(Rimini) "Polisportiva Comunale Riccione, nell’ultima risposta inviata al Comune, ha fatto presente la necessità - determinata dalla pandemia Covid-19 - di procedere alla revisione delle condizioni economico finanziarie originariamente pattuite al fine di riequilibrare i termini della Convenzione". Così il consiglio direttivo della Polisportiva dopo la nota inviata ai giornali dal comune. "Iter questo che la legge ha previsto appositamente per favorire l’adeguamento delle concessioni degli impianti sportivi alle mutate condizioni economico/sanitarie e che, a quanto ci consta, i Comuni italiani hanno sempre avvallato. Tutti tranne quello di Riccione".
La Polisportiva contesta in particolare al comune di Riccione la richiesta di un deposito cauzionale di 200mila euro, adempienza che però sembrerebbe assete dalla convenzione firmata da associazione e amministrazione. Inoltre, la Polisportiva sostiene di ave rmaturato contributi erogabili per oltre 200mila euro che chiede al comune di versare.
Polisportiva Comunale Riccione "ha invitato l’amministrazione ad un tavolo congiunto al fine di integrare l’attuale contributo annuale, negoziare l’approntamento di un piano di gestione – attualmente mancante – e ridefinire i progetti a favore di scuola, terza età e handicap ai fini di un’implementazione degli stessi. È chiaro a tutti che queste categorie, durante la pandemia, abbiano sofferto più di altre la mancanza di ambiti insostituibili per la cura del corpo, per la socialità e per la pratica sportiva", spiega il direttivo.
Polisportiva Comunale Riccione "ha infine voluto ricordare al Comune di Riccione e al suo Sindaco - il quale oramai da mesi sta ingerendosi nella gestione delle attività sociali, portando avanti una battaglia singolare che pare del tutto disallineata dall’interesse pubblico – quale potrebbe essere il “costo” per la collettività di quest’inspiegabile campagna contro la Polisportiva. Da parte del Comune non c’è stata alcuna apertura alla rinegoziazione. Anzi, ha risposto che l’unica alternativa per la Polisportiva è quella di recedere dalla Convenzione".
Questa presa di posizione "da un lato dimostra che pure il Sindaco s’è alla fine reso conto della insostenibilità delle iniziali contestazioni ed è stato costretto a fare marcia indietro sulla velleitaria e infondata pretesa di risolvere la convenzione per inadempimento della Convenzione; dall’altro lato però chiude ogni possibilità di dialogo e lascia la Polisportiva da sola alle prese con le proprie difficoltà. Ne prendiamo atto, seppur con rammarico, ma non siamo politici: siamo uomini e donne di Sport, abituati a faticare per raggiungere gli obbiettivi e a fare esclusivo affidamento sulle nostre forze".