lavori di manutenzione ordinaria. Da lunedì quindi il sovrappasso tornerà percorribile per le auto, mentre i lavori di asfaltatura sono programmati per metà della settimana. In questo caso non saranno necessarie chiusure alla circolazione, ma sarà istituito il senso unico alternato limitatamente al tempo necessario a consentire l'asfaltatura. Si ricorda inoltre che da sabato 19, proprio nelle vicinanze del cavalcavia, sarà aperto al pubblico il nuovo parcheggio ("parcheggio Zambianchi"), area di sosta a pagamento con capacità di almeno 200 posti auto, aperto dalle 8 alle 22. Lunedì 21 giugno è in programma anche la riasfaltatura e la creazione di un percorso pedonale lungo via Polazzi, a Viserba. Anche in questo caso non saranno necessarie chiusure alla circolazione, ma sarà istituito temporaneamente il senso unico alternato.
Start sperimenta maniglie contro virus e batteri per i bus
(Rimini) La centralità del trasporto pubblico, ribadita dalla pandemia, trova una sponda nella ricerca scientifica e nella sperimentazione per individuare soluzioni utili ad un viaggio sempre più sicuro. Start Romagna ha avviato un’iniziativa sperimentale su 30 bus che percorrono quotidianamente le linee romagnole applicando a corrimano, maniglie sui sedili, aste di sostegno verticali all’interno dei bus una membrana riconoscibile per il suo colore bianco che ha una funzione antivirale e antibatterica.
“Dopo averne studiato potenzialità, certificazioni e gli studi compiuti dai laboratori di ricerca – il commento di Roberto Sacchetti, Presidente di Start Romagna – abbiamo avviato questa sperimentazione i cui risultati noi stessi abbiamo in animo di analizzare. Abbiamo un imperativo davanti, quello di rendere il viaggio più sicuro possibile e quindi prepararci alla riapertura delle scuole a settembre con altre opportunità per incrementare salubrità e anche la sicurezza fra i clienti che salgono a bordo”.
“L’ulteriore azione finalizzata al contrasto della pandemia – aggiunge il Direttore Generale di Start Romagna, Giampaolo Rossi - si aggiunge alle consolidate operazioni di sanificazioni giornaliere eseguite sui bus che vengono certificate con un bollino ogni giorno di colore diverso visibile vicino al posto guida e che rileva l’effettiva sanificazione. In caso di segnalazione di contagio estemporaneo sono in atto altre procedure che vedono la sanificazione immediata e specifica mediante nebulizzazione al perox”.
‘Membrana Culture’, questo il suo nome, consiste in una pellicola protettiva dotata di una tecnologia brevettata a base di ioni d’argento la cui azione abbatte la presenza di virus e batteri, raggiungendo una sanificazione dell’85% già dopo 5 minuti dal contatto con essi e che arriva al 99% con l’utilizzo prolungato. Ogni volta che viene a contatto con la persona, la membrana si auto sanifica con una reazione chimica e non necessita di ulteriore intervento umano, nè uso di prodotti specifici.
Oltre ad avere tutte le certificazioni utili a questo tipo di utilizzo, la tecnologia è brevettata e rende le superfici virucide e battericide, grazie alle proprietà antivirali e antibatteriche degli ioni d’argento presenti all’interno del prodotto. Il processo di sanificazione avviene in modo totalmente autonomo, senza richiedere ulteriore intervento di personale, se non nella sistematica pulizia delle superfici, cosa che peraltro già avviene insieme alla sanificazione quotidiana dei bus.
La membrana, sperimentata sulle ambulanze lombarde e il cui esito è stato analizzato dal professor Clementi del San Raffaele su richiesta di Areu Lombardia, abbatte la presenza di virus e batteri raggiungendo una sterilizzazione dell’85% già dopo 5 minuti dal contatto con essi e che arriva al 99% con l’utilizzo; ha un’efficacia certificata di 3 anni, questo le garantisce un ampio spettro di applicazioni in tutti gli spazi comuni ad alta affluenza più soggetti alla diffusione di virus come il COVID-19. In Italia, analoga sperimentazione sarà avviata a fine mese sugli scuola bus della provincia di Siena ed è già in fase avanzata su alcuni treni di Trenitalia TPER.
Mense scolastiche, Rimini nella top five nazionale
(Rimini) Rimini nella top five delle mense scolastiche più virtuose d'Italia. Il piazzamento, che conferma quello ottenuto nel 2020, è stato certificato Rating dei menu scolastici di Foodinsider, realizzato in collaborazione con Slow Food Italia e presentato ieri alla Camera dei Deputati. Lo studio, supportato nel complesso da un'indagine dall'Osservatorio sulle mense scolastiche Foodinsider, ha avuto lo scopo di promuovere e rendere visibili quei modelli di mensa che non hanno l'obiettivo di saziare, ma di nutrire, educare, creare sviluppo economico e sociale nel rispetto dell'ambiente. I migliori comuni si distinguono per la biodiversità dei piatti, per l'equilibrio della dieta, la capacità di elaborare ricette e la qualità delle materie prime, in gran parte biologiche, ma anche per la varietà di pesce.
Andamento settimanale, Altini: si conferma frenata virus
(Rimini) Nella settimana dal 7 al 13 giugno sul territorio romagnolo si sono verificate 323 positività su un totale di 21.125 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 1,5 per cento, confermando, in questa settimana, una progressiva stabilizzazione dei dati relativa ai nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo.
Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 14 giugno, si registra la quota di 27 ricoveri, con una diminuzione di 18 ricoverati rispetto alla settimana precedente, mantenendo l'azienda all'interno del livello verde del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.
Nella provincia di Rimini, sono 35.251i casi totali di positività da inizio epidemia, 174 i positivi attualmente attivi, 63 i nuovi positivi nella settimana di riferimento (su 5.834 tamponi eseguiti per un'incidenza pari all'1,1%),1.073 i malati di covid decesuti da inizio epidemia.
"Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario Asl Romagna - si conferma la frenata della circolazione del virus sul nostro territorio. Da oggi inoltre si possono prenotare anche i cittadini dai 20 a 24 annidi età, ultima fascia anagrafica invitata alla vaccinazione. Ciò significa che tutti i cittadini dai 12 anni in su, se aderiranno, come in parte sta già avvenendo, alla vaccinazione, contribuiranno a mantenere bassa la circolazione del virus, saranno protetti dal contagio e potremo tutti così arrivare all’autunno, con meno incertezze ad ansie legate ad una ripresa della pandemia. E’ l’unica strada possibile e dobbiamo esserne tutti consapevoli. Capisco che anche le ultime vicende di questi giorni, possano alimentare dubbi. Ma il dato certo che conosciamo oggi, anche sulla base dell’esperienza della Gran Bretagna è che se utilizziamo una sola dose dei vaccini, per i quali è prevista una seconda somministrazione, la copertura risulta essere meno efficace.”
Vaccino, da oggi prenota fascia 20-24 anni. Per loro esclusivamente Pfizer o Moderna
(Rimini) Al via stamani, in Emilia-Romagna, le prenotazioni per la vaccinazione contro il Covid-19 per i giovani tra i 20 e i 24 anni, quindi i nati dal 1977 al 2001 compresi. Alle ore 13 sono state oltre 28mila (esattamente 28.636) le persone in questa fascia di età under 40 a ricevere data, luogo e ora della somministrazione, su un target complessivo di circa 204mila persone.Per loro, previste esclusivamente dosi di vaccino Pfizer o Moderna, come da indicazioni nazionali per chi ha meno di 60 anni. E per questa, come per tutte le altre classi di età, rimane sempre aperta la possibilità di fissare data, ora e luogo del vaccino.
“È davvero importante che anche i nostri giovani aderiscano alla campagna di vaccinazione, e la risposta in queste poche ore di avvio delle prenotazioni è stata veramente alta - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- Anche questi dati infatti, come già avvenuto per le altre fasce di età, rispecchiano la grande voglia dei cittadini di vaccinarsi, perché la vaccinazione è l’opportunità di tornare a vivere la la quotidianità in sicurezza per sé e per gli altri. Un esempio di senso civico, quindi, che assume ancor più valore per la giovane età dei testimoni di queste ultime tappe della campagna vaccinale di Emilia-Romagna. Da loro- chiude Donini- deve arrivare la spinta decisiva per proseguire il percorso verso il ritorno alla normalità”.
Le prenotazioni dei 20-24enni sul territorio regionale, da Piacenza a Rimini. Per quanto riguarda la suddivisione delle prenotazioni sui territori, a Piacenza sono state 1.639, a Parma 3.750, a Reggio Emilia 2.664, a Modena 5.007, a Bologna 7.773, a Imola 1.308, a Ferrara 1.786, e 4.709 nei territori di competenza dell’Azienda sanitaria della Romagna, cioè Ravenna (1.620 prenotazioni), Forlì (889), Cesena (939) e Rimini (1.261).
Modalità di prenotazione. Per tutti gli under 40 sono a disposizione i consueti canali di prenotazione: di persona nei Cup o nelle farmacie con prenotazioni Cup, via web attraverso Fascicolo sanitario elettronico, AppER Salute e Cupweb, telefonicamente ai numeri predisposti dalle singole Aziende sanitarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici - nome, cognome, data e comune di nascita - o, in alternativa, il codice fiscale. Per i minorenni sono i genitori, o chi ne fa le veci, a dover effettuare la prenotazione: sarà sufficiente comunicare i dati o il codice fiscale sia dell’adulto richiedente che del minore vaccinando.
Aggiornamento coronavirus: 11 positivi, 12 guariti, nessun decesso
(Rimini) Sono 11 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 7 pazienti di sesso maschile e 4 pazienti di sesso femminile; 2 asintomatici e 9 sintomatici. E nel dettaglio: 3 per sintomi; 7 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test per rientro dall’estero (dalla Germania). Si possono stimare in circa 12 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.941 casi di positività, 73 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.304 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under40. In Emilia-Romagna, infatti, nei giorni scorsi si sono aperte, con finestre scaglionate, le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, per i 30-39enni e per i 25-29enni. Da oggi agende aperte per i 20-24enni, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 3.280.329 dosi; sul totale, 1.144.281 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 28 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 30 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 40 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 33,8 anni. Sui 28 asintomatici, 20 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 5 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 1 caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 11 nuovi casi, seguita da Parma, Ferrara e Cesena, tutte con 10 casi; poi Ravenna (8), Bologna (6), Reggio Emilia e Modena (entrambe con 5 casi); quindi Forlì (4), il Circondario Imolese (3), e infine Piacenza (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.765 tamponi molecolari, per un totale di 4.900.191. A questi si aggiungono anche 7.539 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 647in più rispetto a ieri e raggiungono quota 366.031. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 6.671 (-577 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.351 (-562), il 95,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: 1 in provincia di Modena (un uomo di 79 anni) e 2 in provincia di Bologna (una donna di 79 anni e un uomo di 32 anni). Nessun decesso in tutte le altre province. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.239.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 51 (-5 rispetto a ieri), 269 quelli negli altri reparti Covid (-10). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessuno a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (-1), 4 a Reggio Emilia (-1), 10 a Modena (-2), 22 a Bologna (-1), 1 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 2 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.599 a Piacenza (+1, sintomatico), 28.416 a Parma (+10, di cui 2 sintomatici),46.872 a Reggio Emilia (+5, di cui 3 sintomatici), 65.576 a Modena (+5, di cui 4 sintomatici), 82.261 a Bologna (+6, di cui 5 sintomatici), 12.635 casi a Imola (+3, di cui 2 sintomatici), 23.163 a Ferrara (+10, di cui 6 sintomatici), 30.484 a Ravenna (+8, di cui 6 sintomatici),17.057 a Forlì (+4, di cui 3 sintomatici), 19.648 a Cesena (+10, di cui 4 sintomatici) e 36.230 a Rimini (+11, di cui 9 sintomatici).