Serve clienti all'interno, chiuso bar a Marebello
(Rimini) La Polizia Locale di Rimini è dovuta intervenire ieri pomeriggio in un bar di Marebello, per far rispettare le norme di prevenzione alla diffusione del covid19. I controlli, avvenuti nell’ambito dell’attività di presidio del territorio sono stati eseguiti da una pattuglia del Distaccamento di Miramare, chiamata ad interrompere un assembramento di persone tra le quali una è stata sanzionata per ubriachezza molesta.
21 aprile
Pass turistico | Ballamondo per Raoul | Il freddo fa aumentare la bolletta
Aggiornamento coronavirus: 68 positivi, 177 guariti, nessun decesso
(Rimini) Sono 68 i nuovi positivi in provincia di Rimini. Si tratta di 32 pazienti di sesso maschile e 36 pazienti di sesso femminile; 48 asintomatici e 20 sintomatici. Sono stati tracciati: 10 per sintomi; 55 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test volontario; 1 test per categoria; 1 test per ricovero. Si possono stimare in circa 177 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 359.941 casi di positività, 740 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.134 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e quelle nella fascia d’età 70-74 anni. Alle 15 di oggi risultano somministrate complessivamente 1.333.191 dosi; 401.310 sul totale sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 355 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 350 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 464 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,1 anni. ìSui 355 asintomatici, 278 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 35 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 34 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 135 nuovi casi, seguita da Bologna (128). Poi Reggio Emilia (93) e Parma (76); quindi Rimini (68), Ravenna (64) e Cesena con 60 casi; Piacenza (47), Forlì (31), Ferrara (30), e infine il Circondario Imolese (8). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Il Report settimanale sull’andamento dell’epidemia in regione contiene anche i dati di contagio in età scolastica. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato, a partire dal 14 settembre 2020 inizio delle scuole, fino al 18 aprile 2021, rispettivamente studenti/alunni e docenti/operatori scolastici di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado. Oltre al numero assoluto, è indicata la percentuale dei casi positivi rispetto a tutti i casi di positività registrati in Emilia-Romagna nello stesso periodo. Infine, una tabella fotografa la situazione contagi in ambito scolastico nel periodo 5 aprile - 18 aprile 2021, nel quale si sono registrati 1.199 nuovi casi nella fascia d’età che ricomprende bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori, il 29,6% in meno rispetto al dato delle due settimane precedenti, e 116 nuovi casi fra docenti e personale scolastico (-17,7%).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.389 tamponi molecolari, per un totale di 4.256.072. A questi si aggiungono anche 13.745 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.032 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 286.311. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.963 (-2.319 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.501 (-2.230), il 96% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 7 a Bologna (4 uomini di 75, 83, 86 e 87 anni e 3 donne di 73, 78 e 83 anni), 5 a Ravenna (3 donne di 77, 90 e 106 anni e 2 uomini di 72 e 74 anni), 4 a Modena (3 donne di 76, 89 e 94 anni e 1 uomo di 72 anni), 3 a Ferrara (2 uomini di 66 e 69 anni e 1 donna di 90 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (3 uomini di 75, 77 e 92 anni), 3 a Parma (3 uomini di 64, 84 e 98 anni) e 2 a Reggio Emilia (1 donna di 81 anni e 1 uomo di 64 anni). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza e di Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.667.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-5 rispetto a ieri), 2.171 quelli negli altri reparti Covid (-84).Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 30 a Parma (-2), 28 a Reggio Emilia (-3), 48 a Modena (-2), 82 a Bologna (+5), 11 a Imola (invariato), 35 a Ferrara (+2), 10 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (-1), 4 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.532 a Piacenza (+47 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 25.318 a Parma (+76, di cui 33 sintomatici), 43.352 a Reggio Emilia (+93, di cui 50 sintomatici), 61.470 a Modena (+135, di cui 51 sintomatici), 77.175 a Bologna (+128, di cui 89 sintomatici), 12.103 casi a Imola (+8, di cui 2 sintomatici), 22.116 a Ferrara (+30, di cui 7 sintomatici), 28.413 a Ravenna (+64, di cui 36 sintomatici), 15.386 a Forlì (+31, di cui 21 sintomatici), 18.022 a Cesena (+60, di cui 47 sintomatici) e 34.054 a Rimini (+68, di cui 20 sintomatici).
Il 25 aprile a Rimini
(Rimini) Giovani che leggono le memorie di altri giovani. Quest’anno a festeggiare il 25 aprile saranno soprattutto gli studenti delle scuole riminesi che leggeranno le memorie e le lettere che hanno scritto i partigiani prima di morire. Una video testimonianza, realizzata dal Comune di Rimini con l’Istituto Storico della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della provincia di Rimini e l’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (sezione di Rimini) in occasione del 25 aprile, dove saranno protagonisti i ragazzi che hanno dato il loro personale contributo alla Festa della Liberazione dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista del nostro Paese.
Eventi e manifestazioni per il commercio, due bandi
(Rimini) Sono stati pubblicati in questi giorni i 2 bandi previsti per l'assegnazione di contributi economici a favore di iniziative, eventi e manifestazioni a sostegno del commercio e delle attività economiche 2021. Un sostegno finalizzato a vivacizzare il commercio, affinché - dopo la pausa causata dall’emergenza Covid, che ha stravolto il tradizionale calendario degli eventi - possano riprendere normalmente tutte le attività e dare il loro contributo nella ripresa economica. L’obiettivo è quello di favorire opportunità per uno dei comparti più colpito dalla crisi, non appena la situazione dei contagi dovesse consentire di nuovo di organizzare iniziative e manifestazioni.
Economia, Rimini tra le prime venti province per occupati nei settori culturali e creativi
(Rimini) Rimini è tra le prime venti province italiane per l’incidenza nell’economia locale del numero di occupati del Sistema Produttivo Culturale e Creativo. Il dato emerge dal decimo rapporto “Io sono cultura, progetto di ricerca annuale che analizza la filiera culturale e creativa e l'industria manifatturiera influenzata dalla cultura, promosso da Fondazione Symbola. Secondo il rapporto che fa riferimento al 2019 e quindi prima della pandemia, Rimini è tra le venti province dove più alta è l’incidenza percentuale dell’occupazione in campo culturale e creativo (6%), che coniuga cioè cultura, bellezza e manifattura. Una ‘classifica’ guidata da Milano (10%) e che vede Rimini insieme a realtà consolidate come Venezia, Firenze, Bologna, Torino e altri capoluoghi più piccoli ma dalla spiccata vocazione manifatturiera (le cosiddette industrie creative driven), tutte quelle realtà che sviluppano servizi e prodotti per la cultura.
“Lo spettacolo, le arti e la cultura sono fra i settori che contribuiscono strategicamente non poco all’economia del nostro territorio, non tutti sanno che Rimini è ai primi posti fra le province italiane per spesa turistica attivata dal sistema produttivo culturale e creativo – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini Giampiero Piscaglia - Inoltre ricordo come la ricerca del Sole 24 ore del 2019 abbia incoronato Rimini per attrattività e offerta culturale. Dati, statistiche, rilevazioni, che consentono di fare una fotografia nitida di quanto incide il comparto culturale sull’economia locale e sostengono indirettamente la stessa candidatura di Rimini Capitale della Cultura 2024: qui ci sono gli spazi, i monumenti, le opere, i paesaggi ma anche le competenze e la creatività per tagliare quel traguardo. Questi numeri però non raccontano le storie di tutte le donne e gli uomini che operano nel settore dai ragazzi alle prime armi fino alle grandi professionalità costruite sul campo grazie ad anni di gavetta e di esperienza, che da oltre un anno sono alle prese con la più grave crisi mai affrontata. Negli anni ho avuto la fortuna di incrociare lungo il percorso innumerevoli maestranze nei vari settori, tra tecnici, macchinisti, maschere, guide museali, e via dicendo. Questo vale anche per musicisti, danzatori, attori, artisti visivi, scuole di danza. Lavoratori e famiglie che vivono di cultura e che fremono per ripartire e che sono l’ossatura di un intero sistema di cui anche la nostra economia locale ha necessità. Oggi abbiamo una data, il 26 aprile, giorno in cui nelle regioni in zona gialla si potrà finalmente tornare ad aprire, in piena sicurezza, gli spazi culturali. Sarà una ripartenza graduale, forzatamente limitata alla luce di un’emergenza pandemica ancora lontana dall’essere superato, ma finalmente il settore può ricominciare a lavorare. Rimettere in circolo la cultura e lo spettacolo significa anche produrre economia”.
Secondo il rapporto, nel 2019 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano era in crescita e dava lavoro a più di un milione e mezzo di persone, vale a dire il 5,9% dei lavoratori (+1,4% rispetto al 2018). Altra foto quella dell’indagine condotta nel 2020, in cui il 44% degli operatori della filiera stima perdite di ricavi superiori al 15% del proprio bilancio, il 15% prospetta perdite che superano il 50%. A soffrire di più sono le imprese dei settori performing arts e arti visive, quelle operanti nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico e molte delle imprese che rappresentano l’indotto culturale come ad esempio parte della nostra industria turistica.
20 aprile
La ripartenza che “penalizza” | San Marino: un giorno covid free | Tutti contro la superlega
Ministro Garavaglia, escluse associazioni artigianato e cooperazione
(Rimini) "La visita a Rimini del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, con relativa selezione degli inviti riguardanti le categorie economiche, è un passo nella direzione sbagliata compiuto da chi è investito della responsabilità di Governo in un ambito così strategico e decisivo per la ripresa economica del Paese e del nostro territorio". Lo affermano in coro Lega Coop Rimini, Cna Rimini, Confartigianato Imprese Rimini, Confcooperative Romagna. "E’ possibile che il Ministro ed il suo staff non sappiano che l’economia riminese è completamente intrecciata con la sua industria turistica predominante. E sarebbe molto grave".
Quanto vale l'episodio. "Per quanto ci riguarda è un episodio che vale quanto può valere una visita in cerca di consensi e sorrisi. Ma non vanno taciuti l’aspetto istituzionale e la responsabilità di chi, dal Governo, parla ad un territorio e al suo sistema economico. Non tanto ai dirigenti, ma alle migliaia di imprese che essi rappresentano e che oggi chiedono conto della scelta compiuta. Le associazioni riminesi di imprese del mondo della cooperazione (Confcooperative e Lega Coop) e dell’artigianato (Confartigianato e Cna), stigmatizzano tale comportamento, sintomo di una mancanza di attenzione assai preoccupante".
Aggiornamento coronavirus: 90 positivi, 4 decessi, +3 in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 359.206 casi di positività, 877 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.045 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,9%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, dalla scorsa settimana, quelle nella fascia d’età 70-74 anni. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 1.312.908 dosi; 393.918 sul totale sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 387 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 321 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 505 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,8 anni. Sui 387 asintomatici, 286 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 24 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 16 con gli screening sierologici, 10 tramite i test pre-ricovero. Per 51 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 175 nuovi casi, seguita da Modena (161). Poi Reggio Emilia (114) e Rimini (90); quindi Parma, Ferrara e Ravenna con 67 casi; Forlì (47), Cesena (46), Piacenza (23), e infine il Circondario Imolese (20). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 7.305 tamponi molecolari, per un totale di 4.241.683. A questi si aggiungono anche 3.740 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.443 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 283.279. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 63.287 (-598 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 60.735 (-627), il 96% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 90 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 60 e 77 anni); 6 nella provincia di Modena (una donna di 75 anni e cinque uomini di 76, 77, due di 82, 88 anni); 11 in provincia di Bologna (sei donne: di 74, 80, 82 e 84, queste ultime due residenti a Imola, e le altre rispettivamente di 85 e 102 anni; cinque uomini di 57, 66, 68, 77 e 85 anni); 3 nel ferrarese (una donna di 96 anni e due uomini di 54 e 72 anni); 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 79 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini, di 70, 88 e 92 anni); 4 nel riminese (una donna di 83 anni, e tre uomini di 67, 72 e 81 anni). Si segnala inoltre il decesso di un uomo di 56 anni diagnosticato dall’ Ausl di Bologna ma residente nella provincia di Salerno. Nessun decesso nella provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.640.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 296 (-1 rispetto a ieri), 2.256 quelli negli altri reparti Covid (+30). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 32 a Parma (invariato), 31 a Reggio Emilia (+1), 50 a Modena (-4), 77 a Bologna (+3), 11 a Imola (-2), 33 a Ferrara (-3), 12 a Ravenna (+1), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (+3).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.485 a Piacenza (+23 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 25.242 a Parma (+67, di cui 33 sintomatici), 43.259 a Reggio Emilia (+114, di cui 49 sintomatici), 61.336 a Modena (+161, di cui 85 sintomatici), 77.051 a Bologna (+175, di cui 117 sintomatici), 12.095 casi a Imola (+20, di cui 14 sintomatici), 22.086 a Ferrara (+67, di cui 20 sintomatici), 28.349 a Ravenna (+67, di cui 35 sintomatici), 15.355 a Forlì (+47, di cui 29 sintomatici), 17.962 a Cesena (+46, di cui 35 sintomatici) e 33.986 a Rimini (+90, di cui 60 sintomatici)
San Giuliano mare, assembramenti in due bar
(Rimini) Nel pomeriggio di ieri, il personale della polizia amministrativa e sociale della questura di Rimini è intervenuto in due esercizi pubblici della zona mare di San Giuliano, dopo aver notato un cospicuo numero di persone intente a consumare delle bevande. I poliziotti hanno proceduto pertanto a sanzionare il titolare di uno dei due bar in quanto, incurante delle disposizioni contenute nei dpcm attualmente in vigore per contrastare la diffusione del Covid-19, per mezzo dei propri dipendenti, faceva somministrare, dopo l’orario consentito, bevande ai numerosi clienti presenti, alcuni dei quali seduti nei tavoli nel dehor antistante l’ingresso di pertinenza del locale e altri all’interno in attesa di essere serviti.