Metromare in fiera, sciolto il contratto con Italiana costruzioni. Giannini: "Rispetteremo i tempi"

Mercoledì, 06 Novembre 2024

Stefano Giannini, amministratore unico di Patrimonio mobilità Rimini, Pmr, annuncia di aver "proceduto alla risoluzione del contratto di appalto integrato, quindi concernente anche la progettazione esecutiva oltre all’esecuzione delle opere, stipulato in data 12.02.2024, con la Mandataria di un R.T.I., Italiana Costruzioni Infrastrutture S.p.A., per grave inadempimento  dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 108 commi 3 e 4 del  D.Lgs. n.50/2016 e dell’art 1453 del Codice Civile". Giannini spiega di essersi "conformato, condividendola integralmente, alla proposta del Responsabile Unico del Procedimento, ing. Roberto D’Andrea, e al parere obbligatorio emesso dal Collegio Consultivo Tecnico".

Essenzialmente le contestazioni, "non sanabili, mosse nei confronti dell’appaltatore  per violazioni delle norme sugli appalti pubblici e delle clausole contrattuali, sono: il ritardo nella trasmissione, peraltro incompleta ed irricevibile, degli elaborati del progetto esecutivo, ben oltre i termini contrattuali; la sostituzione senza autorizzazione della compagine dei progettisti e le modalità di  sottoscrizione degli elaborati in violazione del Capitolato d’appalto; i contenuti tecnici del progetto esecutivo, molto difformi dal Progetto di Fattibilità Tecnica Economica posto in gara, visto ed accettato  dall’appaltatore in quella sede; il contenuto economico del progetto esecutivo che contiene un computo estimativo di circa il 50% superiore all’importo offerto in gara dall’appaltatore,  non gestibile in alcun modo dalla Committenza  nel rispetto delle norme sugli appalti pubblici".

Lo scioglimento dei vincoli contrattuali "comporterà il risarcimento dei danni  che Pmr si è riservata di quantificare.  Il contratto è garantito da una fidejussione a prima richiesta, nei termini di legge", sottolinea Giannini. 

A questo punto, come prevede la legge, "si procederà immediatamente ad  interpellare le due ditta che hanno partecipato alla gara, secondo l’ordine di graduatoria,  per stipulare  un nuovo contratto per l’affidamento dei lavori, che si continuano a  ritenere necessari per rafforzare il trasporto pubblico a zero emissioni, come  gli appuntamenti fieristici di questi giorni dimostrano". 

Infine la rassicurazione. "Nonostante  i ritardi conseguenti a questa inadempimento dell’aggiudicatario dei lavori, Pmr è convinta di riuscire a mantenere il finanziamento statale  in ragione  della circostanza  che la risoluzione (ed il conseguente ritardo) era dovuta per rispettare le norme imperative e la par condicio fra i partecipanti alla gara".