(Rimini) Sono passati 14 anni dalla morte di Filippo Raciti. Filippo era un poliziotto e il 2 febbraio 2007 andò di servizio allo stadio a Catania per il derby con il Palermo. Filippo quel giorno non ha fatto rientro a casa lasciando la moglie Marisa e i figli Fabiana e Alessio, ancora piccoli, nella disperazione. Filippo è morto per una partita di calcio e per la cieca e stupida violenza per la quale la partita di calcio era solo un pretesto. Il SAP riminese ha ritenuto doveroso essere oggi a Montefiore Conca, afferma Roberto Mazzini, segretario regionale SAP Emilia Romagna, dove il sindaco di allora Valli Cipriani intitolò in sua memoria l’arena posta sotto la Rocca.  Ricordare Filippo è un dovere perché il suo sacrificio non sia vano e serva da monito alle nuove generazioni, contra la violenza verso le divise e negli stadi, conclude Mazzini. Dalla strage di Capaci il memorial day SAP ha raccolto il testimone del ricordo di chi ha perso la vita per la lotta ad ogni forma di criminalità . Alla deposizione, a numero ridotto per le disposizioni anti-COVID, non è mancato il segretario generale aggiunto del SAP, On. Gianni Tonelli, l’ex sindaco Wally Cipriani, il presidente provinciale dell’UNCI e poliziotta in pensione Adolorata Di Campi, l’ex segretario provinciale SAP Tiziano Scarpellini e una rappresentanza della segreteria provinciale SAP.

Martedì, 02 Febbraio 2021 16:59

Vaccini, al via fase 2 su ultra ottantenni

(Rimini)  Una categoria a rischio alla volta, l’Emilia-Romagna mette al sicuro quanti più cittadini possibili dal Coronavirus. Da questa mattina infatti da Piacenza a Rimini inizia la campagna vaccinale contro il Covid-19 per gli oltre 60.000 cittadini con più di 80 anni che sono assistiti a domicilio e i loro coniugi, coinvolti in qualità di caregiver. Saranno i servizi di cure primarie delle Aziende sanitarie, che hanno già in carico gli anziani per la loro assistenza domiciliare, a contattare direttamente i cittadini per fissare l’appuntamento per la loro vaccinazione. Per quanto riguarda i criteri di precedenza, si baseranno sulle condizioni cliniche della persona, di cui le Asl sono già a conoscenza in quanto assistiti a domicilio: priorità ovviamente per chi presenta un quadro sanitario più fragile. Saranno utilizzati indifferentemente i vaccini Pfizer-Biontech o Moderna, a seconda della disponibilità dell’azienda sanitaria: in tutta la regione per il mese di febbraio sono attese più di 230.000 dosi di vaccino.

“Stiamo mettendo al sicuro nei tempi più rapidi possibili la generazione più colpita dalla letalità della pandemia - dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Diamo la precedenza alle persone più a rischio e facciamo tutti gli sforzi possibili per ampliare la popolazione target”.

In totale questa campagna di vaccinazione per gli anziani assistiti a domicilio coinvolgerà 62.656 anziani: 15.207 persone per i territori dell’Ausl della Romagna, 11.224 a Bologna, 9.060 a Modena, 8.616 a Reggio Emilia, 6.863 a Ferrara, 5.506 a Parma, 3.720 a Piacenza e 2.460 nel circondario di Imola. A questi numeri si devono poi aggiungere i coniugi in qualità di caregiver, che saranno quantificati al momento delle convocazioni telefoniche da parte delle Aziende sanitarie. Per gli anziani ospiti delle Cra la campagna vaccinale è iniziata alla fine del 2020, proprio con il Vaccine day del 27 dicembre: ad oggi sono più di 20.000 le somministrazioni effettuate nelle strutture socio-sanitarie agli over 80. E proprio agli emiliano-romagnoli con più di 80 anni che non sono né ospiti di Cra né seguiti a domicilio dalle Ausl, come già annunciato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, invierà una lettera in cui, oltre alle ragioni per cui è bene vaccinarsi, fornirà tutte le indicazioni e le tempistiche per la prenotazione: i dettagli di questa parte della campagna vaccinale saranno illustrati già nei prossimi giorni.

(Rimini) Il Comune di Riccione inizierà due cause civile per rientrare in possesso di due proprietà comunali: i terreni in viale Lombardia e l'area sita tra viale Millesimo e via Flaminia. La Giunta del comune di Riccione ha dato mandato all'ufficio legale comunale per presentare davanti al Tribunale di Rimini due distinte azioni civili. Una causa sarà intentata contro la società Patrimonio mobilità della provincia di Rimini per ottenere il rilascio dell'area urbana di proprietà comunale in viale Lombardia e il pagamento dell'indennità di occupazione dal 2011 al giugno del 2020 di 300.938 euro. Nel 2006, il Comune di Riccione aveva costituito in favore dell'Agenzia Mobilità della Provincia di Rimini il diritto di superficie per la durata di cinque anni per l'area di viale Lombardia di 3157 metri quadrati, da utilizzare come piazzale di sosta per i mezzi da adibire a trasporto pubblico per un corrispettivo di 160 mila euro da compensare con il corrispondente credito vantato dalla società per opere realizzate sul terreno di viale Lombardia. Il diritto di superficie era cessato e comunicato a PMR nel 2011. Nel 2019, il Comune di Riccione ha aperto una procedura amministrativa per verificare le opere effettivamente realizzate nell'area di proprietà comunale e se il loro valore potesse compensare il corrispettivo dovuto per il diritto di superficie, all'emissione di un provvedimento di rilascio dell'area e conseguente determinazione di un'indennità di occupazione senza titolo. Il Comune di Riccione ha quindi chiesto lo scorso anno la restituzione del bene da parte di PMR, condizione che non è verificata entro i termini di legge per cui la decisione della Giunta di dare mandato per il recupero dell'area pubblica in sede civile. 

Un'altra causa civile sarà quindi intentata nei confronti della società M.A s.n.c. volta per il rilascio dell'area comunale in prossimità della rotonda delle Vele sulla via Flaminia. Nell'area, come accertato già nel 2014, da un'ingiunzione da parte del Settore pianificazione territoriale, vi erano manufatti abusivi mai demoliti. Sempre nel 2014, con il provvedimento di accertamento di inottemperanza all'abbattimento dei manufatti abusivi, il Comune di Riccione aveva di fatto e di diritto acquisito nel patrimonio pubblico il terreno che risulta a tutt'oggi occupato da numerose auto in esposizione e di un tabellone pubblicitario di notevoli dimensioni.  "La Giunta del Comune ha deciso di dare mandato all'ufficio competente per iniziare un'azione legale perché costretta dal perdurare di situazioni al limite della legalità - ha detto l'assessore al Bilancio e Patrimonio, Luigi Santi -. Si tratta di situazioni che si protraggono da anni, ma che è giusto risolvere nel rispetto della legge e dei cittadini di Riccione che a queste si attengono scrupolosamente. E' quindi ovvio che riportare nel patrimonio pubblico, cioè di tutti i cittadini, questi beni sia un dovere per l'amministrazione". 

(Rimini) "Roberta, Teodora, Tiziana, Victoria, Rosalia. E ieri Sonia, 29enne la cui storia è passata anche da Rimini. Il 2021 è iniziato da poco più di un mese e già riconsegna un carico di sofferenze e di vite spezzate difficile da sopportare". Così il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi commenta la notizia dell'ennesimo femminicidio. "Dietro l'etichetta di 'femminicidio' ci sono racconti di violenze sopportate in silenzio, di umiliazioni quotidiane, di raptus spesso frettolosamente archiviati come 'follie' nella stragrande maggioranza dei casi avvenuti per mano di compagni, ex o attuali, giovani e meno giovani, che da partner si trasformano in carnefici. E' un drammatico refrain che ormai conosciamo a memoria, a cui sembriamo quasi esserci assuefatti, quasi fosse 'normale'. Di normale però non c'è nulla. E a mostrarcelo è la pandemia, dramma collettivo nel quale tutti siamo immersi, che tra i suoi effetti ha anche quello di svelare nella sua crudezza quei fenomeni che avevamo sotto gli occhi e che tendevamo a non (voler) vedere. Dobbiamo invece soffermarci su quanto accade, lo dobbiamo fare come gesto di rispetto per le troppe donne che non diventeranno mai mamme o nonne, che non potranno realizzare i propri obiettivi e i propri sogni, perché non hanno avuto il tempo di provarci".   

Il Covid "ha reso evidenti quali e quanti sono ancora i limiti che impediscono una piena realizzazione del ruolo della donna nella nostra società. E' risaputo che soprattutto nel periodo di lockdown e convivenza forzata si sia registrato un aumento dei casi di violenza sulle donne all'interno delle mura domestiche e dei maltrattamenti anche nei confronti. Gli unici delitti in crescita sono quelli che si consumano in famiglia e le 112 donne che in Italia nel 2020 sono l'esasperazione di un fenomeno spesso sommerso, dimostrazione dell'estrema precarietà degli equilibri di potere all'interno del contesto famigliare. Contesti nel quale si ripercuotono le conseguenze della difficile situazione socioeconomica del Paese, con il Covid ha destabilizzato le situazioni più fragili. E anche in questo caso a pagare pegno sono le donne, come confermano gli impietosi dati dell'Istat, che hanno messo nero su bianco la precarietà della condizione femminile nel mondo occupazionale: il 98% di chi ha perso il posto di lavoro nel 2020 è donna".

In questo quadro il territorio prova a dare delle risposte, spiega Lisi. "La rete territoriale dei servizi – dai centri antiviolenza a tutti gli sportelli di assistenza sociale – continua a fare la propria parte, offrendo assistenza a centinaia di donne. Sono stati circa cinquecento gli accessi registrati nel 2020 ai vari sportelli della Casa delle donne di piazza Cavour. Circa 250 invece le donne che hanno contattato il centro antiviolenza di Rompi il silenzio, con un picco di nuovi contatti nel periodo dal 1° marzo al 31 maggio, che ha coinciso con la fase acuta del lockdown causato dalla pandemia. Da gennaio a ottobre 2020 infine sono state 22 le donne ospitate nelle Casa Rifugio con 28 minori. Una rete importante ed efficace, ma c'è ancora tanto da fare: oltre agli strumenti di assistenza, indispensabile, è necessario continuare a investire sull'educazione e soprattutto aiutare gli uomini che si macchiano di queste violenze a prendere consapevolezza. C'è ancora tanta strada per scardinare una società che, anche se non lo vogliamo ammettere, è ancora fortemente patriarcale e tutti possiamo fare la nostra parte".  

Martedì, 02 Febbraio 2021 10:22

2 febbraio

Tamponi in farmacia, Regione "rimandata" | Vaccini, è fase 2 | Pasqua, benedizioni alla finestra

(Rimini) Si è conclusa ieri la settimana in cui Rimini è stata al centro dell'attenzione nazionale per le celebrazioni legate alla commemorazione della Shoah nel 2021. La nomina di Rimini come 'Città della memoria 2021" infatti - fatta dal Ministero dell'Interno in accordo con l'Unione delle Comunità ebraiche - ha reso possibile l'organizzazione di eventi che hanno saputo valorizzare e dare un'importante approfondimento storico a tanti aspetti diversi della Shoah. Un fitto calendario di appuntamenti messi a punto e coordinati da un comitato organizzativo costituito presso la Presidenza del Consiglio a cui ha partecipato, oltre alla Prefettura, la Presidente Sara Donati, anche la vicesindaco Gloria Lisi e lo staff del progetto di educazione alla Memoria del Comune di Rimini che dal 1964 sta portando avanti questa doverosa testimonianza.

Numerose le iniziative in programma che hanno riscosso un importante successo dal punto di vista della partecipazione. Diverse migliaia infatti sono stati gli accessi delle notizie pubblicate sul sito del Comune e sul sito del Progetto Memoria, sui quali sono stati puntualmente aggiornati gli eventi previsti dal fitto calendario. Ma i numeri più importanti sono stati quelli legati alle pubblicazioni dei contenuti video e delle conferenze trasmesse in streaming che hanno registrato un successo inatteso. Tra queste da rilevare il video Kaddish di Maurice Ravel, tratto da Deux mélodies hébraiques per voce e pianoforte, con il mezzosoprano Arianna Lanci, e il maestro Luigi Pizzaleo al pianoforte, realizzato in collaborazione con Istituto Musicale di Alta Formazione "G. Lettimi", che - a partire da martedì 26 gennaio - ha fatto registrare un totale di oltre 5000 visualizzazioni. Ancora più virale si è rivelato il video Shemà, con le letture in diverse lingue di alcuni passaggi del libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi, realizzato da DIANE , Ilaria scarpa e Luca Telleschi. Una pubblicazione avvenuta a partire dal pomeriggio del Giorno della Memoria che ha fatto registrare oltre 9000 visualizzazioni

Anche le dirette in streaming delle conferenze e degli incontri di formazione hanno avuto ampia partecipazione e sono stati molto apprezzati da studenti e docenti. Rivolti alle scuole, ma non solo, sono stati seguiti in diretta da più di 700 studenti. Video che adesso molti docenti hanno proposto anche in altri orari in quanto rimarranno disponibili sui vanali YouTube del Comune di Rimini e dell'Istituto Storico. 

Sui social il coinvolgimento dell'hashtag #RiminiCittàMemoria2021 non è stato da meno. Solo la pagina facebook del Comune ha registrato un totale di oltre 45 mila visualizzazioni per i post legati agli eventi e pubblicati nelle ultime settimane.  Un coinvolgimento che è addirittura cresciuto sulla pagina Facebook della memoria , gestita sempre dal Comune di Rimini,  che ha registrato oltre 63 mila visualizzazioni concentrate in una decina di post dedicati al racconto degli eventi in calendario. Fondamentale la partecipazione di Radio Rimini O.R.A., che con il suo programma di appuntamenti radiofonici interviste, trasmissioni storiche, ha consentito di promuovere in maniera decisiva tutti gli appuntamenti.  

"E' un grande orgoglio che sia stata scelta la nostra città - precisa Gloria Lisi vicesindaco del Comune di Rimini - perché con questa scelta è stato riconosciuto un impegno importante, che si protrae dal 1964. Quella appena trascorsa è stata una settima davvero intensa di eventi e molto coinvolgente. Penso che educare alla memoria non sia una cosa scontata, perché ci aiuta a capire le analogie con il presente e a sviluppare una coscienza critica fondamentale soprattutto nei giovani, che possano essere in grado così di riconoscere quelle discriminazione pericolose per la nostra società. Ci tengo a ringraziare tutti i partecipanti al comitato organizzativo, il Prefetto Giuseppe Forlenza, il Prefetto Alessandra Camporatola Presidente del Consiglio Sara Donati e in particolare Laura Fontana per il suo impegno e la sua passione che ci ha trasmesso in tutti questi anni." 

"Rimini Città della memoria 2021 - sottolinea Laura Fontana Responsabile del Progetto di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini - è stata per noi un'esperienza di crescita umana e culturale. Tutti gli eventi hanno registrato grande partecipazione con un pubblico trasversale ed eterogeneo per età e provenienza. Il fatto di registrare e rendere disponibili le conferenze ha permesso di ampliare l'utenza. È stata l'occasione per continuare a perseguire quello che è lo spirito che anima da anni l'attività di educazione alla memoria, che è quella di educare alla responsabilità individuale."

"Storia e memoria - sottolinea Patriza Di Luca, Direttore dell'Istituto Storico e della Resistenza di Rimini - sono gli elementi fondamentali di questa settimana che vede unite le Istituzioni, le scuole, la cittadinanza. L'Istituto Storico ha condiviso percorsi di ricerca e attività didattiche sui temi della persecuzione antiebraica e sulle azioni di solidarietà, per ricordare come la responsabilità di ognuno contribuisca a determinare gli eventi storici. Ringraziamo per la partecipazione motivata e numerosa, dalla quale sono nati nuovi progetti."

(Rimini) Con la presentazione in III commissione consigliare di questa mattina è iniziato il percorso amministrativo che condurrà nel giro delle prossime settimane all'approvazione definitiva della variante al Rue, il Regolamento urbanistico edilizio che, recepite le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai privati e dalla Provincia, arriva all'ultimo esame del Consiglio Comunale. Uno strumento di pianificazione urbanistica fondamentale per lo sviluppo futuro della città che agisce in particolare nella direzione della trasformazione in chiave sostenibile del patrimonio edilizio esistente, incentivando la riqualificazione energetica e sismica e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il Rue aggiornato rispetto alla versione adottata dal Consiglio nell'ottobre 2019, si integra così con le nuove normative attualmente in vigore a livello regionale (nuova legge urbanistica e recenti modifiche apportate alla legge edilizia) e i più recenti provvedimenti nazionali (tra tutte il Dl Semplificazioni). Questa mattina in Commissione l'assessore Roberta Frisoni e il dirigente del settore Governo del Territorio Carlo Mario Piacquadio hanno illustrato ai consiglieri l'iter e il contesto normativo nel quale si cala il nuovo Rue, procedendo poi alla discussione e alla votazione di un primo blocco di controdeduzioni alle osservazioni dei privati.    

Incentivi per la rigenerazione sostenibile. Con l'aggiornamento del Rue si mira a favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente sul principio dello sviluppo sostenibile. Quindi, senza consumare nuovo territorio. Sono previsti quattro step di premialità costruttive (5% - 10% - 15% - 20% applicabili alla superficie complessiva),proporzionali alla dimostrazione in fase progettuale di una riduzione dei consumi. A questa premialità si può sommare un ulteriore 10 % di incremento in caso di miglioramento igienico, sismico e adeguamento alle norme sul superamento delle barriere architettoniche. Gli incentivi interesseranno anche l'ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibilità per la destinazione d'uso, con un'attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia. Si vuole premiare chi fa impresa turistica, modernizzando gli immobili armonizzandoli alle più avanzate normative di sicurezza e di servizio.  L'obiettivo è favorire la ricostruzione edilizia, che offre maggiori garanzie sul fronte del miglioramento energetico e sismico. Sono state inoltre ampliate le premialità per chi interviene sugli "scheletri", cioè gli edifici incompleti prevedendo gli incentivi previsti dalla Legge regionale al fine di stimolarne il recupero e rigenerazione.   

Comparto ricettivo. Oltre a introdurre incentivi e premialità per chi investe nel recupero e nella riqualificazione energetica delle strutture, si favorirà la conversione di alberghi dismessi in servizi e dotazioni e servizi per il turismo. Sarà ad esempio possibile trasferire le superfici demolite degli alberghi dismessi per l'ampliamento di altri alberghi esistenti, consentendo di destinare le aree degli hotel dismessi e demoliti anche all'implementazione di servizi come spa, piscine, parcheggi. È stata quindi integrata e rivista la norma precedente, che prevedeva come unica opzione l'obbligo di cessione al comune dell'area dell'albergo dismesso; sono state introdotte opzioni che non prevedono la cessione, vincolandone però la destinazione a servizi per ampliare l'offerta turistica e le dotazioni di sosta.  

 Centro storico. L'aggiornamento dello strumento urbanistico consente una più chiara definizione degli interventi edilizi in centro storico per destinazioni residenziali e commerciali. Misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati o che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture. Sarà ampliata la gamma delle destinazioni d'uso ammessi con particolare attenzione al settore del commercio.   

 Destinazione d'uso. Sarà introdotta una maggiore flessibilità degli usi sia per l'attività privata sia per quella pubblica, con particolare riguardo al sistema produttivo: sarà, ad esempio, agevolato l'insediamento dell'attività di logistica per favorire il riutilizzo di capannoni in disuso o per dare impulso alle aree artigianali libere presenti sul territorio. In ambito turistico-alberghiero saranno consentite attività di cambio d'uso negli edifici di valore storico testimoniale (i villini storici) e nei complessi a prevalente destinazione diversa dall'alberghiero.  

 Zone agricole. Anche in zona agricola l'obiettivo è di implementare la riqualificazione energetica con l'introduzione di meccanismi per incentivare il recupero di manufatti esistenti. Ci sarà la possibilità anche di aumentare il numero di unità immobiliari, non attraverso l'aumento di volume, bensì grazie alla possibilità di frazionamento in più unità immobiliari.  L'aumento volumetrico rimane solo per le unità abitative monofamiliari ma è legato al miglioramento delle prestazioni energetiche, in linea con la filosofia del Regolamento.   

  

  

"Arriviamo dunque alla fase conclusiva di questo lungo percorso – commenta l'assessore alla Gestione del Territorio Roberta Frisoni – che negli ultimi mesi ci ha visto interfacciarci con ordini, associazioni di categoria e privati per far sì che questo strumento recepisse al meglio non solo le importanti novità legislative, ma che in particolare fosse in grado di interpretare le nuove esigenze alla luce di un contesto socio-economico radicalmente mutato. Se a livello operativo il Rue è stato implementato e aggiornato, restano i principi cardine che muovono il disegno di sviluppo del territorio: rigenerazione dell'esistente e sostenibilità, ampliando le possibilità di intervento in tutti gli ambiti urbani tutelando e valorizzando il territorio. In questa direzione vanno anche le prossime azioni dell'Amministrazione, come il regolamento sulle monetizzazioni, che si inserisce in un pacchetto di alleggerimento degli oneri di urbanizzazione, e l'introduzione del nuovo regolamento di igiene, per facilitare gli interventi sugli immobili esistenti. Contiamo di arrivare il prima possibile all'approvazione definitiva: ringrazio la disponibilità dei consiglieri, che hanno deciso di organizzare un fitto calendario di sedute di commissione per velocizzare l'analisi delle controdeduzioni e arrivare in tempi celeri a dotare la città di questo importante strumento".  

Lunedì, 01 Febbraio 2021 17:44

Riaprono i musei, è subito sold out

(Rimini) C'è tanta voglia di respirare arte, cultura e bellezza. Una nonna e le sue due nipotine sono state le prime a varcare questa mattina la soglia del Museo della Città, che oggi ha dischiuso le sue porte dopo quasi tre mesi di stop per le restrizioni anti-Covid. Una riapertura possibile grazie al passaggio in zona gialla dell'Emilia Romagna e molto attesa, come testimonia la risposta del pubblico e della città che non si è fatta attendere: dopo poche ore dall'apertura delle prenotazioni, sono infatti già sold out i posti disponibili per le visite guidate gratuite organizzate fino a venerdì per scoprire la proposta dei Palazzi d'arte Part, il nuovo sito museale nei Palazzi dell'Arengo e del Podestà che ospita la raccolta d'arte contemporanea della Fondazione San Patrignano, mentre solo pochi posti liberi per la visita guidata a Museo della città e Domus del Chirurgo.  

"Una risposta oltre le aspettative – commenta l'assessore alla cultura Giampiero Piscaglia – ma che non ci sorprende, perché siamo consapevoli della necessità che noi tutti abbiamo di riappropriarci degli spazi identitari della nostra città. La lunga chiusura ha mostrato cosa rappresenti la condivisione dell'arte e della cultura per il benessere di una comunità. Vogliamo interpretare questa voglia di cultura come nutrimento dell'anima e viatico per uscire, seppur gradualmente, da questo periodo. Torniamo a rivedere le stelle dopo cento giorni di notte buia".

Al Part sono allestite anche due mostre temporanee che si affiancano alla collezione permanente: sono Convivium, nello spazio1 del Palazzo del Podestà con i lavori di Francesco Bocchini, Vittorio D'Augusta, Luca Giovagnoli, Marco Neri, Nicola Samorì e Magna Carta e nello spazio2 [APARTE] con le opere recenti di Denis Riva, mostra quest'ultima a cura di Massimo Pulini.  
Al primo piano dell'ala nuova del museo della città è visitabile TIME TO RESUME (tempo di riprendere) nell'ambito della rassegna annuale dedicata alla Fotografia, quest'anno dedicata all'intreccio con la pittura. La mostra raccoglie tra gli altri i contributi di Vittorio D'Augusta, Isabella Balena e di Italo Di Fabio.  

Gli ultimi posti disponibili per le visite guidate sono prenotabili sui siti internet palazziarterimini.it e museicomunalirimini.it e al numero di telefono 0541/793851. Resta comunque la possibilità di visitare liberamente gli spazi museali, senza accompagnamento, negli orari di apertura (dalle 9.30-13 e 16-19). Gli ingressi saranno contingentati per assicurare le visite in tutta sicurezza (per queste ragioni è sempre consigliata la prenotazione).   

(Rimini) Si è svolta oggi l’Assemblea degli associati di Federazione Moda Italia, Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini. Il gruppo assembleare, riunito sia in presenza nell’Auditorium di Confcommercio, sia in videoconferenza, ha discusso dell’ordine del giorno previsto e ha poi proceduto alla elezione del Consiglio provinciale di categoria. Sono stati eletti consiglieri di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini: Marco Lorenzi (Elite Shop – Cattolica), Stefano Zangheri (Boutique Luisa – Cattolica), Cristina Girelli (Petite Boutique – Rimini) e Beatrice Giusti (Boutique Antonia – Riccione). I consiglieri eletti in assemblea hanno poi votato per il presidente, scelto all’unanimità nella persona di Giammaria Zanzini (Giammaria Boutique – Rimini).

“Sono molto felice della fiducia che mi è stata accordata dai colleghi – dice il presidente Giammaria Zanzini - ma soprattutto sono felice di poter contare su un consiglio direttivo agguerrito, formato da persone competenti, autorevoli e dalle idee chiare. Il nostro obiettivo è tutelare il settore commercio attraverso un’azione coesa sui temi più importanti per la nostra categoria. Purtroppo le restrizioni per la pandemia sono arrivate ad aggravare la situazione di un settore già in difficoltà, quello delle microimprese del commercio, ma noi non ci arrendiamo e, anzi, vogliamo cogliere le sfide per tornare ad essere il fiore all’occhiello dei nostri territori. Tante le richieste che porteremo ai tavoli, da quelli con le amministrazioni locali fino a quelli nazionali, senza dimenticare le istanze che andremo a presentare in Regione, a cominciare da una normativa regionale che disciplini outlet, temporary shop e spacci aziendali. Ovviamente non lasceremo intentato nulla che possa agevolare le nostre imprese con l’obiettivo di traghettarle fuori da questo complicato momento storico. Punteremo forte su un rapporto diretto con le banche del territorio per l’accesso al credito e dalle amministrazioni locali vorremmo risposte alla problematica affitti, richiedendo sgravi per i canoni di locazione e possibilità di rimodularli attraverso accordi che non penalizzino i proprietari. Fondamentale poi una moratoria fiscale per il periodo di pandemia che ci ha visto aperti, ma con drammatici cali di fatturato e una detassazione delle giacenze di magazzino che gravano fortemente sui commercianti di abbigliamento e calzature. Andrà poi affrontato un serio e approfondito discorso su web tax e “parallelo”. Continueremo a lottare contro due piaghe economiche e sociali come abusivismo e contraffazione, senza dimenticarci i temi più locali quali la rigenerazione urbana e la valorizzazione del nostro patrimonio commerciale fatto di piccole imprese che danno da mangiare a migliaia di famiglie. Fare sistema sarà il nostro punto di forza”.

“Sono molto soddisfatto di questo nuovo direttivo di Federmoda - ha detto il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, nel salutare l’assemblea -. Alla conferma di Giammaria Zanzini come presidente, si aggiunge l’ingresso di imprenditrici e imprenditori che si affacciano per la prima volta al mondo del sindacato. Sono certo che porteranno nuove idee e grandi stimoli per un gruppo che dimostra già la sua coesione. Un gruppo a cui non manca la volontà di crescere e ampliarsi, sia a livello numerico che di rappresentatività del nostro territorio provinciale. Un motivo di orgoglio in più è che gli imprenditori si vogliano mettere in gioco per aiutare tutta la categoria proprio in uno dei momenti più difficili della storia del commercio al dettaglio, con una pandemia che blocca i consumi e le città. Sarà proprio dai territori, dai centri storici, dai negozi di vicinato che ripartirà la nostra vita: dobbiamo fare di tutto perché le imprese riescano ad arrivare alla ripartenza perché, lo ricordo una volta di più, sono le loro vetrine ad illuminare le nostre città e senza ci sarebbe il deserto. Una visione d’insieme, unita alle peculiarità tipiche del settore, animeranno le prossime mosse di Federmoda-Confcommercio provinciale a cui auguro buon lavoro”. 

(Rimini) Il Consiglio comunale, giovedì 28 gennaio, ha respinto all'unanimità il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio di un milione e 200 mila euro, vantato da Banca Carige in relazione alla lettera di patronage del 13 novembre del 2009. Si ricorda infatti che la lettera di patronage in questione fu sottoscritta dall'allora sindaco in assenza della necessaria deliberazione consiliare e quindi non poteva impegnare il Comune Di Riccione (articolo 194 Tuel). La vicenda è relativa ad Aeradria Spa, società che gestiva l'aeroporto Federico Fellini dichiarata fallita dal Tribunale di Rimini nel 2013. Il Consiglio comunale ha deciso con voto di tutti i consiglieri a non concedere (ai sensi dell'articolo 194 Lgs 267/2000) la legittimità del debito fuori bilancio. La decisione del Consiglio Comunale sarà quindi notificata con atto amministrativo dall'ufficio legale a banca Carige a dimostrazione dell'avvenuto adempimento in seguito a quanto deciso dal Tar nella sentenza di dicembre 2020. 

"C'è grande soddisfazione, nel vedere che tutto il consiglio comunale di Riccione, maggioranza ed opposizione, votare senza distinguo sulla lettera di patronage con eventuale debito fuori bilancio - ha detto il presidente del consiglio comunale di Riccione, Gabriele Galassi -. E' stata una prova di consapevolezza da parte di tutti i consiglieri che hanno compreso, legalmente, quale fosse il peso giuridico e politico di riconoscere un debito che sarebbe dovuto essere pagato con i soldi dei cittadini". 

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