(Rimini) Grazie ad un impegno quotidiano, la divisione Events&Congress di Italian Exhibition Group raccoglie i frutti della propria semina, nonostante la sospensione delle attività congressuali imposta dal Governo con gli ultimi Dpcm. È stata ufficializzata in questi giorni l'aggiudicazione al Palacongressi di Rimini del 21° congresso dell'European College of Sport Science (ECSS) in programma dal 3 al 5 luglio 2024.

Grazie all'iniziale interessamento del professor Claudio Stefanelli, direttore del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Università di Bologna, Campus di Rimini (nonché ambasciatore della divisione Events&Congress di IEG), la candidatura di Rimini e del Palacongressi è stata presentata congiuntamente dall'Università Alma Mater di Bologna e dall'Università di Padova, in questo caso attraverso il prezioso contributo del professor Marco Narici, docente al Dipartimento di Scienze Biomedicali e past president di ECSS. Ha inoltre potuto godere del supporto tecnico e di co-marketing di APT Emilia-Romagna, coerentemente con la linea strategica del progetto "Lo sport in valigia".

Tra i principali congressi scientifici sulle scienze motorie in tutto il mondo, le ultime edizioni del congresso ECSS si sono svolte nel 2018 a Dublino e nel 2019 a Praga. Causa Covid19, il congresso ECSS 2020 si terrà in modalità a distanza, e Siviglia precedentemente selezionata per questo congresso ospiterà quello del 2021. Slitterà poi Glasgow che dal 2021 andrà al 2022. Rimini, scelta per ospitare il congresso del 2024, ha avuto la meglio sulle sedi di Parigi, Losanna e Göteborg.

"Ci siamo confrontati con le candidature di numerose e famose città europee e la selezione è stata durissima – dichiara il professor Claudio Stefanelli - Il prestigio e la reputazione scientifica delle Università di Bologna e Padova, le più antiche d'Europa, hanno avuto il loro peso, ma fondamentali sono state le visite ispettive, quando le delegazioni di ECSS hanno potuto rendersi conto di persona delle enormi capacità organizzative della divisione congressi di IEG, della capacità ricettiva e bellezza della località e del grande entusiasmo di enti locali e realtà produttive, che insieme a noi hanno contribuito a formare una grande squadra. Questa aggiudicazione è stata una grande soddisfazione per il nostro Dipartimento che ha sede a Rimini".

"Il congresso ECSS – sottolinea il professor Marco Narici - si annuncia come stimolante opportunità per le giovani generazioni di studiosi di conoscere i più recenti sviluppi della ricerca nel campo delle discipline scientifiche legate allo sport. Avranno la possibilità di presentare le proprie ricerche, di condividerle con la comunità scientifica, in un luogo peraltro incantevole come la Riviera di Rimini. Sono oltremodo lieto di avere contribuito a portare il congresso ECSS a Rimini, 21 anni dopo l'ultimo congresso che si è tenuto nel nostro Paese, a Roma nel 1999".

Grande soddisfazione è stata espressa dall'attuale presidente dell'associazione ECSS Jørn Wulff Helge: "È stato veramente un grande piacere per noi avere potuto visitare Rimini e conoscere di persona il team della divisione congressi di IEG. Abbiamo toccato con mano il loro entusiasmo, l'adeguatezza della struttura e abbiamo potuto godere di un'ospitalità davvero autentica".

(Rimini) Proseguono i controlli nell’area riminese per il rispetto delle normative volte al contrasto del Covid-19 ed unitamente ad esse anche i controlli negli esericizi pubblici. Nella giornata di ieri 19 novembre, i Carabinieri della Stazione di Rimini-Miramare hanno controllato un hotel dell’area al fine di verificare coloro che materialmente occupavano le stanze e il titolo per il quale si trovavano nella struttura alberghiera.
Durante i controlli sono stati individuati 5 persone, tutte straniere, che venivano denunciate a piede libero per violazioni delle norme sull’immigrazione clandestina. In particolare 4 di esse non avevano ottemperato all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, mentre una era sul territorio totalmente priva di qualsiasi titolo. Dopo le attività identificative di rito, venivano segnalate anche alle autorità amministrative, cosi come l’attività alberghiera stessa, per le successive incombenze.

(Rimini) Dirty cleaning, ovvero sanificazione sporca, magari in odore di camorra. Così la guardia di finanza ha nominato l’operazione scattata oggi con le notifiche degli arresti per quattro persone indagate per intestazione fittizia e diverse perquisizioni nelle province di Pesaro, Rimini e Trento. Sotto seuqtestro è finita un’azienda operante tra Rimini e Pesaro nel settore delle sanificazioni anti – covid 19. 

“La ditta a seguito delle indagini delle fiamme gialle, pur se intestata ad altra persona, di fatto è risultata gestita da E.S., originario di Napoli, pregiudicato, già coinvolto nel 2014 nell’operazione anti-droga denominata “Drugstore” condotta dagli stessi finanzieri riminesi”, spiegano i finanzieri. “Attesa la pericolosità sociale manifestata, nel 2016 E.S. è stato anche attinto dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale ed è fratello di altro pregiudicato, quest’ultimo ritenuto affiliato al Clan Camorristico dei “DI LAURO”, operante nella zona settentrionale del capoluogo campano; quest’ultimo è stato condannato definitivamente nel 2010 per associazione per delinquere di stampo mafioso e più recentemente, nel 2017, per aver partecipato ad un raid punitivo di camorra”. 

Il provvedimento di sequestro preventivo eseguito oggi, quindi, “costituisce l’epilogo di articolate indagini economico-patrimoniali condotte dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rimini nella persona del Sostituto Procuratore Paola Bonetti, finalizzate al contrasto delle intestazioni fittizie di beni e dei tentativi d’infiltrazione della criminalità nell’economia legale della Provincia”.

L’attività di indagine ha infatti permesso di accertare che “il pregiudicato E.S., al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, nel mese di aprile scorso, in  piena emergenza “Covid-19”, è divenuto socio occulto di una ditta individuale operante nel settore delle sanificazioni delle autovetture, degli esercizi commerciali e degli hotel ubicati in questa provincia ed in quella limitrofa di Pesaro e Urbino, partecipando agli utili ed utilizzando le autorizzazioni rilasciate alla stessa. Egli così operando rilasciava certificazioni e fatture, grazie alla ditta individuale intestata fittiziamente a terzi”. Lo schema imprenditoriale occulto, ricostruito nel corso delle indagini, è risultato particolarmente redditizio per il pregiudicato, “tant’è che questi, nel corso di alcune intercettazioni telefoniche, compiacendosi per il suo fiorente giro d’affari, ha definito il Coronavirus un buon affare”.

Giovedì, 19 Novembre 2020 09:38

19 novembre

Seimila in quarantena | La droga uccide | Forbici al chiodo

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 95.654 casi di positività, 2.371 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.732 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’11,4 %, rispetto al 9,9% di ieri. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.159 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 331 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 481 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,2 anni. Su 1.159 asintomatici, 390 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 111 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 27 con gli screening sierologici, 25 tramite i test pre-ricovero. Per 606 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 528 nuovi casi e Modena con 461, a seguire Reggio Emilia (273), Piacenza (236), Parma (228), Rimini (173), Ravenna (130), Ferrara (105), Imola (92), Forlì (86) e Cesena (59).

Effettuati 20.732 tamponi, per un totale di 1.916.548. A questi si aggiungono anche 3.858 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 59.319 (2.053 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 56.626 (+2.058 rispetto a ieri), il 95,4 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 53 nuovi decessi: 25 in provincia di Bologna (6 donne rispettivamente di 81, 80, 73, 56 anni e due di 95 anni; 19 uomini di cui 2 di 97 e 2 di 91 anni e gli altri rispettivamente di 93, 87, 84, 83, 80, 82, 79, 78, 74, 71,72, 64, 61, 60, 59); 11 in provincia di Modena (8 donne rispettivamente di 95, 92, 89, 87, 83, 81,79 e 60 anni, e tre uomini di 89, 87, 83 anni); 9 in quella di Reggio Emilia (4 donne, una di 21 e le altre di 98, 86 e 76 anni, e 5 uomini rispettivamente di 91, due di 88 anni, e gli altri 82 e 79 anni); 3 i quella di Ferrara (due uomini di 82 e 66 anni, e una donna di 92 anni); 2 nella provincia di Ravenna (due uomini di 88 e 50 anni), 2 in quella di Rimini (entrambe donne, rispettivamente di 87 e 83 anni) e uno a Parma, un uomo di 91 anni.Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.168.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 244 (-3 da ieri), 2.449 quelli in altri reparti Covid (-2). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 16 a Parma (-1 rispetto a ieri), 28 a Reggio Emilia (+2), 61 a Modena (-3), 65 a Bologna (-1), 4 a Imola (+3),19 a Ferrara (-1),11 a Ravenna (dato stabile da ieri), 5 a Forlì (-1),1 a Cesena (dato invariato) e 23 a Rimini (dato invariato). Le persone complessivamente guarite salgono a 31.167 (+265 rispetto a ieri, di cui 53 a Rimini).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 10.259 a Piacenza (+236 rispetto a ieri, di cui 31 sintomatici), 8.430 a Parma (+228, di cui 173 sintomatici), 13.932 a Reggio Emilia (+ 273, di cui 222 sintomatici),17.123 a Modena (+461 di cui 351 sintomatici),18.986 a Bologna (+528, di cui 204 sintomatici), 2.361 casi a Imola (+92, di cui 32 sintomatici), 4.647 a Ferrara (+105, di cui 5 sintomatici), 5.797 a Ravenna (+130, di cui 31 sintomatici), 3.607 a Forlì (+86, di cui 58 sintomatici), 2.991 a Cesena (+59, di cui 41 sintomatici) e 7.521 a Rimini (+173, di cui 64 sintomatici)

(Rimini) L’assessore al Bilancio del Comune di Riccione ha dichiarato che l’amministrazione vuole uscire da alcune aziende partecipate, tra cui Amir, approfittando di un decreto governativo che ha congelato parzialmente gli effetti della Legge Madia e i suoi criteri finalizzati alla riduzione delle aziende partecipate, in specie quelle con bilanci in deficit da tre esercizi consecutivi. “Pur non essendo questo il caso di Amir, visto che da cinque anni chiudiamo il bilancio in utile e soprattutto, negli ultimi tre esercizi abbiamo distribuito ai soci oltre 4,2 milioni di euro, risulta piuttosto bizzarro il criterio di giudizio dell’assessore nel classificare le partecipate da cui uscire”, fa notare l’amministratore di Amir, Alessandro Rapone.

“Non mi pare molto elegante fare raffronti e graduatorie fra le diverse aziende di cui il Comune detiene partecipazioni, ma al tempo stesso non posso accettare che la sua valutazione faccia riferimento alla “performance” aziendale, visto che abbiamo chiuso in utile anche il bilancio 2019, dove, l’assessore avrà sicuramente letto, abbiamo anche fatto un accantonamento di 1,2 milioni di euro di riserva. Insomma, non risulta corretto nella forma e nella sostanza quanto dichiarato dall’assessore in riferimento ad AMIR SpA, laddove afferma che i maggiori oneri di gestione aggravano i bilanci”. “È pur vero che la partecipazione del Comune di Riccione nella nostra base societaria è piuttosto esigua, rappresentando lo 0,52% del capitale sociale ma nondimeno abbiamo sempre manifestato la massima attenzione al nostro socio, che gode ovviamente di pari diritti rispetto agli altri Comuni con partecipazioni ben maggiori”. 

(Rimini) Nella settimana tra il 9 e il 15 novembre si sono verificate 3.744 positività su persone residenti in Romagna, su un totale di 35.477 tamponi (vale a dire oltre cinquemila al giorno di media, con punte di settemila), con un’incidenza dunque del 10,6 per cento che, pur aumentando rispetto alla settimana precedente, resta ancora più bassa rispetto all'incidenza nazionale. Il report arriva dalla Asl Romagna. Sulla base dei dati si registra, quindi, nell’ultima settimana, un aumento nei territori di Rimini e Cesena, un lieve calo a Ravenna ed un calo più significativo a Forlì. Si registra invece un aumento in tutti i territori rispetto all'indicatore delle positività su popolazione residente. Restano pressochè invariate le percentuali di asintomatici con quella di Rimini ancora superiore alle altre.

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari territori, di malati nei reparti di degenza; per quanto riguarda le Terapie intensive, a fronte di un lieve aumento di ricoverati in valore assoluto, è diminuita di mezzo punto la percentuale di ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei ricoverati. E sempre in tema di ricoveri, è interessante notare che l'incidenza di ricoveri per covid su popolazione residente in Romagna è di 42,2 per diecimila abitanti, a fronte del 53,24 di media regionale; scorporando tale dato, l'incidenza di ricoveri non in terapia intensiva è di 38,65 per diecimila in Romagna contro una media regionale di 48,37 e l'incidenza di ricoveri in terapia intensiva è di 3,55 per diecimila in Romagna contro una media regionale di 5,03.

"Da questi dati emerge come la Romagna continui ad avere indicatori più positivi rispetto al resto  della regione, in particolare dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri - rimarca il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -. Ciononostante i valori assoluti dei contagi restano alti, e conseguentemente pure i numeri di ricoveri, che anche nella settimana scorsa sono aumentati, mantenendoci nel 'livello rosso' del Piano dinamico per gli ospedali. Una ulteriore crescita di ricoveri significherebbe limitare di conseguenza il resto dell'attività sanitaria extra - covid, ovviamente per le prestazioni non urgenti, ma questa è una situazione che vogliamo evitare a tutti i costi. Anzi vogliamo continuare, come stiamo facendo, ad erogare il maggior numero di prestazioni sia per completare il recupero di quelle saltate durante i mesi della 'prima ondata' e per le nuove prenotazioni. Come detto stiamo lavorando sfruttando ogni potenzialità per implementare sempre più il contact tracing  in modo da individuare il maggior numero di casi possibili in fase iniziale così da poterli gestire a domicilio, e stiamo sempre più attivando strutture come le Cra covid per pazienti fragili e paucisintomatici. Mi permetto di dire che stiamo facendo tutto il possibile, anche in acccordo col privato e con le altre Istituzioni, che ringraziamo, ma tutto rischia di essere vanificato se la cittadinanza non continua con perizia a seguire le buone pratiche mirate a limitare il contagio".

(Rimini) È stato pubblicato sul sito del Comune di Misano il bando di accesso per l'erogazione di pacchi alimentari di prima necessità a seguito dell'emergenza Covid-19. Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale ha destinato risorse economiche a sostegno di un bisogno primario e ne sono destinatari i cittadini residenti a Misano da almeno sei mesi, in difficoltà anche a causa dell'emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando.  Coloro che sono in possesso dei requisiti previsti, potranno ricevere prima delle feste natalizie un pacco alimentare contenente generi alimentari di prima necessità. I moduli sono disponibili sul sito www.misano.org o possono essere ritirati, previo appuntamento, all'Ufficio Servizi Sociali del Comune di Misano; vanno consegnate entro il 12 dicembre 2020.

"E' un'importante misura di sostegno a famiglie che quest'anno stanno vivendo la difficoltà economica che consegue quella sanitaria – spiega il Vicesindaco e Assessore ai servizi sociali Maria Elena Malpassi -. Destinatari dell'intervento saranno pertanto non solo persone fragili già conosciute dai servizi sociali dell'Amministrazione, ma anche quelle famiglie che hanno maggiormente subito la crisi economica di questi ultimi mesi. Rispetto agli anni precedenti la composizione del pacco sarà quantitativamente proporzionata a seconda del numero dei componenti del nucleo, così da garantire una più equa distribuzione dei generi alimentari".

(Rimini) Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: “anche quest’anno, nonostante la difficile situazione determinata dalla pandemia, l’Amministrazione comunale di Santarcangelo vuole cogliere l’occasione di questa data per proporre alcune iniziative e spunti di riflessione sul tema”, spiega una nota del comune. Da lunedì 23 a mercoledì 25 novembre, quindi, in vari punti del territorio comunale si svolgerà “Sisterhood”, un’opera d’ascolto realizzata da Teatro Patalò in collaborazione con Focus, Pro Loco Santarcangelo e Città Viva: undici artiste interpreteranno i testi di alcune autrici fondamentali per innescare un pensiero sulla rimozione delle donne nel tessuto culturale e sulla violenza quotidiana delle parole e dei comportamenti.
“Nascerà così un’orazione, un’invettiva, una preghiera laica. Un canto di sorellanza e una chiamata al rispetto per i diritti umani attraverso la voce, che proviene dal corpo e va a toccare altri corpi, ora lontani. Nei tre giorni dell’iniziativa, infatti, l’opera d’ascolto sarà trasmessa durante alcune azioni “invisibili” ma udibili in città: altoparlanti, filodiffusione, messaggi via smartphone e social, fino all’ultima trasmissione il 25 novembre.”, spiegano gli organizzatori.
Accanto a questi eventi principali – pensati per essere realizzati in assenza di pubblico – si svolgeranno una serie di azioni collaterali per alimentare il pensiero critico: collaborazione con i docenti di educazione civica, condivisione via web e social di contenuti d’informazione e approfondimento già a partire da mercoledì 18 novembre, realizzazione di un breve documentario e di un podcast.
Oltre a “Sisterhood”, in occasione del 25 novembre l’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa “Orange the world”, lanciata da Un Women (Ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne) e promossa in Provincia di Rimini dal Soroptimist Club International. Dal 25 novembre al 10 dicembre – anniversario della Dichiarazione dei diritti umani – la Torre civica di Santarcangelo sarà illuminata di arancione, già da qualche anno scelto come colore-simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, un rifiuto corale della violenza per dare voce con forte impatto simbolico anche alle “presenze silenziose”.
“In questo momento in cui non è possibile realizzare spettacoli abbiamo pensato a una serie di azioni per riuscire a coinvolgere comunque la cittadinanza, anche attraverso le tecnologie digitali, con un’opera diffusa udibile in più luoghi del territorio comunale” afferma la vice sindaca e assessora alle Pari opportunità, Pamela Fussi. “La scelta della voce come tema portante dell’iniziativa va intesa come un invito ad ascoltare, un atto che riteniamo importante anche per prevenire la violenza di genere e riuscire ad aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà”.

(Rimini) “Mai come quest’anno abbiamo bisogno di scelte d’acquisto etiche e ponderate. Mai come quest’anno - spiega Giammaria Zanzini, referente provinciale e consigliere nazionale di Federmoda-Confcommercio - i commercianti delle città italiane hanno bisogno dell’aiuto e della solidarietà dei propri concittadini”. Purtroppo però, “le conseguenze della pandemia rischiano di premiare una volta di più l’e-commerce delle multinazionali capaci di grandi margini di guadagno a fronte di pratiche non sempre trasparenti e di imposte irrisorie. Aspettando una vera ed efficace web tax che equipari le tasse dei colossi del web a quelle dovute dai commercianti in sede fissa, quello che sta facendo maggiormente le spese del cambiamento dei modelli di consumo rimane il commercio tradizionale, in particolare il settore tessile che va dalle calzature all’abbigliamento, fino all’intimo e gli accessori, di cui purtroppo il governo pare essersi dimenticato e che invece vale l’1,2% del Pil italiano. I numeri che arrivano dall’ultima Congiuntura economica elaborata dall’Ufficio Studi di Confcommercio sono drammatici in particolare per il nostro settore rispetto ad un 2019 in cui già non mancavano i problemi: -15,2 nel primo trimestre 2020, -45,2 nel secondo, -14,9 nel terzo, con una tendenza del -12,1% per il mese di novembre”.
Un “disastro” economico che i commercianti, le loro famiglie e i loro dipendenti stanno toccando con mano “vedendo lo spettro della chiusura attività. Fatichiamo ad avere liquidità dalle banche, con migliaia di imprese impossibilitate ad accedere al credito, come ha sottolineato anche il governatore della Banca d’Italia, Visco a proposito dell’impostazione rigoristica dell’EBA (Autorità Bancaria Europea), lottiamo con i fornitori per clausole più eque, chiediamo ancora una volta sostegni allo Stato perché le nostre attività sono aperte, ma di fatto bloccate nelle vendite dalla mancanza di persone e di occasioni di socialità. Anche ieri abbiamo ribadito i numeri della crisi, le problematiche di settore e specifiche richieste di sostegno alla politica nell’audizione alla X Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera. Ma un grande peso lo possono, anzi, lo devono avere anche i consumatori”.
Per Zanzini, è arrivato il momento in cui “ognuno di noi deve porsi qualche domanda. Un click dal divano vale la perdita del tessuto economico e sociale della mia città? Il risparmio di qualche euro vale la perdita dei posti di lavoro dei miei amici? Riempirsi gli armadi di tanta merce di bassa qualità facendola arrivare dall’altra parte del mondo vale i rischi per la salute, lo sfruttamento del lavoro, l’inquinamento e l’aumento di contraffazione e falso? Le grandi piattaforme multinazionali non hanno dalla loro parte solo la mancanza di una web tax che l’Europa discute da anni senza trovare modo di applicarla. Il patron di Amazon dichiara che la piattaforma non è in grado di impedire ai venditori terzi (che contribuiscono per il 53% al fatturato aziendale e a cui chiedono commissioni pesanti) di vendere on-line merce falsa o contraffatta, ma di questo non è responsabile; il patron di Ali Baba ammette che nel Sudest asiatico esiste un distretto di moda parallelo in grado di produrre le griffe italiane con gli stessi tessuti e gli stessi tagli; la società NetNames, che si occupa di protezione dei marchi online, stima che sulla piattaforma marketplace Taobao controllata dal colosso cinese con 370 milioni di utenti, 8 prodotti su 10 non sono originali”.
Il consumatore “deve capire che la battaglia combattuta dai piccoli commercianti per rimanere sul mercato non è ad armi pari. E allora servono più che mai degli alleati: i nostri clienti, a cui chiediamo di non alimentare le aziende predatrici, ma di fare un piccolo sforzo in più per il bene della comunità. Ben vengano dunque tutte le iniziative possibili: in Francia sta spopolando la petizione #NoelSansAmazon, che non è solo un atto di denuncia contro il colosso (con tanto di numeri) e la richiesta di leggi ad hoc, ma un incentivo agli acquisti nei piccoli negozi. Nel nostro piccolo apprezziamo le iniziative e gli appelli dei nostri amministratori locali su luminarie natalizie e parcheggi a tariffe calmierate. Ma tutto questo non può bastare senza una presa di coscienza e un cambio di mentalità. Solo così potrà essere davvero Natale per tutti”.

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