Metanodotto, la giunta regionale chiede chiarezza su attraversamento Novafeltria
(Rimini) Il metanodotto Rimini-Sansepolcro, in via di realizzazione, deve rispettare tutte le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni e nel provvedimento di VIA, che hanno permesso la cantierizzazione dell'opera che Snam sta realizzando tra l’Emilia-Romagna e la Toscana. Lo ribadisce il gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna che ha presentato oggi in Aula un’interrogazione alla giunta regionale, a seguito di segnalazioni ricevute sul mancato rispetto delle prescrizioni nel tratto di metanodotto che attraversa il comune di Novafeltria.
In particolare, nell'interrogazione si evidenziano le prescrizioni che prevedono che 1) “dovranno essere minimizzati gli impatti derivati dall’esecuzione dell’opera mediante l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica in tutte le interferenze con il reticolo idrografico, e dovrà essere prestata la massima attenzione agli aspetti vegetazionali delle zone interessate dall’infrastruttura al fine di ricomporre l’originario assetto morfologico e vegetazionale” e che 2) dovrà essere prestata particolare attenzione “alla salvaguardia della vegetazione arborea e arbustiva presente in loco, avendo cura di ricomporre le aree boscate interessate dall’intervento con implementazione di essenze arboree di pronto effetto, di altezza non inferiore a 3,5 metri, opportunamente disposte, fino alla ricucitura dell’area boscata”.
“Sono soddisfatta che la Giunta, sollecitata dalla mia interrogazione, abbia risposto di aver dato mandato agli uffici di fare chiarezza direttamente con l’amministrazione comunale di Novafeltria sul rispetto delle prescrizioni – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna –. È inoltre positivo che la Regione Emilia-Romagna esaminerà la verifica di ottemperanza delle prescrizioni fissate dalla delibera di VIA sulla base delle comunicazioni che perverranno da parte del proponente o dei soggetti individuati per la verifica, nei tempi definiti dal provvedimento di VIA. Per i Verdi è fondamentale che venga garantita un’attenta sorveglianza sui lavori in corso e a fine cantiere, in modo da salvaguardare l’originario assetto morfologico e vegetazionale delle zone interessate dal metanodotto”.
Sanità: da metà giugno ospedali aprono alle visite
(Rimini) Da metà giugno si allenteranno le restrizioni per le visite negli ospedali della regione, imposte dalla diffusione del contagio. Ne dà notizia la consigliera regionale Valentina Castaldini. Dopo una sua interrogazione all'assessore alla sanità Raffaele Donini, è arrivata oggi la risposta. "Ho voluto far luce su un punto fondamentale, arrivati a questo punto della pandemia, dove a fatica cerchiamo di tirare il fiato e tutto sta ripartendo, ed era per me doveroso sollecitare la Giunta 'Emilia-Romagna per allentate le misure per l’accesso in ospedale da parte di visitatori, parenti e caregiver", spiega Castaldini. "Ed è un giorno di festa per me oggi sapere che a metà giugno, come mi è stato risposto oggi dall’assessore alla Salute, Raffaele Donini, nei reparti accanto ai malati e a sostegno del personale sanitario ci potranno essere i parenti, che magari si danno un cambio nell’accudimento, e non dovremo più assistere a scene di donne incinte, che partoriscono in solitudine, se non certamente con il buon sostegno dei medici", commenta Castaldini.
"Credo che il livello buona politica si misuri su pochi semplici aspetti e tra questi c’è sicuramente il “come” trattiamo bambini, anziani e persone malate. Chi siamo e cosa immaginiamo per il futuro, sia nostro che della nostra comunità, passa inevitabilmente anche da questo. E se oggi è possibile andare a visitare i parenti all’interno delle cra, non è lo stesso all’interno degli ospedali: madri che partoriscono da sole, donne che accudiscono i bambini senza una rete familiare che possa dare un cambio", ricoda Castaldini. "Oggi è il tempo delle decisioni. Alcuni ospedali sono virtuosi per assistenza familiare, e anche del personale sanitario stesso, ma ci sono molti, troppi, ospedali che non brillano per generosità nelle misure di accesso per i parenti. Al di là di questo, farò in modo che la promessa strappata oggi all’assessorato alla Salute prenda forma realmente entro metà giugno. Lo dobbiamo a tutta la nostra comunità, perché ognuno di noi non debba avere minimamente l’impressione di essere rimasto solo".
Montecopiolo e Sassofeltrio sono riminesi, Santi: "Benvenuti"
(Rimini) “E' una buona notizia per tutti e prima di tutto per la salute della nostra democrazia". Così il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, accoglie il via libera di ieri del Senato al decreto per l’aggregazione dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio alla Regione Emilia-Romagna e quindi alla Provincia di Rimini. "Sono passati infatti 14 anni da un referendum che aveva visto una schiacciante maggioranza votare a favore dell’entrata nella nostra Regione: che l’iter conseguente potesse durare ancora più a lungo non sarebbe stato più accettabile, e questo va affermato senza se e senza ma, a prescindere dalle posizioni politiche e dalle opinioni. Sebbene queste battaglie - nell’era digitale, della competizione globale fra aree territoriali vaste e strutturate, dell’annullamento dei confini fisici - possano sembrare a volte di retroguardia, il tema dell’identità, proprio in questa realtà sempre meno reale e più virtuale, non può essere ignorato con un’alzata di spalle e derubricato sotto la voce della nostalgia per il bel tempo che fu e che mai ritornerà. Montecopiolo e Sassofeltrio, per storia, cultura, tradizioni e legami socioeconomici, sono Romagna, come i sette Comuni dell’alta Valmarecchia passati nella nostra provincia nel 2009. I Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio e i loro cittadini sono i benvenuti nella provincia di Rimini e sono certo che saranno per il nostro territorio un’autentica ricchezza”.
Al cinema Tiberio arriva 'The father'
(Rimini) Al cinema Tiberio da domani al 6 giugno è in programma in prima visione il film The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller con Anthony Hopkins, Olivia Colman, Rufus Sewell e Imogen Potts. Vincitore di due premi Oscar (seconda statuetta per Anthony Hopkins e Oscar per la miglior sceneggiatura non originale), "The Father" è l'adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale del 2012 "Le père", scritto dallo stesso regista che ha adattato la pièce assieme a Cristopher Hampton. La programmazione tutti i giorni, escluso il 31 maggio e il 1 giugno, alle 20,30, sabato anche alle 16, domenica 30 maggio e sabato 5 e domenica 6 maggio anche alle 17, venerdì 28 maggio e giovedì 3 maggio proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano, biglietto 7 euro intero, 6 euro ridotto, 5 euro ridotto Tiberio Club. Al film è abbinato, fino a domenica 30 maggio, con inizio mezz'ora prima del film, il cortometraggio L'estasi di Oleg di Francesco Selvi.
26 maggio
Montecopiolo e Sassofeltrio in Romagna | Profughi in hotel | L’ambasciatore Max
San Leo su Rai Due
(Rimini) San Leo su Rai Due. Giovedi 27 sul secondo canale della Rai alle 23,05 andrà in onda una puntata de “Il Mythonauta”, nuovo programma condotto dal cantautore Davide Van De Sfross che racconta i miti e le leggende dai territori italiani. Questa volta saranno protagoniste Valmarecchia e Montefeltro. La puntata toccherà anche San Leo. Tra gli autori del programma c’è Roberto Vecchi, autore e regista televisivo che vive a Rimini e che ha scritto, scelto e voluto valorizzare questo incantevole territorio ritenendolo di straordinaria importanza per il sistema turistico romagnolo ma purtroppo poco valorizzato.
Delivery in spiaggia, Indino: Ristobar potevano risparmiarsi guerra di retrovia
(Rimini) “Non crediamo che puntare i piedi contro l’Ordinanza balneare del Comune di Rimini, addirittura ricorrendo al TAR, sia l’atteggiamento giusto per la ripartenza del nostro turismo. Quella dei ristobar di spiaggia e degli stabilimenti balneari contro il servizio delivery sull’arenile aperto a tutti gli esercizi è una guerra di retrovia che si poteva risparmiare, a maggior ragione alla luce delle difficoltà che l’emergenza Covid ha creato ai pubblici esercizi, mentre gli stagionali di spiaggia hanno operato senza limiti l’estate scorsa e ora riaprono le proprie attività dopo la naturale pausa invernale", attacca spiega Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini.
"Crediamo che offrire più opportunità di scelta per i pasti a riminesi e turisti che frequentano il mare sia un valore aggiunto per la nostra offerta turistica e non lesa maestà ai concessionari di spiaggia. La domanda c’è e lo dicono i numeri della stagione passata, l’offerta invece in certe zone è scarsa quantitativamente, mentre in altre non permette ai clienti di fare scelte sul tipo di pietanze da ordinare. La nostra priorità è la costruzione di un’offerta turistica appetibile e sicura, che garantisca la sopravvivenza di più attività possibili. I chioschisti fanno bene il loro lavoro, sono una risorsa importante, ma nelle precedenti estati non sono riusciti a servire pasti sotto l’ombrellone in maniera consona e organica. Allo stesso tempo vogliono vietare che una pizzeria, un ristorante, un gelataio possa consegnare in spiaggia i prodotti ordinati dal cliente. La concessione però non trasforma la spiaggia in monopolio assoluto".
"Siamo delusi dalla mancanza di volontà di fare sistema che stanno presentando gli operatori di spiaggia, che da una parte si arrogano diritti di pertinenza sui pasti, dall’altra invece “aprono” ad attività che ben poco hanno a che fare con i servizi balneari. Non si può solo prendere, a volte serve anche dare. Guardando sull’arenile della nostra provincia, poi, pare una questione solo in salsa riminese. Dobbiamo constatare purtroppo che si perde un’occasione di fare sistema nonostante ci si stia avvicinando ad una delle stagioni turistiche più difficili di sempre”.
Lega: "Profughi in arrivo a Miramare"
(Rimini) "Impensabile che il Viminale pensi di scaricare alle regioni, soprattutto in zone turistiche, la responsabilità di ospitare i migranti che entrano irregolarmente in Italia". Così in una nota i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli. "Oggi sembra sia la volta di Miramare, nel riminese, poi a chi toccherà? Il problema dell’accoglienza a spese degli italiani sta riproponendosi in tutta la sua gravità, grazie alle pesanti responsabilità del governo giallo-rosso che, ribaltando le politiche di Matteo Salvini, ha favorito gli sbarchi. I numeri parlano chiaro e, oggi, i danni li pagano gli italiani. Lanceremo immediatamente una raccolta firme per dire che i territori non sono più disponibili ad accogliere indefinitamente persone che non fuggono né da guerre, né da persecuzioni, ma arrivano in Italia grazie a organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani. Consentire sbarchi e aprire i porti non significa essere ‘umani’, ma ‘complici’ dei neo-schiavisti. Se la UE non è in grado di costruire politiche migratorie serie, dovrà essere l’Italia a imporle. Noi non ci stiamo a trasformare il paese, come accaduto con i governi Pd, in un facile approdo consentendo a vari soggetti di lucrare sulle spalle dei migranti a spese degli italiani e a scapito della sicurezza di tutti”.
Aggiornamento coronavirus: 13 positivi, 59 guariti, un decesso
(Rimini) Sono 13 i nuovi positivi al coronvirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 6 pazienti di sesso maschile e 7 pazienti di sesso femminile; 4 asintomatici e 9 sintomatici. E nel dettaglio: 4 per sintomi; 9 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi. Si possono stimare in circa 59 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso: un paziente di sesso maschile di Rimini di 72 anni.Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 382.544 casi di positività, 161 in più rispetto a ieri - dato mai così basso dal 2 ottobre scorso, in cui erano 162 -, su un totale di 22.728 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 55 anni in su.Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.441.822 dosi; sul totale, 846.649 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 58 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 76 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 97 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,2 anni. Sui 58 asintomatici, 43 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 7 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione e 4 con i test pre-ricovero. Per 4 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 33 nuovi casi, seguita da Modena (26). Poi Cesena (19) e Ravenna (15); quindi Parma, Reggio Emilia e Rimini (tutte con 13 nuovi casi), e Forlì (12). Infine, Ferrara (7), Piacenza e il Circondario Imolese (entrambe con 5 nuovi casi). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.191 tamponi molecolari, per un totale di 4.713.581. A questi si aggiungono anche 10.537 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 848 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 351.559. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 17.822 (-697 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.976 (-658), il 95,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano dieci nuovi decessi, di cui 1 in provincia di Piacenza (una donna di 60 anni), 1 a Reggio Emilia (una donna di 70 anni), 2 nel modenese (entrambe donne, di 63 e 92 anni), 4 in provincia di Bologna (un uomo di 58 anni, residente a Imola ma deceduto a Bologna, e 3 donne, di cui 2 di 80 anni – una deceduta a Imola –, e una di 86), 1 nel ferrarese (un uomo di 68 anni) e 1 a Rimini (un uomo di 72 anni). Nessun decesso a Parma, Ravenna, Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.163.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 116 (-7 rispetto a ieri), 730 quelli negli altri reparti Covid (-32). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (-3), 12 a Parma (+1), 15 a Reggio Emilia (-1), 18 a Modena (-1), 36 a Bologna (invariato rispetto a ieri), 5 a Imola (-1), 7 a Ferrara (-1), 4 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 9 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.468 a Piacenza (+5 rispetto a ieri, di cui 4 sintomatici), 27.951 a Parma (+13, di cui 3 sintomatici), 46.576 a Reggio Emilia (+13, di cui 9 sintomatici), 65.103 a Modena (+26, di cui 15 sintomatici), 81.658 a Bologna (+33, di cui 22 sintomatici), 12.551 casi a Imola (+5, di cui 1 sintomatico), 23.051 a Ferrara (+7, di cui 5 sintomatici), 30.192 a Ravenna (+15, di cui 12 sintomatici), 16.767 a Forlì (+12, di cui 8 sintomatici), 19.306 a Cesena (+19, di cui 15 sintomatici) e 35.921 a Rimini (+13, di cui 9 sintomatici).
Violento con la moglie e la figlia, arrestato
(Rimini) Nel pomeriggio di sabato gli agenti della Polizia di Stato di Rimini hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere a carico di un quarantanovenne marchigiano residente in città, "gravemente indiziato di aver maltrattato pesantemente moglie e figlia". L’attività d’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Paola Bonetti, "ha avuto origine dalla denuncia della donna, circa venti giorni fa", quando ha trovato il coraggio di raccontare delle "violenze fisiche e psicologiche subite sin dall’inizio della relazione con l’indagato". "Da circa vent’anni, la vita coniugale era stata caratterizzata da insulti continui, minacce di morte e liti violente culminate con aggressioni fisiche ed il danneggiamento dell’arredamento di casa, il tutto aggravato dall’abuso di alcol del marito".
Risale al luglio dello scorso anno l'episodio più grave: "l’uomo minacciò la moglie di infilzarla con un coltello; subito dopo, glielo lanciò contro, colpendo e ferendo al braccio la figlia allora diciassettenne. La serie continua di violenze fisiche e psicologiche è andata avanti sino all’inizio del maggio di quest’anno. In un’occasione il quarantanovenne, completamente ubriaco, ha iniziato ancora una volta ad insultare e denigrare la moglie, minacciandola nuovamente con un coltello e colpendola con pugni, calci e schiaffi. Stessa cosa è accaduta dopo una decina di giorni circa ed in quell’occasione la figlia appena maggiorenne, nel tentativo di opporsi al padre, ha ricevuto uno schiaffo ed è stata insultata violentemente. L’intervento di alcune vicine attirate dalle urla ha interrotto momentaneamente l’aggressione, ricominciata pochi istanti dopo con minacce di morte e violenze fisiche. La donna, quindi, stremata ed impaurita dalla situazione, si è recata presso questi Uffici per denunciare quanto subito da anni". Nel pomeriggio di sabato, quindi, l’uomo è stato rintracciato in città presso un centro commerciale e, successivamente, trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.