(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 112.700 casi di positività, 2.130 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.498 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti scende ulteriormente: oggi è dell’11,5%, rispetto al 12,7% di ieri. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.110 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 388 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 520 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni. Sui 1.110 asintomatici, 464 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 151 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 19 con gli screening sierologici, 19 tramite i test pre-ricovero. Per 457 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 327 nuovi casi; seguono Rimini (272, esiti di tamponi effettuati in più giorni e rimasti in coda), Modena (250), Piacenza (222), Reggio Emilia (219), Parma (201). Poi Ravenna (180), Ferrara (163), Imola (107), Cesena (106) e Forlì, con 83 casi.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 18.498 tamponi, per un totale di 2.040.254. A questi si aggiungono anche 1.714 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 72.526 (1.183 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.514 (+1.137 rispetto a ieri), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 54 nuovi decessi: 3 in provincia di Piacenza (un uomo di 83 anni e due donne, di 79 e 90 anni), uno nel parmense (un uomo di 96 anni), 13 a Modena (6 donne - 1 di 76 anni, 2 di 85 anni, 1 di 88, 1 di 90 anni e 1 di 94 anni - e 7 uomini, rispettivamente di 62, 64, 72, 82, 83, 84, 88 anni), 25 in quella di Bologna (7 donne - rispettivamente di 75, 92, 93, 94, 96, 97, 100 anni - e 18 uomini, rispettivamente di 61, 63, 71, 73, 77, 80, 83 anni; 3 di 84 anni; 1 di 86, 87, 88, 90, 91, 93, 96, 98 anni), dove si è verificato anche il decesso di una donna di 98 anni residente in Sicilia. Due decessi sono nel ferrarese (un uomo di 70 anni e una donna di 77), 3 nel ravennate (una donna di 79 anni e due uomini di 70 e 84 anni); 6 in provincia di Rimini (rispettivamente 2 donne di 78 e 85 anni, 4 uomini di 78, 80, 87 e 97 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.493.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 249 (+6 rispetto a ieri), 2.763 quelli in altri reparti Covid (+40). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:12 a Piacenza (dato invariato rispetto a ieri), 12 a Parma (invariato), 32 a Reggio Emilia (+2), 63 a Modena (-1), 57 a Bologna (invariato), 6 a Imola (+1), 20 a Ferrara (+2),14 a Ravenna (+2), 4 a Forlì (-2), 1 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (+2).

Le persone complessivamente guarite salgono a 34.681 (+893 rispetto a ieri, di cui 124 a Rimini).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 11.832 a Piacenza (+222 rispetto a ieri, di cui 51 sintomatici), 9.671 a Parma (+201, di cui 149 sintomatici), 16.296 a Reggio Emilia (+219, di cui 149 sintomatici), 20.428 a Modena (+250, di cui 158 sintomatici), 21.991 a Bologna (+327, di cui 113 sintomatici), 2.971 casi a Imola (+107, di cui 39 sintomatici), 5.527 a Ferrara (+163, di cui 28 sintomatici), 7.105 a Ravenna (+180, di cui 61 sintomatici), 4.199 a Forlì (+83, di cui 66 sintomatici), 3.541 a Cesena (+106, di cui 82 sintomatici) e 9.139 a Rimini (+272, di cui 124 sintomatici).

(Rimini) Domani in consiglio comunale a Rimini si parlerà della chiusura del campo nomadi di via Islanda e delle iniziative che l'amministrazione ha nel corso degli ultimi due anni ipotizzato per arrivarci. Dalle microaree progettare nel 2018, al trasferimento dei nomadi in appartamenti dell'Acer, venuta fuori nelle ultime settimane. "Dinnanzi alle proteste ovunque dei cittadini, preoccupati per la sicurezza e il degrado delle aree vicino alle loro case, l’amministrazione avrebbe cambiato idea e chiesto all’Acer la sistemazione dei nuclei sinti negli appartamenti dell’edilizia residenziale pubblica per favorire la loro integrazione", ricorda il consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi per ribadire che "l’accesso all’erp è determinato da un regolamento che definisce la graduatoria in base ai requisiti della residenza, del reddito, delle condizioni familiari".
Nella aggiornata graduatoria erp, "con una disponibilità di circa 50 alloggi annui, sono iscritte 1.803 famiglie, affitto mensile di circa 80 euro, mentre la graduatoria degli alloggi a “Canone Calmierato“ conta 413 nuclei famigliari, con un affitto di circa 300 euro mensili", rende noto Renzi che conuna mozione chiede di revocare la delibera di giunta comunale che individuava le cinque microaree per l’insediamento dei sei nuclei famigliari sinti, "per fare chiarezza e rassicurare i cittadini coinvolti". E anche "pnche per evitare la spesa pubblica prevista per la suddetta operazione di 400.000 euro (per l’acquisto di 12 casette-2 per nucleo famigliare- e l’urbanizzazione delle aree con luce, acqua, gas, recinzioni, ecc.)". Renzi chiede inoltre di "rispettare il regolamento per l’accesso all’edilizia popolare, la graduatoria in base ai requisiti, come per le altre famiglie riminesi in difficoltà. Il ricorso agli alloggi di emergenza abitativa, reperibili dai privati, ad un canone medio di 500 euro mensili, deve essere solo straordinario e momentaneo".
Attualmente, "gli occupanti del campo di via Islanda sono circa 45 persone: 5 nuclei Sinti per 25 persone e 6 nuclei di romeni per 17 persone famigliari non tutti residenti a Rimini. La soluzione abitativa potrà essere praticabile e compatibile, solo se i nomadi rispettano le regole della convivenza, lavorano, pagano le tasse, mandano i figli a scuola. Senza dubbio il campo nomadi abusivo e degradato di via Islanda va chiuso, rappresenta il fallimento del permissivismo, dell’assistenzialismo, da parte delle amministrazioni comunali, con spese per acqua, luce, rifiuti, assistenti sociali, sostenute per decenni, e della irresponsabilità dei nomadi".

(Rimini) Saranno circa 170mila, in Emilia-Romagna, gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali ad essere vaccinati contro il Covid-19. La fornitura che il ministero della Salute ha previsto per il territorio regionale - sulla base della stima di quantitativo necessario indicata da viale Aldo Moro - sarà dunque utilizzata per le categorie più esposte e più fragili, come ha stabilito lo stesso ministero: in particolare 90mila operatori sanitari e 80mila ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (come, ad esempio, Centri residenziali/semiresidenziali e Centri diurni per anziani e disabili, Case famiglia), tra le realtà più duramente colpite dall’epidemia.  

Già definiti e trasmessi al ministero, come annunciato, i centri di stoccaggio del vaccino su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini - individuati venerdì scorso d’intesa tra assessorato alle Politiche per la salute e Aziende sanitarie e ospedaliere - e anche le strutture sanitarie che somministreranno le prime dosi, il cui arrivo è previsto nei prossimi mesi. “Ci siamo mossi in tempi rapidi- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- per dare risposta al ministero sia sul fabbisogno di dosi stimato in Emilia-Romagna per la prima fascia di popolazione da vaccinare, sia sull’individuazione dei luoghi idonei alla conservazione e allo stoccaggio del vaccino. Quando a livello nazionale inizierà la distribuzione, saremo pronti a procedere con le vaccinazioni. Per quanto riguarda- aggiunge Donini- ulteriori dosi e coperture per una fascia più ampia di cittadini, sarà naturalmente il ministero a decidere e la nostra Regione si farà trovare pronta

(Rimini) Anche Rimini celebra Gianni Rodari nell'anno del suo centenario, e lo fa con due mostre, all'aperto e diffuse, e undici appuntamenti, tutti online, che vanno dalla presentazione di libri ai laboratori per bambini, passando per i workshop di creatività per adulti e le lezioni per insegnanti. Fantasia, come è giusto per uno dei grandi maestri della favola, ma anche sicurezza, perché il programma di "Gianni Rodari - Rivoluzione" è stato pensato per rispettare ogni disposizione in materia di contrasto e contenimento del coronavirus, senza però venire meno all'imperativo rodariano di coinvolgimento e collaborazione.
Le celebrazioni di Rodari a Rimini vedono protagonista il centro storico, che ospiterà in tutti i suoi luoghi più significativi elementi delle mostre dedicate allo scrittore. Il Giardino dell'Ala Nuova del Museo della Città, in via Tonini, è diventata la sede en plen air di "Il favoloso Gianni. Antologia murale in 21 pannelli", mentre l'esposizione "100 Gianni Rodari", in corso di allestimento, si espanderà addirittura in 10 diversi spazi di Rimini: il percorso parte infatti dalla Piazza sull'Acqua del Ponte di Tiberio e si conclude alla Biblioteca Gambalunga, passando per l'area giochi del Parco Marecchia, l'arena Francesca da Rimini di fianco a Castel Sismondo, piazzetta San Bernardino, l'Arco d'Augusto, l'Anfiteatro Romano, la nuova promenade di piazzale Kennedy, il Faro e la piazza riqualificata della Stazione ferroviaria.
Alle due mostre, che i riminesi potranno liberamente visitare fino al 31 dicembre, "Gianni Rodari – Rivoluzione" affianca anche un fitto calendario di appuntamenti on-line, che iniziano questa settimana e proseguono per tutto il mese di dicembre.
Si comincia mercoledì 25 novembre alle 18, con Alice Bigli che presenta il suo ultimo libro, "La scintilla dell'utopia. Rileggere Gianni Rodari con i bambini", pubblicato da Edizioni San Paolo.
Mercoledì 2 dicembre alle 9 è la volta del primo dei quattro laboratori del ciclo "Giusto o sbagliato?", destinato agli studenti dei primi tre anni delle scuole superiori: si ripete poi mercoledì 9, mercoledì 16 e lunedì 21 dicembre, sempre alla stessa ora.
Mercoledì 9 dicembre alle 17 va in scena Giulia Orecchia con il suo "A teatro con Gianni Rodari", un laboratorio per gli insegnanti dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia e scuola primaria.
Il programma di eventi continua venerdì 11 dicembre alle 10 con Marianna Balducci, che coinvolgerà i bambini delle scuole primarie con il suo laboratorio "C'è una macchia sul mio disegno!".
Si passa alla filosofia lunedì 14 dicembre: dalle 9 Marco Annoni affronta in un laboratorio per gli studenti degli ultimi due anni delle superiori "ll mondo che verrà. Perché la scienza ha bisogno dell'etica".
Martedì 15 e mercoledì 16 dicembre spazio agli adulti: il primo giorno alle 17 Melania Longo e Alessandro Sanna conducono il laboratorio "Codice Rodari. Esercizi di disegno e fantasia", quello successivo alle 10 Allegra Agliardi guida un altro laboratorio, "Oltre. Immaginare quel che non si vede: laboratorio teorico-creativo per adulti".
Ultimo appuntamento martedì 22 dicembre alle 17 con Elisabetta Garilli, che terrà un laboratorio dedicato alla musica per insegnanti dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia e scuola primaria.
Tutti i laboratori sono su prenotazione, da inviare alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L'appuntamento di mercoledì 25 novembre con Alice Bigli è invece aperto al pubblico e sarà trasmesso in diretta sul profilo Facebook di UAO (www.facebook.com/uaoimmaginielibri) e sul canale Youtube del Laboratorio Aperto Rimini Tiberio.

(Rimini) Parere favorevole dalla commissione bilancio del comune di Rimini alla proposta di modifica del regolamento per l'imposta di soggiorno, aggiornato secondo le ultime disposizioni contenute nel decreto legge rilancio. La novità principale riguarda la responsabilità del gestore della struttura ricettiva: il decreto rilancio infatti stabilisce che l'albergatore sia il responsabile del pagamento dell'imposta, con diritto di rivalsa sul turista. Questa novità comporta un adeguamento del regolamento comunale, attraverso l'introduzione di sanzioni tributarie per omesso versamento e omessa dichiarazione annuale.

"Non retrocediamo di un passo nei confronti del contrasto all'evasione fiscale, al contrario rafforziamo il nostro impegno, mirato soprattutto a far emergere le situazioni di illeciti più gravi – sottolinea l'assessore Gian Luca Brasini – Pur venendo a meno lo strumento della querela per la contestazione dell'illecito penale, su cui ancora ci sono pareri giuridici contraddittori, oggi abbiamo la possibilità di avere uno strumento di controllo tempestivo, che ci consentirà di concentrare la nostra azione verso quei pochi soggetti che operano al di fuori della legalità e per i quali l'evasione dell'imposta è solo la punta dell'iceberg rispetto a una serie di gravi irregolarità. Con la categoria degli albergatori la collaborazione è sempre stata proficua ed è comune la volontà di andare ad individuare coloro che aggirano le norme e inquinano il mercato, provocando fenomeni di dumping, di abbassamento selvaggio dei prezzi, e danneggiando l'intero comparto".

(Rimini) Nella settimana dal 16 al 22 novembre in Romagna si sono verificate 3.969 positività su un totale di 35.586 tamponi (vale a dire oltre cinquemila al  giorno di media), con una incidenza dunque dell’11,2 per cento che, pur aumentando rispetto alla settimana precedente di mezzo punto percentuale, resta ancora più bassa rispetto all'incidenza nazionale. Su questo dato si registra, nell'ultima settimana, un aumento nei territori di Rimini e Forlì (di 1,4  e 1,3 punti percentuali), un lieve calo a Cesena mentre Ravenna resta stabile. Si registra un aumento in tutti i territori, salvo Cesena, rispetto all'indicatore delle positività su popolazione residente. Restano pressochè invariate le percentuali di asintomatici con quella di Rimini ancora superiore alle altre. In pratica se si tenessero presenti solo i sintomatici, le incidenze di positivi rispetto ai tamponi effettuati, sui quattro territori, sarebbero molto più simili, spiega la Asl (il bollettino completo, in allegato).

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari territori, di malati nei reparti di degenza; per quanto riguarda le terapie intensive, a fronte di un lieve aumento di ricoverati in valore assoluto, è sostanzialmente stabile la percentuale di ricoverati rispetto al totale di ricoveri, e l'incidenza dei pazienti in terapia intensiva in Romagna rispetto ai residenti, resta inferiore a quella media regionale.

"Sebbene la Romagna continui ad avere indicatori più positivi rispetto al resto  della regione, in particolare dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri, in questa settimana - rimarca il direttore sanitario Mattia Altini - siamo arrivati a sfiorare il limite del livello rosso previsto nel nostro piano dinamico covid per gli ospedali. Ora la curva dei ricoveri sembrerebbe in via di stabilizzazione, ma su un tema così delicato il condizionale non è per noi sufficiente perchè, come abbiamo già detto, una ulteriore crescita di ricoveri significherebbe limitare di conseguenza il resto dell'attività sanitaria extra - covid, ovviamente per le prestazioni non urgenti. Noi stiamo continuando a sfruttare ogni potenzialità per implementare sempre più il contact tracing  in modo da individuare il maggior numero di casi possibili in fase iniziale così da poterli gestire a domicilio, e ringraziamo gli enti locali che ci stanno venendo in soccorso con loro personale. Abbiamo pure attivato tamponi rapidi e convenzioni col privato. Stiamo inoltre implementando il numero di posti nelle Cra covid per pazienti fragili e paucisintomatici: ne abbiamo già 69 tra Rimini, Ravenna e Novafeltria, ne attiveremo presto altri 20 in provincia di Forlì Cesena e stiamo pensando ad una struttura per pazienti psichiatrici covid positivi nel ravennate. Stiamo infine stingendo accordi con l'ospedalità privata, in tutti i territori, per mettere a disposizione ulteriori posti letto, esclusivamente dedicati a pazienti non covid (questo in relazione anche alle voci che avevano prefigurato ricoveri di pazienti covid a Villa Maria e Luce sul mare di Rimini con le quali, invece, si sta ragionaando di ricoveri solo di pazienti no covid), in modo da poterli seguire adeguatamente e avere più spazi negli ospedali dell'Asl per i pazienti covid. Ma a tutto questo deve affiancarsi lo sforzo della cittadinanza, che deve continuare con perizia a seguire le buone pratiche mirate a limitare il contagio. Solo insieme ce la possiamo fare".

(Rimini) Nel corso del 2020, rispetto allo scorso anno, sono aumentati i soggetti denunciati dalla Polizia di Stato di Rimini per il reato di maltrattamenti in famiglia, passando da 9 (dato 2019) a 25 (dato 2020); analogamente gli “Ammonimenti” del Questore sono saliti da 10 (dato 2019) a 12 (dato 2020). Il “codice rosso” è stato attivato in oltra 70 casi per i quali si era reso necessario l’intervento della Polizia di Stato.

Tra gli episodi degli ultimi giorni si segnala quello di una donna di 35 anni dell’est/europa, arrivata in Italia insieme alla propria figlia adolescente con la prospettiva di trovare un lavoro. Nelle pause lavorative la stessa era solita intrattenersi presso la sala videolottery di un centro commerciale e tentare la fortuna. Un giorno, con una scusa, un uomo le si avvicina e iniziano una semplice chiacchierata. Da quel momento, l’uomo, un impiegato cinquantenne, tramite facebook riesce a contattarla e inizia una vera e propria persecuzione asfissiante. 

Messaggi e richieste di incontri non ricambiati fanno scattare un comportamento ossessivo nell’uomo che anche grazie alla possibilità di accedere ai dati personali riesce a rintracciare il domicilio della donna e conoscerne le sue abitudini. Quello che potrebbe sembrare un corteggiamento con mille attenzioni, invio di fiori e regali, richieste di incontri e bigliettini romantici, si trasforma ben presto in una serie di atti persecutori. Appostamenti frequenti iniziati davanti all’ingresso del centro commerciale che, non trovando risposta da parte della donna, sono proseguiti  presso l’abitazione con la pretesa di entrare.  Serenità turbata dalle insistenti richieste di incontri e dalle minacce scaturite dai continui rifiuti. Reduce da una vita non semplice nel paese d’origine, pronta a dare un futuro migliore alla figlia, da madre single si ritrovava nuovamente ad affrontare da sola un uomo che le dichiarava in maniera opprimente il suo amore morboso costringendola a modificare le sue abitudini di vita sociale, lavorativa e familiare. La donna ormai esausta ed impaurita, ha deciso così di rivolgersi alla Polizia di Stato, e in particolare all’ufficio stalking della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini, dove personale specializzato, a seguito dei vari accertamenti, con Provvedimento del Questore, ha ammonito l’uomo con l’avvertenza che se avesse continuato sarebbe stato denunciato presso la Procura della Repubblica di Rimini.

(Rimini) Un progetto per valorizzare un'area carica di storia e di significati simbolici, porta di accesso al centro antico della città e punto di innesto della via Flaminia, consolare romana che collega Rimini alla capitale. La giunta comunale nella seduta di ieri ha approvato lo studio di fattibilità per il completamento del progetto di riqualificazione di Borgo San Giovanni, l'area lungo via XX Settembre tra l'Arco d'Augusto e la rotatoria con via Tripoli, già interessata nei mesi scorsi dai primi interventi, come la nuova pista ciclabile sul lato mare e la riorganizzazione della sosta.

Il progetto discusso ieri dalla Giunta va a completare e implementare il programma di interventi, non solo proseguendo nella riqualificazione strutturale dell'asse viario, ma andando a valorizzare alcuni dei luoghi simbolo del Borgo, come la Chiesa di San Giovanni Battista, una delle chiese più antiche ed importanti di Rimini e scrigno di preziose opere d'arte, e l'area del ponte romano del deviatore Ausa, a pochi passi dall'Arco.

I lavori, al via ad inizio del 2021, prevedono nello specifico la ricostruzione dei marciapiedi lungo la via XX Settembre, rifacimento che consentirà anche di intervenire sui sottoservizi. Le dimensioni resteranno le stesse di quelle attuali, ma cambieranno i materiali utilizzati: al materiale architettonico sarà alternato l'utilizzo della pietra, che sarà posata ad esempio davanti alla Chiesa di San Giovanni Battista e in corrispondenza del ponte del deviatore. I materiali saranno scelti in accordo con la Soprintendenza, di tipologia e formato coerente con le pavimentazioni esistenti in centro storico. Per tutto il fronte della chiesa si prevede una piazza rialzata, a creare un sagrato che sarà studiato e arredata tenendo conto dei caratteri identitari e storiografici del borgo. Il progetto infine sarà completato con nuovi arredi, come panchine e stalli per le biciclette. Gli interventi, che prevedono un investimento complessivo di 662mila euro, saranno co-finanziati attraverso un contributo regionale che ha assegnato al Comune di Rimini 595.800 euro.

"Prosegue quindi il percorso di valorizzazione del Borgo San Giovanni – sottolinea l'assessore Roberta Frisoni - che prevede non solo un miglioramento dell'accessibilità dell'area attraverso opere strutturali, ma una complessiva riqualificazione che consentirà di dare il giusto risalto alla storia e l'identità di uno dei borghi antichi della città e caro ai riminesi". il giusto risalto alla storia e l'identità di uno dei borghi antichi della città e caro ai riminesi".

(Rimini) Per tanti riminesi, alla preoccupazione per l'aspetto sanitario della pandemia si aggiunge, dolorosamente, anche quello economico. Per questo, come già nella prima fase, l'amministrazione comunale si sta impegnando fornendo sostegno alle persone e alle famiglie più colpite dalle chiusure disposte a livello nazionale e regionale per il contenimento dell'epidemia. Tra le misure emergenziali già utilizzate nella prima fase c'erano anche i buoni spesa che ora, grazie alla disponibilità di finanziamenti ministeriali assegnati ai Comuni, si possono reintrodurre.

"Da una parte ho già avviato il confronto con i miei colleghi del distretto socio sanitario di Rimini nord, per individuare procedure il più possibile comuni. Dall'altra, con gli uffici di via ducale, per essere pronti appena possibile con le procedure per consentire ai cittadini che ne hanno diritto di presentare domanda. Pur in attesa delle specifiche tecniche che dovrà indicarci l'ordinanza della Protezione Civile, posso anticipare che si tratterà di una modalità di raccolta delle domande più veloce. La raccolta avverrà online e saranno favoriti coloro che erano stati esclusi dalla precedente istruttoria. Ricordo inoltre che non si seguirà un ordine cronologico per l'assegnazione dei buoni spesa. Dico questo per evitare che i cittadini si colleghino tutti in uno stesso momento al portale, o chiamino contemporaneamente i numeri di telefono non appena leggeranno la notizia dell'apertura dell'istruttoria. Ci saranno almeno quattro o cinque giorni di apertura delle domande, tutto il tempo disponibile per evitare intasamenti e disservizi", spiega l'assessore Gloria Lisi.

"Non solo, nei primi giorni della prossima settimana saremo già in grado di avere il quadro completo dei punti vendita in cui sarà possibile usufruire dei buoni spesa, grazie ad una indagine avviata con anticipo dai nostri uffici.Così come nella prima ondata, siamo consapevoli che non si tratti di una misura esaustiva ma è sicuramente una forma di sostegno concreta, che garantirà a molte famiglie un consistente aiuto per l'acquisto di beni alimentari e di prima necessità, importante soprattutto in concomitanza con le festività natalizie".

Mercoledì, 25 Novembre 2020 13:26

Trasparenza, il Comune in cerca di suggerimenti

(Rimini) Il Comune di Rimini comunica che sta procedendo all'aggiornamento annuale del Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza per il triennio 2021/23 e che per questo intende raccogliere suggerimenti e proposte di cittadini e associazioni da valutare anteriormente alla redazione dell'aggiornamento dei predetti Piani.
Si invitano tutte le cittadini e le associazioni interessate ad inviare eventuali suggerimenti e proposte entro il giorno 15 dicembre 2020 all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Considerata la natura dei piani, che al di la dell'aggiornamento obbligatorio da effettuarsi annualmente entro il 31 gennaio, possono in ogni momento essere migliorati ed adeguati, i cittadini potranno formulare le proprie proposte anche successivamente alla loro adozione e senza termini di scadenza.

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