4 ottobre
Maltempo, tanti danni | Turismo, estate magra | Sandra Sabattini beata
Beatificazione Sabattini, Ramonda (apg 23): Gioia infinita
(Rimini) «La Comunità Papa Giovanni XXIII, diffusa in tutto il mondo, esplode nella gioia per la beatificazione di Sandra Sabattini, vera discepola di don Benzi, la quale ci ha lasciato in eredità un prezioso Diario per rafforzare la Fede». E' il commento di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII alla notizia che il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione di Sandra Sabattini, Laica; nata il 19 agosto 1961 a Riccione e morta il 2 maggio 1984 a Bologna.
Sandra Sabattini, giovane riminese, laica, discepola di don Benzi, morta tragicamente il 2 maggio 1984, a soli 22 anni, mentre si stava recando ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII di cui faceva parte. È stato proprio don Benzi a cogliere, fin da subito, il suo «animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una fede profonda», leggendo le riflessioni che lei annotava su foglietti, diari scolastici, bigliettini, all'insaputa di tutti. Un tesoro che il sacerdote ha voluto raccogliere e pubblicare ad un anno dalla sua morte, in un diario.
Il miracolo. Nel 2007 Stefano Vitali, già segretario di Don Oreste Benzi, al tempo Assessore del Comune di Rimini, scoprì di avere un tumore inguaribile al colon. I medici gli diedero pochi mesi di vita a causa delle 45 metastasi diffuse in tutti gli organi vitali. Don Oreste Benzi affidò immediatamente Stefano a Sandra, tutta la Comunità Papa Giovanni pregò la giovane per la guarigione. La cronaca medica documenta che dopo tre mesi ci fu la remissione clinica completa di tutta la malattia, caso unico nelle statistiche sui tumori al colon.
Santarcangelo: stop nuovi parcheggi. Confesercenti preme per lo sblocco dei progetti
(Rimini) A Santarcangelo pare sia "fermo" il progetto di realizzazione di un nuovo parcheggio adiacente al piazzale Francolini. In merito alla questione, Confesercenti “è alquanto preoccupata”, sottolinea il presidente Massimo Berlini.
“La nostra associazione – spiega Berlini - ritiene che la situazione dei parcheggi adiacenti il centro stia notevolmente peggiorando, come del resto già esposto nei confronti preelettorali. Già alle ore 9 non ci sono più posti disponibili nel grande parcheggio Francolini. I parcheggi di Piazza Marini, Marconi, Lauro de Bosis, Cagnacci, Gramsci, Suor Angela Molari sono sempre pieni come tutti gli stalli lungo le vie limitrofe. La situazione migliora durante le giornate estive ma nelle ore serali e nel periodo invernale la carenza è evidente”.
Tra l'altro, “non si hanno più notizie del progetto, presentato dalla giunta precedente, inerente un parcheggio multipiano in piazza Suor Angela Molari, che sarebbe stato molto comodo a servizio di tutto il centro.Confesercenti si era già informata riguardo il fermo del progetto Francolini presso la Fondazione, la quale rispose che la sospensione momentanea era dovuta alle imminenti elezioni amministrative. Riteniamo che per risolvere la situazione, che inevitabilmente crea disagi a residenti, a chi lavora in centro e soprattutto a chi ci raggiunge per lo shopping o per turismo, sia fondamentale proseguire la progettazione del nuovo parcheggio, appendice dell'attuale Francolini, visto anche l'interesse per la realizzazione dei box interrati”.
Nel contempo “si rinnova la richiesta, già effettuata in diverse occasioni di confronto con l'amministrazione, di rivedere la segnaletica stradale, affinché i nostri visitatori ed utenti possano raggiungere anche aree, ancora poco sfruttate, come il parcheggio gratuito Campana. La nostra città è cresciuta, sono aumentati gli abitanti e le persone che ci frequentano. La vivacità delle attività commerciali e ristorative, i numerosi eventi culturali e ludici ed i diversi servizi a disposizione (poste, banche, ospedale, scuole biblioteca, ecc) richiedono spazi adeguati per migliorare la viabilità e la fruizione del nostro centro”.
Economia, Zambianchi: cultura e creatività asset strategici di sviluppo
(Rimini) Nell'Unione Europea la cultura, in questi anni, sta finalmente affermando il ruolo "centrale" che le spetta; si collocano in tal senso, nel 2018, la diffusione della Nuova Agenda europea per la cultura e la designazione dell'anno europeo del patrimonio culturale, e, nel 2019, l'approvazione del Programma Europa Creativa 2021-2027 e della nuova direttiva sul diritto (digitale) d'autore. In Italia, la cultura è uno dei motori trainanti dell'economia, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy; cultura e creatività, infatti, rappresentano un volano per l'economia, alimentando il soft power dei Paesi e dei territori.
"Cultura e creatività sono asset dello sviluppo quanto mai attuali e in grado di produrre importanti ricadute, ricadute sia di tipo sociale, in termini di identità e di crescita culturale, sia di tipo economico, in termini di ricchezza prodotta e di lavoro qualificato. Possono, inoltre, innescare collaborazioni preziose tra soggetti pubblici, che tutelano i beni collettivi, e i privati desiderosi e capaci di rendere quei beni fruibili per tutti - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. Desidero poi sottolineare come i nostri Territori siano stati capaci di identificare "la cultura"come un vero e proprio motore di sviluppo e abbiano avviato progetti di riqualificazione e valorizzazione dei beni del propro patrimonio. Lo dimostrano, per esempio, a Forlì il complesso ristrutturato dei Musei San Domenico che ospita grandi mostre temporanee con un forte richiamo di pubblico. A Cesena la Rocca e la Biblioteca Malatestiana, quest'ultima inserita dall'Unesco nel Registro della Memoire du Monde, con migliaia di visitatori all'anno e a Rimini i rinnovati Teatro Galli e Cinema Fulgor e il progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini. Non si può poi dimenticare il lavoro di valorizzazione del nostro entroterra, con borghi e vallate che fanno del nostro Appenino un vero e proprio "palinsesto di cultura" nel quale arte, tradizione e gastronomia compongono un mix armonico e vincente. Proprio per tutti questi motivi la Camera di commercio della Romagna ha inserito tra le linee strategiche per lo sviluppo della competitività del territorio, la crescita dell'attrattività turistica e culturale, oltre al sostegno di tutte le tipologie di imprese".
Nel 2018 nel sistema aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini le imprese culturali e creative, denominate anche imprese del "core cultura" (attività produttive che generano ricchezza e occupazione e che sono direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi), risultano essere 3.806, così suddivise: 1.818 industrie creative (47,7% del totale), vale a dire attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, comunicazione e branding, design), 1.746 industrie culturali (45,9%), in pratica attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (cinema, radio e tv, videogiochi e software, musica, editoria e stampa), 236 attività di performing arts e arti visive (6,2%), in sostanza quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili (spettacoli dal vivo), e 6 attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico (0,2%). Nel dettaglio, le imprese del "core cultura" hanno un'incidenza, sul totale delle imprese attive, del 4,6%, in linea con il dato dell'Emilia-Romagna (4,7%) e dell'Italia (4,7%).
Rispetto al 2017, nell'area Romagna si rileva un lieve aumento delle imprese del "core cultura" pari a +0,4%, a differenza della diminuzione regionale (-0,6%) e della sostanziale stabilità nazionale (+0,2%); in crescita sia le industrie culturali sia le industrie creative (rispettivamente, dello 0,7% e 0,3%), stabili le attività di performing arts e arti visive e quelle che si prendono cura e valorizzano il patrimonio storico e artistico.
Per quanto riguarda il lavoro, si riscontrano 12,3 mila occupati nelle imprese culturali e creative, con un'incidenza, sul totale degli occupati in Romagna, del 3,6%. Per quel che concerne invece la ricchezza prodotta, il valore aggiunto generato dalle imprese del "core cultura" ammonta a 597,5 milioni di euro, pari al 2,9% della ricchezza prodotta da tutti i settori economici; se ad esse poi si aggiungono le imprese del "creative driven", vale a dire quelle che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti, si raggiunge un valore aggiunto di 979,3 milioni di euro, pari al 4,7% della ricchezza complessiva.
Nel 2018 in provincia di Rimini le imprese culturali e creative, denominate anche imprese del "core cultura" (attività produttive che generano ricchezza e occupazione e che sono direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi), risultano essere 1.839, così suddivise: 891 industrie creative (48,5% del totale), vale a dire attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, comunicazione e branding, design), 837 industrie culturali (45,5%), in pratica attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (cinema, radio e tv, videogiochi e software, musica, editoria e stampa), 107 attività di performing arts e arti visive (5,8%), in sostanza quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili (spettacoli dal vivo), e 4 attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico (0,2%). Tra le industrie creative si evidenzia l'"architettura", con 382 unità su 891 (42,9%) mentre all'interno delle industrie culturali emerge "editoria e stampa", con 544 unità su 837 (65,0%).
Le imprese del "core cultura" hanno un'incidenza, sul totale delle imprese attive provinciali, del 4,6%, in linea col peso che assumono le stesse in Emilia-Romagna (4,7%) e Italia (4,7%); confrontando le incidenze delle province regionali, Rimini raggiunge un buon risultato, posizionandosi al terzo posto (al pari di Forlì-Cesena), dietro solo a Bologna (5,9%) e Parma (4,8%).
Rispetto al 2017, in provincia di Rimini si rileva un aumento delle imprese del "core cultura" pari a +0,6%, a differenza della diminuzione regionale (-0,6%) e superiore alla sostanziale stabilità nazionale (+0,2%); in crescita le industrie culturali (+0,8%), le industrie creative (+0,3%) e le attività di performing arts e arti visive (+0,9%), stabili quelle che si prendono cura e valorizzano il patrimonio storico e artistico.
Per quanto concerne il lavoro, si riscontrano 6,2 mila occupati nelle imprese culturali e creative, con un'incidenza, sul totale degli occupati provinciali, del 4,0%. Con riferimento, invece, alla ricchezza prodotta, il valore aggiunto generato dalle imprese del "core cultura" ammonta a 314,2 milioni di euro, pari al 3,4% della ricchezza prodotta da tutti i settori economici; se ad esse si aggiungono, poi, le imprese del "creative driven", vale a dire quelle che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti, si raggiunge un valore aggiunto di 505,6 milioni di euro, pari al 5,5% della ricchezza complessiva.
Maxi evasione, Sensoli palude Gdf e Inps: fondati nostri timori
(Rimini) "L'operazione della Guardia di Finanza che ha permesso di portare alla luce una maxi frode fiscale nel settore alberghiero conferma che le tante criticità che in questi anni abbiamo evidenziato all'interno del mondo turistico riminese erano più che fondate”. Lo sottolinea l’assessore regionale 5Stelle Raffaella Sensoli. “Il nostro plauso va agli uomini della Finanza che, conducendo un'azione coordinata con Inps ed Agenzie delle Entrate, sono riusciti a smascherare questa frode". È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito all'inchiesta che ha portato all'arresto un'intera famiglia di albergatori accusati di aver architettato una maxi evasione fiscale. "Con il M5S al governo chi lavora per la legalità e per la corretta concorrenza avrà sempre un sicuro alleato – aggiunge Raffaella Sensoli – Quella della trasparenza e della lotta all'illegalità nel settore turistico è una battaglia verso cui siamo sempre stati impegnati con il nostro lavoro in Regione e che è necessario mettere al centro anche del nostro futuro impegno. Individuare i responsabili di chi si macchia di azioni criminose, anche sul piano fiscale, diventa di fondamentale importanza per tutelare soprattutto il lavoro di tutti gli altri albergatori che con onestà e spirito di sacrificio portano avanti la propria attività".
Inchieste, Biagini: perché su Tecnopolo e Acqua arena l’amministrazione tace?
(Rimini) Applaudendo all’operazione Calypso della guardia di finanza, che ha stanato una famiglia di albergatori maxi evasori attivi a Rimini, e alla presa di posizione di plauso per l’operazioneda parte dell’amministrazione comunale, l’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Rimini, Roberto Biagini, all’origine delle indagini sul Tecnopolo e su Acqua arena, si domanda “come mai per la questione legata all' inchiesta Acquarena-Tecnopolo non si è, invece, riscontrata nessuna presa di posizione delle associazioni degli imprenditori edili, delle associazioni degli artigiani, della cooperazione, degli ordini professionali della associazioni sindacali, visto che, a vario titolo, il sistema inquinato, distorto che ruotava introno ai due appalti, Acquarena - Tecnopolo, interferiva, negativamente e vario titolo, anche in quei mondi?”.
Chi si è sempre “comportato correttamente nel mondo imprenditoriale e professionale, non ha nulla da dire nel leggere (ormai gli atti li hanno tutti) come si comportavano certi soggetti e certi colleghi? Nelle intercettazioni sono palesi comportamenti di soggetti, pubblici e privati, preordinati a ritardare il pagamento alle imprese che lavoravano e di conseguenza ai lavoratori e alle loro famiglie. Oppure ad estromettere imprese, consorzi di imprese, liberi professionisti da gare d'appalto”.
Anche in quella vicenda, sostiene Biagini, "i veri danneggiati sono gli imprenditori sani, come correttamente sostiene Gianluca per la vicenda odierna (Calypso). Anche nel sistema distorto Acquarena-Tecopolo, un cittadino si pone la giusta domanda che si è posta l' assessore (declinata al mondo degli appalti e alla vicenda riminese) del "come si fa a competere con un' impresa o con liberi professionisti" che partecipano a pubbliche gare, quando emergono dalla Notizia di Reato della Guardia di Finanza condotte poste in essere attraverso pressioni ovvero condizionamenti dei dipendenti preposti a quei servizi, che influenzavano le modalità di scelta del contraente da parte della Pubblica Amministrazione, così che i lavori fossero aggiudicati a imprese verosimilmente "compiacenti" non escludendosi forme di "ricompensa" a soggetti politici direttamente in rapporto con il predetto F.....?. Anche per il sistema dei pubblici appalti "la concorrenza sleale è un' arma impropria", come giustamente sostiene l'assessore Brasini in ordine all'operazione Calypso. E allora, come mai, sindaco Gnassi, per l'operazione Calypso, giusti e doverosi compiacimenti con stigmatizzazione dei fatti e dei comportamenti riscontrati, mentre per l'operazione tecnopolo-acquarena solo "illazioni facilmente confutabili dovuti ad una mera vendetta politica"?”.
Raffiche di vento a 80 all’ora, alberi abbattuti e disagi in tutta la città
(Rimini) Le raffiche di vento della notte e della prima mattinata, che sulla costa hanno raggiunto la media dei 78 chilometri orari con punte superiori hanno causato diverse criticità alla viabilità locale, anche a causa in alcuni punti delle alberature cadute in strada. Già dalle prime ore sono intervenute sul territorio le quattro squadre munite di mezzi per l'intervento aereo, tuttora dislocate in tutte le zone del territorio comunale
La situazione più critica è quella registrata a via San Salvador, a Torre Pedrera, dove due alberi (uno caduto e l'altro inclinatosi) hanno causato problemi al transito della strada, il cui passaggio è stato temporaneamente interdetto.
Diversi gli interventi effettuati in zona mare, dove le raffiche di vento hanno raggiunto l'intensità maggiore. I primi interventi di questa mattina sono stati in viale Regina Elena, per rimuovere alcuni rami spezzati di due platani. Stessa situazione per un platano in viale Rimembranze. In via Armellini, a Bellariva, si è intervenuti per rimuovere un acero caduto. Una decina i tamerici piegati a terra dal vento sul lungomare, dal porto canale fino Miramare (in particolare nella zona compresa tra il bagno 58 e 138). A San Vito sono caduti un cipresso ed un pino, all'interno di una proprietà privata, una robinia in via Orsoleto, un'altra in via della Fiera, e in via Cenci, a Viserba.
Continua per tutta la giornata odierna l'allerta gialla per lo stato del mare con venti moderati-forti da nord-est, con valori inferiori alla soglia ed in rapida attenuazione dalle ore pomeridiane. Il mare, molto agitato al mattino, dovrebbe gradualmente attenuarsi nel corso della giornata.
Riccione, mare d’inverno: gazebo e giochi restano in spiaggia
(Rimini) Lunedì 7 ottobre verrà pubblicato il bando “Riccione Mare d’Inverno” rivolto agli operatori turistici per aderire alle manifestazioni di interesse del 2019/2020. All’incontro svoltosi questa mattina in Municipio con i rappresentanti dei bagnini, dei bar di spiaggia e delle associazioni di categoria, l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi ne ha illustrato i principali contenuti, che sostanzialmente rimarranno invariati.
Gli operatori avranno la possibilità nel periodo invernale di presentare proposte che consentano di mantenere gazebo, senza somministrazione, giochi per bambini e camminamenti, a condizione che il privato si impegni a renderli operativi e utilizzabili con una manutenzione accurata, nel periodo compreso tra il 28 ottobre 2019 e il 29 marzo 2020, così da garantire un servizio in più ai turisti con una spiaggia attrezzata e ordinata. Sempre nell’ottica dell’innovazione e di una maggiore offerta sulla spiaggia, anche nel periodo invernale, il bando conferma per gli operatori interessati il permesso di mantenere aperte le proprie attività con cupole geodetiche pressurizzate, strutture a pannellature mobili a completamento della chiusura delle cupole per la durata di 120 giorni, come lo scorso anno in maniera anche non consecutiva. Sarà possibile, in altre parole, specificare il periodo d’inizio e fine o per l’arco di tutti i 120 giorni o in periodi spezzati, a condizione di rimuovere le strutture alla cessazione dell’attività anche nell’intervallo di tempo dei periodi non consecutivi ma rientranti comunque nei 120 giorni complessivi.
Novità del bando di quest’anno, con scadenza per la presentazione delle domande al 28 ottobre, in concomitanza con l’ultimo giorno della stagione balneare fissata da disposizione regionale, sarà la semplificazione delle modalità di presentazione delle domande così da snellire ulteriormente le procedure di rilascio delle autorizzazioni. “Venerdì la delibera andrà in giunta – dichiara l’assessore Dionigi Palazzi – per poi andare in pubblicazione lunedì prossimo. Una spiaggia attrezzata, viva e ordinata è l’obiettivo principale prefisso dall’amministrazione che anche quest’anno ripropone l’esperienza di Riccione Mare d’Inverno. Confermiamo la doppia possibilità rivolta ai nostri bagnini e ristoratori di mettere a disposizione lettini per l’elioterapia e mantenere gazebo o giochi per bambini, così come l’elasticità in periodi unici o diversi, di poter allestire strutture geodetiche pressurizzate o pannellature mobili. Si tratta di uno strumento messo a disposizione del privato per ampliare le offerte in termini turistici anche nel periodo invernale, divenuto da anni un prodotto turistico a tutti gli effetti grazie al villaggio e al calendario degli eventi natalizi”.
Sandra Sabattini prossima beata, il papa ha promulgato il decreto
Il papa ha promulgato il decreto della prossima beatificazione di Sandra Sabattini. Tale celebrazione avverrà a Rimini nei prossimi mesi, e comunque entro il 2020. Sarà la prima fidanzata santa ammessa all'onore degli altari. Vi arriva dopo una causa durata 13 anni, e prima del fondatore dell'associazione Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi, figura decisiva per la vocazione di Sandra, la cui causa fase diocesana sta per essere chiusa.
Nata a Riccione il 19 agosto 1961, Sandra ha respirato la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori ed al fratellino, va a vivere nella canonica dello zio prete, don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico, e di seguito a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo. A 12 anni incontra don Benzi e la comunità "Papa Giovanni XXIII"; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: "Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai".
Si spende nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, e va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità scientifica a Rimini, si iscrive alla Facoltà di Medicina all'Università di Bologna. Uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa. Fidanzata con Guido Rossi dall'agosto 1979, anch'egli membro della Papa Giovanni; insieme vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Dirà Sandra: "Oggi c'è un'inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi". Il 29 aprile 1984, ad Igea Marina, mentre si reca ad un incontro della Papa Giovanni, viene investita da una macchina, entra in coma e muore il 2 maggio successivo. Don Oreste Benzi ha spinto da subito per l'apertura della Causa di Beatificazione, che si avvia nel 2006. Nel 2009, a 25 anni dalla morte, si pensa di traslare i suoi resti in chiesa, ma quando viene tolta la terra che copre la bara, di Sandra non si trova più nulla, neppure un osso. Il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, ha commentato nell'occasione: "Il chicco di grano che ha il volto e il nome di Sandra è caduto talmente in terra da sciogliersi completamente, da farsi terra".
È stato accertato un miracolo dovuto alla intercessione della giovane riminese, e così la Venerabile sarà iscritta da Papa Francesco tra i beati: le persone a lei devote o la gente della diocesi di origine possono pregarla con fiducia e imitarla con frutto.
Per il vice postulatore diocesano per la causa di Sandra Sabattini, mons. Fausto Lanfranchi: "La testimonianza di Sandra è via sicura alla santità". Il Vescovo di Rimini – che fin dall'inizio del suo ministero episcopale ha seguito il processo di Sandra e ne ha concluso con soddisfazione l'iter diocesano nel 2008 – "esprime sentita gratitudine al Santo Padre e alla Congregazione delle Cause dei Santi per questo importante riconoscimento che promuove la causa di Sandra e ce la propone come modello di vita. La promulgazione del decreto avviene nell'anno di preparazione all'Assemblea sinodale diocesana dei giovani, e quindi ora possiamo affidare anche alla intercessione di Sandra il cammino di fede di tutti i nostri giovani riminesi".