Valmarecchia Futura critica sull'intesa sulla viabilità
(Rimini) "Il ‘Protocollo del nulla’ firmato oggi in Provincia, col Presidente Santi e quasi tutti i sindaci presenti, mette in fila una serie di propositi utili a risolvere problemi che dal secolo scorso soffocano la Marecchiese e tutti coloro che vi si affacciano". Così l'associizone Valmarecchia Futura. "Non vogliamo smontare l’ambizione degli amministratori ma siamo convinti che ognuno di loro, se si guarda allo specchio, sa bene che quanto ha firmato è impossibile da realizzare in quei tempi indicati e soprattutto con le risorse economiche di cui dispone, tanto più senza aver fatto nulla sin qui per coinvolgere significativamente la Regione Emilia-Romagna e soprattutto ANAS, che a breve avrà ‘sovranità’ sulla strada".
Senza contare che "ci sono Comuni che in questi anni hanno ben dimostrato che il ‘problema Marecchiese’ va risolto a casa di altri e non sul loro territorio. E’ stupefacente che si voglia tirare dritto immaginando, con una tecnica ben diffusa fra i politici di questo tempo, di illuminare di luce l’obiettivo e nascondere l’impossibilità di raggiungerlo. Il Comitato Valmarecchia Futura prende atto di questa posizione, accorda l’ultima briciolina di fiducia sapendo di perderla, vigilerà ogni giorno su quanto è stato firmato e continuerà a coinvolgere cittadini e imprese per tenere alta l’attenzione".
"Speriamo a breve di conoscere tempi, scelte progettuali e di realizzazione. Due o tre anni, presidente Santi e amministratori comunali, sono pochissimi e immaginiamo abbiate quasi tutto pronto. Mica vorrete arrivare a scadenza senza aver compiuto questo miracolo. Non ci è dato sapere se il protocollo firmato oggi contiene ciò che era previsto nella precedente versione non firmata, ossia la costituzione di un gruppo di coordinamento. Chiediamo non sia formato da soli amministratori, ma che dentro ci siano anche professionisti indipendenti, rappresentanza dei cittadini e delle categorie economiche. Non è mancanza di fiducia, è semplice esperienza storica".
Il Comitato ValmarecchiaFUTURA
Valmarecchia, firmata intesa per la viabilità
(Rimini) È stato firmato questa mattina in Provincia il Protocollo d'intesa per la mobilità e la viabilità della Valmarecchia. "Ridurre significativamente i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza stradale e abbattere l'inquinamento nei centri abitati, nel quadro di un intervento di miglioramento e razionalizzazione del sistema mobilità e viabilità della Valmarecchia, sono gli obiettivi dell'accordo firmato dalla Provincia di Rimini e, dopo il passaggio nelle rispettive giunte, dai Comuni di Rimini, Santarcangelo di Romagna, Poggio-Torriana, Verucchio, San Leo, Novafeltria, Talamello, Pennabilli, Casteldelci e Maiolo (la firma di Sant'Agata Feltria, deliberata in giunta comunale, sarà presa nei prossimi giorni)", questi gli obiettivi dell'intesa segnalati dalla provincia.
Sei gli interventi in programma. Si parte dalla strada Marecchiese per la quale si prevede la realizzazione di specifiche varianti di tracciato in alcuni punti e riqualificazione in asse del tracciato storico in altri tratti, per dare soluzione alle criticità esistenti (Novafeltria, Secchiano, Pietracuta, Ponte Prena e Villa Verucchio). In accordo con ANAS si prevede l'approvazione dei progetti entro un anno e il completamento lavori entro tre anni dalla firma del protocollo.
Si pensa poi al potenziamento della SP 14 anche attraverso nuove opere, tra cui un nuovo ponte sul Marecchia, in sostituzione del Ponte esistente di collegamento tra Sp258 e Sp14; tempistica: approvazione progettazione esecutiva entro due anni e avvio lavori entro tre anni dalla firma del protocollo. PRevisto dall'accordo il collegamento tra Marecchiese e la E45. La tempistica è da definire in accordo con Anas, anche attraverso accordi con la Regione Emilia-Romagna.
I programma anche il potenziamento del trasporto pubblico locale attraverso la ridefinizione e il miglioramento delle linee esistenti, anche con l'incremento del trasporto a chiamata (interventi da avviare entro sei mesi, conclusione entro due anni); e progettazione e realizzazione del sistema di collegamento con la costa con TRC/Metromare, il potenziamento della rete ciclabile locale, sia urbana che extraurbana, possibilmente entro due anni. La Valmarecchia sarà infine inserita nei percorsi ciclabili di lunga percorrenza ItalVelo e EuroVelo, con il recupero dei tracciati ferroviari dismessi. Interventi previsti entro tre anni.
Quanto agli impegni dei firmatari, la Provincia programmerà nel proprio bilancio le risorse necessarie per la progettazione di quanto di sua competenza e a verificare la possibilità di accedere ad altre risorse regionali, statali ed europei; inoltre, pianificherà nei propri strumenti di programmazione territoriale (PTAV) quanto definito nel Protocollo, rappresentando il quadro delle decisioni assunte nei confronti degli Enti sovraordinati. I Comuni si impegnano ad assumere atti coerenti e conseguenti a quanto definito dal quadro delle azioni stabilite, sia in relazioni alla programmazione urbanistica, sia alla pianificazione economica finanziaria.
"Sono molto soddisfatto – dichiara il presidente della Provincia Riziero Santi - perché ritengo che oggi, con la firma di quest'accordo, gli amministratori del nostro territorio abbiano finalmente e concretamente posto le basi per un autentico miglioramento e una intelligente razionalizzazione del sistema di mobilità e viabilità della Valmarecchia, raggiungendo al contempo gli obiettivi di ridurre i tempi di percorrenza e l'inquinamento e aumentando la sicurezza stradale."
Pd, Nadia Rossi: stop agli interessi delle correnti
(Rimini) La discussione sull'opportunità o meno di intraprendere il percorso delle primarie per scegliere il futuro candidato Sindaco di Rimini "riflette tutte le difficoltà che sta attraversando la governance del partito democratico". Lo sostiene Nadia Rossi, consigliera regionale dle Pd. "Difficoltà - spiega Rossi - ormai diventate palesi anche per chi preferiva voltarsi dall'altra parte, grazie ai recenti interventi di quei sindaci - Nardella, Gori, Decaro – che, abituati a fare i conti con le reali esigenze dei cittadini che amministrano, hanno tolto un velo di ipocrisia evidenziando la fase di stallo in cui si trova il Pd a causa della divisione in correnti. Procedendo di questo passo avremo un partito sempre più paralizzato da un meticoloso e scoraggiante frazionamento in quote destinate alle singole correnti, foriero di scontri 'fratricidi' che andranno a penalizzare esclusivamente il merito".
"Non vogliamo che questo accada anche nel nostro territorio. La turbolenza creata ad arte sulle primarie nelle ultime settimane cela di fatto la tensione con cui si attende il prossimo congresso, da parte di chi aspetta solo l'occasione per trovare un posto al sole, rafforzare la posizione della propria corrente, senza curarsi della tenuta del partito e della coalizione. Il tema non sono le primarie, che nessuno all'interno del PD osteggia in quanto tali e che rappresentano un esercizio di democrazia, ma la loro strumentalizzazione atta esclusivamente a cercare di imporre vecchie logiche e giochi di potere. Logiche peraltro lontanissime dai cittadini, che stanno osservando uno spettacolo indegno in cui il bene comune viene relegato all'ultimo posto".
"Il PD ha strumenti e persone per candidarsi ancora una volta autorevolmente ad amministrare Rimini, costruendo programmi e relazioni che sono utili al futuro della città. Degli interessi di una corrente o di una carriera se ne può fare a meno".
Petitti, vice coordinatore delle Assemblee legislative
(Rimini) Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna è stata nominata vice-coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome che si è riunita in plenaria, questa mattina a Roma, per il rinnovo dei propri organi.
"Ringrazio i colleghi per la fiducia accordata - commenta la presidente Petitti -. Questo risultato testimonia il grande lavoro svolto dall'Assemblea assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e dell'intero Ufficio di presidenza che voglio ringraziare per l'impegno che svolge quotidianamente. Messi a dura prova nel difficile contesto dell'ultimo anno, abbiamo dimostrato di sapere reagire alle difficoltà, cercando soluzioni con la massima dedizione e ottenendo risultati proficui per la nostra comunità regionale. A livello mondiale stiamo attraversando un momento estremamente delicato a causa della pandemia. Come istituzioni siamo chiamati ad affrontare delle sfide epocali per sostenere il nostro Paese sul piano sanitario, sociale ed economico, e ora più che mai dobbiamo lavorare tenendo ben presenti i compiti che la Conferenza ha prefissato nel suo Statuto tra cui quello di promuove iniziative atte a valorizzare il loro ruolo di rappresentanza democratica delle Assemblee. Sono certa che attraverso un lavoro sinergico e obiettivi comuni, per i quali la Conferenza si impegnerà nei prossimi mesi, potremo programmare la ripartenza e guardare con più ottimismo al futuro".
La Plenaria, con il Coordinatore Roberto Ciambetti (presidente del consiglio regionale del Veneto), si è impegnata a scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi e alla Ministra Gelmini "perché il Governo ponga un'attenzione particolare ai ristori per le attività economiche nelle zone arancioni e, per un'azione congiunta comune a quella dei presidenti delle Regioni, nell'affrontare la situazione epidemiologica ed economica in atto". Già nella precedente seduta, i presidenti delle Assemblee legislative regionali avevano sottoscritto un documento firmato all'unanimità, inviato all'ex presidente Giuseppe Conte, per chiedere sostegno alle categorie economiche delle "zone arancioni".
Aggiornamento coronavirus: 258 positivi, nessun decesso, 17 in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 255.479 casi di positività, 2.575 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.148 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 367.049 dosi; sul totale, 133.730 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.037 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 438 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 862 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,7 anni. Sui 1.037 asintomatici, 534 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 44 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 68 con gli screening sierologici, 10 tramite i test pre-ricovero. Per 381 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 663 nuovi casi, seguita da Modena con 515; poi Rimini (258), Reggio Emilia (229), quindi Ravenna (216). Seguono Cesena (172), Parma (162), Ferrara (122), Forlì (101). Infine, Imola (89) e Piacenza (48). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.692 tamponi molecolari, per un totale di 3.376.900. A questi si aggiungono anche 825 test sierologici e 18.456 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.004 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 205.768. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 39.222 (+1.540 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 36.919 (+1.495), il 94% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 4 a Piacenza (3 donne, di 82, 85 e 91 anni, e un uomo di 81); 2 nella provincia di Parma (entrambi uomini, di 76 e 99 anni); 7 nella provincia di Reggio Emilia (2 donne, di 84 e 88 anni, e 5 uomini, rispettivamente di 62, 79, 82, 83, 87 anni); 3 nel modenese (2 donne, di 82 e 86 anni, e un uomo di 83 anni); 9 in provincia di Bologna (5 donne – rispettivamente di 82, 87, 90 e 2 di 91 anni – e 4 uomini, di 71, 79, 82, 85 anni); 1 nel ferrarese (una donna di 84 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (3 donne, di 82, 94 e 97 anni, e un uomo di 93). Nessun decesso nelle province di Ravenna e Rimini. Infine, si segnala il decesso di un uomo di 75 anni a Parma, ma residente a Verona. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.489.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 211 (+8 rispetto a ieri), 2.092 quelli negli altri reparti Covid (+37). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 13 a Parma (+1), 18 a Reggio Emilia (+1), 44 a Modena (invariato), 52 a Bologna (+1), 18 a Imola (+2), 22 a Ferrara (-1), 6 a Ravenna (numero inviato rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato), 8 a Cesena (+2) e 17 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:19.855 a Piacenza (+48 rispetto a ieri, di cui 35 sintomatici), 17.553 a Parma (+162, di cui 88 sintomatici), 32.682 a Reggio Emilia (+229, di cui 140 sintomatici), 44.593 a Modena (+515, di cui 383 sintomatici), 52.057 a Bologna (+663, di cui 398 sintomatici), 8.942 casi a Imola (+89, di cui 53 sintomatici), 14.798 a Ferrara (+122, di cui 41 sintomatici), 19.327 a Ravenna (+216, di cui 81 sintomatici), 9.704 a Forlì (+101, di cui 80 sintomatici), 11.670 a Cesena (+172, di cui 109 sintomatici) e 24.298 a Rimini (+258, di cui 130 sintomatici).
Riccione100, costituito il comitato organizzatore
(Rimini) Questa mattina la giunta del Comune di Riccione ha dato il via libera alla costituzione del comitato scientifico ed organizzatore che sarà il cuore pulsante del Centenario della città di Riccione.
Responsabile del Centenario per l'Amministrazione sarà l'assessore ai Servizi Educativi, Biblioteca e Museo, Alessandra Battarra. "E' un grande onore e una grande responsabilità alla quale ho risposto subito con entusiasmo - ha detto l'assessore Battarra -. Dal punto di vista personale, mi sento fortunata a poter vivere i 100 anni della nostra città, esserci insieme con tutta l'amministrazione e con tutta la comunità di Riccione. Il Centenario della nostra città sarà una festa lunga un anno che andrà dal 19 ottobre 2021 al 19 ottobre 2022. Questo anno sarà costellato di bellissime tappe dove tutti gli eventi come quelli per il Natale o per la Pasqua, come la nostra bella estate, saranno declinati nella cifra del Centenario. Tutta la comunità sarà coinvolta, dai luoghi della cultura come il Museo, il Teatro e la Biblioteca, ma anche le associazioni di volontariato, i comitati di quartiere, le scuole senza dubbio, le associazioni di categorie e i consorzi. Tutti noi dobbiamo avere la possibilità di dare il nostro contributo. Per farlo abbiamo anche pensato ad una sede storica, Villa Franceschi, che sarà il quartier generale per il Centenario e dove si potranno raccogliere i contributi di idee ma anche documentali della città".
Il 19 ottobre 1922 con Regio Decreto n° 1439 veniva sancita la nascita di Riccione comune autonomo. L'autonomia di Riccione ha suggellato il punto di arrivo di un processo economico e sociale veicolato dalla nascita e dallo sviluppo dell'industria turistica, ed ha siglato anche il punto di partenza per il raggiungimento di nuovi grandi traguardi della comunità riccionese "inverando un sogno coltivato con amore ed impegno di opere da generazioni di riccionesi ricchi di fantasia, di idee e di talenti da mettere a frutto" (cit. Dante Tosi).
"I cento anni della nascita del comune di Riccione rappresentano un'opportunità unica e straordinaria per celebrare questa significativa ricorrenza storica, culturale e istituzionale e per valorizzare l'identità della città e delle sue istituzioni come volano di un nuovo sviluppo - ha detto il sindaco Renata Tosi -, l'Amministrazione comunale intende promuovere una programmazione di iniziative che attraverso rassegne, incontri e progetti espositivi, editoriali, multidisciplinari e spettacolari coinvolgano autori, artisti, ricercatori, insegnanti e studenti, unitamente a eccellenze culturali, associazioni, archivi, istituti, musei e biblioteche della città, della provincia e della regione chiamati a rendere testimonianza e a raccontare un secolo di avvenimenti e storia e nel contempo a porre una riflessione sul presente e sul futuro della città. Ci saranno anche delle pubblicazioni che resteranno a testimonianza solenne del nostro Centenario".
Il calendario delle iniziative partirà dal compimento dei novantanove anni di autonomia il prossimo 19 ottobre 2021 fino al Centenario in data 19 ottobre 2022, e coinvolgerà i singoli cittadini e tutte le realtà e le loro forme espressive, aggregative ed associative della città di Riccione. Infine, il Centenario dell'autonomia di Riccione costituisce un'occasione per valorizzare luoghi, spazi e contenitori storici dell'intero contesto territoriale cittadino e per tramandare il patrimonio materiale ed immateriale della memoria cittadina in ambito locale, nazionale ed internazionale.
Considerato che l'iniziativa comporta un'organizzazione articolata e complessa e richiede la collaborazione di più soggetti coinvolti nei vari ambiti del progetto la Giunta comunale ha istituito un comitato scientifico e organizzatore per il Centenario che procederà alla definizione del programma delle iniziative ed eventi anche attraverso la raccolta e la valutazione di idee e progetti presentati dai singoli cittadini e da tutte le realtà della città. Faranno parte del comitato Stefano Medas, archeologo subacqueo e navale, autore di romanzi storici, esperto di marineria; Lorenzo Conti, curatore e critico di arti sceniche; Roberto Cesarini, capo di gabinetto del sindaco; Simona Cesarini, giornalista incaricata staff del sindaco; Simone Bruscia, posizione di alta specializzazione presso il settore "turismo, sport, cultura, eventi" con compiti di programmazione e coordinamento degli eventi turistici, culturali e sportivi; Simona Terenzi, responsabile servizio coordinamento attività ed eventi turistici e culturali; Sara Andruccioli, istruttore amministrativo-contabile servizio cultura, anche con funzioni di segreteria. Fanno parte del comitato Renata Tosi, sindaco di Riccione in qualità di presidente, ed Alessandra Battarra, in qualità di assessore delegato al Centenario e l'assessore al Turismo, Stefano Caldari.
Vaccini, 26mila persone immunizzate in Romagna
(Rimini) In Emilia-Romagna la campagna vaccinale inizia già a portare i suoi frutti nelle due categorie che sono state le prime a beneficiarne, perché tra quelle più a rischio: il personale sanitario e gli ospiti delle CRA. Dal 20 dicembre al 21 febbraio i casi di positività tra gli operatori sanitari sono passati da 720 a 100, registrando quindi un calo dell’86%, e nello stesso arco di tempo le persone assistite nelle strutture socio-sanitarie che hanno contratto il virus sono passate da 2.353 a 782, con una diminuzione pari al 66%. Un risultato ancora più significativo se si considera che le nuove positività complessive, sul totale della popolazione, non hanno purtroppo registrato alcuna flessione. Anzi, sono state maggiori nella settimana dal 15 al 21 febbraio rispetto a quella dal 14 al 20 dicembre.
In totale sono più di 90mila gli uomini e le donne che lavorano nel mondo della sanità ad avere ricevuto entrambe le dosi di vaccino, che anche per queste categorie, come per l’intera popolazione, è su base volontaria: sono già stati immunizzati il 75% dei medici, il 68% degli infermieri e il 58% degli operatori sanitari. E Nelle Cra sono quasi 20.000 gli ospiti che hanno concluso il ciclo vaccinale, con oltre il 90% delle residenze al momento Covid-free: ad oggi, infatti, sul totale di 1.428 strutture presenti da Piacenza a Rimini, in sole 126 strutture sono presenti degenti positivi.
Come va l’immunizzazione e per quanto tempo si mantiene
I primi studi effettuati in Emilia-Romagna, in particolare dall’Azienda ospedaliera di Modena, sul livello dell’immunizzazione garantita dal vaccino e sulle sue conseguenze, danno risultati confortanti. Su 4.296 operatori sanitari presi in esame, a distanza di 4 settimane dalla seconda dose è stata valutata la quantità e la qualità della risposta immunitaria: nel 99,99% dei casi il personale vaccinato ha sviluppato gli anticorpi fondamentali per evitare il contagio. E per quanto riguarda le reazioni avverse, non ne risultano né di gravi né di inattese: il sintomo più frequente è il dolore dove è stata praticata l’iniezione, a seguire la febbre.
Un’altra ricerca in corso, condotta dall’Azienda Usl della Romagna con l’Unità operativa di microbiologia di Pievesestina di Cesena su 10mila dei propri operatori sanitari già vaccinati con prima e seconda dose, permetterà inoltre di dare risposta a un interrogativo fondamentale: qual è la tempistica e la reale durata dell’immunità indotta dai vaccini anti-Covid.
“La prima fase della campagna vaccinale, peraltro ancora in corso mentre è iniziata quella verso i grandi anziani, sta dando ottimi risultati, e con ottimi risultati intendiamo centinaia di vite salvate- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Saremmo arrivati anche a una immunizzazione ben superiore, se i quantitativi consegnati dai produttori fossero stati sempre rispettati: come Regione siamo pronti ad accelerare in ogni momento, se ci saranno garantite adeguate dosi di vaccino. Intanto, l’Emilia-Romagna fa importanti passi avanti anche sul fronte della ricerca: i due studi testimoniano- chiude Donini- la capacità dei nostri professionisti di guardare avanti, anche in momenti complicati come quello attuale. Assieme alla gestione dell’emergenza è importante, infatti, valutare scientificamente anche gli effetti a lungo termine della vaccinazione, e mettere i risultati a disposizione della comunità scientifica”.
Le vaccinazioni provincia per provincia
Al 23 febbraio, quindi a meno di due mesi dal Vaccine day del 27 dicembre, in Emilia-Romagna sono stati immunizzati 90.308 operatori sanitari e 19.486 ospiti delle Cra, le prime categorie a ricevere il vaccino perché più a rischio, in quanto maggiormente esposte e fragili.
Per quanto riguarda la suddivisione dei vaccinati per Azienda sanitaria di riferimento, hanno ricevuto due somministrazioni e quindi completato il ciclo a Piacenza 5.002 professionisti della sanità e 1.638 ospiti delle strutture socio-sanitarie; a Parma sono rispettivamente 10.645 e 2.186 persone; a Reggio Emilia 7.379 e 2.012, a Modena 13.725 e 2.639; a Bologna 21.436 e 3.614; a Imola 2.245 e 551; a Ferrara 8.921 e 1.700; nelle province dell’Ausl della Romagna (quindi Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini) 20.955 e 5.146.
26 febbraio
Pasqua “chiusa” | Una “regia strategica” per il turismo | Contagi in crescita
Turismo, Garavaglia propone all'Anci "cabina di regia"
(Rimini) “Ieri ho incontrato le Regioni e oggi incontro i Comuni. Noto con soddisfazione che abbiamo tutti un obiettivo condiviso: andare uniti sulla promozione turistica del brand Italia nel mondo e migliorare l'aspetto digitale. La promozione deve invitare il turista a venire in Italia e non perdersi in mille rivoli. Sulla tematica dei ristori, nel prossimo decreto affronteremo il tema ottimizzando i meccanismi, quello che si è fatto sull’onda dell’emergenza può essere migliorato. Sul tema Bolkestein lo affronterò subito con il ministro competente delle infrastrutture e dei trasporti. Do sin d’ora la mia piena disponibilità a istituire con i Comuni una cabina di regia permanente che si riunisca periodicamente, così come ho fatto ieri con le Regioni”.Così il ministro per il turismo Massimo Garavaglia ai delegati Anci incontrati in video conferenza ieri.
Turismo, Gnassi chiede al ministro un piano strategico
(Rimini) La costruzione di un piano di rilancio del turismo, il Recovery Fund, le misure a breve periodo per tenere in vita e rilanciare le aziende turistiche, il tema dei canoni demaniali marittimi, il rilancio del settore fieristico e la costituzione di una cabina di regia permanente con i comuni. Questi alcuni dei temi al centro del primo confronto in videoconferenza fra il neoministro del Turismo Massimo Garavaglia, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente della commissione Anci turismo Luca Pastorino e il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, delegato Anci al Turismo, che si è svolto questo pomeriggio. Un confronto ampio che ha sancito l’attenzione del governo per il contributo che i Comuni possono dare per strategia e azioni sinergiche coordinate.
“Come sindaci - così il Presidente Antonio Decaro - sentiamo la responsabilità di farci trovare pronti per la ripartenza del turismo, alla quale ci auguriamo di poter lavorare presto. Abbiamo avviato uno scambio col nuovo ministro e accolto con piacere la sua proposta di riunirci sul tema periodicamente”.
Il Sindaco Gnassi ha espresso l’augurio di buon lavoro al ministro e soddisfazione per l’attenzione che il nuovo governo ha riservato al turismo che vede finalmente un ministero interamente dedicato al settore. Il Sindaco di Rimini, il presidente Pastorino e il presidente dell’Anci Decaro hanno assicurato la piena disponibilità dell’associazione dei comuni italiani a collaborare con il Ministro Garavaglia e con il Governo per un confronto costruttivo per affrontare da subito le grandi sfide che attendono un settore messo in ginocchio dalla pandemia e per le azioni di sistema per il rilancio strategico del settore che attendono da anni di essere attuate e che ora non sono più rinviabili.
Mai come adesso il settore turistico ha bisogno di nuovi modelli di sviluppo, fondati sulla preservazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale che ne costituiscono le principali chiavi di successo. Il Recovery Fund deve essere lo strumento di rilancio dell’industria turistica oggettivamente la più penalizzata dalla pandemia. È la prima volta che la filiera dell’accoglienza ha l’opportunità concreta di essere considerata settore industriale a tutti gli effetti, a cui approcciarsi con risorse economiche adeguate per sostenerne la competitività, l’ammodernamento, la digitalizzazione, la sostenibilità e la logistica attraverso un piano a breve, medio e lungo respiro.
“Occorre definire – ha commentato il Sindaco Gnassi - un piano strategico e di rilancio dopo una crisi epocale per quello che, non senza retorica, viene spesso considerato il petrolio italiano. Come Anci abbiamo chiesto questo incontro, e ringraziamo il Ministro per averlo accolto e subito inserito nella sua agenda, perché, seppur consapevoli del fatto che per competenze assegnate la materia è delegata alle Regioni, sappiamo anche che poi, di fatto, i fautori e i player determinanti sono proprio i comuni: dalle norme urbanistiche ed edilizie per le imprese turistiche in senso lato, da quelle ricettive, a quelle di scambio e commercio, alla rigenerazione urbana di prodotto turistico. Occorre, a nostro modo di vedere, agire sull'emergenza turismo su due piani. Quello a breve periodo deve avere l’obiettivo di tenere in vita le aziende turistiche: decreto ristori con indennizzi equi e mirati, incentivi fiscali del superbonus 110% estesi anche alle strutture ricettive, sostegno attraverso le politiche per il lavoro per chi è in difficoltà, un grande piano di investimenti per la concessione di contributi a fondo perduto per l’ammodernamento delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, iniziative di sostegno e facilitazioni di accesso al credito per le imprese turistiche, sostegno e agevolazioni fiscali per le imprese di settore, investimenti per lo sviluppo digitale. Bene alla proroga del bonus vacanza al 31 dicembre, ma chiediamo che questa agevolazione possa diventare strutturale fino a quando saremo usciti definitivamente da questa crisi Parlare di “sistema Italia” per noi significa anche che Regioni e Comuni non si muovano in ordine sparso. Prendiamo ad esempio il tema dei canoni demaniali marittimi. Come noto, sta determinando enormi problematiche e incertezze nei Comuni tali da generare sul territorio nazionale comportamenti ed azioni amministrative non omogenee ed uniformi, anzi diverse non solo fra Regione e Regione, ma anche fra Comuni della stessa Regione. L’esposizione dei Comuni rispetto ad un quadro di regole non certe né chiare è altissima, aggravata anche dall’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio le imprese turistiche e necessita di urgente attenzione da parte del Governo e del Ministero competente. A destare preoccupazione anche lo stato del sistema fieristico italiano, fra i settori più gravemente colpiti dal perdurare della pandemia. L’aiuto al settore fieristico non è un tema che può essere ignorato e affidato solamente alla responsabilità degli enti locali: il rafforzamento del settore deve essere uno snodo cruciale del progetto di rilancio del Paese”.