Borse "tarocche" fuori stagione, sanzionato venditore
(Rimini) Era appena sceso dal treno, con un enorme borsone e alla vista degli agenti, che stavano perlustrando la zona della stazione, ha iniziato frettolosamente ad allontanarsi destando sospetti. Fermato per il controllo dei documenti un cittadino extracomunitario con una valigia piena di borse falsificate con marchi prestigiosi, che probabilmente aveva appena acquistato e intendeva mettere in commercio. Gli agenti hanno proceduto, oltre al sequestro delle 15 borse, marcate "Gucci" e "Prada", anche a deferire all'Autorità Giudiziaria il venditore abusivo con la denuncia, prevista dal codice penale, per i reati di acquisto e detenzione di prodotti con marchi contraffatti. Nello stesso servizio notturno è stato sanzionato, con una multa di 400 euro (280 se pagata entro 5 giorni), un cittadino russo residente in Italia, sorpreso in centro dopo il coprifuoco.
7 dicembre
Focolaio a Novafeltria | Luminarie assembrate | San Marino riapre
Aggiornamento coronavirus: 155 positivi, 6 decessi
(Rimini) Sono sei le persone che hanno perso lavita nelle ultime ora a caua del covid19. I nuovi positivi al coronavirus resi noti dalla Regione nella giornata di domenica sono 155, si tratta di 73 pazienti di sesso maschile e 82 pazienti di sesso femminile; 57 sintomatici e 98 asintomatici. E nel dettaglio: 57 per sintomi; 72 per contact tracing, la maggior parte famigliari e già in isolamento al momento della diagnosi; 5 per test volontari; 10 per test di categoria; 4 per test da ricovero; per 7 l'indagine non è stata completata. Si possono stimare in circa 70 le guarigioni. Riguardo ai 6 decessi: si tratta di 4 pazienti residenti a Rimini (2 di sesso maschile di 88 e 92 anni e 2 di sesso femminile di 91 e 93 anni), 1 di cattolica di sesso femminile di 86 anni ed 1 di sesso maschile di santarcangelo di 73 anni.
Emilia Romagna gialla: tutte le regole
(Rimini) Da domenica 6 dicembre, l’Emilia-Romagna torna in zona gialla. Il passaggio nella fascia a rischio minore rispetto a quella arancione, dove la regione resterà ancora fino alla mezzanotte di domani, verrà formalizzato nella nuova ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata, così come comunicato nel pomeriggio dallo stesso ministro al presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "Le restrizioni di queste ultime tre settimane hanno dunque pagato- afferma Bonaccini- ma dobbiamo continuare a essere responsabili e rispettare le regole perché l’impegno di tutti per frenare la pandemia deve proseguire, per proteggere la salute di ciascuno, a partire dalle persone più fragili, e aiutare le strutture sanitarie e sociosanitarie -medici, infermieri, operatori- che ogni giorno continuano a fare il loro lavoro in maniera encomiabile".
La decisione del ministro Speranza segue l’analisi dei dati sull’andamento epidemiologico e la tenuta del sistema sanitario compiuta dal Comitato scientifico e dalla Cabina di regia nazionali nell’ormai abituale aggiornamento settimanale, con l’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, che in Emilia-Romagna è sceso sotto l’1, in linea col calo che si riscontra più in generale nel Paese. Oltre alle misure previste perché zona gialla, da questa mattina è poi in vigore il nuovo Decreto del Governo con i provvedimenti per contrastare la diffusione del contagio valide in tutto il territorio nazionale, in particolare per il periodo delle prossime festività natalizie.
Diverse quindi le regole da rispettare. Ecco le principali.
In zona gialla è consentito spostarsi dalla 5 alle 22 senza dover giustificare gli spostamenti. Confermato il divieto dalle 22 alle 5 del giorno successivo, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (per le quali occorre l’autodichiarazione prevista). Didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado – il ritorno delle lezioni in presenza, al 75%, è previsto nel Dpcm dal 7 gennaio - e Università; servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie – aperti dalle 5 alle 18, con l’asporto consentito fino alle 22. Ancora: nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, sempre in base al Decreto governativo, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei; stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.
Uso della mascherina a coprire naso e bocca sempre dal momento in cui si esce dalla propria abitazione, fatto salvo che per i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio dell’attività sportiva, nelle modalità consentite, così come restano raccomandati il distanziamento fisico e l'igiene costante e accurata delle mani.
Natale e Capodanno. Il Governo ha poi deciso misure specifiche per le vacanze natalizie, valide sull’intero territorio nazionale, oltre a una forte raccomandazione a non invitare nelle proprie case persone non conviventi per pranzi, cene e altre attività conviviali.
In particolare, per quanto riguarda gli spostamenti, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, spostarsi tra regioni e, nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, è vietato anche ogni spostamento tra comuni, fatti salvi motivi di lavoro, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case in altra regione e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, anche di quelle in altro comune.
Inoltre, sono vietati gli spostamenti dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1^ gennaio 2021, a parte quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute.
Quarantena al rientro dall’estero. Inoltre, dal 21 dicembre al 6 gennaio chi arriva o rientra dall’estero dovrà presentare al momento dell’imbarco l’attestazione di test molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, o sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni.
Esercizi commerciali e ristorazione. Da oggi e fino al 6 gennaio 2021, l'apertura degli esercizi commerciali al dettaglio è consentita fino alle ore 21.
Negli alberghi dalle 18 del e fino alle 7 del 1^ gennaio 2021 è permessa la sola ristorazione con servizio in camera.
Chiusi gli impianti sciistici. Restano chiusi fino al 7 gennaio 2021 gli impianti nei comprensori sciistici che possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni.
Tutte le misure previste in fascia gialla e nel periodo natalizio sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus
Natale, si accendono le "farfalle" al ponte di Tiberio (foto)
(Rimini) Sulla superficie dell'acqua iniziano a danzare le boe di luce di '208': 208 sono le nazioni del mondo e 208 sono le boe che galleggiano insieme anche se distanti, vicine anche se lontane, silenziose anche se potenti. Un'installazione di light design nella piazza sull'acqua del Borgo San Giuliano, firmata da Gio Tirotto e curata da Maria Cristina Didero. L'installazione rientra nell'ambito del progetto Laboratorio Aperto "Rimini Tiberio" Por Fesr Regione Emilia-Romagna 2014-2020.
Aggiornamento coronavirus: +216 positivi, 2 decessi, 230 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 130.009 casi di positività, 2.143 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.667 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 12,1%. Prosegue la discesa dell’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, sceso sotto l’1: è infatti arrivato a 0,99 dall’1,11 della settimana scorsa. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.017 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 422 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 629 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,5 anni. Sui 1.017 asintomatici, 565 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 85 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 16 con gli screening sierologici, 18 tramite i test pre-ricovero. Per 333 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 489 nuovi casi, Bologna (400), Reggio Emilia (292), Rimini (216), Ravenna (198), Parma (142), Piacenza (90), Ferrara (67). Poi il circondario di Imola (123), Cesena (78) e Forlì (48). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.677 tamponi, per un totale di 2.192.637. A questi si aggiungono anche 1.509 test sierologici e 2.061 tamponi rapidi effettuati da ieri. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.258 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 53.931. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 70.056 (-178 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 67.091 (-230), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 63 nuovi decessi: 14 in provincia di Bologna (11 uomini di cui due di 86 anni e i rimanenti di 63, 71, 76, 81, 87, 88, 89, 94 e 98 anni e 3 donne di 89, 91 e 98 anni), 13 a Modena (9 donne di cui due di 82 anni e le rimanenti di 79, 84, 85, 89, 90, 95 e 96 anni e 4 uomini di 66, 70, 80 e 90 anni), 12 a Ravenna (10 donne di cui due di 90 anni e le rimanenti di 81, 84, 85, 86, 87, 88, 91 e 94 anni e 2 uomini di 88 e 92 anni), 9 a Piacenza (5 uomini di 56, 59, 75, 80 e 90 anni e 4 donne di 63, 78, 80 e 93 anni), 8 a Ferrara (6 uomini di 80, 82, 85, 86, 87 e 88 anni e 2 donne di 92 e 95 anni), 4 a Reggio Emilia (2 donne di 71 e 78 anni e 2 uomini di 88 e 90 anni), 2 a Rimini (1 donna di 82 anni e 1 uomo di 88 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.022.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 248 (+3 rispetto a ieri), 2.717 quelli negli altri reparti Covid (+49). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 17 a Parma (+1), 34 a Reggio Emilia (-2), 56 a Modena (+1), 61 a Bologna (invariato), 5 a Imola (invariato), 17 a Ferrara (-1), 14 a Ravenna (+2), 6 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (+1). Sono 230 le eprsone dichiarate guarite oggi nel riminese.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 12.969 a Piacenza (+90 rispetto a ieri, di cui 56 sintomatici), 10.826 a Parma (+142, di cui 73 sintomatici), 18.499 a Reggio Emilia (+292 di cui 126 sintomatici), 23.756 a Modena (+489, di cui 282 sintomatici), 25.221 a Bologna (+400, di cui 243 sintomatici), 3.867 casi a Imola (+123, di cui 45 sintomatici), 6.406 a Ferrara (+67, di cui 19 sintomatici), 8.696 a Ravenna (+198, di cui 85 sintomatici), 4.739 a Forlì (+48, di cui 29 sintomatici), 4.171 a Cesena (+78, di cui 53 sintomatici) e 10.859 a Rimini (+216, di cui 115 sintomatici).
Cattolica, coronavirus all'asilo
(Rimini) E’ arrivata oggi la conferma della Asl di un caso di infezione da Covid19 tra i minori frequentanti l’asilo nido comunale “Celestina Re” di Via Primule. In particolare la positività è stata riscontrata tra gli alunni della sezione denominata “Elefantini”. Ne dà notizia il comune di Cattolica. All'ente la Asl ha chiesto "di procedere solo all’esclusiva chiusura di tale sezione. Una misura possibile grazie all’organizzazione a “bolle”, già attivata dallo scorso settembre, che impedisce contatti al di fuori del ristretto gruppo scolastico individuato. Appresa la notizia, sono state ordinate nell’immediatezza le procedure di sanificazione della sezione “Elefantini” da parte di ditta specializzata, così come previsto dai protocolli redatti dalle competenti autorità sanitarie". Tutte le misure attinenti allo screening ed alla messa in quarantena dei minori, del personale educativo, del personale ausiliario e di tutti i soggetti che a vario titolo siano entrati in contatto con il caso di positività verranno coordinate dall’Asl. Fatti salvi ulteriori sviluppi, ad oggi la riapertura della sezione “Elefantini” è prevista per il prossimo 15 dicembre 2020.
Controlli antidroga: sequestrati hashish e marijuana
(Rimini) Una vasta operazione di contrasto allo spaccio e di controllo del territorio, quella che nella giornata di ieri ha visto impegnate la Polizia locale, con le unità cinofile (presenti tutti i quattro cani, sia quelli addestrati per l’antidroga che quelli per la sicurezza urbana) e la Polizia giudiziaria, tra borgo marina e centro storico.
Riqualificazione mercato coperto, piano di fattibilità al vaglio del comune
(Rimini) “Il mercato coperto rappresenta il cuore e uno dei principali volani del commercio nel centro di Rimini. È interesse pubblico avere una struttura al passo coi tempi, anzi se possibile avanti nei tempi, capace di dare ulteriore opportunità di lavoro alle imprese che operano in una struttura che merita di essere valorizzata e dal forte valore attrattivo”. L’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad ha affrontato il tema del futuro del mercato coperto di Rimini nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Juri Magrini. Un’occasione per fare il punto della situazione sulle prospettive di un luogo simbolo del commercio e caro ai riminesi. “Questa amministrazione ha investito sulla valorizzazione del centro storico – sottolinea l’assessore Sadegholvaad - dalla riqualificazione urbana alla riscoperta con l’anello delle nuove piazze, ai contenitori culturali come Teatro Galli, Fulgor, Part fino al museo internazionale Federico Fellini prossimo a essere concluso. E ancora la nuova piazza sull’acqua che ha dato nuovo lustro all’alveo del ponte di Tiberio, la cittadella universitaria ha preso forma nel cuore della nostra città. Nuova vita e nuove funzioni, con ricadute anche per il tessuto economico, che è l’anima del centro storico. Una scelta doverosa a mio modo di vedere, anche in risposta all’offerta dei grandi centri commerciali sorti negli ultimi vent’anni, che indubbiamente hanno attratto flussi importanti di visitatori e clienti. Non critico scelte del passato che vanno contestualizzate e storicizzate, ma è una fotografia della realtà sotto gli occhi di tutti”.
“Il mercato coperto – prosegue l’assessore - fa parte di questa nuova prospettiva della città ed è per questo che abbiamo ritenuto opportuno valutare e intraprendere i necessari iter amministrativi nel momento in cui si sono alcuni privati hanno avanzato una proposta di progetto di finanza avente la finalità per una completa riqualificazione del mercato coperto. Penso di non dover dilungarmi troppo sullo spiegare le motivazioni di questa attenzione: la struttura del mercato San Francesco, per usare un’espressione edulcorata, mostra i segni del tempo sotto molti aspetti. Al momento il privato (società Renco), ha sottoposto all’Amministrazione uno studio di fattibilità su cui gli uffici stanno lavorando, valutandone la realizzabilità e la compatibilità economica. Sappiamo che il progetto sta interessando anche una parte degli operatori che stanno lavorando a forme di intese collaborative con la società proponente. La proposta, una volta vagliata dagli uffici, arriverà alla Giunta che si esprimerà sull’interesse pubblico dell’opera. Perché è di questo che stiamo parlando: la Giunta, il Consiglio Comunale, l’apparato tecnico-dirigenziale sono chiamati a perseguire l’interesse collettivo. E credo sia a vantaggio della comunità avere una struttura al passo coi tempi, in linea con le esperienze internazionali come Barcellona, Londra, Madrid, ma anche con città italiane come Bologna, Firenze, Milano. Non si andrà a snaturare un luogo carico di storia e identità, ma valorizzarne le funzioni e l’attrattività, a favore delle imprese, dei cittadini e dei visitatori”.
Acqua Arena, il comune denuncia la società per inadempienza
(Rimini) Era fissato per la scorsa domenica 29 novembre il termine ultimo previsto dall’Ordinanza Contingibile e Urgente, notificata alla Società “Acqua Arena Srl” affinché provvedesse all’eliminazione del degrado e alla messa in sicurezza dell'area denominata “Acqua Arena” in Via della Fiera a Rimini. Un ordine che non è stato eseguito e per il quale lo scorso lunedì 30 novembre è scattata la procedura per l’esecuzione coattiva della pulizia dell’intera zona, che sarà eseguita dal Comune e poi addebitata alla società responsabile.
Oltre a rifondere le spese sostenute la Società “Acqua Arena Srl” - a seguito dell’inottemperanza - verrà segnalata alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 650 c.p. Con l’esecuzione dell’ordinanza infatti, la società responsabile, oltre a liberare l’area, avrebbe trasformato la violazione penale in un semplice illecito amministrativo, cosa che adesso non potrà più avvenire in quanto andrà avanti la procedura penale prevista dal Codice dell’Ambiente per abbandono di rifiuti.
Con l’esecuzione coattiva da parte del Comune si risolve un problema, segnalato più volte dai cittadini residenti e accertato anche dai tecnici del Settore Facility Management del Comune, che avevano verificato in quell’area condizioni fatiscenti, rifiuti in stato di abbandono ed in avanzato stato di degrado, oltre a diverse problematiche, come l'occupazione da parte di persone senza fissa dimora, ed numerose problematiche legate alla sicurezza del luogo, per cui era stato necessario intervenire con sgombero delle baracche di cantiere e interventi di manutenzione.