(Rimini) In seguito a quanto verificatosi ieri (presso la piscina “Acquadiccia”, dopo aver seguito l’evoluzione della vicenda in contatto costante con Ausl Romagna e Carabinieri di Santarcangelo, oltre ai titolari dei centri estivi coinvolti, l’Amministrazione comunale ritiene opportuno fornire un aggiornamento generale sull’accaduto e “chiarire alcune imprecisioni emerse nelle ore successive all’evento”. A soccorso dei 25 intossicati, spiega l’amministrazione, “sono intervenute 6 autoambulanze e 2 auto medicalizzate per assistere alcuni utenti che si erano sentiti male in seguito a un’intossicazione da cloro, presumibilmente dovuta a un malfunzionamento dell’impianto di pompaggio (circostanza in corso di accertamento da parte della Procura della Repubblica per mezzo dell’Ufficio Igiene dell’Ausl)”.

Le 25 persone coinvolte (17 bambini e 8 adulti) sono state assistite negli ospedali “Franchini” di Santarcangelo, “Infermi” di Rimini e “Bufalini” di Cesena: “tutte sono state dimesse in giornata, ad eccezione di un adulto visitato a Rimini e ricoverato per la notte all’“Infermi”, dove resta precauzionalmente in osservazione seppur in condizioni di salute che non destano preoccupazione”. L’attività della piscina “Acquadiccia” “resta per il momento sospesa, in attesa dei necessari controlli da parte degli organi competenti”.

Infine l’invito “agli esponenti politici locali che hanno pensato bene di creare allarmismo, strumentalizzando in modo maldestro la comprensibile emotività generata da una vicenda del genere, a documentarsi prima di diffondere informazioni non corrette, oltre ad attendere comunicazioni certe e verificate da parte delle autorità competenti invece di produrre accuse non soltanto infondate, ma anche dannose per la serenità della popolazione di Santarcangelo”. In situazioni del genere infatti, “oltre alla prontezza è fondamentale muoversi con la necessaria competenza per far sì che l’attenzione verso la salute delle persone – in particolare quando sono coinvolti minori o altre persone fragili – si traduca in un intervento efficace. Oltre a essere del tutto secondarie rispetto alla tutela della salute pubblica, le questioni relative alla proprietà delle strutture e l’attribuzione sommaria di responsabilità attraverso i social vanno in direzione esattamente contraria”.

Giovedì, 08 Agosto 2019 21:31

Balneazione, la Regione: Basta polemiche

(Rimini) “Dunque, vediamo se ho capito bene. La Lega cita la Regione, riportando ciò che abbiamo detto di aver fatto in occasione delle verifiche sulla qualità del mare in Riviera nei giorni scorsi. In effetti, abbiamo dato ‘informazioni documentate e tempestive’ sulla vicenda. Ma, osservano due deputati della Lega che riprendono oggi il tema, i giornali hanno pubblicato ‘notizie allarmistiche’. Quindi, concludono, se i giornali hanno fatto questo, vuol dire che la Regione ha sbagliato. Non so, a me pare che ci sia un tantino di debolezza in questo ragionamento. Vorrà dire che la prossima volta, anziché fare ordinanze e atti amministrativi, come vuole la legge, ci limiteremo ad informare i giornali. Ma stiamo scherzando? Qui c’è qualcuno che gioca con le Istituzioni”.
È il commento di Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo, alla lettura delle accuse che oggi hanno indirizzato alla Regione due esponenti leghisti a proposito dei divieti di balneazione, da tempo revocati, che nei giorni scorsi hanno interessato alcuni punti della Riviera.

“Capisco che vogliano tentare il solito schema del lancio della palla in tribuna- spiega Corsini- ma stavolta il giochino di dare la colpa agli altri non funziona. E non funziona perché il sistema di controlli del nostro mare, uno dei più monitorati d’Italia, prevede esattamente cosa fare quando si registrano valori fuori parametro”
“Non piace- continua l’assessore- la norma che è stata applicata, peraltro approvata dalla Unione europea? Benissimo, è una norma nazionale, chi ci critica siede in Parlamento e quindi non deve far altro che approvare una norma più efficace. E lo possono fare loro, non noi. Dico di più: ci avevamo provato, come Regioni, a proporre modifiche: le abbiamo messe nero su bianco, ma giacciono da mesi sui tavoli del ministero. Colpa nostra? Ma sia chiara una cosa: in Emilia-Romagna le leggi si rispettano, non si eludono. Se non piacciono, si cambiano. E le leggi nazionali le cambia il Parlamento, non altri”.

 

(Rimini) “Il bando vinto inerisce alla spiaggia libera posta innanzi alla Colonia Bolognese. Per la realizzazione di manifestazioni di pubblico spettacolo e attività di intrattenimento vario, la Rimini Beach Arena ha deciso di utilizzare soltanto il 40% circa dello spazio concesso”, così gli organizzatori rispondono all’epsosto presentato oggi da Italia nostra. “Una scelta atta a garantire ai bagnanti la fruibilità totale ed incondizionata di un'area di circa 7mila quadrati. Scelta apprezzata dal centinaio di persone che in media stanno scegliendo questa amplissima porzione di spiaggia lasciata interamente libera”, precisano ancora gli organizzatori della Beach arena di Miramare. 
“Tutti i varchi della Rimini Beach Arena sono aperti e l'intera area è libera ed accessibile a tutti i bagnanti, tutti i giorni, esclusi ovviamente i giorni degli eventi in calendario per ovvie ragioni logistiche e di sicurezza. Sin da sabato 20 luglio, primo giorno della manifestazione, l'area della Rimini Beach Arena è sorvegliata e illuminata a giorno 24 ore al giorno, sette giorni su sette e resterà tale sino al definitivo smontaggio di tutta la struttura. Un'attività di vigilanza che, oltre a presidiare e a tutelare l'area, ha fatto in modo che la bufera di venerdì 2 agosto non abbia prodotto alcuna conseguenza, rispetto potenziali danni e disagi che possono verificarsi in situazioni di questo genere”. 
Rimini Beach Arena “contribuisce nel migliore dei modi a dare vita ad un'area dismessa, un'iniziativa privata che crea un indotto turistico importante per l'intero territorio, con vantaggi sia per la comunità sia per tutte le attività commerciali della zona. Questo lo spirito che caratterizza l'intera manifestazione, di chi vi collabora e di chi vi partecipa”.

(Rimini) Luce in spiaggia, dal tramonto all'alba. Questo era quanto previsto dall'Ordinanza balneare 2019 e questo è quanto, effettivamente, si sono trovati di fronte gli agenti in servizio della Polizia Locale di Rimini, impegnati in diversi momenti dell'estate nelle verifiche del rispetto delle prescrizioni dell'Ordinanza Balneare. Tutti gli stabilimenti sono infatti risultati in regola con il testo dell'Ordinanza che prevede, nel periodo compreso tra l'ultimo weekend di maggio e il secondo weekend di settembre, che gli impianti di illuminazione della spiaggia rimangano accesi negli stessi orari previsti per l'illuminazione pubblica. Si ricorda che le sanzioni previste per chi non è in regola sono fissate in 1.032 euro.
"Dal 2017, anno della prima ordinanza sull'illuminazione notturna, ad oggi – spiega Jamil Sadegholvaad, assessore alla sicurezza del Comune di Rimini – c'è stata una evidente e progressiva sensibilizzazione sul tema da parte degli operatori riminesi. E' cresciuta la consapevolezza che si tratti non tanto di un obbligo ma di una disposizione a tutela di ospiti e residenti in una parte della città molto frequentata anche nelle ore serali, soprattutto nella stagione estiva. Gli esiti positivi dei controlli effettuati da giugno 2019 a oggi lo testimoniano. Il passo ulteriore da compiere, in vista delle prossime stagioni, deve ora essere orientato verso progetti illuminotecnici omogenei, che mettano assieme più zone e più stabilimenti, in modo da avere una visibilità armonica e uniforme. Si tratta di miglioramenti tecnici. Quello che però oggi voglio sottolineare è il dato culturale e sociale, ovvero il concetto di spiaggia come bene di tutti e da tutelare tutti insieme"

(Rimini) Entra nella fase operativa l'obiettivo dell'Amministrazione comunale di ampliare il sistema di videosorveglianza cittadino attraverso la creazione di un rapporto virtuoso tra istituzioni e cittadini.
La Giunta comunale ha così approvato nell'ultima seduta il protocollo d'intesa per lo sviluppo delle attività di collaborazione in materia di sicurezza e videosorveglianza fra il Comune di Rimini e soggetti privati o pubblici richiedenti lo sviluppo dei sistema comunale di videosorveglianza integrato, fra il Comune di Rimini, la Polizia Locale e le altre forze dell'ordine dello Stato.
Pubblico e privato insieme dunque per estendere la rete della videosorveglianza sull'intero territorio cittadino e per aumentare il livello di prevenzione e contrasto al degrado e ai fenomeni di illegalità.

Il protocollo con cui Comune di Rimini e associazioni di categoria, ordini professionali, cooperative e sindacati definiscono oggetto, obiettivi, modalità e ruoli, adempimenti e oneri del progetto, permetterà la creazione di una rete integrata di videosorveglianza nel territorio comunale, andando a implementare ulteriormente il sistema di controllo già attivo gestito dal Comune di Rimini e collegato alla centrale operativa della Polizia Locale e delle Forze di Polizia.
Un'iniziativa che risponde ad una precisa esigenza sollevata in diverse circostanze proprio dai privati, da confederazioni e associazioni, per ampliare la copertura del sistema di videosorveglianza in particolare nella rete viaria principale e secondaria e in alcuni luoghi strategici della città.
"Abbiamo deciso di spingere fortemente sull'utilizzo delle tecnologie e degli apparati di videosorveglianza nella consapevolezza che si tratti di strumentazioni in grado di garantire un contributo decisivo nella deterrenza e nella prevenzione dei fenomeni di illegalità – ha commentato l'assessore alla sicurezza e alle attività economiche Locale Jamil Sadegholvaad –. Sono i fatti a confermarci come sempre più i sistemi di videosorveglianza siano supporto essenziale alle attività investigative e, non a caso, l'attivazione delle telecamere è una delle prime richieste che ci vengono avanzate da privati e operatori economici. Far crescere questa rete tecnologica essenziale alla convivenza civile e alla crescita dei livelli di sicurezza cittadina anche grazie ad una stretta collaborazione virtuosa tra istituzioni e privati riteniamo sia un obiettivo di grande valore per rafforzare il presidio della legalità e della sicurezza sul nostro territorio."
 
Sottoscrivendo il protocollo, le associazioni si impegnano a promuovere tra i propri associati l'installazione di sistemi di videosorveglianza che possano interagire anche direttamente con gli apparati della Polizia Locale del Comune di Rimini, nel pieno rispetto dei principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali e di quanto stabilito dal regolamento dell'Unione europea. Il sistema informativo dei dati e i programmi informatici degli impianti di videosorveglianza saranno configurati nel più assoluto rispetto della raccolta dei dati personali e dei dati identificativi. Spetterà poi al Comune definire il regolamento attuativo che sarà presentato e discusso in seno al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per una valutazione.
L'ampliamento della rete attraverso la creazione di nuovi impianti di videosorveglianza che possano essere gestiti in sinergia dagli organi di polizia permetterà l'intervento più incisivo sui fattori di degrado urbano, nonché il contrasto all'illegalità diffusa ampliando maggiori possibilità investigative e di prevenzione ottimizzando tutte le risorse presenti sul territorio grazie  alla la collaborazione tra le forze dell'ordine e gli istituti di vigilanza privata.
 
Come si ricorderà è proprio di qualche giorno fa la sottoscrizione del Protocollo d'intesa "Scuole Sicure" tra Comune di Rimini e Prefettura, finanziato per 55.642 euro che sarà erogato alla sua conclusione attraverso la Prefettura di Rimini dalla Direzione Centrale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Un protocollo d'azione a tutela dei ragazzi delle nostre scuole secondarie per il controllo e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che tra le diverse azioni prevede proprio l'installazione di telecamere nei pressi degli istituti scolastici, destinate ad integrare il sistema di videosorveglianza del Comune di Rimini.

Giovedì, 08 Agosto 2019 21:14

Balneazione, Lega attacca Regione Er

(Rimini) “I distratti sull’intempestività dei divieti di balneazione e sulla necessità di una comunicazione più attendibile sullo stato del mare sono soprattutto due: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. E’ davvero strabiliante come Bonaccini scarichi sempre le proprie responsabilità su altri per schivare errori, ritardi e disattenzioni della propria amministrazione”. Lo sostengono i parlamentari leghisti Jacopo Morrone e Elena Raffaelli, in merito alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da presidente Er e assessore in fatto di divieti di balneazione. “Oggi Bonaccini afferma di aver dato informazioni tempestive e documentate, ma se testate nazionali e estere, per non parlare di siti e social, hanno pubblicato notizie allarmistiche, che hanno danneggiato la nostra riviera più degli eventi concreti, significa che a livello regionale si è sottostimato il problema e si è agito con superficialità e in ritardo. Se è vero, come è vero, che la qualità delle nostre acque è eccellente, allora la catena delle responsabilità non ha funzionato. E di questo non è certo responsabile il governo nazionale. La tempistica dei divieti di balneazione (nella fattispecie le 48 ore) è di pertinenza esclusiva della Giunta regionale e non del decreto legislativo di riferimento, il 116/2008. A questo si aggiunge il fatto che il testo di modifica del decreto legislativo non è stato né presentato, né discusso con i territori. Eppure come presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, vista l’importanza del comparto turistico balneare, avrebbe potuto certamente attivarsi in modo più cogente. Ora il presidente della Regione anticipa sulla stampa un incontro con i sindaci dopo ferragosto. Troppo tardi. Forse non è stato informato del fatto che il Comune di Riccione fin dal 17 giugno ha fatto richiesta di un incontro urgente agli assessori regionali al Turismo, all’Ambiente e alla Sanità proprio su questi temi, ma non ha ricevuto risposte. E di questo Bonaccini non può che incolpare la sua Giunta”.

Giovedì, 08 Agosto 2019 21:00

Italia nostra denuncia la Beach arena

(Rimini) Impedisce l’accesso alla spiaggia libera e può essere fonte di pericolo. Con queste due motivazioni Italia Nostra ha presentato un esposto nei confronti della beach arena di Miramare. “Oggi abbiamo denunciato, al Comune di Rimini e all’Autorità giudiziaria con un esposto formale la situazione, augurandoci un intervento rapido delle autorità preposte e un ristabilimento immediato delle regole”, spiegano gli attivisti.
“A partire dal 15 luglio - raccontano - e per i successivi 40 giorni, l'area davanti alla Colonia Bolognese, la più grande spiaggia libera della città, è stata occupata dai concerti organizzati nella Rimini Beach Arena. Italia Nostra aveva posto immediatamente il problema dell'occupazione di quest'area da parte di una organizzazione invasiva: le ragioni non sono da ricercare nella volontà di colpevolizzare il divertimento, ma piuttosto nella consapevolezza che la spiaggia libera, proprio perché 'libera', non è uno spazio vuoto da riempire con iniziative più o meno 'divertenti', quanto piuttosto un luogo da salvaguardare con politiche diverse, perché appartiene di diritto alla storia di Rimini”.

In un primo momento, l’associazione ha chiesto all'amministrazione “l'accesso alla documentazione che regolamentava l'organizzazione degli eventi e dalla quale emergeva che la società responsabile si impegnava a mantenere nei giorni non destinati ai concerti libero accesso alla spiaggia. Dai molti sopralluoghi fatti dai nostri volontari in questi giorni è emerso che ciò non è avvenuto e che anzi l'area è stata permanentemente transennata. Le barriere che da precisi impegni avrebbero dovuto essere montate e rimosse in prossimità delle date dei concerti sono sempre rimaste al proprio posto come risulta dal ricco dossier allegato all’esposto che questa mattina abbiamo presentato. Anzi, in occasione della bufera che ha colpito il litorale tra il 2 e 3 agosto sono state anche fonte di pericolo”.
Italia Nostra “non può accettare che ciò sia permesso e che l'aggettivo 'libera' sia inteso come svincolato da qualsiasi regola e a completa disposizione di chi la occupa”.

(Rimini) Dal 18 al 24 agosto Rimini si prepara ad ospitare la quarantesima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli. Ricca la proposta culturale con centinaia di convegni e decine di mostre e spettacoli, in fiera a Rimini, anche se il sipario del Meeting quest’anno si aprirà in una cornice d’eccezione, quella del teatro Galli che ospiterà lo spettacolo Midnight Barabba, in scena domenica 18 e lunedì 19 agosto alle 21,45 al Teatro Galli di Rimini. Si tratta di una produzione Meeting, in collaborazione con la Sagra musicale malatestiana, che trae spunto, in chiave contemporanea, dal Barabba di Pär Lagerkvist, un classico della letteratura del XX secolo. Una storia che anche Federico Fellini nel 1954 pensò di tradurre in linguaggio cinematografico. Poi rinunciò, perché impegnato nei Vitelloni, ma il film vide la luce lo stesso con protagonista Anthony Quinn grazie a un regista inglese nel 1961.
Il testo è di Giampiero Pizzol e del regista Otello Cenci che con il poeta Davide Rondoni hanno scritto anche il soggetto. Scene di Nicola Delli Carri. In scena vedremo Antonella Carone, Michele d'Errico, Franco Ferrante, Carla Guido, Raffaello Lombardi, Mimmo Padrone e Roberto Petruzzelli.
A seguire, in fiera (prevendite su vivaticket.it): mercoledì 21 agosto alle 21,45 lo spettacolo ‘Vorrei essere figlio di un uomo felice’ di e con Gioele Dix; la musica di Edoardo Bennato sarà protagonista al Meeting giovedì 22 agosto alle 21,45; lo spettacolo ‘Francesco e il sultano. Ainalsharaa – Il Pozzo dei Poeti’ martedì 20 agosto e mercoledì 21 agosto alle 21.45; dopo 1500 repliche in tutto il mondo, giovedì 22 e venerdì 23 agosto alle 21.45 il Meeting ospita la prima italiana del monologo teatrale ‘Pierre e Mohamed’ tratto dal libro di Adrien Candiard "Pierre e Mohamed. In programma ancora incontri con registi di fama mondiale tra i quali Krzysztof Zanussi, una rassegna cinematografica per le famiglie, guide all'ascolto e tanta buona musica dal respiro internazionale tutti i giorni nei padiglioni di Italian Exhibition Group - Fiera di Rimini.

Giovedì, 08 Agosto 2019 09:46

8 agosto

Bambini intossicati | Il museo dei sogni | Maria Ceccarini resta dov’è

(Rimini) Sono almeno venti le persone intossicate questa mattina in una piscina privata di Santarcangelo di Romagna. Tra esse, una quindicina di bambini e cinque disabili. In nove sono ricoverati all’ospedale di Rimini, sei in quello di Cesena, cinque a Santarcangelo. A causare i malori sono state esalazioni di cloro. Il fatto risale alle 11 circa di questa mattina. E’ subito scattato. l’allarme a 118 e vigili del fuoco di Rimini. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Santarcangelo. Sembra che le esalazioni siano state causate da una cattiva miscelazione del cloro nell’acqua della piscina. Origine potrebbe essere stata un mal funzionamento dell’automatismo che presiede alla miscelazione di cloro e acqua.

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