La situazione negli ospedali, Altini (Asl) non esclude attivazione livello rosso
(Rimini) Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, la Asl ha fornito alcuni dati (in allegato) relativi alla settimana dal 26 ottobre al primo novembre relativi ai residenti diagnosticati sul territorio romagnolo. Nella settimana di riferimento si sono verificate 2.335 positività su un totale di 30.722 tamponi, con una incidenza dunque del 7,6 per cento che, pur aumentando di 1,7 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, resta più bassa rispetto all'incidenza nazionale.
Su questo dato si registra, nell'ultima settimana, tra i vari territori della Romagna, un riallineamento: le province di Rimini e di Ravenna hanno dato pressochè analogo, i territori di Forlì e soprattutto Cesena hanno incidenze leggermente più basse. Restano invece maggiori differenze rispetto all'indicatore delle positività su popolazione residente (slide 6), con Rimini e Forlì con dati più alti, così come sulle percentuali di asintomatici: il territorio romagnolo si attesta sul 43 per cento con Ravenna e soprattutto Rimini con percentuali superiori (slide 7) di persone positive ma senza sintomi. Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari territori, di malati nei reparti di degenza. Resta di fatto stabile l'incidenza di ricoveri in terapia intensiva sul totale dei ricoverati.
"Sul territorio romagnolo - commenta il direttore sanitario dottor Mattia Altini - permane una situazione di crescita proporzionalmente più contenuta rispetto alla media nazionale, con una incidenza significativa di casi asintomatici. Conseguentemente la maggioranza dei pazienti può essere adeguatamente seguita a domicilio o nelle strutture appositamente previste per pazienti asintomatici o con sintomi lievi come i Covid Hotel o le Cra Covid che si stanno ulteriormente implementando. Resta di fondamentale importanza la prevenzione, per cui torno a rammentare ancora una volta alla cittadinanza l'importanza della prevenzione: distanziamento, igiene, mascherina. Altrettanto scrupolosamente vanno seguite le indicazioni previste nel nuovo Dpcm. Assai importante quest'anno è anche fare la vaccinazione contro l'influenza stagionale, soprattutto per le classi a rischio, che rappresenta anche una forma di contrasto del covid".
Sul fronte ospedaliero "siamo nel Livello Arancione del piano dinamico che abbiamo predisposto, e conseguentemente abbiamo attivato ulteriori posti letto, in tutti i territori, dedicati a pazienti covid. Attualmente abbiamo circa 70 posti letto di terapia intensiva per l'attività chirurgica ordinaria e programmata. Non si può escludere di arrivare nei prossimi giorni all'attivazione del Livello Rosso che contempla 529 posti letto complessivi dedicati a pazienti covid, di cui 75 tra terapia intensiva e sub-intensiva. La nostra sfida sarà trovare il non facile equilibrio tra servizi e spazi dedicati ai pazienti covid e mantenimento dell'attività ordinaria, per garantire i livelli di assistenza più elevati possibile per tutti i pazienti ed utenti romagnoli".
Via Garibaldi, spara e mette in fuga il rapinatore in gioielleria
(Rimini) Verso le 17,30 di ieri un uomo con mascherina e cappellino è entrato in una gioielleria di via Garibaldi, nel centro storico di Rimini, minacciando il titolare con un piede di porco. Il rapinatore ha tentato di impossessarsi dei gioielli esposti in vetrina, ma è fuggito quasi a mani vuote, alla vista della pistola a pallini brandita dal titolare della gioielleria Benvenuti. Il gioielliere ha esploso due colpi, uno in aria euno più in basso. "L'ho visto entrare, aveva cappellino e mascherina, voleva rapinare il negozio. Non gli ho detto nulla, ma quando ho visto che ha preso in mano il piede di porco e si è avvicinato alla vetrina ho preso la pistola. Il primo colpo non è servito perché ha continuato e quindi ne ho esploso un altro, poi è scappato", racconta all'Ansa. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato e la squadra mobile per visionare le telecamere di sicurezza. Il rapinatore è fuggito a piedi e secondo le testimonianze potrebbe essere straniero e non pare sia stato ferito. (ANSA).
Aggiornamento coronavirus: + 151 positivi, + 1 in terapia intensiva, + 16 persone guarite
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 65.091 casi di positività, 2.180 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.332 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,7%. Dei nuovi contagiati, sono 1.156 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 314 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 437 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,3 anni. Su 1.156 asintomatici, 446 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 65 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 per screening sierologico, 18 con i test pre-ricovero. Per 619 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 599 nuovi casi, Modena con 332,poi Reggio Emilia (262), Ravenna (225), Piacenza (186), Rimini (151), Parma (140), Ferrara (120); seguono Imola (58), Cesena (54) e Forlì (53).
I tamponi effettuati sono stati 20.332, per un totale di 1.674.462. A questi si aggiungono anche 3.092 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 31.976 (2.005 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.211(+1.955 rispetto a ieri), quasi la totalità (97,5 %) dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi: 4 in provincia di Ferrara (tutte donne, rispettivamente di 98, 93, e due di 90 anni), 3 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini di 94, 89, 79 anni), 3 in provincia di Modena (tutti uomini di 92, 88 e 79 anni), 1 in provincia di Parma (una donna di 95), 1 a Bologna (una donna di 71 anni), 1 Piacenza (un uomo di 96 anni) Non si registrano decessi nelle province di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono complessivamente 4.712. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 177 (+16 rispetto a ieri), 1.588 quelli in altri reparti Covid (+34).
Sul territorio, le persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (+1 rispetto a ieri),17 a Parma (numero stabile rispetto a ieri), 14 a Reggio Emilia (+2 rispetto a ieri), 33 a Modena (+4), 63 a Bologna (+5), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 9 a Ferrara (+ 1 da ieri), 8 a Ravenna (+1), 3 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 2 a Cesena (+1) e 15 a Rimini (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite 28.403 salgono a (+162 rispetto a ieri, di cui 16 a Rimini).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.746 a Piacenza (+186 rispetto a ieri, di cui 77 sintomatici), 6.337 a Parma (+140, di cui 97 sintomatici),10.049 a Reggio Emilia (+262, di cui 153 sintomatici),10.170 a Modena (+332, di 151 cui sintomatici), 12.774 a Bologna (+599, di cui 241 sintomatici), 1.247 casi a Imola (+58, di cui 22 sintomatici), 3.095 a Ferrara (+120, di cui 15 sintomatici), 3.696 a Ravenna (+225, di cui 114 sintomatici), 2.696 a Forlì (+53, di cui 36 sintomatici), 2.056 a Cesena (+54, di cui 39 sintomatici) e 5.225 a Rimini (+151, di cui 79 sintomatici)
Covid nelle scuole: chiude la media Alighieri
(Rimini) Su proposta dell'Asl Romagna, e in accordo con la dirigenza scolastica, il sindaco Andrea Gnassi ha disposto per ragioni di sanità pubblica la sospensione delle attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” dell’Istituto comprensivo Alighieri, con decorrenza da oggi 5 novembre e fino al 14 novembre 2020. Nella scuola si sono verificati 9 casi positivi tra studenti e personale, e di conseguenza gran parte del personale risultava in quarantena in quanto contatto.
Montescudo-Montecolombo, l’amministrazione: “scuole sotto controllo”
(Rimini) “Si invita la cittadinanza, in attesa delle prossime misure che il Governo intenderà adottare per contenere il contagio, a guardare con fiducia alla Scuola, che è e resta, oltre al luogo della formazione e della didattica, anche un’importante occasione di relazione e socializzazione: tutti elementi che, insieme alla didattica, concorrono alla crescita dei nostri giovani”. Lo sottolinea oggi il comune di Montescudo Montecolombo a seguito di casi di positività riscontrati nelle sccuole.
“Al fine di fronteggiare l’evoluzione negativa e dilagante del contagio da Covid-19, che sta investendo l’intero territorio nazionale con carattere particolarmente diffusivo, sia l’Istituto Comprensivo di Coriano, al quale fanno capo i plessi scolastici operanti sul territorio, che l’Amministrazione comunale hanno messo in atto ogni possibile iniziativa ed osservato scrupolosamente gli specifici protocolli imposti dal Governo in materia”, rende noto l’amministrazione comunale. Nello specifico, “su disposizione della Dirigente Scolastica, è stata prontamente attuata la sospensione delle attività didattiche per le sezioni B delle Scuole dell’infanzia Bambi e Pinocchio, che riprenderanno regolarmente la loro attività questa settimana, in ragione del successivo esito negativo dei tamponi effettuati dal servizio competente dell’ASL”, annuncia il comune.
Inoltre, “lo scorso 29 ottobre l’Asl di Rimini ha effettuato un sopralluogo presso la Scuola Primaria in loc. Croce, ove ha potuto accertare il pieno ed ottimale rispetto dei protocolli adottati in materia di distanziamento, sia in aula che nelle parti comune e nelle aree esterne, corretto indosso della mascherina anche in posizione statica, presenza di soluzione igienizzante idroalcolica in ogni porzione dell’edificio, controllo attento degli accessi ai servizi igienici, con particolare attenzione alla promiscuità fra bambini di classi diverse. E’ opportuno ricordare che tali misure sono adottate in ogni plesso del territorio. Il plesso è stato inoltre interamente sanificato”.
L’amministrazione comunale “sta inoltre finanziando interventi quotidiani di sanificazione degli scuolabus, in linea con le linee guida emanate a settembre in materia di trasporto scolastico e con il fine primario di proteggere i nostri bambini e ragazzi dal contagio dilagante. Oltre a ciò, anche i volontari addetti ai servizi scolastici, nelle mense, sui pulmini e nei plessi per la vigilanza pre – post scuola, sono stati sottoposti agli opportuni controlli”.
5 novembre
Zona gialla | Positivi al Maccolini | Svaligiato Fenzl
L'appello di Sadegholvaad: quest'anno compriamo i regali nei negozi
(Rimini) "Mai come quest'anno pensate due volte prima di acquistare on line su Amazon piuttosto che su altre piattaforme di acquisto sul web". L'appello, su Facebook, lo lancia Jamil Sadegholvaad, assessore al commercio del comune di Rimini. "Ogni piccolo commerciante, artigiano o esercente sta lottando per tenere aperta la propria attività. Dietro a ogni attività "fisica" che si affaccia sulle strade delle nostra città ci sono persone in carne e ossa, famiglie, riminesi come noi. Dietro a ogni attività c'è un pezzo di città che viene tenuta viva da una serranda alzata ogni mattina da un piccolo esercente".
"Rimini non diventi rossa nelle prossime settimane", il monito di Gnassi
(Rimini) Il sindaco di Rimini andrea Gnassi interviene sul nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri. "Ancora una volta, forse ancora più che a marzo, è il momento della responsabilità. Individuale e delle istituzioni. C’è una pandemia sanitaria mondiale. In forte espansione. C’è una situazione economica e lavorativa in forte crisi, soprattutto per alcuni settori. La disperazione, la preoccupazione diffusa, persino la rabbia per le misure prese, possono essere comprese. Ma non portano né alla sconfitta del virus né al risollevarsi delle attività economiche colpite", scrive.
"E’ il momento in cui ognuno di noi deve fare il massimo per tentare di far sì che l’Emilia Romagna, la Romagna, la nostra provincia non diventino, secondo i parametri del CTS e del governo, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane zona rossa. La classificazione attuale dei nostri territori non significa e non deve essere vissuta con rilassatezza. Significa semplicemente che per ora siamo in condizioni più gestibili rispetto ad altri territori. Sono stati fatti e si fanno molti tamponi. E’ forte l’attività di rintracciamento delle persone entrate in contatto con il virus. Il fatto di aver rintracciato molti asintomatici, di avere un’ospedalizzazione che ha consentito anche le attività ordinarie è importante. Ma non è conquista per sempre. La verità è che da domani l’onda d’urto può essere un’altra e più forte. Non essere per ora zona rossa non è il ‘libera tutti’, ma è un’opportunità: abbiamo il compito di far sì che quei numeri e quegli indici dell’Istituto superiore della sanità a cui siamo aggrappati, restino tali da poter permettere alle nostre comunità di evitare ulteriori restrizioni. Se il quadro cambia non si esiterà a prendere i provvedimenti necessari e più restrittivi".
"A seconda che si trovino al governo o all’opposizione, del Governo centrale o di un Comune, le forze politiche tutte, quelle sociali ed economiche, anziché indicare colpe o fare proclami, devono evitare come ha detto il Presidente Mattarella ‘protagonismi, partigianerie, egoismi’. La verità è che tutti ci auguravamo o speravamo o credevamo questa estate e subito dopo, che il più fosse fatto. Ma non è così. Al di là di tutte le misure diverse prese nel mondo, dalle attività più o meno chiuse, dalle scuole, dai trasporti e così via, nel mondo il virus dilaga ovunque".
"Ognuno deve fare come non mai la propria parte, a partire dalle misure basilari: distanziamento delle persone, igienizzazione delle mani, mascherina sempre. Dobbiamo proteggere figli, padri, nipoti e nonni. Tutti, nessuno escluso. Dobbiamo evitare il più possibile gli spostamenti non necessari. Non dimentichiamo, gli eroi ci sono. E sono i medici, gli infermieri, il personale sanitario a cui va ancora una volta, e più forte, il mio, il nostro ringraziamento. Ma non possono essere soli. E soli non possono essere lasciati anche i lavoratori e le attività economiche. Se è il momento della responsabilità di ognuno di noi, ed è anche e soprattutto il momento della responsabilità per le massime istituzioni del Paese. Come Comuni, come Comune di Rimini, ci metteremo faccia, tenacia, risorse e provvedimenti. Chiediamo al governo la certezza, ascoltando territori e opposizione, chiediamo che si intraprenda una linea e non si cambi repentinamente direzione. Oggi c’è un quadro nazionale e criteri per interventi zona per zona. Si tenga la barra su questo indirizzo".
"In questo senso con l’ultimo Dpcm si è fatto un passo avanti, definendo un sistema che ha degli automatismi attraverso i quali l’intensità delle restrizioni è parametrata al livello di contagiosità del virus e alla capacità del sistema sanitario del territorio di rispondere all’emergenza e alle necessità della popolazione".
"E con la stessa precisione e determinatezza è indispensabile che i provvedimenti a sostegno delle categorie maggiormente colpite non restino sulla carta, da oggi pare importante per ristori e indennizzi per le attività chiuse, ma si traducano velocemente in aiuti concreti. Ai sacrifici chiesti ai cittadini devono corrispondere ristori immediati che non restino impigliati nelle maglie della burocrazia. Come presidente di Anci Emilia Romagna sono costantemente in dialogo con i colleghi e con il presidente Decaro affinché lo Stato dia seguito agli impegni presi nel dl Ristori, sollecitando anche nuove misure di intervento nei prossimi provvedimenti economici allo studio da parte del Governo in queste ore” . Alle risorse della Regione Emilia Romagna si aggiunge l’intervento che faremo su TARI, COSAP e “Open Space” per tutto il 2021”.
Nuovo dpcm, misure meno pesanti nella Rimini “gialla”
(Rimini) Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato la notte tra il 3 e il 4 novembre 2020 un nuovo decreto (i testi negli allegati) contenente le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il documento è stato pubblicato il 4 novembre in Gazzetta ufficiale ed è stato affiancato nella serata del 4 novembre dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, per definire le aree di applicazione delle diverse norme, attive dalla mezzanotte di oggi e fino al 3 dicembre. Rimini è stata inserita nell’area gialla.
Le misure restrittive previste sono: coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino (si potrà uscire solo per comprovati motivi di necessità); chiusura dei centri commerciali nei festivi e prefestivi (eccetto farmacie, parafarmacie, generi aimentari, tabacchi ed edicole interne); chiusi musei e mostre; nelle scuole superiori didattica in presenza solo per studenti disabili o per l’uso dei laboratori; didattica in presenza nelle scuole medie, elementari e dell’infanzia; chiuse le università eccetto i laboratori e le attività dedicate alle matricole; riduzione del 50% dei trasporti pubblici, eccetto il trasporto scolastico; chiuse sale guochi, sale scommesse, bingo, slot anche nei bar e nelle tabaccherie; bar chiusi dalle 18 con possibilità di asporto fino alle 22.
Aggiornamento coronavirus: +135 positivi, +2 in terapia intensiva, +15 guarigioni
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 62.914 casi di positività, 1.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.401 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,5%. Dei nuovi contagiati, sono 898 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 244 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 321 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,2 anni. Su 898 asintomatici, 379 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 71 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 per screening sierologico, 21 con i test pre-ricovero. Per 424 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 550 nuovi casi, Bologna (294), poi Reggio Emilia (276), Rimini (135), Piacenza (107), Ravenna (104), Parma (100), Ferrara (80), Cesena (47), Forlì (37) e Imola con 28 casi di positività.
I tamponi effettuati sono stati 18.401, per un totale di 1.654.130. A questi si aggiungono anche 2.558 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 29.974 (1.628 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 28.259 (+1.530 rispetto a ieri), quasi il 94 % dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 12 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (una donna di 87 anni e due uomini, entrambi di 89 anni), 2 in provincia di Parma (un uomo di 86 anni e una donna di 87), 3 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 88 e 91 anni e un uomo di 72 anni), 2 in provincia di Ferrara (due donne, rispettivamente di 96 e 73 anni) e 2 nel territorio di Cesena (una donna di 97 anni e un uomo di 86). Non si registrano decessi nelle province di Bologna, Piacenza, Imola, Ravenna, Forlì e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.699.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 161 (+8 rispetto a ieri), 1.554 quelli in altri reparti Covid (+90). Sul territorio, le 161 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 17 a Parma (+3 rispetto a ieri), 12 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 29 a Modena (numero invariato rispetto a ieri), 58 a Bologna (+3), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 8 a Ferrara (invariato), 7 a Ravenna (+1 rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 1 a Cesena (-1 rispetto a ieri) e 14 a Rimini (+2 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 28.241, +118 rispetto a ieri, di cui 15 a Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.560 a Piacenza (+107 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 6.197 a Parma (+100 di cui 57 sintomatici), 9.787 a Reggio Emilia (+276, di cui 193 sintomatici), 9.840 a Modena (+550, di cui 303 sintomatici), 12.176 a Bologna (+294, di cui 84 sintomatici), 1.189 casi a Imola (+28, di cui 19 sintomatici), 2.975 a Ferrara (+80, di cui 20 sintomatici), 3.471 a Ravenna (+104, di cui 19 sintomatici), 2.643 a Forlì (+37, di cui 21 sintomatici), 2.002 a Cesena (+47, di cui 37 sintomatici) e 5.074 a Rimini (+135, di cui 80 sintomatici).