(Rimini) Parere favorevole questa mattina dalla Commissione urbanistica alla revisione del contributo di costruzione, un aggiornamento richiesta dallo Regione, in coerenza e coordinamento con la nuova legge urbanistica regionale, che lascia spazi e flessibilità ai Comuni per meglio adattare la disciplina degli oneri alla specificità dei territori. Una possibilità che l’Amministrazione comunale ha deciso di cogliere andando a contenere l'incremento della quota degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e del costo di costruzione attraverso l’applicazione, in gran parte dei casi, delle percentuali massime di riduzione consentite dalla delibera regionale e tenendo conto dell’obiettivo di garantire un equilibrio nel gettito previsto dagli oneri edilizi, che costituiscono una voce rilevante del bilancio comunale a supporto della realizzazione di opere pubbliche.
Per incentivare le operazioni di ristrutturazione edilizia nel segno dell’efficientamento energetico e della messa in sicurezza sismica sono previste diverse forme incentivanti. Dal 35% al 40% sul contributo di costruzione  per gli interventi nel territorio urbanizzato che rispondono agli obiettivi definiti dal 7 ter della legge 20, incentivi non cumulabili però con altri incentivi ammessi dal RUE. La misura massima di incentivazione è prevista anche per gli interventi che interessano anche i centri abitati di Santa Giustina, San Vito, Santa Maria in Cerreto e Gaiofana in quanto classificati negli strumenti urbanistici comunali come territorio urbanizzato.

In alternativa, trasversalmente sul territorio del comune, sono previsti sgravi fino ad un massimo del 30% sugli oneri per gli interventi di riqualificazione edilizia riconosciuti di interesse pubblico, stabilendo ulteriori riduzioni fino ad un massimo del 30% in particolare per chi interviene sull’efficientamento energetico, sulla sicurezza sismica, sull’eliminazione delle barriere architettoniche e sulla realizzazione di tetti verdi e pareti verdi verticali. Particolare attenzione è stata prestata anche al comparto turistico ricettivo per favorire la riqualificazione del settore.
“La disciplina regionale è stata approvata a inizio anno andando ad aggiornare il calcolo degli oneri fermo al 1998/1999 – sottolinea l’assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni – ed è in linea con il principio cardine di sviluppo del nostro territorio e cioè disincentivare chi consuma il suolo e premiare chi rigenera e riqualifica, con un occhio particolare alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza sismica. Questo aggiornamento prosegue il percorso avviato con la revisione del Rue che andremo a discutere a giorni in Consiglio Comunale e va ad integrarsi alla serie di azioni trasversali a cui l’Amministrazione sta lavorando”.

(Rimini) Dalle materne alle medie, da Rimini nord a Miramare,  l'assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale agli alunni impegnati nel primo giorno del nuovo anno scolastico. Con lui, la direzione didattica ed amministrativa dei servizi educativi del Comune di Rimini.  Nel corso della mattinata l'assessore ha visitato e incontrato studenti, docenti e personale educativo degli asili e scuole di infanzia di via Cappellini (Marina centro) e Peter Pan (Viserba), le materne Isola blu (Viserba), il Gabbiano (San Giuliano mare), delle scuole elementari di Villaggio nuovo, a Rivazzura,  e Decio Raggi, a San Giuliano,  le scuole medie di Miramare.  Quest'anno sono circa 10 mila i giovani studenti a frequentare le scuole superiori, 6.700 quelli delle primarie, circa 4 mila quelli delle secondarie e 3.500 tra asili e scuole dell'infanzia.
"Un inizio di anno – ha sottolineato l'assessore Morolli – che parte in edifici in buona parte ristrutturati e migliorati sia a livello funzionale che estetico, grazie ai tanti cantieri realizzati durante l'estate.Interventi e migliorie, in gran parte, proposti su segnalazione dei genitori e del personale educativo. Questo spirito di appartenenza e questo attivismo corale sono la migliore garanzia di una scuola che, prima di tutto, aiuta a formare cittadini attenti, partecipi e solidali. Tante le novità, non solo quelli strutturali, con nuovi modelli educativi – come l'ampliamento della scuola senza zaino, che abbiamo verificato di persona alle Decio Raggi – ed organizzativi, come il nuovo direttore didattico dell' Istituto di Miramare, che mi ha accompagnato nella visita delle scuole di Rivazzura e Miramare".

(Rimini) Rapina alla filiale Credit agricole di Cerasolo. La scorsa notte i banditi sono entrati nell’istituto di credito attraverso un grosso buco nel muro del retro. Hanno atteso le 8,30, orario di ingresso dei dipendenti per palesarsi imbracciando armi da fuoco. Gli impiegati sono stati legati con delle fascette e il direttore costretto ad aprire la cassa e poi sono stati legati con delle fascette. Si sta quantificando il bottino, che si aggirerebbe attorno ai 60mila euro. I malviventi sarebbero poi fuggiti lungo i campi. L’allarme è stato lanciato attorno alle 10,45. Indagano i carabinieri.

(Rimini) Due fratelli minorenni sono stati circondati e aggrediti la scorsa notte da una banda di giovanissimi in via Garibaldi a Rimini. Sono stati colpiti con schiaffi e pugni e al ragazzo è stata strappata una collanina d'oro che aveva al collo. E' stato dato l'allarme alla Polizia e gli agenti delle Voltanti hanno identificato cinque giovani, tra i 13 e i 17 anni: sono stati denunciati per lesioni e rapina. Le vittime hanno avuto prognosi di 10 giorni. Sono in corso indagini per risalire agli altri componenti del gruppo (Ansa).

(Rimini) E’ stata firmata oggi la lettera d’intenti che rappresenta la prima pietra del progetto “Città Romagna” per valorizzare una visione unitaria dello sviluppo del territorio che ha le potenzialità - imprenditoriali, sociali e culturali - per competere alla pari con le zone più avanzate d’Europa e del mondo. Il progetto nasce da una visione e da un lavoro comune di Federalberghi Rimini, Cisl Romagna, Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Confcooperative Ravenna e Rimini, Confindustria Forlì-Cesena, Confindustria Romagna e Legacoop Romagna, che rappresentano complessivamente 4.000 aziende e 104 mila lavoratori, per un fatturato di circa 39 miliardi di euro.
La Romagna, secondo i sottoscrittori, pur avendo raggiunto elevati standard di benessere e di sviluppo, non ha ancora espresso in pieno le sue grandi potenzialità. I dati comparativi mostrano che esiste ancora un deficit di competitività rispetto alla vicina Emilia, a Milano e al triangolo che il capoluogo lombardo forma assieme alle città venete e alla città metropolitana di Bologna: un gap che può essere colmato con uno sforzo comune.

“La competizione globale tra territori è diventata in questi ultimi anni sempre più serrata e in ampi settori della società romagnola si è diffusa la consapevolezza che bisogna crescere più velocemente per portarsi al livello delle aree più avanzate – spiegano i vertici delle sette organizzazioni aderenti al progetto - l’unità d’intenti tra le realtà economiche, associative, sociali e amministrative garantirebbe la forza necessaria per confrontarsi alla pari con le zone all’avanguardia. Le nostre singole città, pur espressione di eccellenze, da sole infatti non hanno le dimensioni demografiche ed economiche per poter competere in una sfida in cui le grandi città e le aree metropolitane sono le capofila dello sviluppo economico e sociale”.
“Secondo i più attenti studiosi della competizione globale tra territori, le zone con maggiori potenzialità di sviluppo contano un milione di abitanti, sono vicine al mare e gravitano attorno a grandi comparti industriali – proseguono i firmatari - è la fotografia della nostra Romagna che conta un milione e centomila abitanti, si è sviluppata come una grande area urbana, spesso senza soluzione di continuità soprattutto sulla costa, ha importanti comparti economici e una comune identità storico-culturale”.
Da questa consapevolezza nasce la volontà dei sottoscrittori di dare vita ad un progetto comune in base al quale la Romagna, con una visione strategica declinata al futuro, deve muoversi unitariamente su temi come infrastrutture, lavoro, welfare, ambiente, tecnologia, formazione, sistema educativo, stile di vita, turismo e cultura, ragionando “come se” fosse una città unita, e mettendo così in atto azioni virtuose a beneficio di tutta la comunità.

Tutto ciò comporta anche una riflessione a livello istituzionale: lo svuotamento delle Province ha creato incertezza e confusione, per questo le associazioni auspicano anche l’avvio di un dibattito sull’istituzione di una nuova provincia di Romagna, dotata delle medesime competenze e deleghe riconosciute alla città metropolitana di Bologna. Questo “fare insieme” per lo sviluppo, per volontà precisa delle Associazioni firmatarie, non ha pretese autonomistiche: l’obiettivo è avere una Romagna più forte in una regione più forte.
“Quello di oggi è il primo passo di un lavoro iniziato un anno fa all’insegna della massima condivisione: tutte le associazioni, le istituzioni, gli enti di rappresentanza che intendono farne parte troveranno le porte aperte – è l’invito dei sottoscrittori - In questi mesi è iniziato un dialogo con gli enti locali che hanno mostrato grande interesse per l’iniziativa, un rapporto che sarà approfondito nelle prossime settimane e che nell’auspicio di queste associazioni e delle amministrazioni porterà ad una visione strategica della Romagna del futuro”.
Il percorso proseguirà con l’incontro con le amministrazioni per trovare un terreno e metodi di lavoro comune nel rispetto delle singole prerogative, e l’istituzione di tavoli di lavoro tematici nel quale saranno elaborate le proposte di “Città Romagna” che poi saranno rese pubbliche nella massima trasparenza.

(Rimini) Una nuova frontiera per la filiera ortofrutticola italiana, in particolare il settore delle tecnologie preraccolta e post-raccolta, che sarà protagonista in Colombia alla fiera Expo Agrofuturo, in programma a Medellin (Plaza Mayor) al 18 al 20 settembre.
L'Italia, come Paese invitato d'onore, sarà al centro dell'evento fieristico ospite nel padiglione centrale dedicato all'innovazione, con una area di 400 metri.
 
Tra le aziende tricolori presenti, le 12 selezionate nell'ambito del progetto Colombia Atracciòn, supporto alla promozione commerciale delle PMI emiliano-romagnole della filiera della meccanica agricola e post raccolta, promosso da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con il Sistema camerale regionale e con il co-finanziamento della Regione.
Ciascuna delle 12 aziende partecipanti al progetto Colombia Atracciòn disporrà di uno spazio individuale durante gli "Agro Talks" in fiera per presentarsi a un pubblico mirato, e di un "open space" adibito a area comune nell'ambito della collettiva organizzata da ICE ufficio di Bogotà  che insieme a Macfrut e Federunacoma si è fatta promotrice di un percorso di internazionalizzazione con un ottimo riscontro: circa 40 le aziende italiane presenti in totale.
In particolare, per il progetto Colombia Atracciòn, le 12 imprese emiliano-romagnole potranno contare anche su uno specifico evento di "networking" collaterale esterno: un'occasione di incontro tra domanda e offerta per favorire l'interazione sociale e la dinamicità commerciale attraverso il contatto con clienti e fornitori, stakeholder e opinion leader finalizzato a conoscenza reciproca. 
La partecipazione alla fiera specializzata "Expo AgroFuturo" di Medellin è una nuova azione del progetto Colombia Atraccion, articolato in distinte e coordinate fasi operative per accompagnare le imprese emiliano-romagnole a sviluppare possibilità di promozione, contatto e visibilità sul promettente mercato colombiano.
Fa seguito alla missione esplorativa in marzo e alla successiva missione incoming di operatori colombiani conclusa al salone Macfrut in collaborazione con Cesena Fiera.
 
La Colombia è un importante player del settore alla ricerca soprattutto di tecnologie e packaging per elevare i propri standard produttivi. Molto significativi i dati dell'interscambio del settore tra Emilia-Romagna e Colombia, che "pesa" quasi 3 milioni di euro con un incremento del 67% rispetto all'ultimo anno di rilevazione, e rappresenta il 48% riguardo al valore complessivo italiano.
La fiera di Medellin è una importante vetrina anche per le imprese italiane desiderose di allargare i confini nel vasto mercato del Sud America.
L'obiettivo del progetto Colombia Atracciòn è di favorire - attraverso un percorso di accompagnamento - l'esplorazione e l'approfondimento delle opportunità esistenti nel mercato colombiano, stimolando la creazione e lo sviluppo di business delle nostre PMI del settore dei macchinari agricoli e post raccolta con controparti colombiane.

(Rimini) “Clima e numeri da alta stagione”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi saluta l’ultimo fine settimana, con i 40mila visitatori dell’Italia bike festival a piazzale Fellini e i quasi 160mila a Misano per il Motogp. “Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini si è confermato ancora una volta come uno degli appuntamenti sportivi più importanti per il territorio, strategico perché consente di allungare la stagione estiva, per l'indotto che comporta portando e non da ultimo per l'imparagonabile vetrina promozionale che dà la possibilità all'intera Riviera di farsi conoscere ad un vasto pubblico internazionale, veicolando i tratti più sinceri della sua identità. Una terra di motori che si racconta al mondo presentando il suo carattere e la sua vocazione all'ospitalità, la sua capacità di fare rete per creare un palinsesto di iniziative che trasforma una tre giorni di gare in una settimana di esperienze da vivere fuori dal circuito. Le 158mila presenze contate da venerdì a sabato al "Marco Simoncelli" dimostrano che la chiave vincente è questa: non essere solo contenitore di eventi, ma trovare quei contenuti in grado di intrecciarsi con i nostri valori e di esaltare quelle caratteristiche che rendono Rimini e la riviera unica e riconoscibile nel mondo. E su questo solco si colloca l'Italian Bike festival che alla sua seconda edizione ha registrato numeri da incorniciare con oltre 40mila presenze distribuite in tre giorni. Un colpo d'occhio eccezionale per una manifestazione che, così come la MotoGp, è dedicata ad un'altra fetta di pubblico specializzata e che conta un numero sempre maggiore di appassionati. Un evento unico nel suo genere, capace di coniugare l'aspetto sportivo, l'aspetto commerciale e quello di intrattenimento e al quale il pubblico ha risposto con entusiasmo. Così come la MotoGp è lo specchio della passione e dell'arte dei motori che da sempre muove la nostra terra, così il mondo bike incarna uno degli asset su cui si sviluppa la nostra idea di futuro e di città. Il calendario ci avvisa che l'estate è agli sgoccioli, ma le tante iniziative di altissimo livello che la Riviera ha ospitato negli ultimi giorni 'baciati' per altro da temperature agostane, consolida settembre come un periodo stategico per il turismo dell'intero territorio. E i numeri in costante crescita, in termini di arrivi e di pernottamenti turistici, stanno lì a dimostrarlo. E il settembre d'oro non finisce qui visto che già nel prossimo fine settimana, con la manifestazione 'Giardini d'Autore', sono attese migliaia di persone in città".

(Rimini) “J’accuse" è un mezzo rivoluzionario per far esplodere la verità, "j'accuse" è un atto di responsabilità con cui l'io si espone. Quando l'ingiustizia ammantata di diritto vince non tutto è perduto: l'ultima parola spetta a quel particolare tipo di intellettuale che riveste un ruolo sociale autonomo, ovvero il depositario del buon senso. E infatti "Io accuso" è la celebre formula con cui lo scrittore Émile Zola difese, nella Francia di fine '800, il capitano Alfred Dreyfus, ebreo, ingiustamente condannato per tradimento. Il clamoroso errore giudiziario aveva fornito il capro espiatorio ideale ad una società in crisi ma l'anziano scrittore vede la verità e non può ignorarla: Dreyfus è innocente, lo proclama a gran voce bollando la violenza nascosta dietro la maschera del potere per ciò che è, pura volizione, sopraffazione e non diritto. La nota vicenda è solo una fra le macchie della storia europea ma gli elementi costitutivi ne fanno il paradigma di ogni persecuzione: il crimine sociale, la vittoria del pregiudizio sull'evidenza, il rifiuto della giustizia, la corruzione, le campagne false per smarrire l'opinione pubblica.
Ispirandosi a questa pagina di resistenza della ragione Gustavo Cecchini, direttore della Biblioteca di Misano Adriatico, ha curato la nuova rassegna filosofica della stagione autunnale dal titolo "J'accuse: nessuno è innocente", attualizzando la formula di Zola per sottoporre al fuoco della critica le contraddizioni del nostro presente. Ogni ospite pronuncerà il proprio J'accuse, attraverso l'insegnamento di altri maestri del pensiero oppure attraverso la testimonianza personale. Ma chi accusare in un mondo globalizzato e omologato?

La rassegna sarà aperta, venerdì 4 ottobre, dal filosofo Umberto Galimberti con "Nietzsche: j'accuse dell'Occidente".
Il genio di Röcken, in tremendo anticipo sui tempi, intuì che l'Occidente giudaico-cristiano, come organismo storico vincente al centro del mondo, era destinato ad un inevitabile declino. Facendo piazza pulita di sistemi e costumi, morali e religioni, tradizioni e istituzioni, Nietzsche individuò la debolezza dell'orizzonte culturale di questo sistema nella fede cieca tributata all'idealità metafisica. L'Occidente è infatti lo scenario in cui i significati determinati dalla ragione hanno delimitato i confini dell'anima, chiudendo l'apertura ad ogni altro senso, ma il j'accuse del filosofo obbliga tale ordine ad apparire per ciò che è: una tecnica difensiva inventata dal platonismo per arginare il caos della realtà. La logica platonica non è un ordine immutabile ma un percorso storico che avrà una fine. Quando questo impianto concettuale non riuscirà più ad organizzare la complessità del mondo cosa accadrà? O meglio, cosa sta accadendo?

Venerdì 11 ottobre il chimico Gianfranco Pacchioni proporrà "L'ultimo sapiens. Viaggio al termine della nostra specie". Immaginiamo un futuro in cui sapiens supertecnologici controlleranno, con le loro intelligenze aumentate, il mondo; mentre altri sapiens desueti, saranno relegati a un ruolo marginale. Uno scenario solo fantascientifico? Oggi l'intelligenza artificiale, le neuroscienze, le nanotecnologie, la genetica modificano in modo sempre più vertiginoso il rapporto tra l'uomo e la natura. Nella storia dell'umanità sta succedendo qualcosa che potrebbe condurre alla fine dell'Homo sapiens. Pacchioni ci introdurrà tra le pieghe di uno scenario tanto avvincente quanto inquietante: quello del nuovo ecosistema – mai visto prima – in cui vivranno i nostri discendenti. Saremo in grado di fermarci in tempo nella nostra corsa col turbocompressore verso le Colonne d'Ercole, come si chiedeva Primo Levi? Cosa siamo dunque e cosa stiamo diventando? "Homo faber fortunae suae", dicevano i latini, l'uomo è artefice della propria sorte. Non ci resta che scoprire quale.
Il 18 ottobre il filosofo Marco Guzzi proporrà "J'accuse QUESTE élites suicidarie". Mai come in questi anni si sta palesando che un intero sistema di mondo sta diventando suicidario, e cioè opera distruggendo il pianeta, devastando le culture umane e potenzialmente anche i cuori e le menti delle nuove generazioni. Questo sistema viene contestato come finanzcapitalismo sottolineando come la globalizzazione neoliberista abbia esasperato le disuguaglianze sociali e il dominio incontrastato di un mercato senza scrupoli. Ma tale processo è stato possibile anche perché le oligarchie del neoliberismo sono state supportate da altre oligarchie collaborazionistiche, quali quelle intellettuali, universitarie e dei massmedia. Il silenzio di tanti giornalisti, scrittori, persone dello spettacolo, il loro costante sviamento dell'attenzione del pubblico su altri fuochi polemici, del tutto irrilevanti, ha reso possibile l'egemonia delle oligarchie internazionali suicidarie. E' venuto il tempo di smascherare questo suicidio planetario e di avviare un'allegra e inedita forma di rivoluzione culturale e democratica.

Mercoledì 23 ottobre la rassegna si aprirà ad un fuori programma con il filosofo Massimo Cacciari che parlerà del suo libro "La mente inquieta. Saggio sull'umanesimo". Predomina ancora una visione del periodo dell'Umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall'altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Ma le cose sono più complesse e meno schematiche, e la stessa filologia umanistica va inserita in un progetto culturale più ampio nel quale l'attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest'ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. C'è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate.
Venerdì 25 ottobre il filosofo Diego Fusaro parlerà di "Pier Paolo Pasolini: j'accuse contro l'omologazione". Negli anni Settanta, Pasolini lanciò il suo Je accuse contro l'omologazione prodotta dalla civiltà del consumo. Parlò espressamente di genocidio culturale generato dal livellamento planetario del consumismo. Il suo Je accuse era, in pari tempo, rivolto contro quanti ancora non avevano capito che il potere aveva mutato sembiante: non era più clerico-fascista ma consumista ed edonista, permissivo e libertario. La civiltà dei consumi è, per Pasolini, il nuovo fascismo, ancora più totalitario delle dittature precedenti. Quanti oggi hanno il coraggio di prenderne atto e agire conseguentemente?

Venerdì 8 novembre il filosofo Carlo Sini pronuncerà "J'accuse: nessuno è innocente". Diceva il grande Anassimandro che tutti gli esseri si fanno la guerra, che si recano ingiustizia e che ne pagheranno il fio secondo la legge del tempo, ossia morendo a loro volta. L'innocenza non è di questo mondo, in cui i viventi abitano nella strozzatura di corpi separati, vicendevolmente bisognosi gli uni degli altri ma anche vicendevolmente persecutori. Come sottrarsi allora a questa colpa strutturale e originaria? Ed è poi proprio una colpa? Ne siamo davvero, e in che misura, responsabili? Già questa domande dimostrano però che, nel profondo, non siamo del tutto sicuri della nostra innocenza, perché, come diceva Freud, non siamo del tutto padroni a casa nostra. Heidegger parlava di un costitutivo "essere in colpa dell'Esserci". Insomma: nessuno è innocente? Nessuno lo fu mai? Bisognerà pure chiederselo, una volta o l'altra.
Venerdì 15 novembre il filosofo Salvatore Natoli rifletterà il presente nel passato con la lezione "Socrate, il tafano: contro la pigrizia dell'intelligenza e la decadenza della Polis". Il filosofo ateniese non accusa ma mette sotto inchiesta, perché Socrate non è uomo d'invettiva ma di finissima ironia: sprona alla riflessione turbando le intelligenze appiattite sui luoghi comuni, getta nel dubbio gli ignoranti inconsapevoli e smonta il falso sapere dei sapienti. Il suo insegnamento denuncia come e quanto l'ignoranza impedisca l'esercizio della virtù e come questo influisca in modo determinante sulla vita della città perché facilita la conquista del potere da parte dei demagoghi. Così s'innesca un circolo vizioso che conduce la città alla decadenza. La sorte di Socrate, dissidente non violento, è nota: nonostante la devozione al bene della città, i giudici ateniesi trovarono nelle sue parole motivi sufficienti per condannarlo a morte. Socrate ha perso ma la sua sconfitta è diventata semente da cui nel corso della storia sono maturati frutti di libertà. Ma ne ha avuto di coraggio! La sua scelta non è affatto da considerare scontata ma anzi è il caso di domandarsi: e noi, oggi?

Su questo punto si interrogherà giovedì 21 novembre il teologo Vito Mancuso che ha intitolato il suo intervento "J'accuse me stesso". L'oggetto della requisitoria sarà proprio il sé, nella convinzione che ogni reale miglioramento del mondo esterno parte dalla propria interiorità, ovvero che la vera rivoluzione è sempre quella che cambia la mente e il cuore di chi la vive. Si tocca così il tema, religioso e filosofico al contempo, della confessione, sulla scorta di padri del pensiero quali Agostino e Rousseau, e dell'esame di coscienza, la cui prima attestazione in occidente risale a Pitagora. Coscienza, male, peccato, senso di colpa, confessione, liberazione interiore, questi i concetti decisivi a partire dai quali l'uomo Vito Mancuso affronterà sé stesso.
Chiuderà la rassegna venerdì 29 novembre il latinista Ivano Dionigi con la serata "Osa sapere: contro la paura e l'ignoranza". Di fronte all'arrivo inarrestabile di nuovi "barbari" ci si ostina a erigere muri, fisici e mentali, nel vano tentativo di restituire centralità all'Europa, e di fronte al dominio della tecnica ogni soluzione appare effimera. Ma l'intelligenza è la prima difesa della democrazia e dobbiamo credere che si possa capire e rendere amico questo futuro-presente, globale e frantumato, invadente e carico di complessità, se "osiamo sapere". A nulla vale la potenza della tecnologia se alla vita vengono a mancare la tensione verso uno scopo e il senso della fine, se non si sa restare uomini. E come la politica deve recuperare la lezione antica di Roma la cui grandezza fu quella di aprirsi ai nuovi popoli, riconoscendo cittadini gli stranieri e persino i nemici, così si sente l'urgenza di un "pensiero lungo" che tenga insieme diversi punti di vista, e del dialogo tra i saperi: un nuovo umanesimo, interrogante e dubitante, da affidare anzitutto alle Università, crogioli di identità internazionali, e a coloro che difendono la conoscenza, la verità e la pietas.

Lunedì, 16 Settembre 2019 12:03

16 settembre

Mantiene moglie e figli con i soldi dell'amante | Aggrediti in via Garibaldi | Motogp

(Rimini) Anche il Comune di Rimini si aggiunge alle città italiane che hanno voluto dichiarare lo stato di emergenza climatica del territorio. Il Consiglio Comunale - con 15 voti favorevoli, 9 astenuti e nessun voto contrario – ha approvato l'atto attraverso il quale il Comune sposa l'invito del  movimento Fridays For Future, impegnando non solo l'Amministrazione, ma nel complesso l'intera comunità riminese, a mettere in pratica comportamenti e iniziative che possano contrastare il cambiamento climatico e che conducano a una società più sostenibile dal punto di vista ambientale. Oltre a dichiarare lo stato di emergenza climatica, con l'atto approvato ieri, il Consiglio Comunale si assume l'impegno di mettere in atto ogni iniziativa per contenere l'aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi e di fissare un forte obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti per il 2030. "L'adesione all'appello del movimento Fridays For Future è una logica conseguenza di quanto portato avanti finora – spiega l'assessore all'Ambiente Anna Montini – Anche quest'atto infatti è parte di un percorso che Rimini ha già avviato nel 2014  con l'approvazione del primo Paes, che verrà ridefinito e integrato con la redazione del piano di azione per l'energia sostenibile ed il clima (PAESC) con nuovi obiettivi fissati per il 2030 e che comprende una serie di interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nell'edilizia pubblica e privata, nel terziario, nell'illuminazione pubblica, nei trasporti, a cui si aggiungono azioni di contrasto al consumo di nuovo territorio e potenziamento del verde urbano. Sono tante le azioni trasversali che mettiamo in campo per sostenere e promuovere scelte ambientalmente sostenibili: penso al lavoro che si sta facendo per l'aggiornamento degli strumenti urbanistici in cui si prevede di incentivare i privati che intervengono per la riqualificazione degli immobili attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche e con i cosiddetti 'tetti verdi o verde verticale'. Ci sono poi gli interventi diretti da parte del comune, come la sostituzione e ammodernamento degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici: dopo decine di interventi gia' effettuati negli anni scorsi ,saranno installate nuove caldaie a condensazione alla scuola La Vela, all'asilo nido il Cerchio Magico e alla Palazzina Roma. E' stata ampliata la rete ciclabile (da 78 km del 2011 a oltre 102 nel 2018), sono stati introdotti 21 scuolabus a metano, proseguiremo con l'installazione delle case dell'acqua, con il potenziamento del verde urbano e tanto altro: non interventi spot, ma la volontà di cambiare modo di vivere e disegnare la città, in ottica sostenibile".
Il consiglio comunale ha inoltre approvato all'unanimità le "Modifiche al regolamento di contabilità del comune di Rimini" e la delibera relativa ai debiti fuori bilancio (15 favorevoli e 11 contrari).

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