(Rimini) Fino a 45mila dosi di vaccino al giorno, oltre 1,3 milioni al mese, col dispiegamento possibile quotidiano di 75 team e oltre 1.000 operatori in oltre 70 punti vaccinali da Piacenza a Rimini. È quanto il sistema sanitario regionale può garantire in presenza delle dosi di vaccino necessarie. Un ritmo di somministrazioni che permetterebbe di immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli entro l'estate. Con la priorità, una volta terminata l’attuale fase 1, che viene estesa anche alle forze dell’ordine, data alle fasce di popolazione più esposte al Covid: anziani, persone con più di 60 anni, quelle con patologie croniche, a rischio di malattie gravi o morte, disabili, insegnanti e personale scolastico ad alta priorità.

E’ l’organizzazione messa a punto nel Programma di attuazione del piano vaccinale nazionale contro il Coronavirus della Regione Emilia-Romagna, definito, anche sulla base delle indicazioni ministeriali e della gestione commissariale, con l’individuazione di tempi, luoghi, modalità organizzative di somministrazione del vaccino, fasce di popolazione. Quello della Regione è un programma flessibile, strutturato su quattro scenari diversi, perché basato sulla quantità di vaccini consegnati settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer Biontech, Moderna, AstraZeneca e J&J), ma che prevede da subito una struttura organizzativa in grado di fare appunto 45mila dosi al giorno.

Una macchina complessa, con un’organizzazione pensata nel dettaglio e un cronoprogramma preciso messo a punto conle Aziende sanitarie e Ospedaliere del territorio, illustrata ai presidenti dei Gruppi consiliari in Assemblea legislativa, ai sindacati di categoria e, nel pomeriggio di oggi, ai firmatari del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. A presentare il programma sono stati oggi in videoconferenza stampa dalla Regione il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

“In Emilia-Romagna - affermano il presidente Bonaccini e l’assessore Donini - siamo pronti a garantire la vaccinazione di tutta la popolazione entro l’estate, se potremo contare sulle dosi necessarie. Già in questa prima fase della campagna, nella nostra regione si registra il più alto numero di vaccinati in rapporto alla popolazione, ma vogliamo essere messi nelle condizioni di fare molto di più, per garantire al massimo la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, e arrivare a frenare il contagio in maniera definitiva. La macchina organizzativa che abbiamo messo a punto con questo piano ci permette di somministrare già adesso fino a un milione e 300mila vaccini al mese, 45mila al giorno: basta, quindi, con i tagli nelle forniture, che anzi dovranno aumentare, e di tanto. Stiamo parlando della più vasta e importante operazione di salute pubblica che sia mai stata fatta e, insieme, dobbiamo completarla velocemente e con efficacia. Ricordiamo a tutti che la vaccinazione è l’unica strada per uscire dalla pandemia e che il Paese, così come l’Europa, non possono più permettersi ritardi sulla tabella di marcia”.  

“Importante- aggiungono-, nell’ambito del programma di vaccinazione regionale, potrà essere l’apporto dei Medici di medicina generale. Apporto che sarà definito sulla base dell’accordo nazionale che è in fase di chiusura in questi giorni.  Li ringraziamo per la disponibilità che hanno manifestato, che si tradurrà non solo in un supporto concreto per la vaccinazione - che andrà organizzata presso i loro ambulatori o nei centri vaccinali delle Ausl, sulla base dei vaccini disponibili e delle loro caratteristiche di conservazione - ma anche nell'individuazione dei pazienti fragili e con maggiori difficoltà a raggiungere i luoghi di vaccinazione”.

Le fasi del programma regionale. Il piano vaccinale fissato a livello nazionale prevede diverse fasi di attuazione, con interessamento graduale della popolazione in riferimento a priorità di età, patologia e attività essenziale per la collettività.

Su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, sta proseguendo la prima fase, avviata a livello europeo e italiano lo scorso 27 dicembre con il Vaccine Day e protratta oltre i tempi previsti a causa dei problemi di consegna delle dosi da parte delle Aziende produttrici. È riservata a: operatori sanitari/sociosanitari sia pubblici che privati accreditati, operatori sanitari libero professionisti, compresi i componenti delle organizzazioni territoriali (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta); residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; volontari/dipendenti delle associazioni che svolgono attività di emergenza; personale tecnico-amministrativo in presenza nei presidi sociosanitari, farmacisti, odontoiatri e, successivamente, gli operatori libero professionisti. Inoltre, grazie alla disponibilità di dosi di vaccino AstraZeneca, è stato possibile inserire nella prima fase di vaccinazioni anche le forze dell’ordine.

Ultimate le vaccinazioni su questo target di popolazione - ad oggi sono state vaccinate 132.913 persone e di queste 89.364 hanno già completato il ciclo vaccinale con due dosi, per un totale di 222.277 vaccini somministrati - si procederà, tra fine febbraio e inizio marzo, con tutti i cittadini dagli 80 anni in su, che in regione sono 368.300: potranno iniziare a prenotarsi da lunedì 15 febbraio. Intanto, in questi giorni è già partita la vaccinazione a casa alle persone ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi se di età uguale o superiore agli 80 anni. La Regione ha già chiesto al Governo di inserire in questa fascia prioritaria anche le persone con disabilità al 100% non autosufficienti, in particolare quelli con patologie per le quali il Covid rappresenta un rischio di salute grave, ed è sul tavolo la proposta di includere anche i caregiver.

Il Piano nazionale vaccini del 12 dicembre scorso, presentato in Parlamento dal ministro Roberto Speranza, è in fase di revisione, soprattutto per quanto riguarda le priorità delle categorie a rischio, alla luce della disponibilità, seppur ridotta rispetto al dichiarato, del vaccino di AstraZeneca e alle indicazioni d’uso quest’ultimo vaccino (fascia di età). La programmazione delle fasi successive, quindi, è passibile di ulteriori modifiche.

La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende infatti, oltre alle persone over 80 non vaccinate in precedenza, quelle in fascia d’età tra i 60 e i 79 anni (partendo dai 70-79enni a scendere), che in Emilia-Romagna sono quasi 1 milione (998 mila). E ancora: persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età; gruppi sociodemografici a rischio significativamente più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico, docente e non docente, “ad alta priorità”. Nel caso in cui i disabili al 100% non vengano inseriti a livello nazionale in fase 1, in Emilia-Romagna saranno vaccinati in questa fase, assieme a tutte le persone con disabilità in condizioni patologiche a maggior rischio di sviluppare quadri gravi. A questo proposito, si è in attesa di indicazioni ministeriali dell’elenco delle patologie croniche da considerare a rischio. 

La terza fase sarà rivolta a: insegnati e personale scolastico rimanente, lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, persone con comorbidità moderata di ogni età.

La quarta fase vedrà la campagna vaccinale estesa alla popolazione rimanente (dai 16 anni- come avviene ovunque secondo le indicazioni scientifiche - ai 59 anni).

Solo sulla base delle forniture attuali, a marzo saranno comunque già immunizzate oltre 500mila persone (per un milione di dosi somministrate) ed entro giugno tutte le persone e categorie a rischio. L’auspicio è ovviamente quello che possano essere disponibili molte più dosi, per accelerare con il programma vaccinale.

Come prenotare la vaccinazione. Tutti i cittadini dagli 80 anni in su riceveranno la prossima settima a casa una lettera a firma del presidente Stefano Bonaccini in cui saranno spiegate le modalità di prenotazione. Per loro, a partire da lunedì 15 febbraio, saranno molteplici i canali possibili per effettuare la prenotazione: Cup, Farmacie Cup, prenotazione telefonica, Fascicolo sanitario elettronico, Portale regionale Salute.

Per tutte le altre categorie, la possibilità di prenotazione sarà attivata progressivamente, sulla base del piano vaccinale. Infine, per le altre categorie in questa prima fase, viene mantenuta l’attuale modalità di prenotazione. La prenotazione avviene senza prescrizione del medico curante

(Rimini) Il Comune di Rimini aderisce alle iniziative organizzate dall'Università di Bologna e da Amnesty International insieme a studenti, docenti, cittadini e sindaci di diverse città, per condividere i tanti appelli e i messaggi provenienti da tutto il paese: voci unanimi che chiedono fortemente giustizia e libertà per lo studente egiziano Patrick Zaki. 


A un anno esatto dallo stato di fermo del giovane studente dell'Alma Mater, lunedì 8 febbraio, alle 9.30, è previsto un appello ancor più accorato per chiedere fortemente la sua libertà, affinché possa tornare dai suoi cari e riprendere il suo percorso di studi e di vita. A questo scopo l'Università di Bologna ha organizzato un evento online, aperto a tutti, sulla pagina Facebook ( https://www.facebook.com/unibo.it ) e Youtube Unibo ( https://www.youtube.com/user/UniBologna ) per presentare al Presidente della Repubblica l'insieme delle città italiane che, in questi mesi ed in modi diversi, hanno mostrato attenzione per Patrick. 
Un'attenzione per la quale il Comune di Rimini ha subito accolto positivamente anche la richiesta avanzata dal Gruppo di Rimini di Amnesty International, che ha chiesto di illuminare di giallo, sempre lunedì 8 febbraio,  un monumento o luogo simbolo della città, in occasione del primo anniversario dell'incarcerazione di Patrick. Un'iniziativa nazionale, a cui parteciperà anche il Comune di Rimini con un gesto di grande efficacia virale e potenza espressiva, che vedrà - lunedì sera - Castel Sismondo illuminato di giallo.  
Proprio su questa stressa lunghezza d'onda e condivisione di idee che lo scorso 12 dicembre la Presidente del Consiglio Comunale Sara Donati e la Vicesindaco Gloria Lisi avevano aderito all'iniziativa proposta dall'Associazione "InOltre",  sottoscrivendo la lettera per la richiesta di scarcerazione di Patrick Zaki e affiggendo, all'ingresso del Consiglio Comunale, un "ritratto di parole" che tracciano il viso dello studente detenuto in Egitto. 
Ricordiamo che esattamente un anno fa - il 7 febbraio 2020 - Patrick George Michael Zaki Soliman è stato arrestato all'aeroporto del Cairo, mentre stava tornando a casa per un breve periodo di pausa prima di iniziare il suo secondo semestre di studi all'Università di Bologna, dove si era iscritto al Master europeo GEMMA in Studi di genere e delle donne. Da allora Patrick Zaki è in stato di fermo: ha compiuto i suoi 29 anni nel carcere di Tora, dove si trova, e dove continua ad aspettare, tra ripetuti rinvii di udienze e rinnovi di custodia cautelare, l'esito della sentenza che dovrà decidere delle sue sorti. Patrick era arrivato in Italia nel settembre 2019 con una prestigiosa borsa di studio Erasmus Mundus, ottenuta dopo un rigoroso processo di selezione che ha visto quasi seicento domande da parte di studentesse e studenti di tutto il mondo, con 29 borse assegnate in tutta Europa di cui 3 a Bologna.
Venerdì, 05 Febbraio 2021 14:08

5 febbraio

Variante inglese | Confusione Pd | Offerta perValentini

(Rimini) Sono dodici gli interventi finanziati con i contributi stanziati dalla Regione Emilia Romagna dal bando "zone rosse", che consentiva agli enti locali delle aree più colpite dalla prima ondata pandemica di accedere a risorse utili per la realizzazione e il completamento di interventi strategici per lo sviluppo del territorio. La Regione ha formalizzato con una comunicazione ufficiale l'elenco degli interventi ammessi a finanziamento e che interessano sia il comparto mare sia le zone più interne.

 Tra le opere già progettate e inserite nella programmazione dei lavori pubblici si segnalano interventi di riqualificazione delle aree urbanizzate (540mila euro di contributo), la realizzazione del parcheggio "Kiss and Ride" vicino all'asilo "il Volo" (200mila euro), l'adeguamento funzionale e ambientale del Lungomare Spadazzi nell'ambito del Parco del Mare (590.400 euro), la riqualificazione di spazi urbani per la pedonalizzazione dei lungomare di Torre Pedrera, Viserbella, Viserba e Rivabella (360mila euro), la realizzazione della palestra della scuola elementare "Montessori" (643.500 euro), la messa in sicurezza del Ponte dello Scout sul deviatore Marecchia (270mila euro), la riqualificazione dei cimiteri del Forese (90mila euro), gli interventi di adeguamento del sottopasso Viale Oslo (90mila euro), la valorizzazione identitaria e storica del Borgo San Giovanni (595.800 euro).

"E' dunque arrivata la conferma della possibilità di accedere a risorse importanti per dare prosecuzione ad una serie di interventi diffusi sull'intero territorio comunale – è il commento dell'amministrazione Comunale – dalla zona della marina, oggi al centro di una radicale trasformazione urbana da Torre Pedrera a Miramare, arrivando alle aree maggiormente urbanizzate della città fino al forese. Occasioni di rigenerazione urbana e allo stesso tempo di ripartenza".

(Rimini) Domani le Industrie Valentini, presenteranno in tribunale la richiesta di concordato liquidatorio. Se ne è parlato oggi in regione, presenti Roberto Poli staff assessorato al lavoro, Stefano Mazzetti staff crisi aziendali, per la Provincia di Rimini Simone Gobbi, per il Comune di Rimini l’assessore Mattia Morolli, per l’azienda Gianluca Valentini e l’ingegnere Luca Peli, per la Cgil territoriale la Segretaria generale Isabella Pavolucci, per la Fillea Cgil di Rimini Renzo Crociati, Roberto Casanova per la Filca Cisl Romagna e la RSU aziendale. 
"Tra le proposte, è stata segnalata la disponibilità di un imprenditore delle Marche, già operante nel settore del legno, intenzionato a rilevare il ramo produttivo e a rilanciare il settore", rende noto Crociati della Cgil. "Dalle anticipazioni legate a questa ipotesi, e in attesa dell’asta competitiva, i 130 lavoratori in produzione dovrebbero essere tutti riassunti, mentre i restanti 19 verrebbero dichiarati in esubero, ma si tratta ancora di ipotesi tutte da discutere".
L’altra data già calendarizzata è l’8 Febbraio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per definire l’accordo di Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività e valevole per 12 mesi. Ricordiamo che il 7 febbraio scadrà la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale iniziata l’8 giugno 2020. "Il tema della garanzia di una copertura economica per i lavoratori è stato posto a più riprese dai rappresentanti sindacali tenendo conto che la procedura non prevede l’anticipo della Cassa da parte dell’Azienda ma il pagamento diretto dell’INPS e i tempi non sono immediati. Abbiamo chiesto pertanto che Azienda e Tribunale trovino una soluzione nell’ambito delle norme. Contestualmente l’altro percorso che è stato sollecitato è quello che le Istituzioni avviino un confronto con gli Istituti di Credito affinché concedano da subito un anticipo dell’indennità di Cassa".
Altre garanzie "sono state chieste sui livelli occupazionali e rispetto alle condizioni contrattuali che verranno applicate, nonché sul nuovo piano industriale di rilancio.
Da dire che la Regione manterrà aperto il tavolo per un monitoraggio sui temi aperti già da ora ma anche su quelli che potrebbero subentrare dopo l’acquisizione".

Giovedì, 04 Febbraio 2021 18:06

Valentini, comune e provincia "soddisfatti"

(Rimini) Questa mattina si è tenuto il tavolo regionale di crisi sulle Industrie Valentini e al termine dell’incontro l'assessore del Comune di Rimini, Mattia Morolli, e il consigliere della Provincia, Simone Gobbi, rilasciano la seguente dichiarazione congiunta: “Esprimiamo soddisfazione per il risultato in via di definizione. L'offerta presentata da un importante imprenditore italiano del settore, da un lato, infatti, permette di dare continuità ad un'azienda storica del nostro territorio, dall’altro di mantenere la governance in mano ad una realtà locale. Anche il risultato in termini di salvaguardia dei posti di lavoro, cosa per noi prioritaria, è fondamentale, e a tale riguardo auspichiamo che anche la dozzina di persone rimaste fuori dall'accordo (sui 149 dipendenti complessivi) trovino una soluzione soddisfacente. Siamo disponibili ad avviare da subito un confronto con le banche coinvolte, allo scopo di permettere ai lavoratori rimasti in cassa integrazione straordinaria di ricevere in tempi brevi le anticipazioni spettanti. In un momento di crisi come questo, infatti, per noi è fondamentale che nessuno venga lasciato indietro e che venga riconosciuta dignità a tutti i lavoratori coinvolti.”

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 222.804 casi di positività, 1.192 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.882 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi, rispetto al numero di tamponi fatti da ieri, è del 4,6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, per poi proseguire con gli ultraottantenni assistiti a domicilio: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 233.523 dosi, di cui 5.853 oggi; sul totale, 98.201 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale e sono perciò immunizzate. Si ricorda che, alla luce delle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech previste in Emilia-Romagna per questa settimana, anche per i prossimi giorni proseguiranno in via prioritaria i richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 494 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 377 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 551 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,3 anni. Sui 494 asintomatici359 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing39 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 11 con gli screening sierologicitramite i test pre-ricovero. Per 80 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 202 casi, poi Bologna (196), Reggio Emilia (136) e Rimini (134). Seguono Cesena (95), Ferrara (93), Parma (81), Ravenna (70), Imola (68), Piacenza (67) e infine Forlì (50). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.514 tamponi molecolari, per un totale di 3.040.307 A questi si aggiungono anche 237 test sierologici e 10.368 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.726 in più rispetto a ieri di cui 350 a Rimini e raggiungono quota 169.281.
casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 43.809 (-592 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 41.575 (-510), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 58 nuovi decessi: 5 a Piacenza (3 donne - due di 72 e una di 98 anni – e 2 uomini, di 85 e 91 anni); 4 a Parma (3 donne di 89, 93 e  94 anni e un uomo di 81 anni); 4 in provincia di Reggio Emilia (2 donne, di 91 e 93 anni, e 2 uomini di  79 e 85 anni); 5 nella provincia di Modena (4 uomini - rispettivamente di 82, due di 87 e uno di 93 e una donna di 79 anni); 24 in provincia di Bologna (14 donne: 79, 82, due di 84, 87, 88, due di 90, una di 92, due di 94, 97, 100, 101 e 10 uomini: 66, 76,78, 84, 86, 87, due di 88, 91 e 95 anni); 1 a Imola (una donna di 90 anni); 4 nella provincia di Ferrara (2 uomini di 70 e 88 anni e 2 donne di 87 e 88); 1 in provincia di Ravenna (una donna di 89 anni); 9 in provincia di Forlì-Cesena (6 donne di 67, 79, 84, 90, 91 e 96 anni e 3 uomini: due di 74 e uno di 90 anni); nessun decesso nel riminese. Va registrato, inoltre, il decesso di una donna di 89 anni residente fuori regione ma deceduta a Piacenza. Il numero alto di decessi nel bolognese comunicati in questi ultimi due giorni risente dell’allungamento dei tempi necessari per la conferma della causa di decesso nel territorio di competenza dell’Azienda sanitaria. Alcuni di essi, infatti, sono avvenuti nei giorni scorsi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.714.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 188 (-6 rispetto a ieri), 2.046 quelli negli altri reparti Covid (-76). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 12 a Parma (- 2), 15 a Reggio Emilia (invariato), 36 a Modena (-2), 39 a Bologna (-2), 13 a Imola (invariato), 27 a Ferrara (+1), 7 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (+1) e 18 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.635 a Piacenza (+67 rispetto a ieri, di cui 45 sintomatici), 15.574 a Parma (+81, di cui 43 sintomatici), 29.562 a Reggio Emilia (+136, di cui 78 sintomatici), 39.147 a Modena (+202, di cui 132 sintomatici), 44.035 a Bologna (+196, di cui 144 sintomatici), 7.130 casi a Imola (+68, di cui 32 sintomatici), 13.006 a Ferrara (+93, di cui 17 sintomatici), 16.800 a Ravenna (+70, di cui 38 sintomatici), 8.446 a Forlì (+50, di cui 40 sintomatici), 9.670 a Cesena (+95, di cui 67 sintomatici) e a 20.799 Rimini (+134, di cui 62 sintomatici)

(Rimini) Arrivate proposte di acquisto per la Valentini Industrie di Rimini, storica azienda riminese che produce mobili per la casa e l’ufficio. È quanto emerso nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina in viale Aldo Moro, convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro Vincenzo Colla, al quale sono intervenuti, oltre la Regione e l’Agenzia regionale per il Lavoro, l’assessore del Comune di Rimini Mattia MorolliSimone Gobbi per la Provincia di Rimini, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, le Rsu e i vertici dell’Azienda. L’Azienda ha comunicato che domani, come previsto, depositerà un concordato liquidatorio al Tribunale di Rimini unitamente alle diverse proposte di acquisto, tra cui una da parte di un imprenditore del settore che punta ad acquisire tutta la linea produttiva.

“Nel ritenere che l’impresa abbia valutato anche le risposte di solidità finanziaria, restiamo in attesa delle valutazioni che competono al Tribunale– ha commentato l’assessore Colla.- Se la proposta presentata sarà assunta e consolidata nell’ambito della procedura concordataria, saremmo di fronte a un fatto molto rilevante che consentirebbe continuità industriale e occupazionale. Si andrebbero così a salvaguardare le competenze in una filiera importante come quella dell’arredamento, a beneficio non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche dell’indotto di tutto il territorio. Naturalmente siamo impegnati affinché siano garantite soluzioni positive per tutte le persone attualmente impiegate presso l’azienda”.

Nei giorni scorsi è stato firmato un accordo per la richiesta di cassa integrazione straordinaria, Cigs, per cessazione attività, che sarà esaminata dal Ministero del Lavoro nella conferenza congiunta che si terrà lunedì prossimo 8 febbraio. Istituzioni locali e Organizzazioni sindacali sono inoltre impegnate a sviluppare nei prossimi giorni un confronto con gli istituti di credito locali per verificare le condizioni per l’anticipo degli ammortizzatori ai lavoratori.

Il tavolo di salvaguardia occupazionale avviato in Regione rimane aperto in attesa della conclusione dell’asta competitiva che definirà il nuovo proprietario di Industrie Valentini, per un confronto sul futuro dell’azienda riminese.

(Rimini) Un consenso "unanime dal mondo del nuoto riminese al nuovo polo sportivo dedicato all'acqua che sorgerà a Viserba". Il progetto e la proposta di nuova collocazione dell'impianto comunale sono stati illustrati ieri pomeriggio in videoconferenza dall'assessore allo Sport Gian Luca Brasini e dall'assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad ai rappresentanti delle diverse associazioni del mondo del nuoto della città, i primi diretti interessati alla realizzazione del nuovo polo per l'acqua che sarà in grado di rispondere alla domanda di servizio a tariffe calmierate oltre che per le associazioni sportive, anche per le scuole, centri anziani.   

Per l'Amministrazione è stata l'occasione per presentare le caratteristiche e le dotazioni dell'impianto previste nello studio di fattibilità, ma soprattutto per raccogliere suggerimenti e pareri utili per i prossimi step progettuali. Le società sportive hanno mostrato apprezzamento per le scelte tecniche legate agli spazi acqua, sia per le dimensioni sia per la profondità. Il progetto prevede infatti tre vasche, di cui una principale da dieci corsie da 25 metri e le altre due vasche per attività varie (esempio fitness in acqua, acqua motricità per bambini, avviamento al nuoto per ragazzi, recupero funzionale).   

Apprezzato dalle società sportive anche il percorso procedurale che porterà alla realizzazione dell'impianto sportivo: il progetto prevede un bando per la sola realizzazione della struttura, interamente finanziata dal Comune (per un investimento complessivo di 7.440.000 euro), riducendo al minimo il rischio di vedere l'opera inconclusa. Parallelamente con l'avvio dei lavori sarà impostato invece il piano economico finanziario e quindi il bando per la gestione di un polo natatorio che, qualunque sia il gestore, avrà la mission di servizio pubblico e quindi garantirà adeguato numero di ore alle associazioni sportive e all'attività scolastica.   

Condivisa dalle società sportive anche la scelta di collocare la nuova piscina nella zona di Rimini nord, nell'area tra via Sacramora e via Baroni a Viserba monte: una posizione funzionale in quanto andrebbe a colmare un gap di funzioni per lo sport in una delle aree della città che ha registrato la maggior crescita di popolazione negli ultimi anni, capace anche di intercettare l'ampia fascia di studenti che frequentano il vicino polo scolastico oltre ad essere al centro di una complessiva riqualificazione urbana e riorganizzazione della mobilità che la rende ancor più accessibile per chi arriva dai diversi punti del territorio.   

"L'incontro di ieri ha rappresentato la prima tappa di un percorso di confronto che proseguirà anche nei prossimi mesi, di pari passo con le fasi di progettazione dell'opera - commenta l'assessore allo Sport Gian Luca Brasini – in modo tale da poter continuare a raccogliere indicazioni da coloro che saranno i principali utilizzatori della piscina e ci siamo presi l'impegno di presentargli il progetto definitivo prima della sua approvazione". "Un percorso partecipato – aggiunge l'assessore ai Lavori Pubblici Jamil Sadegholvaad – che coinvolgerà tutti i soggetti interessati, a partire dai residenti della zona di Rimini nord a cui presenteremo lo studio di fattibilità già nei prossimi giorni per raccogliere i loro suggerimenti e le loro proposte".

(Rimini) Le liste civiche di area centro sinistra, quelleper intendersi che hanno appoggiato Gnassi alle ultime elezioni amministrative, ieri si sono riunite attorno ad un tavolo per iniziare il confronto per arrivare a  "comporre il programma, evitare le primarie e ricondurre le varie anime della coalizione all'interno di un confronto democratico e trasparente, quando tutto sembrava andasse nella direzione di uno scontro senza quartieri. Ieri sera abbiamo consolidato questo percorso. Il confronto è stato ricco di contenuti e coeso nelle sue considerazioni finali: continuare un percorso unitario che eviti le primarie attraverso un tavolo programmatico aperto e rispettoso dei tempi e delle modalità delle diverse anime della coalizione. In attesa del contributo di tutte le parti l'impegno è di procedere uniti in un confronto costruttivo allo stesso tavolo". Il prossimo incontro è previsto per lunedì 15 febbraio.

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