(Rimini) Il metanodotto Rimini-Sansepolcro, in via di realizzazione, deve rispettare tutte le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni e nel provvedimento di VIA, che hanno permesso la cantierizzazione dell'opera che Snam sta realizzando tra l’Emilia-Romagna e la Toscana. Lo ribadisce il gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna che ha presentato oggi in Aula un’interrogazione alla giunta regionale, a seguito di segnalazioni ricevute sul mancato rispetto delle prescrizioni nel tratto di metanodotto che attraversa il comune di Novafeltria.
In particolare, nell'interrogazione si evidenziano le prescrizioni che prevedono che 1) “dovranno essere minimizzati gli impatti derivati dall’esecuzione dell’opera mediante l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica in tutte le interferenze con il reticolo idrografico, e dovrà essere prestata la massima attenzione agli aspetti vegetazionali delle zone interessate dall’infrastruttura al fine di ricomporre l’originario assetto morfologico e vegetazionale” e che 2) dovrà essere prestata particolare attenzione “alla salvaguardia della vegetazione arborea e arbustiva presente in loco, avendo cura di ricomporre le aree boscate interessate dall’intervento con implementazione di essenze arboree di pronto effetto, di altezza non inferiore a 3,5 metri, opportunamente disposte, fino alla ricucitura dell’area boscata”.
“Sono soddisfatta che la Giunta, sollecitata dalla mia interrogazione, abbia risposto di aver dato mandato agli uffici di fare chiarezza direttamente con l’amministrazione comunale di Novafeltria sul rispetto delle prescrizioni – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna –. È inoltre positivo che la Regione Emilia-Romagna esaminerà la verifica di ottemperanza delle prescrizioni fissate dalla delibera di VIA sulla base delle comunicazioni che perverranno da parte del proponente o dei soggetti individuati per la verifica, nei tempi definiti dal provvedimento di VIA. Per i Verdi è fondamentale che venga garantita un’attenta sorveglianza sui lavori in corso e a fine cantiere, in modo da salvaguardare l’originario assetto morfologico e vegetazionale delle zone interessate dal metanodotto”.