Turismo, bilancio da 7 milioni per Visit Romagna
(Rimini) Quasi 7 milioni di euro per sostenere il turismo in Romagna nel 2020, l'anno in cui la terra di Federico Fellini e Pellegrino Artusi, di Tonino Guerra e di Dante punta ad affermarsi a tutti gli effetti, in Italia e all'estero, come "La terra della dolce vita". "Si tratta- è il commento del Presidente Andrea Gnassi- di uno sforzo consistente che va nella direzione di ampliare e potenziare precisi asset strategici, sia infrastrutturali che di software. Segnalo in particolare l'importante investimento sul Progetto Mare, sul balneare, facendo da 'ariete' per l'intero turismo italiano che proprio su questo strategico segmento sta soffrendo la concorrenza internazionale. La Romagna dà in questo senso un segnale fortissimo, auspicando che possa essere replicato da altri territori e dalle politiche nazionali di sistema".
L'Assemblea dei Soci di Visit Romagna, l'ente pubblico che coordina la promozione turistica delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, ha dato oggi il via libera alla proposta da portare in Regione del Programma annuale delle attività turistiche per il 2020: si tratta in totale di 6.751.000 euro, di cui 3.520.000 per l'attuazione del Programma di promo-commercializzazione 2020 di Visit Romagna e 3.231.000 destinati al Piano turistico di promozione locale (PTPL), con una richiesta alla Regione Emilia Romagna di euro 3.168.000 per il sostegno del Programma di promo-commercializzazione ed euro 3.231.000 per il PTPL 2020 ed ai soci di euro 300.000,00 e l'apporto dei privati di euro 52.000.
Il Programma sarà inviato all'attenzione della Cabina di regia regionale e all'assessorato al turismo per l'assegnazione delle risorse a valere sul bilancio 2020.
Il budget più significativo (835.000 euro) va al Progetto Mare che vuole riqualificare l'offerta balneare della Riviera romagnola, e comprende anche tutti gli strumenti per garantire l'arrivo più facile dei turisti stranieri come l'accordo di promozione con Deutsche Bahn per la conferma dei treni dalla Germania verso Cesena e Rimini, per il quale si sta lavorando insieme ad APT servizi per portarlo a cadenza quotidiana, l'accordo con i parchi divertimento, il consolidamento dei progetti legati ai giovani e alla night life, e la promozione all'estero in coordinamento con APT servizi in particolare per lo sviluppo di una campagna di promo-commercializzazione della riviera congiunta con vettori aerei che opereranno su Rimini. A seguire i grandi eventi e gli eventi di sistema, che raccolgono 840.000 euro tra Notte Rosa, Natale e Capodanno (in totale 500.000 euro per i due eventi di sistema più distintivi della Romagna), il progetto Riders' Land con la Riders' Week durante il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, la novità del Raduno nazionale degli Alpini, i centenari di Fellini, Guerra, Artusi e Dante, le grandi mostre e gli appuntamenti della Wellness Valley.
Tra le altre iniziative finanziate, la Romagna Bike Experience, che unisce la promozione degli itinerari a quella delle grandi competizione sportive, che vedranno la Romagna protagonista 2020 del bike in Italia e all'estero con un calendario di competizioni che andrà da marzo a settembre inoltrato senza sosta, la Romagna Food Experience che si imporrà trasversalmente su ogni tematica affrontata e il progetto dedicato alla valorizzazione di borghi, rocche e castelli nell'ambito del coordinamento regionale che vede l'affermazione dei borghi più belli d'Italia, e del progetto Oh che bel castello. Nel programma di Visit Romagna per l'anno che verrà, trovano ampio spazio anche una serie di progetti innovativi, sostenuti con un investimento di 835.000 euro, a partire dalla sperimentazione della carta di destinazione, lo strumento unico per acquistare servizi, trasporti, eventi ed experience.
I finanziamenti relativi al PTPL si riferiscono invece a tre grandi filoni: il sostegno ai servizi turistici di base come gli uffici di accoglienza IAT e UIT (1.449.000 euro) e le proposte di intrattenimento avanzate dai Comuni (950.000 euro), le iniziative di promozione turistica locale (400.000 euro) e il sostegno degli eventi più strategici in un'ottica di destinazione (432.000).
Con l'approvazione del Programma annuale delle attività turistiche prende contestualmente il via anche l'"Avviso pubblico per la partecipazione di operatori privati al programma di promo-commercializzazione 2020 della Destinazione turistica Romagna": una possibilità che Visit Romagna offre sia per permettere agli operatori privati di partecipare al Programma di promo-commercializzazione della Destinazione sia per promuovere progettualità innovative attraverso un effettivo coinvolgimento dei soggetti privati sin dalla fase di progettazione delle iniziative da realizzare.
Teatro Galli, in duemila per Recalcati
(Rimini) E' stato un bagno di folla quello che ha atteso e accompagnato nella serata di ieri Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore tra i più noti in Italia, nella sua dissertazione su "Nomi dell'amore. È ancora possibile parlare d'amore?". Un evento offerto da Gruppo SGR in occasione dei suoi 60 anni in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga che già dalla messa a disposizione dei biglietti aveva in un batter d'occhio bruciato tutti i posti disponibili del Teatro Galli, registrando così tante adesioni da spingere all'organizzazione di una diretta streaming nel Teatro degli Atti di via Cairoli, anch'essa in breve sold out.
Già a due ore dall'inizio dell'incontro, aperto dal Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e da Demis Diotallevi consigliere delegato di SGR, già numerosi erano i fan in attesa davanti all'ingresso del Teatro Galli, una fila ordinata che man mano si allungava fino a raggiungere verso le 20 e 30 la statua di Papa Paolo V in piazza Cavour. Un'attesa premiata da oltre un'ora fitta di suggestioni che si è protratta nella Sala delle Colonne per gli autografi e le dediche una volta terminata tra gli applausi.
24 ottobre
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Metromare: “parte o non parte?”. La Uil chiede chiarezza
(Rimini) “Il Trc poi Metromare, che Noi, la UIL in tempi non sospetti, avevamo ritenuto opera troppa costosa così come si è rivelata, opera pensata 30 anni fa poi rivisitata, decisa dalla politica sulla testa dei cittadini riminesi e riccionesi, essendo stato impossibile bloccarla, cosa possiamo fare oggi per impedire ulteriore sperpero di denaro pubblico?”. E’ la domanda di Giuseppina Morolli, della Uil di Rimini, dopo aver assistito tra gli uditori alla commissione comunale che ha trattato l’avvio della fase sperimentale. “Siamo rimasti allibiti in quanto si intende far partire il Metromare il 23 novembre in fase sperimentale, per poi fra tre mesi, quando arriveranno i nuovi mezzi dal Belgio fermarlo, per poi farlo ripartire di nuovo. A cosa serve avere tanta fretta? Perché non dire la verità ai cittadini, in maniera chiara e trasparente, capirebbero meglio, “errare è umano perseverare è diabolico”. Perché non farlo partire quando ci saranno i nuovi mezzi? Abbiamo aspettato tanto, perché buttare via soldi inutilmente?”. E non è questa l’unica perplessità.
“A cosa serve un’opera che non raggiunge gli alberghi, le altre infrastrutture esistenti sul territorio (aeroporto, fiera, ospedale)? Secondo noi occorre fare il possibile per evitare l’impatto disastroso che ha già prodotto e sta producendo. Per raggiungere l’aeroporto si utilizzerà un tapis roulant, ma siamo su scherzi a parte? Vorrei sapere chi è il genio che ha avuto questa idea. Inoltre si intende collegare il Metromare con la fiera, ma non si poteva progettare prima? Lungimiranza politica zero, si vive alla giornata, non si programma in maniera seria sul medio e lungo periodo. Va di moda il dilettantismo in questo territorio”.
Altra questione: la Linea 11 da Rimini a Riccione. “Oggi esistono 49 fermate il Metromare ne fa 11, come si ovvierà a questa cosa? Su chi ricadranno i costi?. Non vogliamo essere cassandre, ribadendo non solo la dubbia utilità di un'opera simile, ma anche la certa perdita di gestione che quest'opera si porterà dietro nel tempo e che dovrà essere coperta con la fiscalità generale e cioè con le tasse. Tanto poi per ripianare c’è chi paga, i soliti noti : lavoratori dipendenti e pensionati. Noi questa tesi la sosteniamo da sempre perché cari cittadini, cari lavoratori, cari pensionati dei Comuni di Rimini e di Riccione vedrete che il peso di una futura gestione deficitaria ricadrà sulle nostre spalle”.
Redditi bassi, Sensoli (M5S) chiede politiche economiche efficaci
(Rimini) "Il dato su Rimini come maglia nera della regione per quel che riguarda i redditi dichiarati deve rappresentare uno stimolo per attuare politiche economiche realmente efficaci per il nostro territorio". È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo ai dati diffusi dalla Cisl Romagna sui redditi dichiarati nel 2018 che vedono quelli riminesi collocarsi all'ultimo posto in Emilia-Romagna. "Si tratta di un dato che, purtroppo, non è una novità visto che questa condizione continua e perdurare nel tempo – spiega Raffaella Sensoli - Le ragioni sono diverse e sono in parte legate alle caratteristiche del nostro tessuto economico e produttivo, contrassegnato da attività in cui la stagionalità ha un effetto molto rilevante e da settori con contratti di lavoro nazionali di riferimento tali da risultare sul piano retributivo meno interessanti di quelli dei settori industriali. Questo aspetto però deve farci pensare che le diversità non devono diventare, o devono continuare ad essere, delle differenze. Le caratteristiche di un territorio e le sue vocazioni sono le sue "diversità", il gap nel reddito è una "differenza". Le prime devono essere valorizzate, le seconde superate. In altri termini se la provincia di Rimini significa turismo, servizi, piccole e piccolissime imprese dobbiamo valorizzare questa condizione, risolvere i problemi connessi al reddito minore o anche ai redditi non dichiarati. Dobbiamo per esempio smetterla una volta per tutte con i Centri commerciali mangia lavoro e mangia imprese (ed alla fine mangia se stessi). Dobbiamo smetterla con la presenza di un'offerta alberghiera sottocosto, che evidentemente non produce redditi sani o redditi basta e che incentiva presenza sgradite, anzi negative per la società. Dobbiamo assicurare in tutto il territorio, in tutto il litorale e nell'entroterra adeguata qualità urbana, perché il benessere è diffuso se è diffusa la qualità urbana e ambientale. Dobbiamo capire che la Romagna ha le sue specificità e che queste devono essere valorizzate se vogliamo che producano valore. Per questo nella prossima legislatura regionale dovremo fare in modo che le proposte del M5S per l'economia romagnola, per la piccola e piccolissima impresa e per un turismo di qualità diventino realtà concrete". Per la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle un peso rilevante tra le difficoltà affrontate dalle realtà economiche è rappresentato dalla burocrazia. "Se si prende come esempio quello che sta succedendo a Rimini sulla vicenda dehors non si può come notare come molto spesso una burocrazia miope e troppo stringente non faccia altro che ostacolare ancor di più quelle realtà economiche e i commercianti che invece con il loro lavoro dovrebbero contribuire in modo determinante alla crescita del nostro territorio. Se il Comune dà l'ok per un dehors non è concepibile poi avere un altro ente che impone di rimuoverlo nonostante siano state seguite tutte le regole individuate dal Comune" conclude Raffaella Sensoli.
Dehors, tutta la preoccupazione di Confcommercio
(Rimini) “La preoccupazione per l’incertezza legata ai dehors dei pubblici esercizi del centro – spiega Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – è tangibile tra i nostri associati, che in buon numero si sono rivolti a noi cercando chiarezza. La problematica è grave: per i nostri operatori in questo momento è impossibile districarsi in questa situazione in cui è complicato anche solo ipotizzare la sostenibilità futura della propria attività. Intere famiglie vivono di questo e non riuscire a pianificare il futuro, gli investimenti, le assunzioni, le mette in seria difficoltà. Benissimo salvaguardare il decoro della città e la bellezza dei nostri monumenti, ma il turismo è un’offerta d’insieme, che non prescinde dai servizi d’eccellenza dati dai nostri bar e dai ristoranti, capaci di valorizzare il nostro centro storico e di renderlo ancora più apprezzato per un soggiorno o una visita”.
Se la soluzione “agli abusi di qualcuno” è “punire tutto il sistema”, “noi non ci stiamo. Come sempre Confcommercio è dalla parte delle regole e riteniamo giusto che si intervenga nei confronti di chi non le rispetta. Ma sono in molti ad avere fatto lavori investendo cifre notevoli per installare dehors che rispettassero i regolamenti e ora anche questi rischiano di non avere più la possibilità di sfruttare gli spazi all’aperto su cui pagano la tassa di occupazione del suolo pubblico. Perché? Stiamo costruendo una Rimini aperta tutto l’anno con investimenti considerevoli per valorizzare il centro storico, per far crescere il comparto fieristico e congressuale, per fare vivere la nostra città a 360° in tutte le stagioni anche dal punto di vista turistico e ora c’è il rischio che chi arriverà a Rimini in inverno non potrà prendersi un caffè seduto fuori. Perché?”
Se è “solamente” un “problema di regolamenti”, “siamo tutti disponibili a vederci con tutte le parti in causa per trovare una soluzione condivisa nel rispetto di chi fa le regole, di chi deve controllare che siano rispettate, ma anche di chi opera sul territorio e vorrebbe poterlo fare con certezza. Sappiamo che l’amministrazione comunale si sta adoperando per risolvere la situazione. Confidiamo in uno sforzo ulteriore per venirne a capo. Qui non si parla di un problema estetico, ma si vanno a toccare l’economia del territorio, la sopravvivenza delle imprese, il lavoro delle persone e l’appeal della proposta turistica della nostra città. Non sono cose da poco”.
Lavoro, fatica per le imprese in cerca di professionisti
(Rimini) Continua a prevalere la previsione di entrate nel territorio di Forlì-Cesena (6.780) rispetto a quello di Rimini (6.480) con un 21% di imprese che intendono attivare contratti per la prima provincia a fronte del 19% per la seconda, in crescita. Gli ingressi del solo mese corrente, 2.610 a Forlì-Cesena e 2.530 a Rimini, pesano per il 16% sulle previsioni regionali (33.100) e quelli emiliano-romagnoli per l'8,5% sul dato italiano (391.000). A livello nazionale sono il turismo, i servizi digitali e la meccatronica a guidare la crescita previsionale di contratti dell'ultimo trimestre dell'anno, con aumenti tendenziali rispettivi del 20%, 19% e 12,5%, nonostante tali settori evidenzino notevoli difficoltà di reperimento del personale.
In ambito locale i settori che nel trimestre prevedono maggiori entrate sono per entrambi i territori il Turismo (Rimini 28% e Forlì-Cesena 16,5%), il Commercio (FC 21%, Rn 17%) e i Servizi alle persone (14% Rn e 12% FC). Altri principali settori di impiego in previsione da parte delle imprese di Industria e Servizi sono le Costruzioni (Rn 7%, FC 5%), i Servizi operativi e di supporto alle imprese e alle persone a Rimini per il 6,5% e le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo a Forlì-Cesena per il 6%.
Permangono molto elevate in entrambe le province le difficoltà di reperimento nel mese di ottobre delle figure ricercate dalle imprese, che si verificano nel 39% a Forlì-Cesena e nel 36% dei casi a Rimini. Particolarmente difficile reclutare Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (FC 64,5% e Rn 58%), Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (Rn 64%, FC 59%), Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (FC 59%) e Conduttori di mezzi di trasporto (Rn 53%). Le principali opportunità lavorative per i giovani con meno di 30 anni si concentrano nelle Aree commerciali e della vendita a Forlì-Cesena (40%) e della logistica per la provincia di Rimini (39%). La richiesta di laureati riguarda il 10% delle entrate a Forlì-Cesena e a Rimini il 12%; il fabbisogno di profili high skills, di dirigenti, specialisti e tecnici è pari al 15% per entrambi i territori, ancora ben al di sotto della media nazionale che si attesta attorno al 22%. Si conferma l'importanza di competenze per il digitale e green richieste dalle imprese subito dopo le cosiddette soft skills e prima di altre competenze tecniche.
Difesa costa, Tortoreto studia il caso di Riccione
(Rimini) Per studiare i sistemi di protezione della costa del Comune di Riccione contro il fenomeno erosivo del litorale, comprese le sperimentazioni in corso, una delegazione del Comune di Tortoreto, provincia di Teramo, composta dal sindaco Domenico Piccioni e tecnici comunali, ha incontrato martedì l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi e il responsabile comunale al demanio e difesa della costa del Comune di Riccione Luciano Giuffrida. L'incontro è nato dall'intento dell'amministrazione abruzzese di trovare soluzioni alle problematiche causate dall'erosione con interventi mirati da individuare a difesa della costa abruzzese. Il sindaco di Tortoreto è venuto a conoscenza degli interventi di ripascimento effettuati sulla spiaggia di Riccione prima della stagione estiva a scopo preventivo o con interventi tempestivi come accaduto nel 2018, per far fronte a forti e improvvise mareggiate. Dal porto alla spiaggia, dove sono in corso nel rispetto dei parametri dei servizi tecnici della Regione i lavori di innalzamento delle dune di sabbia, la visita della delegazione abruzzese si è protratta per raccogliere informazioni in modo dettagliato. Grande attenzione anche per la sperimentazione avviata, e in procinto di entrare nella seconda fase, del sistema Wmesh, una barriera sommersa antierosione che ha ottenuto i primi interessanti risultati anche per il ripopolamento della flora e della fauna marina.
L'assessore Dionigi Palazzi ha espresso soddisfazione per " una visita istituzionale che ci ha permesso di venire a contatto con un altro Comune costiero di diversa Regione con l'esigenza di confrontarsi e condividere le buone pratiche che stiamo applicando a Riccione e che vogliamo approfondire nelle azioni di protezione e valorizzazione anche turistica, della nostra costa. Riccione fa scuola in tema di tecniche ed esperienze messe in campo contro l'erosione del litorale".
Padulli, posizionate le travi per il nuovo ponte sull’Ausa
(Rimini) Una dopo l'altra, con un'operazione spettacolare seguita da un certo pubblico, hanno iniziato ad essere poste in posizione le otto travi in cemento armato che, lunghe 30 metri circa e dal peso che sfiora le 50 tonnellate, sosterranno il nuovo ponte sul fiume Ausa destinato a collegare le due rotatorie previste dall'intervento in corso sulla SS 16 in prossimità dello stabilimento Valentini, una sulla SS16 e una su via Aldo Moro, già conclusa e attiva dall'agosto scorso.
Dopo la posa i lavori per la realizzazione della pavimentazione viaria e di completamento dell'impalcato e a seguito quelli per il completamento della rotatoria vera e propria sulla statale 16.
Come si ricorderà con la realizzazione di quest'opera non solo si metterà in sicurezza il collegamento del quartiere dei Padulli con la statale 16 e il centro della città ma anche una nuova via d'accesso alla viabilità cittadina rappresentata dall'asse Caduti di Marzabotto – Jano Planco – Euterpe.
Riccione, riqualificazione via Tasso al via a fine novembre
(Rimini) Lavori e tempistiche per la riqualificazione del viale Tasso, compreso il nuovo arredo, sono stati oggetto dell'incontro che si è svolto ieri tra i residenti, il sindaco Renata Tosi, l'assessore ai lavori pubblici Lea Ermeti, il dirigente ai lavori pubblici Michele Bonito e i tecnici comunali. Si tratta dei lavori previsti nel tratto di viale Tasso, compreso tra i viali Verdi e Massimo D'Azeglio, sul quale sono in corso interventi alle fognature per un importo di oltre 1 milione di euro, e che andranno a riqualificare l'asse commerciale con nuove illuminazione, alberature, panchine e isole ombreggianti.
Le previsioni di avvio cantiere sono tra fine novembre e primo dicembre. Oltre un centinaio le offerte economiche pervenute e interessate all'aggiudicazione dei lavori. Questa mattina sono state aperte in prima battuta le buste amministrative che saranno sottoposte a fase di verifica, passi successivi il vaglio delle offerte economiche e l'aggiudicazione. L'esecuzione dei lavori, come illustrato ai residenti durante l'incontro, avverrà a blocchi, isolato per isolato, in modo da procedere a comparti finiti zona per zona.
"La filosofia del progetto di rinnovamento dell'arredo urbano- ha sottolineato l'assessore Ermeti - è quella di liberare il più possibile i marciapiedi da intralci per consentire il passaggio dei pedoni. Il livello stradale, che durante la stagione estiva diventerà pedonale, sarà rinnovato e uniformato ai marciapiedi creando un unico spazio di ampie dimensioni per i passanti. Partiti gli interventi al sistema idraulico dell'impianto fognario, manteniamo la barra dritta per dare un nuovo volto a viale Tasso, storico luogo di passaggio e dello shopping nel quartiere Alba. Una zona dove la riqualificazione si affianca a previsti interventi di rigenerazione, come l'ex dancing Sirenella che con il rinnovato arredo avrà nuova linfa.
Si ricorda che tra gli elementi distintivi del nuovo Tasso saranno introdotti una colorazione della pavimentazione distinta nelle parti carrabile e pedonale, illuminazione a Led, modulabile d'intensità, e la piantumazione di alberi sempreverdi e dalle colorazioni stagionali. Anche Piazza Sacco Vanzetti sarà oggetto d'intervento con verde e isole ombreggianti dove poter sostare su nuove panchine.