Santarcangelo, consiglio vota per ridelimitare Unione
(Rimini) Ieri il consiglio comunale di Santarcangelo si è aperto con la comunicazione all’assemblea della capogruppo Paola Donini (Partito Democratico), che a nome della maggioranza ha chiesto all’aula di osservare un minuto di raccoglimento per esprimere solidarietà nei confronti delle popolazioni curde nel nord della Siria, recentemente oggetto di attacco militare da parte dell’esercito turco. I preliminari di seduta sono proseguiti con una comunicazione dell’assessore al Bilancio, Emanuele Zangoli, in merito ad alcuni prelevamenti dal fondo di riserva, per poi concludersi con la presentazione e la risposta alle interrogazioni.
Punto successivo all’ordine del giorno, il Regolamento per la promozione e la valorizzazione delle botteghe storiche e dei mercati, presentato dall’assessora alle Attività economiche, Angela Garattoni. Il Regolamento è un primo strumento previsto dalla normativa regionale – ha detto in sostanza l’assessora – per valorizzare le tipicità del centro commerciale naturale e delle frazioni, che per accedere all’albo dovranno possedere alcuni requisiti, come l’esistenza da più di 50 anni per gli esercizi commerciali (25 in per le attività di ristorazione) oltre a elementi di tipicità e valore storico.
Il Regolamento – che prevede l’individuazione di una commissione tecnica per valutare le domande – sarà lo strumento base per l’erogazione di incentivi economici, la realizzazione di una cartellonistica con apposito logo identificativo e la creazione di percorsi turistici dedicati. Il Regolamento è stato approvato con i voti favorevoli di Pd, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo e Un Bene in Comune, mentre si sono astenuti i consiglieri del gruppo Lega Salvini premier Romagna.
Ultimo argomento trattato dall’assemblea, la proposta di ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali per lo svolgimento in forma associata delle funzioni fondamentali da parte dei Comuni. Illustrando la delibera, l’assessore ai Rapporti con l’Unione dei Comuni, Danilo Rinaldi, ha parlato di un passaggio importante all’interno di un percorso cominciato nello scorso mandato amministrativo, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una mozione per la riorganizzazione dell’Unione dei Comuni. La proposta di ridelimitazione servirà appunto per chiedere alla Regione Emilia-Romagna di rivedere gli ambiti ottimali definiti dalla legge regionale n. 21 del 2012, facendo seguito alla lettera inviata lo scorso settembre da tutti i sindaci della vallata e ai successivi incontri con i tecnici della Regione.
L’Unione a dieci Comuni, ha proseguito in sostanza l’assessore Rinaldi, ha manifestato criticità di carattere tecnico e organizzativo, per risolvere le quali sono state valutate diverse possibilità prima di intraprendere la strada ritenuta migliore. Siamo dunque di fronte non a una rinuncia ma a un cambiamento di percorso, dopo che è l’esito previsto dalla legge regionale del 2012 – ovvero le fusioni tra i Comuni più piccoli – si è realizzato solo in parte. In ragione delle diversità geografiche e gestionali emerse nel lavoro dei Comuni all’interno di un ambito ottimale così ampio, dunque, per mantenere alta la qualità dei servizi e avere un assetto amministrativo più coerente con i rispettivi territori, alla Regione Emilia-Romagna il Consiglio comunale di Santarcangelo chiede di individuare due ambiti ottimali distinti per le basse valli dell’Uso e del Marecchia (Bellaria Igea Marina, Poggio Torriana, Santarcangelo di Romagna e Verucchio) e per l’Alta Valmarecchia-Montefeltro (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello).
Dopo il dibattito consiliare e le conclusioni della sindaca Alice Parma, la proposta di ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza (Pd, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo), l’astensione dei consiglieri di Un Bene in Comune e il voto contrario del gruppo Lega Salvini premier Romagna.
Riccione, riqualificazione porto e Ceccarini: 10 progetti presentati
(Rimini) Sono state 10 le manifestazioni di interesse in risposta al 2° avviso pubblico indetto dal Comune di Riccione nel 2019. Le proposte comprendono immobili ed aree comprese nella zona turistica della città a mare della ferrovia lungo tre ambiti del territorio: la zona centrale che gravita sul porto e viale Ceccarini, la zona Sud, della quale viale Torino rappresenta l'asse portante, e la zona Nord. Delle 10 manifestazioni presentate, 3 riguardano immobili da riqualificare nella zona Sud, 1 in ambito urbano ricettivo e residenziale in area libera disciplinata dal PTCP, mentre le restanti 5 proposte ricadono nella parte di tessuto edilizio e ricettivo in prossimità del litorale.
Questo secondo avviso pubblico si pone in diretta continuità con il processo di promozione delle strategie territoriali indicate nella delibera comunale di indirizzo del 2018, tale da coordinare gli interventi e le proposte selezionate dall'amministrazione nel novero dei progetti pervenuti durante il primo avviso pubblico.
In altre parole la valutazione dell'ultima tornata di manifestazioni di interesse che dovranno essere valutate, caso per caso, dagli uffici tecnici per poi approdare il 7 novembre in Consiglio Comunale e tradursi in singoli accordi operativi, terrà conto anche delle proposte precedenti convertite in accordi operativi così da creare sinergie e armonia tra i diversi progetti, destinati a cambiare la zona mare della città.
Le 10 manifestazioni riguardano l'ex colonia Mater Dei, il complesso immobiliare denominato Bollicine e Indiana Golf, l'ex colonia Perla Verde, l'ex colonia Primavera, l'ex colonia Serenella e l'area libera limitrofa, l'hotel Etna e l'area libera limitrofa, Il Grand Hotel e l'area libera su viale Milano, l'hotel Savioli Spiaggia, l'hotel Arizona, l'area compresa tra i viali Leoncavallo, Catalani e D'Annunzio.
In particolare nella zona Sud le 3 manifestazioni presentate interessano edifici preesistenti per i quali si propone il recupero edilizio: l'ex colonia Perla Verde, che comprende due proposte di intervento di riqualificazione, il complesso Bollicine e Indiana Golf , l'ex colonia Mater Dei. Per la zona Nord si contano la proposta dell'Hotel Etna, l'ex colonia Primavera e l'ex colonia Serenella, mentre i restanti progetti ( Grand Hotel, Savioli Spiaggia, area tra i viali Leoncavallo, Catalani e D'Annunzio e Hotel Arizona) sono dislocati in punti diversi del territorio.
"Con i due avvisi pubblici – ha commentato il sindaco Renata Tosi in conferenza stampa – vengono recuperati e rigenerati immobili, da anni in attesa di riqualificazione, generando una iniezione di investimenti da parte del privato sulla città di circa 400 milioni di euro. E i tempi forniti dall'amministrazione ai privati saranno brevi, parliamo di 6/8 mesi per la presentazione della seconda tranche di accordi operativi. In alternativa la procedura sarà accelerata nei casi della formula con permesso di costruire convenzionato, introdotta con la variante al Regolamento Urbanistico Edilizio del 2016. Negli ultimi anni il Comune di Riccione ha adottato strumenti di pianificazione volti alla ristrutturazione degli immobili incentivando l'efficientamento energetico e l'adeguamento sismico, attraverso ben 4 varianti al Rue. Si tratta di una grande opportunità per una città turistica come Riccione e il numero delle proposte presentate oggi è sintomo del dinamismo imprenditoriale che la città attende da tempo".
Caso meningite: profilassi per familiari e contatti stretti. La Asl: no allarme sanitario
(Rimini) Ieri in ospedale a Rimini sono stati diagnosticati sintomi compatibili con una meningite ad una paziente di 25 anni. Gli esami di laboratorio, ancora in corso per individuare il ceppo, hanno comunque acclarato che si tratta di meningite da meningococco. “Il meningococco è un batterio che molto raramente, in individui che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, è causa di malattie importanti quali la meningite o la setticemia. Casi isolati di meningite rientrano nella assoluta normalità epidemiologica della meningite nel nostro paese. L'infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di 3-4 giorni”, spiegano dalla Asl.
Per interrompere la circolazione del meningococco ed impedire la comparsa di ulteriori casi di malattia, “è necessario che i familiari e le persone che hanno avuto contatti stretti con l'ammalato nei giorni precedenti la comparsa dei sintomi vengano sottoposti ad una profilassi antibiotica per via orale con lo scopo di "bonificare" eventuali portatori del germe. La chemioprofilassi non è ritenuta utile per chi ha avuto solamente contatti occasionali e di breve durata con la persona malata”, precisano dalla Asl.
Il dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl, seguendo gli appositi consolidati protocolli, “ha contattato le persone che recentemente hanno avuto contatti con la paziente, alle quali è stata somministrata la terapia preventiva del caso. La paziente resta al momento ricoverata e le sue condizioni sono serie e stabili. Va ben precisato che la situazione, costantemente monitorata, non prefigura allarme sanitario”. Ogni anno sul territorio provinciale di Rimini si verificano circa venti casi di meningite di cui circa dieci da meningococco.
Trattore si ribalta, morto agricoltore
(Rimini) Un agricoltore di 78 anni è morto intorno alle 13 schiacciato dal trattore mentre lavorava in un campo in località Croce di Monte Colombo, nel Riminese. Il trattore si è ribaltato e l'uomo è caduto ed è rimasto sotto il peso del mezzo agricolo. Sul posto sono intervenuti i paramedici del 118 e i Vigili del Fuoco di Rimini per liberare l'agricoltore dal mezzo pesante (Ansa).
Bike park a Metis, comune firma aggiudicazione
(Rimini) "Bike park": firmata, anche in via definitiva, l'aggiudicazione alla cooperativa sociale Metis, per l'affidamento dei servizi della nuova Velostazione. La sinergia con l'avvio di Metromare
E' arrivata anche in linea definitiva l'aggiudicazione dell'affidamento alla cooperativa sociale Metis di Rimini, dei servizi della nuova Velostazione denominata "Bike park". La determina dirigenziale che lo sancisce, approvata lo scorso giovedì 24 ottobre, conferma quanto era stato già comunicato in settembre, nella fase di aggiudicazione provvisoria.
Sono terminate infatti positivamente tutte le verifiche previste che assegnano alla cooperativa riminese, la concessione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Si tratta dell'affidamento in concessione dei servizi di deposito custodito, noleggio e riparazione biciclette da svolgere nella nuova Velostazione "Bike park" di via Dante Alighieri nei pressi della stazione ferroviaria. Servizi, che costituiscono sia in termini economici che funzionali l'oggetto principale del contratto, e che consistono principalmente del deposito e custodia delle biciclette; del servizio di noleggio biciclette; di un servizio bar e attività a carattere commerciale legata ai cicli; per la ricarica biciclette elettriche; la manutenzione e riparazione delle biciclette; la pulizia e manutenzione ordinaria della velostazione e dell'area antistante; la realizzazione di eventi e attività complementari, anche mediante l'utilizzo della corte esterna; la collaborazione e sinergia con i ragazzi di RadioImmaginaria e con i ragazzi del Liceo Serpieri.
"È una tappa importante del percorso di riqualificazione in corso dell'area stazione – dichiara l'Assessore alla Mobilità Roberta Frisoni - un servizio che siamo certi potrà dare risposta alle esigenze di tanti pendolari e cittadini che richiedono un servizio di deposito custodito, così come ai turisti e visitatori occasionali che potranno noleggiare biciclette per girare e visitare la nostra città. Un servizio di deposito e noleggio biciclette in stazione, nell'edificio Ex-globo, che le ferrovie hanno concesso in comodato d'uso all'amministrazione comunale per farlo diventare un poliedrico centro destinato alle biciclette e non solo. Bike park sarà anche luogo di sperimentazione di nuovi modi di fare cultura e comunicare con la città e i turisti sui temi dell'ambiente e della rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile, l'intermodalità bici - treno e bici - Metromare, nonché fungere da volano per la riqualificazione dell'intera area adiacente alla stazione ferroviaria, su cui è in atto un profondo intervento di cambiamento. Non è un caso che prevediamo l'avvio del servizio in comitanza con lo start di Metromare: l'integrazione tra mezzo pubblico e mobilità su due ruote è uno degli asset principali di cambiamento della cultura del muoversi in città, obiettivo del metrò di costa"
Il servizio assegnato per la durata di 8 anni, partirà entro la fine di novembre, in concomitanza con la partenza del Metromare e prevede il seguente tariffario (iva esclusa) : €1,98 per 6 ore di deposito della bicicletta; € 2,97 per 24 ore; €11,88 per una settimana intera; € 24,75 per un mese e € 198 per depositare una bici per un anno.
29 ottobre
L'università della salute | Sfregio all'arco | L'Emilia Romagna non è l'Umbria?
Università, l’accordo per i corsi di medicina in Romagna
(Rimini) A 150 anni dalla stipula della convenzione tra l'Alma Mater e il Policlinico di Sant'Orsola a Bologna e a 30 anni dall'avvio dell'Università in Romagna, vede la luce un nuovo progetto di integrazione, questa volta tra Ateneo e AUSL Romagna. Una sinergia che abbraccia didattica, ricerca e assistenza e coinvolge la Regione, gli Enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus dell'Università di Bologna: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ognuna con strutture e funzioni sanitarie che rappresentano le specifiche vocazioni dei territori romagnoli.
Facendo seguito al documento strategico approvato nel febbraio dello scorso anno dal Comitato d'Indirizzo Regionale di concerto con la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, che portò all'accordo quadro tra Ateneo e AUSL Romagna e alla nascita delle prime tre Unità Operative Complesse a direzione universitaria (Sedi Ulteriori), oggi il Presidente della Regione, l'Assessore regionale alla Sanità, il Rettore dell'Università di Bologna e i quattro Sindaci di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini hanno condiviso un progetto molto ambizioso.
A Cesena verrà potenziata la formazione nell'ambito dell'ingegneria biomedica in sinergia tra elettronici ed informatici, con un corso magistrale internazionale di Biomedical Engeneering orientato alle tecnologie digitali per la salute. Già da più di un ventennio l'offerta formativa nel campo del biomedicale offre un percorso completo (laurea, laurea magistrale e dottorato) che consente all'ingegnere biomedico di acquisire un livello di preparazione specialistica e multidisciplinare. Il tutto in un ambiente all'avanguardia: alla recente inaugurazione della nuova sede del Campus cesenate seguirà infatti a breve l'apertura di ulteriori laboratori innovativi, quali ad esempio il Laboratorio "Salute 4.0", dotato di tecnologie avanzate per il tracciamento e la riabilitazione del movimento, la rilevazione multiparametrica di parametri fisiologici in ambienti reali o immersivi, l'analisi di bioimmagini e l'ingegneria biologica.
Rimini, invece, dove si è insediato il primo dipartimento universitario in Italia dedicato alla Qualità della Vita (Quvi) e dove già esistono corsi di Scienze motorie, Scienze infermieristiche, Wellness Culture e Pharmacy, vedrà la nascita di un innovativo Institute for Health, che ospiterà una innovativa Casa della salute e servizi sanitari specifici orientati alla prevenzione, oltre a progetti didattici e di ricerca sulla cultura del benessere (sana alimentazione e stili di vita, prescrizione e somministrazione dell'esercizio fisico intenso come prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari), anche nell'ambito del più ampio progetto della Fabbrica Italiana del Benessere (FAIBENE); sarà inoltre sede dei nuovi master per le professioni sanitarie e di una nuova laurea magistrale internazionale in One Health, sviluppata all'interno dell'Alleanza UNA Europa, che vede coinvolta l'Università di Bologna insieme a Freie Universität Berlin (Germania), University of Edinburgh (Regno Unito), University of Helsinki (Finlandia), Uniwersytet Jagielloński (Polonia), KU Leuven (Belgio), Universidad Complutense de Madrid (Spagna) e Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne (Francia). Queste iniziative andranno a rafforzare FAIBENE, che prevede tra l'altro Health/Wellness Urban Station (Stazioni urbane della salute e del benessere) grazie a cui sarà possibile praticare quotidianamente attività fisica e di prevenzione e al contempo accedere, attraverso tecnologia digitale e multitouch, all'insieme di informazioni personalizzate su salute, parametri vitali, esercizio fisico e sana alimentazione, integrate con altre funzioni.
Il progetto prevede poi l'istituzione di un nuovo corso in Medicina e Chirurgia su due sedi didattiche a Forlì e Ravenna, con una rete formativa per tirocini e scuole di specializzazione che comprende anche Rimini e Cesena, e che a regime conterà più di mille studenti. L'obiettivo è quello di realizzare una sinergia tra l'area medica dell'Alma Mater e le eccellenze della rete sanitaria romagnola: il futuro Policlinico della Romagna. In particolare il modello organizzativo virtuoso e peculiare che caratterizza l'AUSL Romagna, con una rete di strutture sanitarie di qualità ben integrate e distribuite a breve distanza tra loro, offre un contesto ideale per l'ampio spettro dei tirocini clinici specialistici nei reparti e nei laboratori, con disponibilità di spazi adeguati per studenti e specializzandi.
Oggi si è anche stabilito di procedere con la progressiva integrazione in ambito clinico, attraverso l'individuazione di unità operative complesse a vocazione universitaria che potranno diventare sedi ulteriori dell'Alma Mater, in coerenza con le vocazioni definite nel Piano di Riordino Ospedaliero e delle competenze professionali già presenti in Romagna.
Museo Fellini: due strade chiuse e senso inverso su via Giovanni 23esimo
(Rimini) Un altro tassello si aggiunge all'opera con cui Rimini sta valorizzando il suo straordinario patrimonio storico e artistico con un insieme organico di interventi di riqualificazione delle sue eccellenze monumentali, dall'area del bacino del Ponte di Tiberio al Teatro Galli per passare da Porta Galliana e dal nuovo Museo d'arte Moderna e Contemporanea con la riqualificazione dei Palazzi dell'Arengo e del Podestà. Ma soprattutto è l'insieme degli interventi del progetto per la realizzazione del Museo Internazionale Federico Fellini capaci di legare la riqualificazione di Castel Sismondo, Palazzo Valloni col suo Cinema Fulgor e piazza Malatesta, pronta a diventare da parcheggio uno dei cuori pulsanti del comparto storico artistico del centro.
La Giunta comunale ha infatti approvato nell'ultima seduta la prima fase del IV stralcio del Museo Fellini denominato "Connessioni urbane" che prevede interventi strutturali e di riqualificazione delle vie Massimo D'Azeglio e Verdi, del vicolo Valloni e delle piazzette S. Martino e Sferisterio, con interventi di restauro sulle mura. Un intervento dal costo complessivo di circa un milione di euro che oltre alla realizzazione dei nuovi sottoservizi, prevede nell'area dell'intervento la realizzazione di una nuova e prestigiosa pavimentazione lapidea nonché la ricostruzione della sede stradale che verrà in parte asfaltata.
L'intervento, che preparerà e renderà possibile quello attualmente in fase di progettazione col secondo lotto di lavori su piazza Malatesta dal costo complessivo di 3 milioni finanziato dal Mibact, sarà realizzato in prima fase direttamente da Hera che si occuperà anche della predisposizione dei cavidotti - polifere necessari alle reti degli altri Enti oltre al rinnovo delle proprie. Più in particolare con la realizzazione dei questo intervento verranno rinnovati e potenziati i sottoservizi per la fognatura, l'acquedotto, la rete gas, la rete elettrica (comprensiva dello spostamento dell'armadio e distribuzione in piazzetta Sferisterio), la rete della pubblica illuminazione e fibra ottica, la rete TIM, nonché posato il cavidotto che consentirà il collegamento sonoro dal Cinema Fulgor fino a Piazza Malatesta. La seconda fase, di valorizzazione e ripavimentazione, sarà a cura del Comune di Rimini, con finanziamento ministeriale, con inizio lavori nella primavera 2020.
Un primo intervento dunque, quello approvato in linea tecnica dalla Giunta, che per essere realizzato renderà necessario il temporaneo divieto di transito sulle strade e piazze coinvolte dagli interventi sulle reti per tutta la durata dei lavori. Ed è per questo che l'Amministrazione comunale a predisposto un piano organico di riorganizzazione della viabilità che già domenica 20 ottobre è entrato in vigore nella sua prima fase. Una riorganizzazione complessiva della circolazione cittadina, in funzione della valorizzare del comparto storico artistico del centro, a partire dall'area intorno al Castello, cuore pulsante del futuro Museo Fellini, per arrivare in un secondo momento a raggiungere un obiettivo straordinario e perseguito da tempo come quello di togliere il traffico veicolare dal bimillenario Ponte di Tiberio.
La chiusura di via Verdi all'altezza di Corso d'Augusto per l'apertura del cantiere rende non più praticabile il collegamento mare – monte attraverso via Giovanni XXIII che sarà garantito, da lunedì 4 novembre quando entrerà in vigore l'ordinanza predisposta dagli uffici, dall'asse dei Bastioni settentrionali – circonvallazione occidentale grazie all'inversione del senso di marcia sui bastioni programmato e divenuto operativo nella giornata di domenica 20 ottobre. Una riorganizzazione della viabilità che sta dando ottimi risultati e che, anche in previsione dei lavori su piazza Malatesta ha previsto, almeno fino alla primavera, il mantenimento di un flusso della circolazione monte – mare lungo via Ducale che sta registrando un flusso della circolazione migliore delle previsioni progettuali.
A partire dalla data di emissione da lunedì 4 novembre saranno chiuse dunque al traffico via Verdi e Vicolo Valloni da Corso d'Augusto a Piazzetta San Martino.
Da Corso d'Augusto a via Tonini sarà operante l'inversione dell'attuale senso di marcia di Corso Giovanni XXIII che diverrà percorribile a senso unico solo in direzione monte – mare. Nel tratto di Corso Giovanni XXIII da Piazza Ferrari a via Tonini sarà invece istituito un doppio senso di circolazione per consentire la svolta in via Tonini dei veicoli autorizzati provenienti dal mare.
In sintesi, dunque, i veicoli autorizzati (si ricorda che sono in vigore le limitazioni della Ztl) potranno percorrere corso d'Augusto dal Ponte di Tiberio fino all'altezza del Fulgor per poi, anziché svoltare a destra in via Verdi, svoltare a sinistra in via Giovanni XXIII in direzione mare grazie all'inversione di marcia attuata, per poi o svoltare in via Tonini a sinistra, oppure proseguire su via Giovanni XXIII per una cinquantina di metri e svoltare obbligatoriamente davanti alla sede di Credit Agricole fino a via Gambalunga. I veicoli provenienti da mare lungo via Giovanni XXIII potranno invece arrivare come ora fino a piazza Ferrari dove potranno svoltare a sinistra, mentre solo quelli autorizzati (si ricorda che sono in vigore le limitazioni della Ztl) potranno percorrere un ulteriore tratto di via Giovanni XXIII (in questo tratto divenuta a doppio senso di circolazione) per poi svoltare via Tonini.
Tra le prescrizioni previste dall'ordinanza comunale anche la predisposizione delle indicazioni di percorsi alternativi da porsi in avvicinamento al cantiere di via Verdi.
Coriano, completati i lavori a via Monte Poggio
(Rimini) In via Monte Poggio a Coriano è stata completata la tombinatura del fosso che ha permesso l'allargamento della carreggiata e, in via Il Colle, la realizzazione dell'incrocio. “Il 10 per cento dell'investimento da parte del Comune di Coriano che ha messo a disposizione 5.718 euro, ha permesso, grazie al contributo del Consorzio di Bonifica di effettuare lavori per 51.469 euro”, spiegano dal Comune.
Teatro Galli, stagione prosa al via con Orsini
(Rimini) Umberto Orsini aprirà la stagione di prosa del teatro Galli. Mercoledì, ore 21, turno D Altri percorsi, il maestro della scena italiana tornerà a Rimini) con ‘Il nipote di Wittgenstein, uno dei suoi spettacoli più riusciti che gli è valso il Premio Ubu come miglior attore nel 2001.
Protagonista assoluto sul palcoscenico, ne Il nipote di Wittgenstein Orsini è la proiezione letteraria di Bernhard intento a raffigurare se stesso mentre racconta a un'ascoltatrice silenziosa la storia di un'amicizia singolare, di un rapporto tra due pazzi. Il primo è lo stesso Bernhard, che ha saputo dominare la sua pazzia, il secondo è Paul Wittgenstein, dominato al contrario dalla sua follia e morto in manicomio; un personaggio metà reale e metà immaginario, nipote del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein. Considerato uno dei più bei romanzi di Thomas Bernhard, l’opera è una sorta di “concentrato” dei temi cari all’autore austriaco, il suo testo più intimo in cui affronta in modo diretto il tema dei sentimenti, avvicinandosi alla sua voce d’uomo, quella dell'autobiografia, che ci conduce nella sua casa-fortezza di campagna e nel suo universo letterario.
“Il nipote di Wittgenstein è un testo che impone una recitazione "in solitario" – scrive Orsini - anche se la relazione con la muta presenza femminile che è in scena è fondamentale. È una difficile e impegnativa prova d'attore. Soprattutto devo fare molta attenzione mentre recito a non lasciarmi sopraffare dall'emozione. Io sono abituato a gestire le mie forze per cedere alle emozioni in funzione del testo, ma ci sono dei momenti, nel Nipote, in cui quest'economia tenta di sfuggirmi e spesso l'emozione mi stringe la gola. Occorre allora un gran controllo, perché se è noto che ci si commuove molto più per noi stessi che per gli altri, un testo come questo accende un'immensa autocommozione. Qui non cerco di interpretare un personaggio, non "faccio Bernhard", qui ho deciso di "essere Bernhard" e quindi più che fare un personaggio sono me stesso che parla con le parole di un autore grandissimo, che finirà comunque per prevaricarmi e quindi rappresentarsi".