Provincia, approvati programmazione triennale e bilancio: ridotto il debito
(Rimini) Nella seduta consiliare di ieri è stato presentato e quindi approvato il Documento Unico di Programmazione 2021/2023. Il Consiglio provinciale lo ha approvato a maggioranza (contrario Marzio Pecci dell'opposizione) per la prima volta, dalla sua introduzione nel 2016 al posto della Relazione Previsionale e Programmatica, prima del Bilancio, fatto positivo che segnala il ritorno della Provincia ad una situazione più vicina a quella normalità pregiudicata negli ultimi anni dai pesanti tagli post-riforma. "Il Documento Unico di Programmazione – precisa il presidente della Provincia Riziero Santi – si compone di una parte strategica che attua le linee programmatiche di mandato e di una parte operativa, in sostanza il DUP è la guida strategica e operativa dell'Ente e il presupposto di tutti gli altri documenti di programmazione".
Il Consiglio ha poi dato il via libera, sempre a maggioranza (contrario Pecci), al Bilancio consolidato del gruppo "Provincia di Rimini" relativo all'esercizio 2019. Esso ha il fine di rappresentare la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dalla Provincia di Rimini attraverso le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate, ovvero sei soggetti (AMR, PMR, Romagna Acque, ACER, Rimini Congressi e Lepida). Il risultato finale del consolidamento è un utile di 8,7 milioni di euro, con un incrementa del patrimonio netto e una riduzione dell'indebitamento.
Approvata poi, sempre con la stessa maggioranza, l'ultima variazione di bilancio del 2020 con la quale, in primo luogo, viene acquisito un ulteriore trasferimento dallo Stato pari a 2,382 milioni di euro, per compensare il minor gettito per IPT e addizionale su RC auto dovuto alla pandemia e che, in via prudenziale, viene accantonato in un apposito fondo in attesa di conoscere l'ammontare definitivo della perdita di gettito effettiva.
La variazione prevede poi un incremento di risorse da 250 mila euro per l'adeguamento sismico dell'Istituto Valturio di Rimini e uno da 150 mila euro per il ripristino del ponte al km 6+400 della SP 76 "Casteldelci". Infine, 196 mila euro sono la somma che la Provincia destina al trasporto pubblico locale per coprire gli oneri dovuti al miglioramento del servizio e all'implementazione di Metromare, senza che quest'ultimo gravi sui Comuni non da esso attraversati.
Approvato quindi a maggioranza (astenuto Pecci) il Protocollo d'intesa con i Comuni di Santarcangelo e di Rimini per la progettazione, realizzazione e gestione dei lavori di messa in sicurezza dell'incrocio fra la via Padre Tosi, la via Antica Emilia e la SP 136 "Santarcangelo mare", mediante la realizzazione di una nuova rotatoria. La Provincia finanzia l'operazione, il cui capofila è il Comune di Santarcangelo, con 50 mila euro destinati a progettazione e procedure espropriative.
Infine, in ambito di federalismo demaniale, approvata a maggioranza (astenuto Pecci), l'acquisizione di una porzione di terreno del demanio lungo la SP 49bis.
A Rimini la mostra nazionale sulla shoah
(Rimini) Con la Mostra dal titolo “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”, sarà Rimini ad essere al centro dell’attenzione nazionale per le celebrazioni della Shoah nel 2021. Dopo le città di Torino, Venezia, Caserta, Modena, Firenze, Catania, Reggio Calabria, Napoli, Benevento e Lecce, il Ministero dell’Interno, componente del Comitato di coordinamento delle iniziative costituito presso la Presidenza del Consiglio, ha proposto Rimini quale luogo ospitante in accordo con l’Unione delle Comunità ebraiche, nell’intento di organizzare un evento che possa essere percepito come valorizzazione e approfondimento storico del territorio.
L’organizzazione dell’iniziativa, come negli anni passati, vede la collaborazione del Centro di Documentazione Ebraica contemporanea CDEC) e del Ministero dei beni Culturali, i cui rappresentanti fanno parte del menzionato Comitato presieduto dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Prefetto Forlenza che si è detto “fiero di poter tracciare, insieme alla Città di Rimini, alcune linee di ricordo e di attualizzazione che saranno riprese a livello nazionale in occasione del prossimo Giorno della Memoria ormai alle porte”, ha già assunto diretti contatti sia con il Ministero dell’Interno che con il Comune di Rimini, oltre che con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, scriveva Primo Levi, “perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate : anche le nostre”. È nel solco di questa necessità di far memoria senza mai stancarsi e senza mai dare per scontata l’irripetibilità di eventi che hanno mostrato al mondo la mostruosità di azioni che nulla hanno di umano, che il nostro territorio si accinge a vivere come opportunità e come stimolo alla riflessione, una scelta di livello nazionale che trova il culmine nella Mostra di cui si è detto, alla quale certamente si accompagneranno altre iniziative nei giorni antecedenti la data del 27 gennaio, fissata dalla legge 20 luglio 2000, n.211 quale “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Aggiornamento coronavirus: 121 positivi, 3 decessi, 118 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 124.541 casi di positività, 1.471 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.816 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell’8,7%. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 712 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 376 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 388 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,7 anni. Sui 712 asintomatici, 416 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 49 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 21 con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 223 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 352 nuovi casi; a seguire Reggio Emilia (199), Ravenna (141), Parma (137), Bologna (136), Piacenza (130), Rimini (121), Ferrara (81). Poi Cesena (88), Forlì (50) e Imola (36). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
È inoltre disponibile il report periodico sull’andamento della pandemia in Emilia-Romagna: per la seconda volta da fine settembre, il dato sui contagi rilevati ogni cinque giorni mostra una flessione, con 11.791 nuovi casi dal 22 al 26 novembre rispetto ai 11.998 dal 17 al 21 novembre. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.816 tamponi, per un totale di 2.137.305. A questi si aggiungono anche 1.679 test sierologici. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.308 in più rispetto a ieri (di cui 118 a Rimini) e raggiungono quota 46.894. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 71.842 (+111 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.866 (+139), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 52 nuovi decessi: 8 in provincia di Piacenza (5 donne - di 68, 69, 86, 87 e 95 anni - e 3 uomini, di 76, 88 e 91anni); 5 in quella di Parma (una donna di 93 anni e 4 uomini rispettivamente di 67, 71, 72 e 83 anni); 2 in quella di Reggio Emilia (una donna di 96 anni e un uomo di 70); 8 in quella di Modena (4 donne, rispettivamente di 79, 81 92 e 99 anni, e 4 uomini di 81, 84, 91 e 95 anni); 9 nel ferrarese (6 donne rispettivamente di 58, 83, 90, 97 e due di 99 anni; 3 uomini di 37, 74 e 90 anni); 14 a Ravenna (8 donne di cui due di 80 anni, 2 di 88, 1 di 89, 1 di 90, 1 di 91 e una di 93; 6 uomini rispettivamente di 57, 66, 80, 83, 84 e 86 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 77 anni e due uomini di 71 e 64); 3 nel riminese (2 donne - rispettivamente di 87 e 96 anni - e un uomo di 95 anni). Nessun decesso nella provincia di Bologna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 5.805.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 247 (-2 rispetto a ieri), 2.729 quelli negli altri reparti Covid (-26). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 34 a Reggio Emilia (invariato), 56 a Modena (-3), 56 a Bologna (invariato), 4 a Imola (invariato), 21 a Ferrara (+1),14 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 12.593 a Piacenza (+130 rispetto a ieri, di cui 59 sintomatici), 10.530 a Parma (+137, di cui 111 sintomatici), 17.801 a Reggio Emilia (+199 di cui 101 sintomatici), a 22.800 Modena (+352, di cui 231 sintomatici), 24.188 a Bologna (+136, di cui 48 sintomatici), 3.562 casi a Imola (+36 , di cui 10 sintomatici), 6.117 a Ferrara (+81, di cui 16 sintomatici), 8.201 a Ravenna (+141, di cui 46 sintomatici), 4.588 a Forlì (+50, di cui 27 sintomatici), 4.020 a Cesena (+88, di cui 62 sintomatici) e 10.141 a Rimini (+121, di cui 48 sintomatici).
Regione, 31 milioni di ristori
(Rimini) Salgono a 31 milioni di euro le risorse disponibili per i ristori economici a favore delle categorie che in Emilia-Romagna hanno dovuto sospendere o limitare le loro attività a causa delle misure restrittive introdotte per frenare il contagio da Coronavirus. Si tratta di pubblici esercizi come bar e ristoranti, taxi e Noleggio con conducente, operatori della cultura e comparto sport, palestre e piscine.
Ai 10 milioni di euro già stanziati dalla Regione e inseriti nel bilancio di previsione 2021, e quindi disponibili fra poche settimane, si aggiungono più di 21 milioni messi a disposizione dal Governo attraverso l’ultimo Decreto-legge, il quarto, sulle ulteriori misure connesse all’emergenza epidemiologica. Nel provvedimento, oltre a stanziare ulteriori misure dirette a favore delle imprese, l’Esecutivo ha ripartito fra le Regioni a statuto ordinario ulteriori 250 milioni di euro per il ristoro delle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte dalle stesse Amministrazioni regionali in relazione all’emergenza Covid. E all’Emilia-Romagna sono assegnati allo scopo 21,266 milioni di euro. Sommati ai fondi già stanziati dalla Giunta regionale, si arriva appunto a un pacchetto da oltre 31 milioni di euro, disponibili in tempi brevi, fra fine dicembre e inizio gennaio.
“Il Governo ci ha ascoltati- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- accogliendo la richiesta che avevo avanzato, anche a nome delle altre Regioni, subito dopo aver approvato a inizio novembre l’ordinanza regionale anti-assembramenti, che interveniva in particolare sugli esercizi commerciali. Ringrazio il presidente Conte e il ministro Gualtieri. Agli esercenti e agli operatori di altri settori come i servizi, la cultura e lo sport stiamo chiedendo un sacrificio enorme, per proteggere la salute delle persone e dell’intera comunità: per questo dobbiamo sostenerli, oltre a ringraziarli per la responsabilità che continuano a dimostrare. Adesso dobbiamo garantire loro aiuti in tempi veloci- chiude Bonaccini- e stiamo lavorando con i nostri uffici per individuare i criteri più equi e gli strumenti più rapidi perché ciò avvenga, su cui ci raccorderemo come sempre con le associazioni di categoria”.
1 dicembre
Abuso di minore | Sanitari contagiati | Natale "sereno"
Abusa della cugina dodicenne, in manette 23enne
(Rimini) E’ stato arrestato ieri mattina dai carabinieri di Riccione un ventitreenne peruviano, residente a Rimini, ritenuto responsabile dei reati di atti sessuali con minori e di violenza sessuale aggravata. L’inchiesta coordinata dalla Procura della repubblica di Rimini, risale al 4 novembre, quando una coppia di giovani genitori peruviani aveva richiesto l’intervento dei carabinieri dopo aver scoperto che la propria figlia dodicenne era incinta all’ottavo mese. Il pediatra, insospettito da un anomalo rigonfiamento dell’addome aveva chiesto alla dodicenne di effettuare accertamenti all’ospedale di Riccione. Al termine della visita specialistica, la minore ha raccontato ai propri genitori “di aver avuto una relazione con il proprio cugino ventitreenne, il quale, approfittando di più occasioni in cui si era ritrovato da solo ad accudire la bambina – su richiesta degli stessi genitori di quest’ultima, costretti ad assentarsi per lavoro - aveva consumato rapporti sessuali completi, incurante delle possibili conseguenze”.
E’ scattata subito la denuncia ai carabinieri che ieri hanno arrestato il 23enne a Firenze, dove avva tentato di rifugiarsi per sfuggire alla cattura. I carabinieri hanno accertato anche che lo stesso ragazzo si era reso protagonista, nello scorso mese di ottobre, di ripetuti tentativi di abuso nei confronti di un’altra dodicenne, anch’essa peruviana e cugina della prima vittima, consistiti in reiterati approcci e palpeggiamenti, a cui fortunatamente la seconda minore è sempre riuscita a sottrarsi.
Emergenza covid: il sostegno del Comune a oltre diecimila le famiglie
(Rimini) Con la formalizzazione dei criteri per la seconda distribuzione dei buoni spesa, che avverrà già in settimana, si consolida l'ampio panel di azioni di sostegno delle famiglie più esposte alle difficoltà economiche legate all'emergenza Covid. La solidarietà alimentare è solo uno dei campi di intervento che ha visto e vede tutt'ora impegnata l'Amministrazione, attraverso azioni dirette di aiuto, agevolazioni tributarie, contributi, che spaziano dalla protezione sociale, al diritto allo studio, fino al sostegno alle imprese.
"Una risposta articolata, ma soprattutto tempestiva e coraggiosa del Comune alla crisi innescata dal Covid, che ha coinvolto indistintamente famiglie e imprese e che ha rischiato di accentuare quelle situazioni di marginalità e precarietà già presenti prima della pandemia – sottolinea l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Abbiamo infatti cercato di agire su tutte le leve a disposizione ancor prima di avere la certezza di fondi e ristori dello Stato, andando a coprire con le nostre risorse di bilancio una manovra sicuramente non esaustiva rispetto alle esigenze di una comunità alle prese con una situazione così straordinaria, drammatica e inaspettata, ma comunque in grado di dare sostegno e opportunità a stretto giro a migliaia di cittadini riminesi. Le agevolazioni sui tributi, sulle rette scolastiche, sui canoni degli impianti sportivi, fanno parte di una strategia per aiutare famiglie e imprese in un momento di crisi di liquidità e soprattutto di profonda insicurezza. Abbiamo tentato di intervenire con tempestività, precisione e, soprattutto, coraggio proprio per evitare dispersione di risorse preziose per inutili finanziamenti a pioggia e soprattutto per far sì che le misure fossero già operative da subito. Se avessimo aspettato tutti i ristori (compreso i famosi fondi per le "zone rosse") per evitare di arrivare troppo tardi".
Protezione sociale. A marzo, nel picco dell'emergenza, furono circa 5.700 le famiglie raggiunte da iniziative di della solidarietà alimentare, tra buoni spesa (a cui hanno avuto accesso 1.700 persone) ai pacchi viveri (4.700). Un impegno che prosegue nella seconda metà del 2020 con un investimento per oltre 2 milioni di euro tra risorse proprie e finanziamenti statali, che oltre a buoni spesa e pacchi viveri si amplia con nuove misure attualmente in corso, a partire da contributi per l'affitto e per la rinegoziazione dei contratti per titolari di reddito ridotto a causa dell'emergenza Covid, contributi a famiglie con minori per spese di inclusione sociale (cioè per consentire ai ragazzi di continuare nelle attività quotidiane extra-scolastiche consentite, per evitare il digital divide, ecc) e per il pagamento delle utenze, oltre alla spesa e pasti a domicilio per i cittadini in quarantena o in difficoltà o alla distribuzione di kit di emergenza con beni di prima necessità e per l'igiene personale. Infine l'albergo sociale da dedicare all'accoglienza dei senza fissa dimora durante il perdurare dell'emergenza sanitaria.
Scuola. Sgravi di rette per scuole e mense, potenziamento del personale, lavori di adeguamento delle strutture e oltre 500 pc per gli studenti: sono solo alcune delle azioni a sostegno dell'educazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie. Oltre allo sgravio delle rette dei nidi e delle scuole comunali per duemila bambini ed altrettanti voucher per la mensa, al dimezzamento delle rette dei centri estivi per oltre 180 famiglie, le azioni dell'Amministrazione hanno consentito infatti di creare nuove opportunità di lavoro attraverso il potenziamento dell'organico in considerazione delle nuove esigenze e prassi legate al Covid, con oltre trenta assunzioni anche attingendo alle categorie in svantaggio economico. Forte anche l'impegno per il sostegno alla didattica a distanza, con la distribuzione di oltre 500 personal computer alle famiglie in base all'Isee e l'attenzione a chi ha maggiori difficoltà, con la distribuzione di mascherine trasparenti nelle scuole con per studenti con difficoltà uditive.
Tributi, sconti Tari per le imprese fino al 40%. A sostegno delle famiglie e delle piccole e medie imprese anche la corposa manovra sui tributi, con particolare focus sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Oltre all'immediato doppio rinvio delle scadenze per il versamento (dal 15 maggio a 30 settembre), si è introdotta una serie di sconti puntuali rivolti alle attività, negozi, pubblici esercizi che in considerazioni delle disposizioni ministeriali durante la scorsa primavera hanno dovuto tenere la saracinesca abbassata. Sono stati applicati sconti fino al 40% (in media un'esenzione per 3 mesi), per un totale di circa 3,7 milioni di euro a sostegno di oltre 11mila attività presenti sul territorio riminese. Altre misure in campo tributario sono state il differimento delle scadenze allungamento delle rateizzazioni fino a settembre 2020, per un flusso di cassa di circa 150.000 euro mensili e relativo allungamento di 6 mesi, la proroga della scadenza dell'imposta di pubblicità e dell'imposta di soggiorno. Infine, moralmente doverosa nonostante non sia regolamentata da alcuna normativa nazionale, l'esenzione dell'imposta di soggiorno per i quarantenati ed il personale sanitario.
Cosap e Rimini open space. Rivolta in particolare, ma non solo, ai pubblici esercizi, l'intervento sul canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, con l'introduzione di una riduzione del 50% sull'ammontare complessivo per tutte quelle imprese escluse dalle agevolazioni previste dal Decreto Rilancio. L'esenzione della Cosap, che si valuta di prorogare anche a primo semestre del 2021, si integra con il progetto di Rimini open space per favorire l'ampliamento degli spazi a disposizione degli esercizi pubblici e che nella sua prima fase di sperimentazione quest'estate ha coinvolto oltre 400 attività e che è stata prorogata fino al 31 dicembre. L'impegno a sostegno delle attività economiche prosegue anche in queste festività natalizie, con alcune iniziative come il pagamento per intero per luminarie sollevando dalla spesa i commercianti dei comitati turistici e dei comitati che negli anni passati contribuivano all'allestimento, il potenziamento del servizio navetta per il centro storico dal 4 dicembre e si stanno definendo le modalità per agevolare la sosta, con l'introduzione della gratuità per le prime due ore di parcheggio.
Sport. La manovra non ha dimenticato il sostegno allo sport, praticanti e associazioni. Se nella stagione sportiva passata si è intervenuti con la decurtazione, il posticipo e la rateizzazione delle rette per l'uso degli impianti, nella stagione in corso è già stata definita una riduzione delle tariffe del 60% (per circa 400mila euro, in aggiunta alla prevista decurtazione per il non utilizzo dal 26 ottobre) a beneficio circa 130 società e associazioni dilettantistiche che annualmente utilizzano gli impianti comunali e provinciali per la loro attività sportiva. Per le famiglie si è proposto il progetto Back to sport, con l'assegnazione di voucher per valore complessivo di 93mila per la promozione e lo stanziamento della pratica sportiva.
San Marino, casi di covid alla rsa Fiorina
(Rimini) A seguito di rilievi febbrili in alcuni ospiti della residenza sanitaria per anziani alla Fiorina, sono stati effettuati controlli specifici fra ieri e oggi, da cui sono stati individuati tre casi di infezione da virus Sars-CoV-2 in tre donne di 84, 87 e 94 anni, che, seppur in condizioni stabili, sono state trasferite nel reparto di isolamento Covid dell’Ospedale di Stato.
Immediatamente sono stati svolti tamponi su tutti gli ospiti e sul personale in servizio alla Casa di riposo. Si ricorda che le procedure all’interno della rsa prevedono l’esecuzione di tamponi a cadenza periodica su ospiti e personale. La Direzione sanitaria dell’Iss assicura che s”i sta monitorando con attenzione la situazione, al momento sotto controllo”.
30 novembre
Cassa integrazione: 16 milioni di ore | Il bollettino | La classifica
Aggiornamento coronavirus: +262 positivi, 6 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 123.073 casi di positività, 2.041 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.992 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18,5%. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.189 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 390 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 345 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 48,1 anni. Sui 1.189 asintomatici, 456 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 88 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 25 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 612 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 471 nuovi casi; a seguire Bologna (393), Rimini (262), Reggio Emilia (222). Poi Ravenna (182), Parma (140), Ferrara (95), Piacenza (57). Quindi Imola (118), Forlì (54) e Cesena (47).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.992 tamponi, per un totale di 2.120.489. A questi si aggiungono anche 1.123 test sierologici.I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 71.734 (+1.505 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.730 (+1.414), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 39 nuovi decessi: 6 in provincia di Piacenza (3 donne – di 42, 72, 92 anni – e 3 uomini, di 68, 75 e 82 anni); 2 in quella di Parma (un uomo di 86 e una donna di 88 anni); 7 in quella di Reggio Emilia (2 donne, rispettivamente di 66 e 90 anni, e 5 uomini: 2 di 71 anni, gli altri di 84, 86, 88 anni); 7 in quella di Modena (2 donne, rispettivamente di 86 e 90 anni, e 5 uomini: di 66, 81, 88 anni e 2 di 86 anni), 3 in quella di Bologna (tutti residenti nell’imolese: una donna di 94 anni e 2 uomini di 59 e 87 anni); 4 nel ferrarese (tutte donne: 81, 93 e 2 di 88 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 88 anni e 2 uomini, rispettivamente di 86 e 96 anni); 6 nel riminese (4 donne – rispettivamente di 90, 91, 92 e 94 anni – e 2 uomini, di 86 e 93 anni). Nessun decesso nel ravennate. Si è registrato, inoltre, a Ferrara il decesso di una persona non residente in Emilia-Romagna: si tratta di un 70enne di Occhiobello (Rovigo). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 5.753.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 249 (+4 rispetto a ieri), 2.755 quelli negli altri reparti Covid (+87). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 15 a Parma (+2), 34 a Reggio Emilia (invariato), 59 a Modena (-1), 56 a Bologna (invariato), 4 a Imola (invariato), 20 a Ferrara (+1),16 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (+1) e 22 a Rimini (-1). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite,sono 497 in più rispetto a ieri, di cui 80 nel riminese, e raggiungono quota 45.586.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 12.463 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 10.393 a Parma (+140, di cui 89 sintomatici), 17.602 a Reggio Emilia (+222 di cui 136 sintomatici), 22.448 a Modena (+471, di cui 132 sintomatici), 24.053 a Bologna (+393, di cui 155 sintomatici), 3.526 casi a Imola (+118, di cui 46 sintomatici), 6.036 a Ferrara (+95, di cui 17 sintomatici), 8.062 a Ravenna (+182, di cui 64 sintomatici), 4.538 a Forlì (+54, di cui 36 sintomatici), 3.932 a Cesena (+47, di cui 32 sintomatici) e 10.020 a Rimini (+262, di cui 127 sintomatici).