San Marino, arrivato oggi il vaccino Pfizer
(Rimini) Questa mattina è arrivata all’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino la prima fornitura di vaccino anti-COVID prodotto dall’azienda Pfizer-BioNTech. Il carico, per un quantitativo di 1.170 dosi, è partito dalla sede produttiva in Belgio, giungendo, tramite corriere e sotto scorta, intorno alle 9,30 al Centro Farmaceutico, dove, dopo le operazioni di ricevimento ha provveduto a riporre le dosi nei frigoriferi a temperatura di -80°C circa e, dunque, già dai prossimi giorni verrà utilizzato per la campagna vaccinale sammarinese. “Oggi per San Marino è un’altra giornata molto importante – dichiara il Comitato Esecutivo dell’ISS -. L’arrivo della prima fornitura dei vaccini Pfizer-BioNTech consentirà. Infatti. di proseguire e incrementare il piano vaccinale per cercare di completare la vaccinazione della nostra popolazione nel più breve tempo possibile”.
Intanto proprio questa mattina dalle 8:30 è partita ufficialmente la campagna vaccinale contro il COVID, dopo la parentesi inaugurale del “Vaccine Day” di giovedì scorso, con in lista personale sanitario e cittadini sammarinesi over 75 anni. Il programma vaccinale procederà spedito: mercoledì 3 marzo è prevista la vaccinazione alla RSA La Fiorina (personale e ospiti) e da giovedì 4 marzo oltre alla sede vaccinale in Ospedale, verrà aperto anche il secondo punto al Centro Azzurro dove ha sede l’Ufficio Vaccinazioni. Da giovedì quindi, saliranno a 400 al giorno le vaccinazioni.
Secondo quanto previsto dal Piano Vaccinale, una volta terminate le vaccinazioni al personale sanitario (sia ISS che privato) e agli Over 75 anni, sarà avviata la somministrazione dei vaccini agli over 60 anni, alle Forze dell'Ordine e al personale scolastico. Contemporaneamente saranno inseriti in via prioritaria anche le persone portatori di importanti patologie, i cardiopatici gravi, i pazienti oncologici e con quadri immunodepressivi tramite chiamata attiva svolta dal personale ISS, che avrà cura di contattare gli assistiti appartenenti a tali categorie su segnalazione del proprio medico curante o dei vari specialisti. Successivamente e per tappe progressive, sarà estesa la vaccinazione anche al resto della popolazione.
Cultura, pronto il bando regionale a sostegno di festival e rassegne
(Rimini) Un sostegno per l’organizzazione e la realizzazione di festival e rassegne dedicati al cinema e all’audiovisivo su tutto il territorio regionale: la Regione Emilia-Romagna ha approvato un bando che mette a disposizione per il 2021 un milione e 140 mila euro e prevede tre tipologie di iniziative finanziabili, festival triennali, festival annuali e rassegne.
“In questo momento di grande difficoltà per tutto il settore culturale e dello spettacolo, siamo fortemente impegnati per fare in modo che l’ambito creativo dell’Emilia-Romagna superi la crisi e continui a sviluppare una nuova programmazione- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Anche questa iniziativa si inscrive nella scelta della Regione di continuare a sostenere il sistema culturale dell’Emilia-Romagna colpito duramente dalle misure di sospensione degli spettacoli adottate per la diffusione dell’epidemia, cercando di guardare ai prossimi mesi con maggiore speranza, incoraggiando la realizzazione di manifestazioni dedicate al cinema e all’audiovisivo e rafforzare sempre di più il ruolo dell’Emilia-Romagna nell’ambito delle industrie culturali e creative. L’obiettivo 2021 è di rafforzare la capacità dei nostri festival sia di promuovere le produzioni dell’Emilia-Romagna, sia di aver attrazione nazionale ed europea”.
Per festival triennali si intendono manifestazioni, di rilievo nazionale e internazionale, che promuovono con continuità in un determinato territorio, opere e talenti della produzione cinematografica, inedite, attraverso un concorso e apposite giurie di esperti e che programmano anche attività collaterali rivolte agli operatori del settore. Per questa tipologia il bando regionale considera ammissibili i progetti che nel 2021 siano almeno alla quarta edizione (ma non rileva il fatto che l’edizione 2020 non sia stata realizzata), che ogni edizione abbia costi pari o superiori a 100mila euro e che presentino un progetto sviluppato su tre anni con un programma specifico per il 2021, articolato in almeno 5 giornate di programmazione e non meno di 10 proiezioni. L’iniziativa deve prevedere un cofinanziamento minimo pari al 50% del costo totale da parte del soggetto richiedente, e la realizzazione deve essere prevista nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre.
I festival annuali sono invece considerate le manifestazioni di rilievo regionale e nazionale, già attive sul territorio regionale, che propongano una programmazione di qualità della produzione cinematografica attraverso una selezione di opere in concorso. Sono ammissibili i progetti che nel 2021 siano almeno alla terza edizione, anche non realizzate in anni consecutivi. I costi di realizzazione devono essere pari o superiori a 20 mila euro, il programma articolato in almeno 3 giornate consecutive di programmazione e non meno di 10 proiezioni. Anche per questa tipologia il cofinanziamento minimo è pari al 50% del costo totale.
Le rassegne annuali sono quelle caratterizzate da una programmazione di qualità, complementare alle attività di esercizio cinematografico diffuso e alle manifestazioni estive, che propongono opere audiovisive selezionate sulla base di una tematica o finalità specifica. Possono essere finanziate da questo bando le rassegne giunte nel 2021 almeno alla terza edizione, anche non in anni consecutivi. I costi totali devono essere pari o superiori a 20 mila euro, avere un deficit tra costi e ricavi di almeno 5 mila euro e un periodo di programmazione, anche non consecutiva, comprendente non meno di 10 proiezioni. Anche per le rassegne il cofinanziamento deve essere pari l 50% del totale.
Ogni soggetto potrà presentare una sola domanda scegliendo, in alternativa tra le tipologie: Festival triennali, Festival annuali e Rassegne annuali.
Possono presentare progetti i soggetti pubblici o privati, che operano nel settore del cinema e dell'audiovisivo e che hanno sede legale o unità operativa sul territorio regionale al momento della richiesta di liquidazione del contributo.
Le risorse disponibili per il 2021 sono pari a 1 milione e 140 mila euro, mentre le risorse per la seconda e la terza annualità, per i soli progetti triennali, verranno individuate successivamente, sulla base delle effettive disponibilità. La domanda di contributo, pena la non ammissibilità, dovrà necessariamente essere inviata per via telematica dall’indirizzo di Posta Elettronica Certificata del soggetto richiedente al seguente indirizzo Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’invio delle domande, per tutte le tipologie di progetto, dovrà essere effettuato entro le ore 16 del 31 marzo 2021.
No tax area 2021, al via il bando
(Rimini) Si apre ufficialmente oggi il terzo e ultimo anno nell'ambito dell'articolato pacchetto No Tax Area del Comune di Rimini, che prevede misure a sostegno del commercio per il periodo 2019 – 2021, attraverso la concessione di contributi correlati alle imposte locali pagate. L'investimento complessivo è di 600 mila euro, spalmati sui tre anni, con 200 mila euro per ogni annualità (2019 – 2020- 2021). "Si apre il terzo anno di questo progetto che prevede misure concrete a favore del settore commerciale e produttivo e che ha visto un forte aumento del trend di adesioni. Una conferma della bontà dell'iniziativa che dà supporto ai nostri commercianti, agli artigiani, alle botteghe, in un contesto economico particolarmente difficile e che rischia di mettere in ginocchio molte attività. L'auspicio è che anche per il futuro questa misura possa essere riproposta e potenziata, soprattutto per quanto riguarda il sostegno all'imprenditoria giovanile sull'intero territorio comunale", sspiega l'assessore al commercio del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad.
Da oggi è dunque attivo l'avviso pubblico riferito all'anno 2021 (https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/sportello-unico-le-attivita-produttive/info-le-imprese/no-tax-area-2019-2021), che prevede le seguenti date per la presentazione delle domande: entro il 10 novembre 2021 per le start up di impresa ed entro il 10 gennaio 2022 per tutte le altre finalità. L'agevolazione è infatti articolata in quattro distinte finalità: "Start-up di impresa": valorizzazione del centro atorico e dei borghi, promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel territorio comunale; "Negozi aperti, vetrine illuminate": incentivi al contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva e alla riattivazione temporanea di immobili non occupati da imprese attive; "Botteghe Storiche": sostegno alle botteghe storiche iscritte nell'albo comunale istituito ai sensi della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 5 del 10 marzo 2008; "Edicola Punto Digitale": incentivo all'attivazione di servizi di rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune presso le rivendite di giornali e riviste.
Stato dell'arte. Si è concluso il secondo periodo di riferimento della No Tax Area 2020. Le domande pervenute nel 2020 sono state complessivamente 78, con un incremento rispetto all'anno prima (nel 2019 sono state 42 le domande) dell'85%. Al momento sono in corso di ultimazione le verifiche istruttorie sul possesso dei requisiti da parte dei richiedenti, al termine delle quali gli aventi diritto riceveranno contributi pari al 100% della TARI 2020.
Ior, consegnato il primo premio della lotteria
(Rimini) Sabato 27 febbraio il Consigliere della Sede IOR di Rimini, Nevio Monaco, ha ufficialmente consegnato il primo premio della Lotteria Solidale “A Natale vinci per aiutare” alla proprietaria del biglietto vincente, il numero 7246. Ad aggiudicarsi la Renault New Twingo, messa a disposizione in collaborazione con la concessionaria Ren-Auto Piraccini, è stata Monica Biotti, volontaria dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Dunque la Dea Fortuna, per una volta, ha deciso di togliere la proverbiale benda dagli occhi, per premiare una persona che porta avanti un percorso a sostegno di chi soffre: «Quando Monica Della Rosa, amica e volontaria attiva come me presso la sede di Rimini, presente al momento dell’estrazione, mi ha inviato l’elenco dei numeri vincenti, ho visto che era presente il mio biglietto: ma ero convinta che fosse in corrispondenza dell’ultimo premio – ha spiegato divertita la vincitrice – poi, allargando la foto sul telefono, ho compreso come in realtà mi fossi aggiudicata il primo. Per l’incredulità mi sono dovuta mettere a sedere. È come se la fortuna avesse voluto premiare e riconoscere l’impegno dei volontari come me. Vincere è sempre bello, ma questo riconoscimento mi riempie il cuore per la soddisfazione di aver contribuito nel mio piccolo al grande successo di questo evento».
Monica Biotti, durante il periodo natalizio, è stata infatti tra le tante persone del territorio di Rimini che non solo hanno acquistato biglietti, ma si sono spese in prima persona per distribuirne, sancendo in questo modo il successo senza precedenti di un’iniziativa che comunque, nella provincia, rappresenta una tradizione oramai più che ventennale. Tra i collaboratori più convinti non solo i volontari IOR, il cui impegno è stato comunque impagabile: oltre cento negozi hanno deciso di diventare punti vendita ufficiali della Lotteria Solidale, con storie di intere associazioni e consorzi che si sono spontaneamente attivati da questo punto di vista. Ne è esempio il comitato Isola dei Platani di Bellaria, che grazie agli esercizi commerciali che hanno scelto di acquistare direttamente o di fare distribuzione, hanno staccato quasi 780 tagliandi. Grande anche il sostegno del tessuto imprenditoriale della provincia, con partner storici come “Le Befane” Shopping Centre, Banca Malatestiana ed SGR a fare da capofila. Grazie a questo prezioso lavoro di squadra sul solo territorio di Rimini sono stati staccati circa 14.000 biglietti: il contributo della provincia alla causa della ricerca scientifica contro il cancro è stato dunque di circa 50.000 euro. L’intero incasso andrà a sostegno degli studi, portati avanti presso l’IRST IRCCS di Meldola, sull’immunoterapia: la speranza più innovativa e promettente per i pazienti oncologici.
«Sono dati che assumono un’importanza ancora più rilevante se pensiamo al periodo storico in cui viviamo – ha affermato il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – l’allargamento della nostra iniziativa dal solo territorio di Rimini a tutta la Romagna, con tre grandi lotterie sulle tre province, si è rivelato vincente ed ha portato ad un contributo finale che supera i 150.000 euro. In un momento in cui tante famiglie sono in difficoltà, riuscire a destinare una tale somma alla ricerca scientifica oncologica significa garantire che la lotta contro il cancro non rallenti a causa del Covid-19. Erano anni che Rimini non rispondeva in maniera così convinta al nostro appello, partecipando in massa a questo piccolo grande gioco di solidarietà: questo significa che, seppur limitati dalle normative vigenti sul contenimento della pandemia, per cui la tradizionale, massiccia, capillare presenza di volontari sul territorio è stata fortemente limitata, grazie a un bellissimo gioco di squadra e all’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici che saranno sempre più importanti per la nostra attività si può comunque trovare il modo di fare la differenza a vantaggio dei pazienti oncologici. Da questo punto di vista permettetemi di ringraziare il main partner dell’iniziativa, Conad, che ha sostenuto in maniera convinta la Lotteria dando la possibilità a chiunque partecipasse di ottenere un “cashback” sui biglietti non vincenti presso tutti i suoi supermercati in Romagna. Insomma, sebbene il Covid-19 abbia messo tutti in difficoltà, sul nostro territorio i pazienti che lottano contro il cancro possono affrontare le terapie sapendo di avere un intero popolo che non li abbandona e non li dimentica».
1 marzo
Arancione scuro | Scuole chiuse, ricorso al tar | Multa al ristorante
Rimini arancio scuro, Gnassi: unica scelta possibile
(Rimini) "Buona parte del territorio romagnolo da martedì prossimo sarà chiamato a far fronte ad un ulteriore periodo di sacrifici". Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi annuncia nuove restrizioni da martedì, da quando cioè la Romagna, eccetto il forlivese, sarà in zona arancio rinforzato. Le attività commerciali andranno avanti come in zona arancione, mentre per le persone le regole saranno quelle della zona rossa vissuta lo scorso anno con il lockdown nazionale. "Nuove restrizioni rigorose, che tutti noi speravamo non sarebbero state più necessarie, ma che oggi appaiono come l'unica scelta possibile per evitare di andare a congestionare le strutture ospedaliere del territorio e per dare una vigorosa inversione di tendenza a quella curva dei contagi che si è pericolosamente impennata negli ultimi giorni".
"In questo senso i numeri e i trend illustrati dai responsabili sanitari sono chiari, non sono opinioni. La provincia di Rimini ha tra le più alte percentuali in regione per vaccini eseguiti, tamponi fatti e procedure di contact tracing; le stesse terapie intensive oggi sono sotto controllo. Ma la prospettiva di crescita dei contagi nei prossimi giorni induce Regione e territori della Romagna ad assumere questi ulteriori provvedimenti. Così come accaduto in altre aree dell'Emilia Romagna, a partire dall'area metropolitana di Bologna. Particolarmente sofferta la scelta sulle scuole. Tutti avremmo voluto il contrario, in primis alunni e famiglie, ma la situazione oggi lascia pochi margini. Quei margini che responsabilmente dovremo tutti nei prossimi giorni cercare di ritrovare con il rigore dei nostri comportamenti, individuali e collettivi. Si torna quindi, per un periodo confidiamo limitato, alla didattica a distanza per tutte le scuole, al vincolo sugli spostamenti personali anche all'interno del proprio Comune: restrizioni che, a differenza di quanto accadeva un anno fa, viaggiano in parallelo alla campagna vaccinale, a cui sono legate le aspettative per uscire definitivamente da questa crisi pandemica. Ed è proprio su questo ultimo aspetto, quello dei vaccini, che il Paese deve accelerare: le famiglie, i lavoratori, le imprese, hanno bisogno di certezze, di tempi definiti. Serve un'immediata accelerazione sulla campagna di vaccinazioni, in modo che si dia un senso e una prospettiva certa e concreta ai cittadini. Stessa cosa vale per i ristori: chiusure, restrizioni, divieti saranno sempre meno compresi se non accompagnati da adeguate risposte in particolare per quei settori e quegli operatori più colpiti dalle misure restrittive che, seppur a corrente alterna, durano da oltre un anno. Programmazione, rapidità, efficacia: di questo abbiamo bisogno per salvaguardare la tenuta sociale delle nostre comunità".
Rimini: arancione "rinforzato" dal 2 marzo
(Rimini) Da martedì 2 marzo, e per due settimane, la zona arancione scuro verrà estesa a tutti i comuni della Asl Romagna, esclusi quelli del distretto di Forlì, e quindi quelli delle province di Rimini e Ravenna e del cesenate. Arriverà tra domani e lunedì la nuova ordinanza che lo prevede, a firma del presidente della Regione, analoga a quelle già approvate per la Città metropolitana di Bologna e l’Imolese. L’obiettivo è lo stesso: arginare la diffusione del virus, a tutela della salute dei cittadini, in un’area peraltro molto vasta e densamente abitata. La decisione è stata presa oggi dopo le riunioni fra i sindaci dei territori coinvolti, insieme a Regione e Ausl Romagna.
Il provvedimento è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancione in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna dal 21 febbraio scorso, e deriva dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticità, con l’andamento del contagio in costante crescita, anche fra i giovani e nelle scuole.
Le restrizioni introdotte sono le stesse previste dall’ordinanza in vigore nei comuni del Bolognese: no agli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, e anche per visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità, e limitazioni alle lezioni in presenza, sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa. Da martedì 2 marzo, quindi, l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per l’Università, mentre rimarrà in presenza per i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d’infanzia. Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.
“Ancora una volta- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- accogliamo la richiesta di intervenire arrivata dalla sanità e condivisa coi territori. Insieme ai sindaci prendiamo una decisione difficile e sofferta, consapevoli tutti delle difficoltà e della stanchezza con sui sono alle prese da mesi attività economiche, famiglie, studenti, ma abbiamo il dovere di ascoltare le autorità sanitarie e fare tutto ciò che possiamo per fermare la ripresa del contagio, più veloce a causa di nuove varianti e ora in grado di colpire maggiormente anche giovani e giovanissimi. Siamo al lavoro col Governo per accelerare il più possibile la campagna vaccinale, per avere ristori veloci, anche in presenza di ordinanze regionali, e i congedi parentali, per non lasciare soli i genitori nel momento in cui si agisce sulla scuola. Tenere duro adesso, con molta probabilità vuol dire affrontare l’ultimo miglio e guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia. Facciamolo tutti, ancora una volta”.
Quali sono le limitazioni. Restano consentite le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona, permesse nelle zone arancioni del Paese. I datori di lavoro pubblici sono tenuti a limitare la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza fisica, anche in ragione della gestione dell'emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in smart working.
Per quanto riguarda gli spostamenti, sono vietati sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi. L’eccezione è per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come acquisto di beni) o motivi di salute.
Non si potrà quindi uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall’articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso): resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come ad esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili.
E’ esclusa anche la possibilità di effettuare visite a parenti e amici una volta al giorno, anche all’interno del proprio comune, o recarsi nelle seconde case, salvo situazioni di necessità.
Rimane sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni in presenza, ove previste, se la scuola ha sede in un comune non compreso tra quelli soggetti a restrizione: potranno ovviamente andare e tornare.
Per la scuola, si stabilisce lo svolgimento in presenza delle sole attività dei Servizi educativi 0-3 anni e Scuole dell’Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata - come previsto anche dallo specifico decreto (7 agosto 2020) e successiva ordinanza (9 ottobre 2020) del Ministro dell’Istruzione. Lezioni esclusivamente a distanza, sempre da martedì, anche per l’Università.
In ambito sportivo, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Infine, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.
Attività di tracciamento e sorveglianza. Viene rafforzata ulteriormente l’attività di sorveglianza e tracciamento. Sono applicate tutte le misure indicate nella circolare ministeriale del 31 gennaio scorso, tra cui l’impiego del test molecolare nella sorveglianza dei contatti stretti e a basso rischio e la chiusura della quarantena a 14 giorni con test molecolare; inoltre, non potrà essere interrotto l’isolamento del caso confermato dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.
Aggiornamento coronavirus: 238 positivi, 2 decessi, 130 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 258.007 casi di positività, 2.542 in più rispetto a ieri, su un totale di 32.129 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 376.560 dosi; sul totale, 135.062 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.022 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 537 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 799 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,8 anni. Sui 1.037 asintomatici, 476 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 87 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 42 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 403 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 541 nuovi casi, seguita da Modena con 497; poi Ravenna (303), Reggio Emilia (247), Rimini (238). Seguono Cesena (164), Parma (151), Ferrara (125), Piacenza (110). Infine Forlì (84) e Imola (82). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.689 tamponi molecolari, per un totale di 3.389.589. A questi si aggiungono anche 745 test sierologici e 19.440 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.047 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 206.815.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 40.671 (+1.463 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.279 (+1.373), il 94% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 2 a Piacenza (2 donne, di 77 e 96 anni); 5 nella provincia di Parma (una donna di 77 anni e 4 uomini, due di 77 e altri due rispettivamente di 68 e 81 anni); 6 nel modenese (tutte donne, di 76, 89, 91, 92, 94 e 95 anni); 10 in provincia di Bologna (5 donne – rispettivamente di 68, 77, 80, 90 e 95 anni – e 5 uomini, di 48, 69, 72, 82 e 85 anni); 1 nell’imolese(un uomo di 59 anni); 4 in provincia di Ravenna (2 donne, di 80 e 82 anni, e due uomini di 78 e 96 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne, di 74 e 84anni); due in provincia di Rimini (una donna di 91 anni e un uomo di 90). Nessun decesso nelle provincie di Reggio Emilia e Ferrara. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.521.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 214 (+3 rispetto a ieri), 2.178 quelli negli altri reparti Covid (+87). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-2), 13 a Parma (invariato), 16 a Reggio Emilia (-2), 46 a Modena (+2), 56 a Bologna (+4), 19 a Imola (+1), 22 a Ferrara (invariato), 6 a Ravenna (numero inviato rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato), 8 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:19.965 a Piacenza (+110 rispetto a ieri, di cui 51 sintomatici), 17.704 a Parma (+151, di cui 70 sintomatici), 32.929 a Reggio Emilia (+247, di cui 146 sintomatici), 45.090 a Modena (+497, di cui 357 sintomatici), 52.586 a Bologna (+541, di cui 306 sintomatici), 9.024 casi a Imola (+82, di cui 55 sintomatici), 14.922 a Ferrara (+125, di cui 28 sintomatici), 19.629 a Ravenna (+303, di cui 188 sintomatici), 9.788 a Forlì (+84, di cui 68 sintomatici), 11.834 a Cesena (+164, di cui 110 sintomatici) e 24.536 a Rimini (+238, di cui 141 sintomatici). Restando sul dato riminese, si tratta di 127 pazienti di sesso maschile e 111 pazienti di sesso femminile; 97 asintomatici e 141 sintomatici. E nel dettaglio: 111 per sintomi; 106 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test pre-ricovero; 18 test per categoria; per 2 la pratica non è ancora stata conclusa. Si possono stimare in circa 130 le guarigioni.
27 febbraio
Rischio arancione scuro | “Variante inglese al 60%” | Pd: “turbolenza creata ad arte”
Viali delle Regine, parte la riqualificazione tra piazza Tripoli e via Alfieri
(Rimini) Con le attività di spostamento dei sottoservizi, eseguiti ad opera della società Adrigas, lunedì prossimo - primo marzo - partiranno ufficialmente i lavori di riqualificazione e valorizzazione identitaria dei viali delle Regine, nel tratto tra via Tripoli e l'incrocio con via Alfieri. Una riqualificazione, lunga circa 1,9 km, che è al centro di un importante programma di lavori che consentirà al cuore turistico e commerciale della zona della Marina di recuperare una forte immagine identitaria, potenziando al contempo la fruibilità in sicurezza dei viali. per arrivare così entro l'estate 2021 a riconsegnare alla città viale Regina Elena con una nuova veste. L'impresa aggiudicataria dell'appalto è risultata la ditta "Sear Costruzioni Stradali Spa" di Cesena, la fine dei lavori è prevista a fine maggio.
L'intervento vuole rendere più omogeneo e più ordinato il disegno dei viali, valorizzati attraverso spazi verdi, scelte di arredo e riportando alla luce tratti identitari della storia balneare della città, in coerenza e in continuità con il disegno di rigenerazione del waterfront del progetto del "Parco del Mare". Il progetto prevede una ridefinizione dell'asse viario, molto frequentato nel periodo estivo, ripensato per fasce orizzontali funzionali da monte verso il mare: la prima fascia del viale pedonale, la seconda fascia con sedute e con aree sosta auto-moto che ospitano a tratti l'inserimento di "pocket spaces" per verde o dehors, la terza fascia destinata alla carreggiata a doppio senso di marcia ed infine la quarta fascia per il marciapiede lato mare. Nella prima fascia si interverrà attraverso un allargamento dei marciapiedi lato monte, che consentirà quindi - dove non sono presenti gli stalli per la sosta di auto e moto - un ampliamento degli spazi urbani che potranno essere destinati a dehors.
"E' una riqualificazione che arriva dopo la positiva esperienza di Rimini open space – commenta l'assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – avviata la scorsa estate che ha incrociato l'esigenza del distanziamento alla sempre maggiore domanda di ambienti all'aria aperta da vivere e condividere in sicurezza. Più spazio per le persone grazie ad aree riqualificate e possibilità per i pubblici esercizi di sfruttare i dehors. Con questo primo step, che si concluderà entro l'estate, procediamo in parallelo con i lavori del Parco del Mare, continuando così in quel percorso di rigenerazione e valorizzazione della nostra fascia costiera."