(Rimini) Al 'Libro dei sogni' di Federico Fellini sarà dedicato il convegno proposto da Comune di Rimini e Università di Bologna attorno alla figura del regista premio Oscar, che si svolgerà online il 14 e il 15 aprile. L'iniziativa cade nell'ambito dei festeggiamenti del centenario del regista e in vista dell'apertura del museo internazionale che sarà a lui dedicato a Castel Sismondo. Tra i relatori spicca il nome di Gianfranco Angelucci, che avrà il compito di analizzare gli aspetti legati ai rapporti intimi, matrimoniali e identitari presenti nel Libro dei sogni, ma anche quelli di MarcoBertozzi, Frank Burke, Rosita Copioli, Miro Gori, Roy Menarini, Massimo Pulini e tanti altri. 

(Rimini) Il Gruppo Teddy ha come obiettivo 93 aperture di nuovi punti vendita in oltre 10 Paesi di tutto il mondo nel 2021. Oltre l'Italia ci sono paesi quali Austria, Malta, Grecia, Bulgaria, Bielorussia, Romania, Ucraina, Marocco, Giordania, Egitto, fino alla Russia e le Filippine. Questi "ottimisti obiettivi di sviluppo" si basano su "una fiducia alimentata dalle prospettive di una ripresa nei prossimi mesi, anche considerando che il 76% degli italiani è convinto che il sostegno ai consumi sia una priorità*, ma soprattutto da una visione che guarda a un progetto di crescita a lungo termine. Prova ne è l'investimento da 70 milioni di Euro fatto da Teddy nel nuovo Centro di Distribuzione di Gatteo. La Teddy non si è mai fermata nemmeno nel 2020 avendo comunque inaugurato 57 nuovi negozi nel corso dell'anno scorso", sottolineano dall'azienda.

In termini di strategia di brand, "Terranova e Calliope punteranno ad aprire più negozi possibili per prendere ancora più posizione nei territori in cui sono già presenti. L'obiettivo per Terranova è espandersi ulteriormente grazie alla propria versatilità di metrature dell'area vendita e tipologia di location (centri storici, parchi commerciali, centri commerciali), mentre per Calliope sarà fondamentale focalizzare lo sviluppo in Italia ed in location che gli diano la possibilità di implementare al meglio le sue nuove strategie di prodotto e comunicazione. Il brand sta rafforzando la sua identità e sta definendo una offerta unica: uno stile italiano contaminato dalle tendenze internazionali, con collezioni in continuo aggiornamento".

Per quanto riguarda Rinascimento" lo sviluppo può contare anche sulla nuova formula agile per affiliazione denominata Fits you, basata su una stretta collaborazione con l'affiliato e sulla possibilità di aprire negozi di piccole dimensioni con un investimento contenuto. Questa formula oltre che in Italia e anche presente in Russia, Kazakistan, Ucraina e Azerbaijan. Tra il 2020 e il 2021 sono stimati circa 20 nuovi negozi per il marchio".  

In questo momento "particolarmente complesso attingiamo a quelle che sono le fondamenta della nostra cultura aziendale: la centralità del cliente, la imprenditorialità diffusa e l'attenzione all'efficienza", ha dichiarato il Direttore Sviluppo della Teddy Pierluigi Marinelli, "Siamo consapevoli che i comportamenti di spesa dei consumatori sono in costante e repentino mutamento e guardiamo anche alle opportunità che si possono presentare in un contesto in movimento. Tra queste stiamo valutando per i Paesi extra europei altre forme di distribuzione oltre al nostro classico conto vendita", ha concluso Marinelli.

(Rimini) "Ciò che sta emergendo con la riapertura dell'aeroporto di Forlì è il fallimento della strategia regionale sugli aeroporti, che è bene ricordare, rientra tra le competenze che la Costituzione le affida". Nel dibattito sulla guerra dei cieli entra oggi il consigliee comunale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello. "Del resto chi non ha la memoria corta ricorderà che solo pochi anni fa le Regione voleva costruire una holding degli aeroporti, proprio per condizionare le vocazioni dei singoli scali ed eliminare una concorrenza che andava solo a vantaggio delle compagnie aeree senza aumentare per nulla il numero totale dei turisti che si servivano dell'aereo per raggiungere la nostra riviera".

Siamo "invece passati in poco tempo da un dirigismo di stampo sovietico ad un liberismo sfrenato in cui l'assessore Corsini si limita a dire che si tratta di una questione tra privati regolata dal mercato. In realtà non si è avuto il coraggio di considerare chiusa la questione dell'aeroporto di Forlì dopo il fallimento ed invece  la politica forlivese si è fossilizzata su una miope visione campanilistica per avere un aeroporto fotocopia di quello di Rimini già riaperto è funzionante dal 2015", ribadisce Marcello. "Negli ultimi 10 anni prima dei due fallimenti, Rimini e Forlì si sono "rubati" i turisti, ma il totale di questi flussi è rimasto invariato e sempre sotto il milione di passeggeri a dimostrazione che il bacino di utenza per due aeroporti identici non è molto diverso, anzi tropo spesso coincidente, come stiamo già vedendo in questi primi mesi".

Oggi "il danno è fatto e proprio quella politica regionale così latitante finora, dovrebbe spingere l'aeroporto di Forlì verso una propria vocazione particolare, specializzata e se vogliamo di qualità in campo nazionale. Voli commerciali cargo  a coprire il territorio da Bologna fino a Pesaro e San Marino e soprattutto Scuola di Volo Nazionale ed Internazionale, aperta ed a servizio degli aspiranti piloti del Mondo Afro-Asiatico che ogni anno vengono in Europa con notevoli disponibilità economiche per intraprendere la professione “ Nobile ” di pilota civile a militare". 

Allo stesso modo, "la Regione  dovrebbe implementare la vocazione turistica dell'aeroporto di Rimini che oggi, a differenza che in passato, non pesa sui bilanci pubblici per la propria gestione ma anzi è in grado di contribuire, anche con proprie risorse, al rilancio di nuove rotte. Se così non sarà, il rischio di bruciare risorse private ma anche tante pubbliche è reale, ed in questo momento non possiamo certo permettercelo soprattutto in un settore come quello turistico così toccato dalla pandemia".

Martedì, 06 Aprile 2021 09:08

6 aprile

Le multe di Pasqua | L’avvertimento a Bonaccini | Monoclonali, sperimentazione al via

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 339.440 casi di positività, 1.830 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.248 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. Nessuna pausa ci sarà per le festività pasquali: gli operatori saranno attivi anche domenica 4 aprile, il giorno di Pasqua, e il giorno successivo, lunedì dell’Angelo. Alle ore 16  sono state somministrate complessivamente 916.640 dosi; sul totale, 301.344 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 726 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 695 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 751 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,6 anni.

Sui 726 asintomatici, 457 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 102 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 29 con gli screening sierologici, 17 tramite i test pre-ricovero. Per 121 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 343 nuovi casi e Bologna (300); poi Parma (276) e Ferrara (215); quindi Ravenna (177), Reggio Emilia (158), Forlì (102) e Rimini (101); a seguire Cesena (79), il Circondario imolese (40) e infine Piacenza (39).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.558 tamponi molecolari, per un totale di 4.028.261A questi si aggiungono anche 167 test sierologici e 14.690 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 874 in più rispetto a ieri ddi cui 297 a Rimini e raggiungono quota 254.151.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 73.249 (+900 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.579 (+946), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 56 nuovi decessi: 2 a Piacenza (due uomini di 69 e 70 anni); 3 a Parma (una donna di 93 anni e due uomini di 43 e 80 anni); 8 a Reggio Emilia (quattro donne di 79, 80, 81 e 85 anni e quattro uomini di 52, 68, 86 e 90 anni); 8 a Modena (quattro donne di 86,94,95 e 96 anni e quattro uomini, di 61, 79, 80 e 88 anni); 18 Bologna (7 donne,  di 63, 72, 78, 83, 87, 90 e 98 anni; 11uomini, di 69, 70, 72, 76, 77, 78, due di 83, poi 87,92 e 96 anni); Ferrara (una donna di 85); 5 a Ravenna (due donne, di 67 e 96 anni e tre uomini, di 76, 82 e 93 anni), 4 a Forlì (due donne di 85 e 89 anni e due uomini di 63 e 85 anni) e 7 a Rimini (cinque donne di 76, 82, 87, 91 e 93 anni e due uomini di 74 e 87 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.040.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 371 (-10 rispetto a ieri), 3.299 quelli negli altri reparti Covid (-36).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 29 a Parma (-2), 30 a Reggio Emilia (-2), 72 a Modena (-1), 110 a Bologna (-3), 19 a Imola (-3), 39 a Ferrara (+2), 20 a Ravenna (-1), 10 a Forlì (-1), 7 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.845 a Piacenza (+39 rispetto a ieri, di cui 26 sintomatici), 23.545 a Parma (+276, di cui 146 sintomatici), 40.860 a Reggio Emilia (+158, di cui 86 sintomatici), 58.025 a Modena (+343, di cui 241 sintomatici), 73.180 a Bologna (+300, di cui 238 sintomatici), 11.662 casi a Imola (+40, di cui 23 sintomatici), 20.595 a Ferrara (+215, di cui 44 sintomatici), 26.589 a Ravenna (+177, di cui 103 sintomatici), 14.040 a Forlì (+102, di cui 71 sintomatici), 16.853 a Cesena (+79, di cui 67 sintomatici) e 32.246 a Rimini (+101, di cui 59 sintomatici). 

(Rimini) Le dosi di vaccino che saranno consegnate all’Emilia-Romagna entro la fine di aprile - le prime 384mila già a inizio della prossima settimana - sono oltre 820mila (823.500), il quantitativo più alto fornito finora, con un aumento superiore al 75% rispetto alle dosi di marzo.

Queste nuove forniture permetteranno di arrivare già dalla prossima settimana almeno a 30mila somministrazioni al giorno rispetto alle 20mila attuali, con la macchina organizzativa pronta da tempo ad alzare il ritmo sulla base delle consegne effettive.

Inoltre, per velocizzare le somministrazioni, sarà possibile effettuare le vaccinazioni fino a mezzanotte per il personale sanitario che ancora manca, quello scolastico e le forze armate, riservando invece orari diurni per le persone più anziane. Questo in almeno un centro per ogni provincia dell’Emilia-Romagna.

Delle 823.500 dosi che arriveranno in Emilia-Romagna, senza contare la possibilità di ulteriori integrazioni dalla struttura commissariale nazionale, il maggior quantitativo è del vaccino Pfizer-Biontech, che può essere utilizzato anche per le fasce di età più alte e sui soggetti più a rischio (590.850 dosi, pari al 71,7% del totale), poi AstraZeneca (188.760 dosi, che equivalgono al 23% complessivo) e Moderna (43.980 dosi, il 5,3%).

“Come sempre abbiamo detto, in tutta l’Emilia-Romagna siamo pronti ad aumentare ulteriormente il ritmo di somministrazioni in qualsiasi momento, l’unica condizione necessaria è la presenza delle dosi di vaccino che ci servono- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Grazie a queste consegne già dalla prossima settimana riusciremo ad arrivare a 30mila vaccini al giorno, rispetto ai 20mila di adesso, e in caso di ulteriori forniture potremo fare ancora meglio. E tutte le nostre Aziende sanitarie sono pronte ad attivare almeno un punto vaccinale aperto fino alla mezzanotte per rispettare la tabella di marcia che ci siamo dati. Di sicuro, ciò che non deve succedere è il venire meno da parte delle aziende ai contratti sottoscritti, una eventualità che purtroppo si è verificata anche di recente”.

“Guardiamo con fiducia alle prossime settimane- chiude Donini-, impegnandoci tutti a rispettare, anche e soprattutto in vista delle imminenti festività, le norme di sicurezza e i comportamenti corretti per non vanificare tutti gli sforzi e i sacrifici fatti fino ad ora. Siamo ancora in una situazione complessa e non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

La distribuzione delle dosi sul territorio. Per quanto riguarda la distribuzione tra le diverse Aziende sanitarie locali, sono previste 54.960 dosi a Piacenza, 81.930 a Parma, 88.740 a Reggio Emilia, 123.830 a Modena, 168.320 a Bologna, 24.480 a Imola, 71.570 a Ferrara e 209.670 per la Romagna.

Sui tempi delle consegne, per 384.020 dosi l’arrivo è previsto all’inizio della prossima settimana, a partire dal 5 aprile quindi, per ulteriori 151.620 all’inizio di quella successiva, indicativamente il 12, per 163.840 il 19 aprile, e infine altre 124.020 dosi sono attese per il 26 aprile.

Venerdì, 02 Aprile 2021 09:55

2 aprile

Il casco salva vita | Diocesi, bilancio ok | Polisportiva, nuovi consiglieri

(Rimini) Il bicchiere dell'educazione finanziaria di base, della percezione del linguaggio della finanza e della conoscenza dei suoi strumenti di investimento e risparmio da parte dei giovani, appare mezzo pieno. Per quattro studenti su dieci, nella fascia d'età 16/18 anni, i fondi di Next Generation UE sono fondi a debito da restituire entro quarant'anni. Ma per tre di loro, si tratta di un finanziamento a fondo perduto e per uno dobbiamo restituirli in soli 5 anni. Gli altri due non sanno che rispondere. Di fronte alla parola mantra del dibattito pubblico degli ultimi anni sul mondo della finanza, spread, sempre uno zoccolo duro di 4 su dieci lo identifica correttamente come il differenziale di rendimento tra i titoli tedeschi e quello degli altri stati UE, che si forma autonomamente sul mercato. In cinque, sempre su dieci, sanno poi che i cittadini più risparmiatori sono gli italiani e non tedeschi o inglesi.  Mentre, riguardo alla frequenza con cui ragazze e ragazzi s'informano di economia e finanza, il tema appare secondario rispetto ai loro interessi: in 6 su dieci lo fanno meno di una volta al mese, due una volta la settimana e solo uno lo fa ogni giorno

Sono questi alcuni dei dati più interessanti emersi dalle risposte al questionario (14 domande chiuse) per misurare e valutare le competenze dei giovani sul mondo della finanza, sottoposto a 96 studenti, 51 ragazze (53,1%), 46 ragazzi (46,9%), appartenenti alle due quarte e quinte classi di Liceo Scientifico e Linguistico e della quinta del Classico delle scuole pubbliche paritarie riminesi Karis *. È certo un'istantanea, solo lo scatto di una Polaroid, che ferma ciò che oggi sanno e pensano sul alcuni temi della finanza un gruppo di studenti riminesi. Ma da cui è certamente possibile trarre indicazioni interessanti e significative sul rapporto tra giovani, risparmio, investimenti e finanza, senza alcuna presunzione sulla sua possibile proiezione statistica. 

Il questionario**, seguito poi dagli interventi di tre relatori (Stefano Fabbri, commercialista partner Studi Skema, presidente My Mind My Investment, Franco Bulgarini, presidente 9dots società di formazione alla finanza comportamentale e Claudio Botteghi, tutor economia UNIBO e vicepresidente My Mind My Investment), è stato somministrato la scorsa settimana ai ragazzi (24 marzo) nell'ambito del percorso educazione finanziaria, "L'educazione finanziaria a scuola – pillole d'educazione finanziaria", promosso e realizzato da "My Mind My Investment - Associazione Nazionale Professionisti esperti nella gestione dell'approccio e del comportamento degli investitori".  Appuntamento inserito nel programma della settimana europea Global Money Week (GMW) dell'OCSE sul tema "Prendetevi cura di voi, prendetevi cura dei vostri soldi!". L'iniziativa si è svolta on line, relatori in collegamento con gli studenti dal laboratorio informatico dei licei Karis, grazie alla piattaforma web utilizzata quotidianamente dalla scuola per la didattica a distanza. 

Tra le altre risposte è da segnalare come la propensione al risparmio degli italiani, appartenga anche ai giovani, non solo a genitori o nonni. Riferendosi a propri comportamenti e scelte d'acquisto la maggior parte degli studenti (70,8%) risponde che di fronte al non avere denaro sufficiente per comprare una cosa che si desidera, risparmiano per riuscire ad acquistarlo. Il 17,7% cerca di ottenere un prestito da un membro della famiglia e meno del 3% dei ragazzi lo chiede invece ad un amico. Mentre, il 9,4% sceglie la frugalità: non lo compra e basta. Di fronte alla richiesta di indicare il peso finanziario della Borsa Italiana sul mercato finanziario globale il 34, 5% indica correttamente un valore circa dell'uno percento, vale invece circa il 15% per il 16,7% di chi risponde e per il 12,5 percento di loro il valore della Borsa tricolore è circa quello di Germania, Svizzera e Regno Unito. Appare però incertezza rispetto alla conoscenza di strumenti e servizi finanziari.  

Riguardo, invece, la domanda su cosa siano i fondi d'investimento, il 39,6% lo considera uno strumento di finanziamento delle imprese e il 30,2%, correttamente un servizio di gestione collettiva del risparmio. In questo item il numero di chi non sa è del 16,7% e per il 13,5 percento i fondi d'investimento sono, invece, uno prodotto finanziario che garantisce alti redimenti e interessi agli investitori. 

Come emerso dal dibattito finale con gli studenti, ha destato interesse e attenzione l'intervento di Franco Bulgarini, presidente 9Dots, incentrato sul tema della finanza comportamentale. In particolare sulla "razionalità" del mercato e delle scelte operate dai singoli investitori, con un'analisi delle teorie attorno all'importanza delle scelte d'investimento di ogni singola persona, di tre premi Nobel per l'economia quali: Robert Shiller Daniel Kahneman e Richard Thaler. Quest'ultimo teorico dei nudge, "le spinte gentili", che influenzano i processi di decisione di gruppi e individui nel mondo della finanza. 

Il questionario sarà nuovamente sottoposto agli studenti entro la fine di aprile (a 30 giorni dalla prima somministrazione). Obiettivo valutare impatto ed efficacia dell'intervento dei relatori. Nell'occasione sarà loro chiesto di svolgere un tema, argomento concordato insieme a i docenti Karis dagli esperti di "My Mind My Investment", su quanto discusso insieme ai relatori di "L'educazione finanziaria a scuola – pillole d'educazione finanziaria". I tre scritti ritenuti di maggiore interesse saranno premiati con buoni acquisto in liberi del valore di 100 euro. 

"Negli ultimi anni la professione del commercialista è profondamente mutata. La pandemia ha ulteriormente accelerato questo cambiamento. Non siamo e non possiamo è più essere solo custodi di gestioni fiscali o contabili. Oggi nel mio studio riminese ci occupiamo di procedure gestionali, acquisizioni e merger nazionali e internazionali, creazione di business plane. Da molti anni, poi, siamo entrati anche nel campo dell'assistenza professionale agli investitori e risparmiatori. La nostra associazione senza fini di lucro, My Mind My Investment, ritiene però essenziale allargare la conoscenza dei temi finanziari anche ai giovani. Non è materia solo per specialisti. Il mondo cha abbiamo di fronte chiede a tutti di avere competenze di base in questo campo. I commercialisti possono e devono offrire il loro contributo a alla crescita della cultura economica e finanziaria della collettività, per cercare di rendere le persone consapevoli quando si approcciano a questo settore. Siamo lieti che le scuole Karis abbiano condiviso con noi la necessità di fare entrare nell'offerta formativa dei loro licei anche questi argomenti. Fatto importante visto che secondo l'indagine europea PISA di OCSE il 35% degli studenti italiani sopra i 15 anni è titolare di un conto corrente e il 37% di una carta prepagata, e nell'ultima rilevazione del maggio dello scorso anno i quindicenni italiani hanno mostrato scarse capacità nel gestire i soldi. Il punteggio medio di valutazione delle competenze finanziarie in cui si collocano i nostri giovani è infatti di 476 punti: inferiore a quello della media OCSE, che si colloca invece a 505 punti. Un altro gap da colmare per il nostro Paese. È di particolare significato che la i Licei della Fondazione Karis abbiano condiviso questa necessità e si siano aperti con entusiasmo alla nostra iniziativa", commenta Stefano Fabbri, commercialista partner Studi Skema, presidente My Mind My Investment  

"Nelle nostre scuole proponiamo continuamente durante l'anno scolastico percorsi di approfondimento o di primo approccio a materie non comprese nel normale percorso di studi. Una buona scuola vive dentro la realtà, dentro le circostanze sempre nuove e diverse che ci mette di fronte. Per la nostra comunità educante significa offrire ai ragazzi strumenti di conoscenza, formativi in una parola educativi, in grado di aiutarli a essere consapevoli e liberi protagonisti del confronto con ciò che hanno di fronte. Non è casuale che da un mese abbiamo avviati laboratori dedicati a guidare gli studenti all'incontro con il data management, con l'infinito universo dei dati on line, alla valutazione e la selezione delle informazioni attendibili e all'individuazione ed esclusione di quelle non attendibili. Un percorso realizzato grazie a partecipazione intervento di due realtà formative no-profit: Data Management Association International (DAMA) e FIT Academy. Abbiamo allargato la nostra proposta anche alla finanza grazie alla proposta di My Mind My Investment. Sono temi di cui gli studenti devono essere consapevoli e su cui devono essere informati, per l'importanza che assumeranno non solo nel loro futuro percorso professionale ma anche di quello della corretta gestione delle loro risorse economiche, sia personali sia familiari. Lo scopo dei nostri licei è dare agli studenti tutti gli strumenti utili per affrontare le future scelte, a partire da quella universitaria".  Così Paolo Valentini, direttore scolastico di Fondazione Karis 

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 337.620 casi di positività, 1.809 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.179 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,8%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. E nessuna pausa ci sarà per le festività pasquali: gli operatori saranno attivi anche domenica 4 aprile, il giorno di Pasqua, e il giorno successivo, lunedì dell’Angelo. Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 899.759 dosi; sul totale, 298.555 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 761 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 629 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 834 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,6 anni. Sui 761 asintomatici, 515 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 49 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 11 con gli screening sierologici, 25 tramite i test pre-ricovero. Per 161 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 378 nuovi casi e Modena (254); poi Reggio Emilia (228), Ferrara (226), Rimini (201), quindi Ravenna (134), Forlì (123) e Cesena (101). A seguire Parma (98), il Circondario imolese (43) e infine Piacenza (23). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.514 tamponi molecolari, per un totale di 4.012.703A questi si aggiungono anche 165 test sierologici e 13.665 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.809 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 253.277. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.359 (-67 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.641 (+32), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 67 nuovi decessi: 29 residenti in provincia di Bologna (15 donne di cui due di 85 anni, due di 95 anni e le restanti di 62, 76, 82, 83, 87, 89, 92, 93, 96, 97 e 100 anni e 14 uomini di cui tre di 78 anni, due di 79, due di 81 e i rimanenti di 66, 74, 77, 85, 86, 89 e 92 anni), 12 in provincia di Forlì-Cesena (8 donne di 66, 74, 78, 79, 81, 87, 89 e 95 anni e 4 uomini di 78, 83, 84 e 88 anni), 6 a Ravenna (2 donne di 80 e 86 anni e 4 donne di 68, 78, 83 e 91), 5 a Rimini (3 donne di 73, 76 e 88 anni e 2 uomini di 70 e 77 anni), 5 a Parma (1 donna di 64 anni e 4 uomini di cui due di 86 anni e gli altri di 63 e 77 anni), 5 a Modena (1 bambina di 11 anni, 1 donna di 89 e 3 uomini di 70, 73 e 86 anni), 3 a Reggio Emilia (2 donne di 83 e 95 anni e 1 uomo di 89 anni)e 2 a Ferrara (1 donna di 90 anni e 1 uomo di 85 anni). Non ci sono stati decessi nelle ultime 24 ore nella provincia di Piacenza. Per quanto riguarda la bambina deceduta di 11 anni, si tratta della giovane paziente residente a Finale Emilia - nel modenese - gravemente cardiopatica, il cui decesso è avvenuto il 26 marzo all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era ricoverata. Della sua morte aveva già dato notizia la stampa nelle ore immediatamente successive, ma il decesso viene inserito solo oggi nel report per le verifiche necessarie a confermare in maniera ufficiale la morte per Covid-19. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.984.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 381 (-9 rispetto a ieri), 3.337 quelli negli altri reparti Covid (-90).Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 31 a Parma (+2), 32 a Reggio Emilia (-1), 73 a Modena (invariato), 113 a Bologna (-10), 22 a Imola (-1), 37 a Ferrara (invariato), 21 a Ravenna (+1), 11 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (invariato) e 27 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.806 a Piacenza (+23 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 23.269 a Parma (+98, di cui 42 sintomatici), 40.702 a Reggio Emilia (+228, di cui 124 sintomatici), 57.682 a Modena (+254, di cui 174 sintomatici), 72.890 a Bologna (+378, di cui 249 sintomatici), 11.622 casi a Imola (+43, di cui 23 sintomatici), 20.380 a Ferrara (+226, di cui 56 sintomatici), 26.412 a Ravenna (+134, di cui 87 sintomatici), 13.938 a Forlì (+123, di cui 96 sintomatici), 16.774 a Cesena (+101, di cui 77 sintomatici) e 32.145 a Rimini (+201, di cui 101 sintomatici). 

(Rimini) La Lega Navale Italiana di Riccione partecipa "con grande entusiasmo alla presentazione del Master Plan dell’area portuale e si complimenta con l’Amministrazione per il progetto concreto e di immediata realizzabilità che renderà il porto ancora più fruibile dai cittadini e dai turisti". Così a nome dellla lega, il presidente Luca Corradi. "Apprendiamo con piacere che gli interventi valorizzeranno non solo l’area dell’asta fluviale per pedoni e ciclisti ma daranno vita ad un prolungamento ideale degli specchi portuali al di fuori di essi, attraverso la creazione di due aree marine, entro un miglio dalla costa, dedicate alle attività sportive veliche ed all’ormeggio di grandi imbarcazioni".

Il Master Plan "diviene quindi occasione per rilanciare l’immagine di una Città che si apre all’Adriatico, pronta ad accogliere un nuovo turismo marittimo. Siamo certi che la realizzazione di questi importanti interventi costituirà un volano per l’intera economia locale. Oltre a tali opere, peraltro, si prevede l’ipotesi di deviazione del Rio Melo verso il Marano così da consentire un miglior mantenimento del fondale portuale con minori costi di gestione per il dragaggio. La Lega Navale Italiana di Riccione si augura che i lavori inizino il prima possibile e con il vento in poppa perché saranno il primo capitolo del nuovo corso della marineria riccionese. Buon vento".

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