Voci per Gaza, inaugurano oggi le mostre di Costantini e Micagli

Venerdì, 22 Novembre 2024

Inaugurano oggi alle 18 le due mostre allestite nell'ala nuova del museo Tonini di Rimini nell'ambito della rassegna 'Voci per Gaza', promosse da Educaid e Assopace Palestina con il patrocinio del comune di Rimini. In esposizione le opere del fumettista ravennate Gianluca Costantini e della fotografa laziale Roberta Micagli. 

'This shoe was not red' raccoglie 100 opere di Gianluca Costantini, artista attivista che da molti anni combatte le sue battaglie attraverso il disegno. Il suo lavoro di graphic journalism ha documentato eventi di protesta che hanno caratterizzato i primi due decenni del nostro secolo, dalla Rivoluzione Egiziana, alle proteste Occupy Gezi a Istanbul e quelle di Hong Kong del 2019 e del 2020. Dal 2014, il suo impegno si è concentrato principalmente sui diritti umani, con particolare attenzione alle condizioni dei detenuti in Bahrain, Arabia Saudita, Cina, Turchia ed Egitto.

Le sue storie a fumetti e le sue illustrazioni sono state pubblicate su prestigiose testate ed esposte nei principali eventi internazionali, tra cui il HRW Film Festival a Londra, New York e Toronto, il Geneva Summit for Human Rights and Democracy, il FIFDH Human Rights Film Festival a Ginevra, il Milan Human Rights Festival. Collabora con importanti organizzazioni per i diritti umani e gruppi di protezione dei giornalisti come ActionAid, Amnesty, Arci, Emergency, il CPJ Committee to Protect Journalists e SOS Mediterranée. Nel 2019, è stato insignito del premio "Arte e Diritti Umani" da Amnesty International.

Costantini  ha messo a disposizione oltre 100 opere realizzate tra il 2014 e il 2024 che testimoniano la sua grande attenzione alla Palestina ed ai diritti negati del suo popolo. Tra i lavori esposti sarà infatti possibile ammirare la raccolta Ceasefire Now creata per invocare a gran voce il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza; le tavole che documentano le manifestazioni di protesta alla Columbia University di New York insieme all’impressionante galleria di ritratti delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi dal 7 ottobre 2023, ed infine “Issa, le parole della resistenza non violenta”, dove ha tradotto in immagini il racconto della giornalista, corrispondente di guerra, Francesca Mannocchi.

 Parallelamente ai lavori di Gianluca Costantini, Assopace Palestina presenta la mostra fotografica “Dear Palestine” di Roberta Micagli, tratta dal volume edito dalla Casa Editrice Graffiti che racconta, come un diario di viaggio, una terra difficile, tanto amata e tanto contesa.

Le immagini, come in un piano-sequenza cinematografico, ci accompagnano immortalando tra le altre, il fascino millenario di Gerusalemme, la “città santa” per eccellenza così cara ai Cristiani, Ebrei e Musulmani; l'intimità di Betlemme e della sua Basilica della Natività; l'antica città di Gerico. L’itinerario ci guida poi attraverso il deserto delle Tentazioni e lungo il fiume Giordano, ma anche nella città di Hebron, dove si trovano le Tombe dei Patriarchi, fino al deserto, nelle tende dei Beduini.

Proseguendo attraverso gli sguardi delle persone, la varietà dei loro volti e le molteplici tradizioni che custodiscono, vediamo i pellegrini invadere le vie di Gerusalemme o raccolti sulla pietra dell'unzione dentro la Basilica del Santo Sepolcro avvolti da incensi, candele e litanie che cadenzano da secoli i diversi rituali Ortodossi, Cattolici, Armeni, Etiopi e Copti. Osserviamo poi i fedeli in preghiera nelle Sinagoghe e al Muro del Pianto, e quelli invece diretti alla Cupola della Roccia e alla Moschea di al-Aqsa, due tra luoghi più sacri dell'Islam.

Il viaggio non può essere completo però, se non si svelano le forti contraddizioni di questa terra martoriata da conflitti, divisioni e guerre che ormai si perpetuano da oltre 2000 anni. Così non possiamo non vedere il muro di divisione e i suoi murales (tra i quali alcuni tra i più famosi del celebre artista Banksy) i campi profughi palestinesi, i check point che dividono zone e popolazioni, la tensione e l'insicurezza percepibile negli occhi di chiunque abiti questa terra. I sorrisi dei bambini, che vivono e crescono da entrambi i lati del muro, ci lasciano quel sottile margine di speranza affinché si trovi un giorno una soluzione condivisa e definitiva, in un mondo che oggi più che mai ha solo bisogno di pace e serenità.

“Dear Palestine” ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui: IPA 2022 (International Photo Awards), PX3 2022 (Prix de la Photographie Paris), BIFA 2022 (Budapest International Foto Awards), TIFA 2022 (Tokio International Foto Awards).

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