Confindustria: la luce in fondo al tunnel. Infrastrutture e fonti rinnovabili per vincere la sfida del pnrr
(Rimini) L’indagine flash realizzata dal centro studi di Confindustria Romagna evidenzia che lo stato di salute dell'industria locale, "pur con la dovuta prudenza, mostra un miglioramento. Il ritorno in zona gialla, abbinato all'avanzamento della campagna vaccinale, ha aperto nuovi scenari per la seconda parte dell'anno. Nel primo quadrimestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, il fatturato è previsto in aumento dal 58,8 % del campione e stazionario dal 25,9 %, la produzione è in crescita per il 58% del campione mentre gli ordini sono in crescita per il 62% degli intervistati e stazionari per il 25%. L’allentamento dei provvedimenti restrittivi è ritenuto abbastanza rilevante dal 31 % dei rispondenti e molto influente dal 15%. La maggior parte delle aziende intende proseguire con l’utilizzo dello smart working (64 %)".
Con un’ulteriore indagine sulle prospettive dell’export per il 2021 sul tessuto economico romagnolo "è stato evidenziato che nonostante le difficoltà del 2020, rispetto all’anno precedente, il 55% del campione giudica un successo la propria esperienza sui mercati esteri e il 43% la ritiene un successo parziale. Il 45% ha confermato poi di aspettarsi, nell’anno in corso, un recupero nelle esportazioni ai livelli precedenti la pandemia e un 20% ha indicato altri scenari nella maggioranza dei casi addirittura più ottimistici, con l’aspettativa di superare i risultati del 2019. Dati che dimostrano che le aziende del nostro territorio, ovviamente con maggiore difficoltà per i settori più colpiti dalla pandemia, continuano ad operare a pieno ritmo per la crescita del territorio. Per questo dobbiamo e vogliamo essere ottimisti, ma allo stesso tempo non possiamo far finta che non ci siano problemi e molti ostacoli ancora da superare".
"È stato detto più volte che a livello nazionale siamo in ritardo. Per metterci al passo devono essere fatte in fretta le riforme necessarie. Il Piano nazionale di rirpesa e resilianza rappresenta la grande occasione per il rilancio, ma solo se gestito adeguatamente e nel coinvolgimento di tutto il sistema Paese. Bisogna raccordare il tema del rilancio degli investimenti (Pnrr) con gli sforzi per fare dell'innovazione la sfida centrale, allo scopo di reinterpretare le trasformazioni intervenute sui mercati e sviluppare nuovi spazi di crescita delle attività e dell'occupazione nel contesto che si delinea per gli anni 2021-2025. Fattori che, consolidate le vaccinazioni, dovranno prendere la centralità del pensiero e degli sforzi anche da parte delle Istituzioni contribuendo così a rafforzare la capacità competitiva come sistema territoriale sui mercati internazionali", ribadiscono da Confindustria.
"Fra le questioni di rilevanza generale per le aziende, sottolineiamo l’aumento dei costi di approvvigionamento (materie prime e trasporto) e in generale, della difficoltà a reperire le stesse materie prime che sta provocando ritardi e quindi rischia di aumentare il ricorso alla cassa integrazione generale. Altro tema è la difficoltà di trovare forza lavoro specializzata ed in linea con le richieste delle aziende. Intervenire per ridurre il gap fra scuola ed imprese è inevitabile e potere contare sull’offerta universitaria di alta qualità degli atenei del territorio è determinante. In questo percorso rientra anche la recente nascita della Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale (Fup): un partenariato pubblico-privato che connette mondo universitario e reti industriali dell’Emilia-Romagna per la progettazione, la promozione e la gestione delle nuove lauree ad orientamento professionale.Nei nostri giovani risiede il nostro futuro, in loro e nella loro formazione dobbiamo credere ed investire".
"Per le nostre aziende l’impegno è grande e su diversi fronti, compreso quello dell’emergenza sanitaria. Sono circa 200 aziende di Confindustria Romagna, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna, per un totale di circa 18mila dipendenti, che hanno espresso una manifestazione di interesse per vaccinare i propri dipendenti negli hub interaziendali. La proposta dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna e all’Asl Romagna con cui è stata aperta un’interlocuzione e ci auguriamo che possa essere realizzata in tempi brevi. Nel loro cammino le aziende devono essere sostenute. In Romagna il prossimo autunno diversi comuni, tra cui i capoluoghi Ravenna e Rimini, saranno impegnati con le elezioni amministrative. Un appuntamento importante che come imprenditori ci auguriamo diventi l’opportunità per creare progetti condivisi sui grandi temi, in un clima propositivo di collaborazione e fiducia reciproca, per una Romagna unita e sempre più protagonista".
Infrastrutture. "Infrastrutture efficienti sono la rampa per il rilancio per essere competitivi. Gli argomenti da affrontare in questo ambito sono noti: l’importanza dell’attività e del ruolo strategico degli aeroporti di Rimini e Forlì, del porto di Ravenna e delle fiere, lo sviluppo dell’alta velocità lungo la dorsale adriatica. Senza dimenticare le reti viarie, dall’indispensabile adeguamento sostanziale dell’asse E45/E55 al collegamento veloce tra Forlì e Cesena, dalla realizzazione delle rotonde sulla SS16 di Rimini, alla Marecchiese oggetto di lungaggini burocratiche anche dopo il passaggio della gestione Anas, ma che invece richiede decisioni per rispondere alla domanda impellente e datata delle imprese, così come occorre una definitiva soluzione per lo snellimento del nodo di Santa Giustina. Al fine di ricostruire lo stato attuale e pianificatorio delle infrastrutture, della mobilità e dell’accessibilità del territorio, Confindustria Romagna ha dato il via ad uno studio che sarà realizzato da ITL (Istituto sui Trasporti e la Logistica) e che sfocerà nell’identificazione di concrete proposte progettuali. I risultati saranno presentati in un evento organizzato nell’ambito dell’ampio percorso di Città Romagna e che si terrà in estate".
Energia." La Romagna deve e può essere uno dei poli nazionali della transizione energetica. Tutte le realtà ravennati che animano il settore offshore ed energia hanno elaborato e sottoscritto un documento di osservazioni al Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, inviato al Ministero della Transizione ecologica, con l'obiettivo di tornare a una pianificazione di medio/lungo termine delle attività con tempi e regole certe, ponendo fine al limbo di incertezze interpretative e rinvii in cui il comparto è precipitato da oltre due anni". Il gas naturale, "la fonte fossile più pulita, riveste un ruolo imprescindibile nella transizione verso la decarbonizzazione e nella strategia energetica del paese, ne abbiamo bisogno e va utilizzata prima la produzione nazionale dell’importazione, perché meno impattante per l’ambiente. In parallelo, l’evoluzione dalle energie fossili a quelle rinnovabili e sostenibili è la sfida indiscussa. Le competenze che il comparto energetico italiano e il distretto di Ravenna hanno sviluppato negli anni in materia di tecnologie energetiche, efficienza, circolarità, riduzione degli impatti, resilienza dei sistemi e maggiore autosufficienza - ovvero i principi di sostenibilità che guidano la transizione energetica – possono diventare gli elementi chiave della ripresa italiana basata su lavoro e innovazione. In questo senso è determinante anche la creazione di parchi eolici delle Romagna".
Turismo. "Siamo consapevoli che anche questa stagione purtroppo parte in ritardo, ma ci auguriamo che tutte le realtà strettamente legate al settore, fra quelli più colpiti dalla crisi pandemica, possano finalmente ripartire senza soste anche a fronte dell’avvio, dai primi di giugno, della campagna vaccinale per tutti i lavoratori del comparto. Ma dobbiamo essere ben consapevoli che il rilancio deve fondarsi su un profondo ripensamento del settore che va riorganizzato da un punto di vista industriale. L’offerta deve diventare realmente appetibile e competitiva con strutture ricettive oggetto finalmente di una reale riqualificazione strutturale, con una visione di insieme che metta in rete tutti i territori, la costa e l’entroterra e tutti i tipi di offerta che sono la nostra forza, come il balneare, l’enogastronomico, il turismo storico-culturale, lo sport ed il wellness, i parchi di divertimento, l’intrattenimento, solo per citarne alcuni. Dobbiamo ideare un nuovo modello innovativo per riportare la Romagna ai primi posti".
Vaccini in vacanza: Riccione punta ai proprietari di seconda casa
(Rimini) "Finalmente un'apertura da parte del Governo per la seconda dose di vaccino in vacanza. Da Riccione abbiamo chiesto da tempo di mettere in campo tutte misure possibili per permettere agli italiani di vaccinarsi in vacanza", ha dichiarato il sindaco di Riccione, Renata Tosi ." Sarebbe l'esempio perfetto di una macchina organizzativa che funziona e della Sanità del Paese che dà le risposte giuste ai cittadini. Il Governo propone il domicilio temporaneo, le tre settimane almeno di permanenza nella località delle vacanze e credo che il tavolo tecnico con il ministro al Turismo oggi possa dare le risposte che in molti aspettando. Alla mia segreteria arrivano continue richieste di informazioni sul vaccino in vacanza, soprattutto dai proprietari delle seconde case, per i quali la lunga permanenza non sarebbe certo un problema. Se si pensa che le seconde case a Riccione superano di gran lunga le seimila unità, si capisce che una risposta almeno in questo segmento può essere data. Su questo tema ha già dato parere positivo il direttore generale dell'Asl Romagna, Tiziano Carradori. Riccione come tutte le località balneari, l'Italia non possiamo ignorarlo è il Paese delle lunghe coste, ha bisogno di ripartire e il settore più immediato che risponde subito è quello turistico. Ma va aiutato. E mi pare che Liguria e Piemonte sono già pronti con un accordo che va in questo senso. Se i cittadini piemontesi potranno vaccinarsi in Liguria, allora chiedo alla nostra Regione, un residente a Parma potrà farlo a Riccione dove ha la sua seconda casa? Sicuramente è giusto ciò che ha annunciato la Regione Emilia Romagna, intendo le 40 mila dosi per gli operatori turistici, in modo da mettere in sicurezza chi offre servizi turistici perché tutto ciò che va nella direzione di creare le condizioni di vacanze serene, lavoro sereno e ripresa del Paese deve essere appoggiato".
Multe non pagate dai sammarinesi: Riccione corre ai ripari
(Rimini) La giunta del Comune di Riccione ha approvato una nuova procedura per la riscossione delle multe non pagate dagli automobilisti di San Marino e relative a contravvenzioni del codice della strada all'interno del territorio comunale. Si tratta di sanzioni già regolarmente notificate negli ultimi cinque anni dalla polizia locale di Riccione attraverso il tribunale unico di San Marino, ma mai recapitate all'automobilista sammarinese. Si tratta per la maggior parte di sanzioni di divieto di sosta che sono complessivamente stimate negli ultimi cinque anni in circa 1,2 milioni di euro. Constatato che si è riscontrata negli ultimi anni un considerevole ammontare di crediti per sanzioni amministrative elevate a veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino e considerato che la legge impone all'amministrazione di porre in essere ogni azione possibile al fine di recuperare il pagamento di quanto dovuto dai sanzionati, si è dato mandato al comandante del corpo di polizia locale di avviare una serie di atti necessari alla nuova procedura. Prima di tutto si procederà ad una nuova comunicazione tramite il Tribunale unico di San Marino con obbligo di notifica all'interessato. Se la contravvenzione e la richiesta di pagamento non verranno notificati al trasgressore nei tempi previsti, si avvierà un procedimento giudiziario al termine del quale la Aspes spa sarà incaricata della riscossione coattiva delle ingiunzioni di pagamento nei confronti dei cittadini sammarinesi. La differenza rispetto al passato e alla semplice notifica attraverso il Tribunale unico di San Marino sta nell'apertura della procedura coattiva di ingiunzione di pagamento che avverrà attraverso le domiciliazione presso studi legali sammarinesi.
Treni: Italo collega Adriatico con Firenze, Roma, Napoli, Bologna e Milano
(Rimini) Italo torna sulla linea Adriatica con otto servizi al giorno. Dal 13 giugno ci saranno infatti due nuovi servizi che collegheranno per la prima volta senza cambi intermedi l’Adriatica alle stazioni Italo di Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale, mentre da metà luglio ripartiranno i servizi sulla linea Adriatica verso Milano e Bologna, con sei corse giornaliere.
Saranno sei le nuove stazioni lungo la linea Adriatica collegate direttamente a Firenze, Roma e Napoli: Forlì, Cesena, Rimini, Riccione, Cattolica e Pesaro. Italo farà il su debutto in assoluto su questa linea, garantendo ai tanti turisti che in estate raggiungono la riviera Adriatica di avere collegamenti comodi e diretti, senza mai dover cambiare treno. Attraverso due nuovi servizi i passeggeri Italo avranno la possibilità di partire da Napoli Centrale alle ore 08:58, da Roma Termini alle ore 10:25, da Firenze Santa Maria Novella alle ore 12:05 e da Bologna alle ore 13:00 per arrivare a Forlì alle 13:47, a Cesena alle 13:59, a Rimini alle 14:18, a Riccione alle 14:25, a Cattolica alle 14:33 e a Pesaro alle ore 14:48; per il flusso nord-sud la partenza da Pesaro sarà alle ore 16:40 e fermerà a Cattolica (16:50), Riccione (16:57), Rimini (17:09), Cesena (17:27), Forlì (17:42) con arrivo a Bologna alle ore 18:33, Roma Tiburtina alle 20:49, Roma Termini alle ore 21:00 ed infine a Napoli alle ore 22:28.
Inoltre, da metà Luglio, Italo riattiverà i viaggi sulla linea Adriatica diretta a Milano con 6 nuovi servizi e 5 nuove stazioni: Forlì, Cesena, Rimini, Riccione e Pesaro collegate quotidianamente a Bologna e Milano. Dei 6 nuovi servizi 4 viaggeranno tra Milano e Ancona: dal capoluogo lombardo una partenza alle ore 12:45 che passando per Bologna alle 13.52 arriverà a Forlì alle 14:43, Cesena 14:58, Rimini 15:20, Riccione 15:27, Pesaro 15:46 ed Ancona alle ore 16:42, e un’altra in partenza da Milano Centrale alle 17:45 che dopo Bologna (18:52) fermerà a Forlì 19:48, Cesena 20:00, Rimini 20:22, Riccione 20:31, Pesaro 20:47 ed Ancona 21:21. Altri 2 saranno quelli in partenza da Ancona con arrivo a Milano: 8:25 da Ancona con fermate a Pesaro alle 9:09, Riccione 9:27, Rimini 9:39, Cesena 9:55, Forlì 10:09, Bologna 10:49 e arrivo a Milano alle 12:15; l’altro partirà alle 17:30 da Ancona per fermare alle 18:15 a Pesaro 18:29 a Riccione, 18:37 a Rimini, 18:56 a Cesena, 19:10 a Forlì, 20:04 a Bologna e arrivare alle 21:15 a Milano. Ci saranno poi 2 collegamenti quotidiani che viaggeranno tra Milano e Pesaro: con partenza da Milano alle ore 9:45 (ferma a Bologna 10:52, Forlì 11:32, Cesena 11:48, Rimini 12:10, Riccione 12:18, Pesaro 12:37) e quella da Pesaro alle ore 14:12 (ferma a Rimini 14:30, Cesena 14:48, Forlì 15:00, Bologna16:00, Milano 17:15).
“Abbiamo lavorato in questi mesi per riattivare ed implementare i collegamenti con l’Adriatica, introducendo servizi diretti con Roma e Napoli che fino ad oggi mancavano, perché crediamo fortemente nel territorio” dichiara Fabrizio Bona, Chief Commercial Officer di Italo. “L’aggiunta di nuove fermate ed il potenziamento dei servizi che arriveranno ad essere 8 al giorno è la riprova della volontà di Italo di investire sull’Adriatica. Siamo i primi ad offrire viaggi diretti con Napoli e Roma, vogliamo portare gli italiani in vacanza in questa zona così importante del Paese, dando il nostro significativo contributo alla ripartenza del turismo”.
24 maggio
Titano blindato | Centrodestra: mister X ha detto sì | Aeradria: modifiche ai capi d’accusa
Aggiornamento coronavirus: 27 positivi, nessun decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 381.439 casi di positività, 412 in più rispetto a ieri,su un totale di 21.799 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,8%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 55 anni in su. In Emilia-Romagna anche i 40-49enni, cioè i nati dal 1972 al 1981 compresi, possono registrarsi on line per la somministrazione del vaccino anti Covid collegandosi al sito internet della Regione http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione lo stesso disponibile per la classe d’età 50-54 (i nati dal 1967 al 1971 compresi).
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 2.323.039 dosi; sul totale, 787.516 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 154 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 190 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 232 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,5 anni.
Sui 154 asintomatici, 113 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 10 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 con gli screening sierologici, 8tramite i test pre-ricovero. Per 11 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 93 nuovi casi e Parma con 79; seguono Modena (66), Reggio Emilia (38) e Ravenna 31; poi Rimini (27 casi) e Cesena (23 casi), quindi Forlì (20), Piacenza e Ferrara (entrambe con 14 casi) e, infine, il Circondario Imolese (7).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.444 tamponi molecolari, per un totale di 4.673.948. A questi si aggiungono anche 11.355 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 903 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 347.102.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 21.208 (-498 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 20.230 (-452), il 95,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 7 nuovi decessi: tutti avvenuti a Bologna (una donna di 93 anni e 6 uomini rispettivamente di 56, 61,71,72,78 e 87 anni). Nessun decesso nelle altre province.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.129.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 127 (-10 rispetto a ieri), 851 quelli negli altri reparti Covid (-36).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13 a Parma (-1), 17 a Reggio Emilia (-1), 20 a Modena (-1), 36 a Bologna (-3), 7 a Imola (-1), 7 a Ferrara (-1), 6 a Ravenna (-2), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 10 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.433 a Piacenza (+14 rispetto a ieri, di cui 8 sintomatici), 27.791 a Parma (+79, di cui 28 sintomatici), 46.428 a Reggio Emilia (+38, di cui 30 sintomatici), 64.933 a Modena (+66, di cui 49 sintomatici), 81.441 a Bologna (+93, di cui 71 sintomatici), 12.520 casi a Imola (+7, di cui 5 sintomatici), 23.005 a Ferrara (+14, di cui 5 sintomatici), 30.113 a Ravenna (+31, di cui 25 sintomatici), 16.714 a Forlì (+20, di cui 12 sintomatici), 19.226 a Cesena (+23, di cui 16 sintomatici) e 35.835 a Rimini (+27, di cui 9 sintomatici).
Polisportiva, la replica del direttivo
(Rimini) "Polisportiva Comunale Riccione, nell’ultima risposta inviata al Comune, ha fatto presente la necessità - determinata dalla pandemia Covid-19 - di procedere alla revisione delle condizioni economico finanziarie originariamente pattuite al fine di riequilibrare i termini della Convenzione". Così il consiglio direttivo della Polisportiva dopo la nota inviata ai giornali dal comune. "Iter questo che la legge ha previsto appositamente per favorire l’adeguamento delle concessioni degli impianti sportivi alle mutate condizioni economico/sanitarie e che, a quanto ci consta, i Comuni italiani hanno sempre avvallato. Tutti tranne quello di Riccione".
La Polisportiva contesta in particolare al comune di Riccione la richiesta di un deposito cauzionale di 200mila euro, adempienza che però sembrerebbe assete dalla convenzione firmata da associazione e amministrazione. Inoltre, la Polisportiva sostiene di ave rmaturato contributi erogabili per oltre 200mila euro che chiede al comune di versare.
Polisportiva Comunale Riccione "ha invitato l’amministrazione ad un tavolo congiunto al fine di integrare l’attuale contributo annuale, negoziare l’approntamento di un piano di gestione – attualmente mancante – e ridefinire i progetti a favore di scuola, terza età e handicap ai fini di un’implementazione degli stessi. È chiaro a tutti che queste categorie, durante la pandemia, abbiano sofferto più di altre la mancanza di ambiti insostituibili per la cura del corpo, per la socialità e per la pratica sportiva", spiega il direttivo.
Polisportiva Comunale Riccione "ha infine voluto ricordare al Comune di Riccione e al suo Sindaco - il quale oramai da mesi sta ingerendosi nella gestione delle attività sociali, portando avanti una battaglia singolare che pare del tutto disallineata dall’interesse pubblico – quale potrebbe essere il “costo” per la collettività di quest’inspiegabile campagna contro la Polisportiva. Da parte del Comune non c’è stata alcuna apertura alla rinegoziazione. Anzi, ha risposto che l’unica alternativa per la Polisportiva è quella di recedere dalla Convenzione".
Questa presa di posizione "da un lato dimostra che pure il Sindaco s’è alla fine reso conto della insostenibilità delle iniziali contestazioni ed è stato costretto a fare marcia indietro sulla velleitaria e infondata pretesa di risolvere la convenzione per inadempimento della Convenzione; dall’altro lato però chiude ogni possibilità di dialogo e lascia la Polisportiva da sola alle prese con le proprie difficoltà. Ne prendiamo atto, seppur con rammarico, ma non siamo politici: siamo uomini e donne di Sport, abituati a faticare per raggiungere gli obbiettivi e a fare esclusivo affidamento sulle nostre forze".
Discoteche, Silb ai giovani: vaccinatevi
(Rimini) Prende il la dal dibattito di ieri sera su Porta a porta (Raiuno) con il presidente nazionale del SILB-Fipe, Maurizio Pasca, il sottosegretario alla Salute, Sileri, il presidente della Conferenza delle Regioni, Fedriga e il dottor Bassetti dell’ospedale San Martino di Genova, la riflessione del rpesidnete del silb regionale Gianni Indino.
“Siamo stati contenti di ascoltare finalmente un dibattito specifico sulla possibilità di riapertura di discoteche e sale da ballo – dice il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino – dopo un silenzio istituzionale che stava diventando assordante. Ribadito nuovamente da parte del presidente Pasca la preoccupazione per la tenuta dell’intero comparto dopo oltre un anno di chiusure, politici e autorità sanitaria hanno confermato che esiste la possibilità di riaprire le discoteche se le vaccinazioni andranno avanti spedite e il calo dei contagi continuerà di questo passo. Si è anche sottolineato come i dati scientifici smentiscano che la scorsa estate il virus sia stato propagato nelle discoteche, che sono diventate a torto un capro espiatorio".
E adesso che le vaccinazioni "iniziano ad interessare anche le fasce di età più basse, è ora di spingere sull’acceleratore per un veloce ritorno alla normalità e la ripartenza delle nostre imprese. Come sta facendo Bolzano e come si stanno preparando nel Lazio per le vaccinazioni dei giovani, ritengo opportuno che anche in Emilia Romagna si apra un confronto per mettere in campo una serie di azioni mirate a sensibilizzare ragazze e ragazzi a vaccinarsi. Ritengo che farlo insieme alle discoteche possa essere un valore aggiunto per facilitare le vaccinazioni dei ragazzi under21. Porteremo la nostra disponibilità in Regione per valutare se esistano le condizioni per progettare soluzioni e iniziative condivise con i locali da ballo, anche coinvolgendo dj di fama”.
In corso d'Augusto arriva il Palazzo delle professioni
(Rimini) Dopo due anni dalla sua costituzione la Fondazione Rete delle Professioni Tecniche della Provincia di Rimini avrà una sede. Con la firma dell'accordo tra i presidenti degli Ordini Professionali, Roberto Ricci (Architetti) Massimo Giorgetti (Geometri), Andrea Barocci (Ingegneri), Davide Del Bianco (Periti Industriali) e il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, oggi sono state consegnate le chiavi del primo piano della sede di Corso d'Augusto della Provincia di Rimini. Erano presenti alla firma Mirco Muratori, vicepresidente della Provincia di Rimini e Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini.
A breve sarà inaugurato il Palazzo delle Professioni della Provincia di Rimini, luogo atto ad accogliere al proprio interno inizialmente le singole sedi di tutti e quattro gli Ordini professionali - Architetti, Geometri, Ingegneri, Periti Industriali - e potrà disporre anche di spazi comuni da dedicare a corsi di aggiornamento, aule informatiche e spazi di co-working. Di fatto, il Palazzo delle Professioni rappresenterà una struttura trasversale e centrale al servizio dei Professionisti e dei Cittadini e del Territorio Provinciale. Un vero e proprio passo in avanti che garantirà ai professionisti degli Ordini notevoli vantaggi organizzativi. Agli utenti, un'organizzazione più snella e più veloce nelle risposte.
Il Palazzo delle Professioni della Provincia che sarà ubicato al primo piano della ex sede della presidenza della Provincia di Rimini, si svilupperà su un piano di oltre 1.000,00 mq. metri quadri, con diverse sale e spazi comuni per incontri ed eventi formativi oltre ad una filiale sala eventi presso la ex sede Geometri. Un unico luogo per gli oltre 2500 iscritti ai 4 Ordini Professionali riminesi, con il progetto di accogliere nel breve altri Ordini Professionali.
Villa Torlonia riparte dal Dante di Mercadini
(Rimini) Villa Torlonia Teatro riapre le sue porte e lo fa con la stagione teatrale estiva. "Dopo avere programmato il cartellone per la seconda stagione teatrale 2020/2021 di Villa Torlonia Teatro, la tremenda ondata autunnale del covid e la conseguente chiusura dei teatri, ci hanno imposto di sospendere l’intera stagione teatrale ancora prima dell’avvio", hanno spiegato i curatori Roberto Mercadini e Stefano Bellavista. "Oggi possiamo riaprire Villa Torlonia nell’ottica di una proposta di programma che, a partire simbolicamente dalla riapertura dell’attività da svolgersi nella sala teatrale, possa poi prevedere la continuazione dell’attività teatrale estiva titolata 'Reverso', nella corte di Villa Torlonia, con una novità: il lancio di Villa Torlonia // Arte, un progetto espositivo per l’intera estate collocato, in collaborazione con Coop Atlantide, presso la Galleria delle Tinaie, con una mostra d’arte di Paolo Ventura, poliedrico fotografo e pittore".
Con Reverso, Villa Torlonia torna a proporre a maggio-giugno-luglio-agosto, una programmazione di 10 appuntamenti col teatro di narrazione, la musica, il linguaggio poetico e quello dei nuovi narratori del web (gli youtuber). A Revèrso tornerà Vasco Brondi, che ha espresso il desiderio di portare a Villa Torlonia per la presentazione in ANTEPRIMA live del suo nuovo disco, per lui luogo di ispirazione indimenticato conosciuto lo scorso anno. La stagione ospiterà importanti nomi della scena teatrale italiana; il nuovo spettacolo di Marco Paolini; Ascanio Celestini, poi ancora Mario Perrotta con il bellissimo omaggio teatrale al pittore Antonio Ligabue. Altra importante anteprima sarà quella del nuovo spettacolo di Roberto Mercadini “Dante. Più nobile è il volgare” nel settecentesimo anniversario dantesco. Saranno due le eccellenti novità ospitate nel meraviglioso spazio all'aperto di Villa Torlonia; si tratta di Adrian Fartade, youtuber e seguitissimo divulgatore scientifico incantato dall’astronomia, e Claudio Morici, attore, scrittore, fra gli ospiti più assidui e acclamati di Propaganda Live.
Inoltre, una nuova collaborazione con “Giardino della Poesia 2021” per curare e promuovere congiuntamente MultiVersi slam-poetry, un importante incontro sfida fra poeti improvvisatori. Infine, l'importante collaborazione con Santarcangelo Festival 2050, porterà nella sala teatrale di Villa Torlonia, a luglio 2021, 2 spettacoli teatrali in programmazione per il festival.
"Il piacere e lo stile della narrazione teatrale, il teatro di parola denso e fabulante, essenziale, come modalità prediletta per la messa in scena negli spazi di Villa Torlonia Teatro/Parco Poesia Pascoli, in continuità con il lavoro intrapreso in questi anni, e come elementi essenziali di un progetto di teatro che non vuole rinunciare alla vena poetica che tutto il territorio, fiero, trasuda", aggiungono i curatori Marcadini e Bellavista. "Nel nostro teatro di parola e narrazione c’è soprattutto il corpo dell’attore, un corpo che è destinato ad essere il principale strumento dell’attore, provando a recuperare il senso etimologico secondo cui un actor è un corpo che agisce, che compie azioni. E c’è la parola: poetica e narrata".