Aeroporto, il record di Airiminum grazie a russi, polacchi e ucraini
(Rimini) Una stagione “Summer” iniziata all’insegna del segno “+” per l’Aeroporto “Federico Fellini”. Da aprile infatti i passeggeri che hanno transitato per lo scalo riminese sono stati 182.100, di cui 180.656 commerciali e 1.444 generali, registrando quindi un incremento del +26,7% rispetto ai primi 4 mesi della “Summer 2018”.
Dall’inizio dell’anno i passeggeri complessivi sono stati invece 205.584, cui 203.889 commerciali (+20%) e 1.695 generali, registrando un incremento rispetto allo stesso periodo del 2018 pari al +19,7%.
In particolare, dalla lettura dei dati risultano particolarmente interessanti i mercati, russo polacco e ucraino.
Federazione Russa: continua ad essere il primo mercato con circa il 54,4% del totale. La crescita rispetto all’anno precedente del + 11% va collegata ai voli della Ural Airlines che sono tornati a Rimini dopo essersi spostati a Bologna e soprattutto alla nuova linea Rimini Mosca di Pobeda - Gruppo Aeroflot che ha iniziato a volare da questa estate con 4 voli settimanali e ha comunicato che continuerà anche in inverno con 3 voli settimanali.
Polonia: diventa il secondo mercato con il 12,7% e registra un incremento rispetto allo stesso periodo 2018 di circa il 105,5%. Questo va collegato all’incremento dei voli Ryanair che quest’anno vola oltre che da Varsavia anche da Cracovia, arrivando complessivamente a 4 voli settimanali.
Ucraina: diventa il quarto mercato (dopo l’Albania che ha prevalentemente traffico etnico) con il 6,% con un incremento rispetto allo stesso periodo 2018 di circa il 31,4%. Questo grazie ai voli Skyup che collegano Kiev, Odessa e Charkiv con 4 voli settimanali.
Raffiche a 100 all’ora, il maltempo porta danni e paura
(Rimini) I Vigili del fuoco del comando di Rimini sono intervenuti dalle 18,22 di ieri per gli effetti del forte vento che ha interessato il territorio. Le zone più colpite dal maltempo sono quelle di Rimini e Riccione. Il lavoro dei Vigili del fuoco è consistito prevalentemente nella rimozione di alberi, rami tende da sole pericolanti o caduti, molti dei quali su autovetture o sulla sede stradale, con interruzione del traffico Sono state impegnate 7 squadre con APS (autopompaserbatoio) ed autoscala, rinforzando dunque l'ordinario dispositivo di soccorso del comando provinciale dei vigili del fuoco di Rimini che prevede quattro squadre dalle sedi di Novafeltria, Bellaria, Rimini e Cattolica. Le richieste di intervento pervenute alla sala operativa sono state oltre 150. Considerata l'elevato numero di richieste pervenute è stato inoltre attivato il protocollo per la collaborazione con il coordinamento dei volontari di protezione civile di Rimini.
Fogne, chiude via XX settembre
(Rimini) Sono in fase conclusiva i lavori per la posa del collettore fognario della dorsale Sud del piano di salvaguardia della balneazione in Largo Unità d'Italia che hanno richiesto la chiusura della bretella che collega via Circonvallazione meridionale ai Bastioni orientali. Con la fine dei lavori su quest'area e la riapertura al traffico della bretella di collegamento sarà possibile proseguire con l'intervento di scavo e la posa della condotta su via XX Settembre. Ciò comporterà la chiusura della via all'altezza dell'intervento fino alla fine dei lavori, prevista nelle prime settimane di settembre e prima dell'inizio delle attività scolastiche. La strada sarà mantenuta percorribile per i pedoni in corrispondenza del cantiere. Come si ricorderà l'intervento di Hera riguarda la condotta di sollevamento 3B e 2B della Dorsale Sud 3 che da via Roma arriva al depuratore Marecchiese.
Imprese, imprenditorialità diffusa ma diminuisce il numero delle attività
(Rimini) Elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale, moderata flessione del numero delle imprese attive. Sono questi i dati diffusi oggi per la Romagna da Infocamere. In crescita le imprese del settore Alloggio e ristorazione e quelle delle Attività immobiliari; crescono, inoltre, alcuni comparti del terziario (attività professionali, servizi di supporto alle imprese). Continua l'aumento del numero delle società di capitale.
"Il sistema imprenditoriale del nostro Territorio "tiene" e conferma anche il suo dinamismo - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini -. Anche se il contesto economico generale è in rallentamento, le nostre imprese hanno buona capacità di resistenza e ottime potenzialità, sia sul mercato nazionale che all'estero. La Camera di commercio della Romagna continuerà, pertanto, a varare iniziative che vadano in tale direzione, anche in sinergia con tutti gli attori, pubblici e privati, del territorio."
Al 30 giugno 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.638 imprese registrate (sedi), di cui 71.068 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.691, di cui 88.521 quelle attive (-0,2% rispetto al medesimo periodo del 2018).
L'imprenditorialità si conferma diffusa: 97 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Nel corso del secondo trimestre del 2019, nell'aggregato Romagna, si sono verificate 1.100 iscrizioni e 834 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), per un saldo positivo di 266 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,33%, in linea con il dato regionale (+0,34%) e inferiore a quello nazionale (+0,48%).
Nel confronto tendenziale con il 30/06/2018 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,6%, inferiore al dato regionale (-0,8%), mentre a livello nazionale si apprezza ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%).
Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell'ordine: Commercio (23,7% sul totale delle imprese attive), in calo dell'1,8%; Costruzioni (14,7%), in calo dello 0,5%; Agricoltura (12,6%); in flessione dell'1,4%. Alloggio e ristorazione (10,6%) risulta in aumento (+0,3%); Industria manifatturiera (8,7%) è, invece, in flessione (-0,5%), mentre le Attività immobiliari (7,8%) sono in aumento (+0,7%).
Si segnala la dinamica positiva (o comunque stabile) dei settori "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,6% sul totale, +0,2% la dinamica tendenziale), "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,5%, con una crescita dell'1,7%), "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza del 2,9%, +0,9%). In flessione dell'1,9%, infine, le imprese del settore "Trasporto e magazzinaggio" che incidono per il 3,3% del totale.
Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 55,3%) risulta costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (23,3%) e le società di capitale (19,2%), unica forma giuridica in aumento (+3,8%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).
Al 30 giugno 2019, in provincia di Rimini si contano 39.538 imprese registrate, delle quali 34.264 attive L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 101 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Al 30/06/2019 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.922 delle quali 43.311 attive (stabili rispetto al 30/06/2018).
Nel corso del secondo trimestre 2019 si sono verificate 596 iscrizioni e 398 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), con un saldo positivo di 198 unità;+0,50% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (+0,34%) e nazionale (+0,48%).
Nel confronto con il secondo trimestre del 2018 si riscontra una moderata flessione delle imprese attive pari allo 0,4%, migliore del dato regionale (-0,8%), mentre a livello nazionale si registra ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e delle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (-0,3%, dove si concentra il 43,5% delle imprese attive in provincia), comuni marittimi (-0,4%, che coprono il 73,2% delle imprese provinciali), area del Basso Conca (-0,1%, pari al 13,5% delle imprese attive totali della provincia).
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,6% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,2%, le Costruzioni (14,2%) in flessione dello 0,3%; Alloggio e ristorazione (13,9%) in aumento dello 0,4% e le Attività immobiliari (9,4%) in crescita dello 0,5%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,5% del totale) sono in flessione dello 0,3%, quelle agricole (7,2% del totale) si sono ridotte dello 0,8%. Si segnala la positiva dinamica dei settori "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,3% sul totale, +1,5% la dinamica annua) e "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,5%, +2,8% la variazione); stabili le aziende attive nel "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza 3,2%, +0,2% la dinamica). In flessione, infine, le imprese del comparto "Trasporto e magazzinaggio" (-1,7%), che costituiscono il 2,9% del totale.
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (52,7% sul totale), seguite dalle società di persone (25,1%); le società di capitale (20,4%) risultano l'unica forma giuridica in aumento (+4,7%), con una tendenza analoga al trend regionale e nazionale.
Cocco bello, fermati 10 venditori abusivi
(Rimini) E' un duro colpo quello inflitto in questi giorni dalla Polizia Locale di Rimini alla "banda del cocco" che opera sulle spiagge. Un'operazione massiccia svoltasi in particolare a nord di Rimini, dove opera il Distaccamento di Viserba, che è riuscita a sgominare una piccola organizzazione di venditori abusivi di cocco che, recentemente, avevano allargato i loro servizi anche ad altri prodotti freschi come il cocomero.
Un business quello del cocco fresco, che si ipotizza essere gestito da un'unica organizzazione, che non permette a nessun altro venditore di inserirsi per fare questo tipo di attività abusiva. Un piccolo esercito di ambulanti, dotati di borsa frigo, che sono già stati denunciati anche in alcuni servizi televisivi come organizzazioni dedita al controllano della vendita in spiaggia.
Nell'ambito dell'attività di repressione del fenomeno dell'abusivismo commerciale sull'arenile, svoltosi nel territorio della zona nord, il personale appartenente al Distaccamneto di Viserba ha intensificato l'attività, utilizzando anche i quad in dotazione al Corpo di Polizia Locale. L'operazione, svoltasi nella giornata di martedì e mercoledì scorso , ha portato a fermare, e sanzionare, altri 4 venditori abusivi (6 in tutto con i fermi delle scorse settimane), procedendo al sequestro di tutta la merce che, è stato riscontrato, essere altamente deperibile. Oltre agli alimenti è stata sequestrata anche diversa attrezzatura di vendita che si presentava in pessime condizioni igieniche. Agli abusivi oltre al sequestro sono state elevate sanzioni amministrative per una somma di euro 20.660,00.
I servizi di controllo della spiaggia, nel territorio a nord, vengono organizzati quotidianamente da una squadra di circa 10 agenti, tra quelli in divisa che pattugliano la spiaggia in bicicletta e gli altri appartenenti alla squadra antiabusivismo, che operano sull'arenile con i mezzi quattro ruote motrici. L'obiettivo è quello di scoraggiare qualsiasi attività di vendita abusiva sulle spiagge e sul lungomare e intervenire tempestivamente quando si riscontrano situazioni irregolari.
"Si tratta di una modalità operativa che sta dando ottimi riscontri – spiega l'assessore Jamil Sadegholvaad – Per il contrasto all'abusivismo commerciale stiamo impiegando una serie eterogenea di strumenti, anche in base alle zone della città, da quelli tecnologici a quelli più tradizionali, che convergono su un unico obiettivo, quello di garantire una presenza capillare in ogni zona della spiaggia. A questi servizi si aggiungono quelli di pattugliamento serale e notturno, fatti in collaborazione con gli uomini della Questura. Una presenza costante, finalizzata alla prevenzione e alla sicurezza dei cittadini".
Balneazione, Raffaelli: la Lega al governo cambierà le regole
(Rimini) “Ha ragione chi parla di regole farraginose e intempestive rispetto alle analisi della qualità delle acque che non tengono conto delle esigenze del comparto turistico. Da questo punto di vista lascia davvero allibiti il totale e imbarazzante silenzio della Regione Emilia-Romagna che, nel ‘macello mediatico e economico’ determinato dai tre giorni di stop ai bagni di mare, ha visto bene di non spendere una sola parola a difesa del comparto turistico romagnolo”.
E’ critica l’on. Elena Raffaelli (Lega) nei confronti della Giunta regionale.
“Si tratta – aggiunge – di un danno incalcolabile nel pieno della stagione balneare, figlio di una politica regionale che, al di là delle dichiarazioni di prammatica, non ha effettivamente interiorizzato nelle politiche di settore il grande valore dell'economia turistica della Romagna. Nel corso di questi ultimi anni, in particolare, tante e ripetute sono state le sollecitazioni di alcuni sindaci, vedi Riccione, che hanno chiesto l'istituzione di un Tavolo tecnico in materia di ambiente-turismo-sanità per gestire correttamente tempistiche e modalità di affissione e revoca dei divieti. Ma forse la Regione e la sua Giunta erano troppo prese da altro e i risultati oggi sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che più stupisce è l’accorato appello del sindaco Pd di Rimini, Andrea Gnassi, che chiede alla Giunta regionale Pd di chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati da tempo. Una politica turistica, quella regionale, davvero deludente, checché ne dica l’assessore Andrea Corsini, prodigo di dichiarazioni, meno di fatti per riconoscere il turismo balneare come forza economica trainante. Con la Lega al governo della Regione, nella prossima legislatura, ci sarà al contrario il pieno coinvolgimento degli operatori (bagnini, albergatori, commercianti, associazioni di categoria..) per elaborare insieme ‘con i piedi nell'acqua’ modalità e tempistiche procedurali che uniscano insieme la massima tutela della salute pubblica e tempi tecnici adeguati per comunicare in tempo reale la bontà delle nostre acque, tutelando così tutto il comparto turistico romagnolo.. Colgo, infine, l’occasione per ringraziare tutti i nostri operatori, associazioni di categoria e amministratori locali che in queste giornate così difficili non hanno perso il sorriso e, con la solita forza che li contraddistingue, si sono rimboccati le maniche, rassicurando turisti e cittadini”.
Valorizzazione del commercio, la Provincia sostiene 4 progetti
(Rimini) Ieri la Provincia di Rimini ha inviato in Regione le candidature per i progetti di valorizzazione delle aree commerciali del territorio. Dei sette progetti presentati dai Comuni e dalle Unioni di Comuni sui due ambiti di intervento previsti, la Provincia di Rimini ne ha selezionati quattro: nell'ambito promozione e marketing del territorio, i progetti del Comune di Rimini e dell'Unione Valconca, entrambi per una spesa prevista di 80 mila euro; nell'ambito della riqualificazione delle aree commerciali e mercatali, sono stati selezionati i progetti del Comune di Santarcangelo di Romagna (spesa 290 mila euro) e del Comune di Novafeltria (spesa 150 mila euro). I contributi regionali possono arrivare a coprire fino all'80% della spesa complessiva.
"Si tratta dell'iter previsto dalla L.R. 41/97 sul commercio – spiega il Presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi - che assegna alle Province il compito di individuare le candidature. Il commercio nelle forme tradizionali, come è noto, vive una situazione critica legata a diversi fattori, tra cui anche la concorrenza sempre più forte delle nuove forme di distribuzione organizzata, con un forte rischio di perdita identitaria. L'intreccio tra evoluzione dei settori commercio, turismo, artigianato e vita cittadina è sempre più evidente e richiede una programmazione coerente e condivisa. Nel maggio scorso la Regione aveva stabilito le tipologie di interventi finanziabili per il 2019 con l'intento di favorire lo sviluppo dei sistemi distributivi nei centri storici e nelle aree urbane, gli esercizi commerciali al dettaglio, le attività di artigianato di servizio e i pubblici esercizi. Come Provincia di Rimini, per l'individuazione delle candidature abbiamo applicato prioritariamente i criteri della popolazione residente, dell'importo della spesa, dell'equilibrio territoriale e del livello di progettazione."
Petroltecnica: contro noi propaganda e accanimento
(Rimini) “Sapevamo già che il Tar non sarebbe entrato nel merito e sapevamo anche che quasi mai il Tar concede le sospensive”, così da Petroltecnica all’indomani della notizia del rigetto del ricorso contro l’ordinanza del comune di Coriano che ha chiuso lo stabilimento Rovereta. “Stiamo già preparando il ricorso al Consiglio di Stato avverso alla decisione del Tar che discuteremo a Roma nella prima udienza utile, speriamo il 29 agosto, ove siamo confidenti che verranno ascoltate le nostre ragioni”.
Da Petroltecnica con credono “che ci sia nulla di cui rallegrarsi o complimentarsi in una situazione così grave e, in merito alle dichiarazioni sul presunto interesse del sindaco nei confronti dei lavoratori e della loro tutela, il sindaco stesso dovrebbe spiegare come può tutelare i posti di lavoro quando con i provvedimenti adottati ha escluso che l’azienda possa continuare le attività che vengono legittimamente esercitata da un quarto di secolo. A questo proposito, va detto che il tavolo prefettizio, dopo quattro incontri, alla presenza di diversi attori istituzionali, si è chiuso perché la proposta del Comune consisteva nella concessione di lavorare solo negli uffici e non da subito”.
Petroltecnica è, dice, “in possesso di tutte le certificazioni ISO 18000, OHSAS, HSEQ (Salute, Sicurezza, Qualità, Ambiente), per le strutture e per i processi degli impianti, attivi dal 1993, abbiamo una Aia regionale in essere fino al 2021. In quale altra parte d’Italia, se non nel Comune di Coriano, potrebbe succedere che una azienda con tutte queste certificazioni, rischia di dover chiudere per degli abusi edilizi di piccola entità e per motivazioni pseudo urbanistiche facilmente confutabili sotto la scorza della propaganda e dell’accanimento?”.
Si parla, “in un capannone, di garage utilizzati come magazzino, laboratorio e uffici, al fine di un maggior efficientamento aziendale. Per quanto riguarda l’altro capannone, non abbiamo apportato modifiche ad uno stabile in cui per 34 anni hanno lavorato oltre 100 dipendenti della ditta Celli”.
Una azienda “che andrebbe tutelata e non affossata invece in tutti i modi perché ha 300 dipendenti, perché è una eccellenza nel campo ambientale, perché gli impianti di trattamento dal 1993 hanno RECUPERATO oltre 600.000.000 chilogrammi di terreni, acque e olii ed attualmente sono in grado di RECUPERARE (vera economia circolare) 80.000.000 chilogrammi di terreni, acqua e olii evitando il conferimento in discarica (triste eredità che lasceremo ai nostri nipoti) o lo smaltimento illecito”.
1 agosto
Mare ok | “Aste inevitabili” | Nuove rotatorie Statale 16
Monopattini elettrici, ok a Rimini. Qui tutte le regole
(Rimini) Il Comune di Rimini dà il via alla sperimentazione della micromobilità elettrica. Nella seduta del 31 luglio 2019 la Giunta comunale ha infatti approvato le disposizioni necessarie a far sì che questo nuova modalità di mobilità sostenibile possa partire sul territorio comunale, focalizzandosi in questa fase iniziale sui monopattini elettrici. La delibera approvata consente infatti da oggi, l'avvio della sperimentazione all'utilizzo di tali mezzi, sia da parte di singoli utilizzatori proprietari dei mezzi che di mezzi a noleggio, di circolare sulla rete di percorsi individuati nel provvedimento nel rispetto delle norme e regole comportamentali definire dalla stessa delibera.
Per l'avvio dei servizi in modalità sharing mobility bisognerà attendere qualche giorno perché si perfezioni la procedura di selezione avviata dall'Amministrazione.
Sarà', infatti, con una disposizione dirigenziale che il Comune di Rimini già nella prossima settimana autorizzerà il servizio di sperimentale di noleggio monopattini elettrici in sistema di free floating (cioè a flusso libero) sul territorio comunale alle ditte selezionate tra quelle che hanno manifestato la propria disponibilità aderendo all'indagine di mercato per l'individuazione dei soggetti interessati alla gestione del nuovo servizio nelle scorse settimane
"Rimini – è il commento di Roberta Frisoni, assessore alla mobilità del Comune di Rimini - comincia ufficialmente a sperimentare la micromobilita elettrica. Da oggi è possibile circolare con i monopattini elettrici su una rete di percorsi ciclabili, zone 30 e aree pedonali individuate per consentire a cittadini e turisti di provare nuovi servizi e forme di mobilità alternativa. Non è un passaggio come gli altri: si tratta di una sperimentazione che, se veicolerà risultati positivi per la comunità e l'ambiente, potrà essere assorbita nele politiche strutturali legate alla mobilità cittadina. Più nel dettaglio, i percorsi sono stati individuati sulla base delle prescrizioni del Decreto Ministeriale che ne consentono la circolazione su zone 30 e piste ciclabili. Abbiamo prestato particolare attenzione al tema della sicurezza delle persone e degli utenti, ponendo limiti di velocità rigorosi, anche anticipando provvedimenti che stanno apportando le capitali europee che già da tempo hanno attivato questi servizi. Rimini è certamente una città che ha nel suo dna l'innovazione: questa sperimentazione getta un seme per disegnare la mobilità del futuro, sempre più varia, sostenibile, disponibile, diversificando per andare oltre il dominio assoluto dell'auto. Oltre ai servizi servono evidentemente anche le infrastrutture per accompagnare il cambiamento, ed è per questo che i nuovi lungomari, all'interno del Parco del Mare, sono stati già progettati per accogliere tutte le forme nuove di mobilità sostenibile, dai pedoni, ai monopattini, alle biciclette, agli skate, ai roller. Oggi dunque siamo solo l'inizio"
Le caratteristiche della sperimentazione
L'atto di Giunta individua le condizioni e le procedure per l'autorizzazione alla circolazione sperimentale, tra le quali l'installazione, già in corso da parte dell'Amministrazione, di specifica segnaletica delle aree di circolazione, e gli obblighi in capo agli utilizzatori e ai gestori del servizio. L'Amministrazione, nella prospettiva di agire per step incrementali, si è concentrata in questa prima fase sulla disciplina della sperimentazione relativamente ai monopattini elettrici con focus principale sulla fascia turistica e riservandosi di adottare successivi provvedimenti volti ad ampliare, rivedere le aree e modalità di sperimentazione, anche in merito alla tipologia di dispositivi per la micromobilita'.
Ai sensi della Delibera, sul territorio del Comune di Rimini la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica è consentita esclusivamente in ambito urbano e in particolare sulla pista ciclabile del lungomare sud da Miramare (lungomare Spadazzi) fino l'incrocio con Via Faenza; sulla pista ciclabile del lungomare sud dall'incrocio con Via Siracusa fino Piazzale Boscovich; sulla pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille; sulla pista ciclabile di via Principe Amedeo da Piazzale Fellini al sottopasso; sul percorso ciclopedonale di Piazzale Cesari Battisti dal sottopasso alla Stazione ferroviaria; nei percorsi ciclopedonali dei parchi Renzi, Maria Callas, Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta, XXV Aprile; nelle "zone 30" da Via Cristoforo Colombo al lungomare Claudio Tintori; sulla pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella.
In tutte queste zone la velocità non dovrà essere superiore a 15km/h, mentre nelle aree pedonali e nelle vie del centro storico e di Piazzale Fellini non potrà superare i a 6km/h, ovvero in Via Marecchia, da via dei Mille a Ponte di Tiberio; sul Ponte di Tiberio; su Corso D'Augusto da Ponte di Tiberio a Via Verdi; in Via Verdi fino Piazza Malatesta; in Via Garibaldi, da Porta Montanara a Via Bertola; su Corso d'Augusto, da Arco d'Augusto a Via Bertola; in Via IV Novembre e Via Dante, da Via Alberti a Stazione Ferroviaria; in Via Galeria e Via Castelfidardo, da Via Bastioni Orientali a Via IV Novembre.
Il sistema che l'Amministrazione comunale intende avviare è quello di una gestione di un sistema di monopattini elettrici dotati di interfaccia di bordo con il sistema di gestione digitale e funzionanti anche in assenza di postazioni fisse per la custodia o il ricovero dei monopattini; caratterizzato dal posizionamento in aree pubbliche, non necessariamente predefinite ma non espressamente vietate da specifiche disposizioni del Comune, fissando i criteri per garantire il decoro urbano, da rispettare per l'esercizio di tale attività nella fase sperimentale al fine di verificarne l'appetibilità da parte dell'utenza, le ricadute sulla città e avere elementi conoscitivi che possano consentire di effettuare delle valutazioni sul funzionamento e regolamentazione del servizio stesso.
Un sistema di tipo aperto, dunque, senza dotazione di attrezzature per la custodia o simili ed altri sistemi di postazioni fisse, che preveda la possibilità di attivare un servizio a pagamento con tariffazione a tempo, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali, funzionanti sulle principali piattaforme digitali e sistemi operativi per smartphone, device digitali, computers inclusi.
Con l'atto dirigenziale in corso di definizione, alla conclusione dell'indagine di mercato già realizzata per selezionare gli operatori economici interessati alla gestione del servizio e stilata apposita graduatoria dei soggetti idonei, sarà possibile stipulare l'apposita convenzione che disciplina l'esercizio, cosicché solo i soggetti individuati e fino alla concorrenza del numero massimo di monopattini stabiliti dalla delibera di Giunta (1000) che l'Amministrazione ritiene introducibili sul territorio, potranno poi presentare apposita SCIA al SUAP per la gestione sperimentale del servizio.
In relazione alle aree identificate è infatti fissato in 1000 il numero massimo di monopattini elettrici da introdurre sul territorio. Il sistema fornirà il monitoraggio costante dei flussi in essere e fornirà informazioni in tempo reale agli utenti.
I monopattini non saranno posizionati in maniera da costituire intralcio alla circolazione stradale e alla mobilità in generale e per questo già nei giorni scorsi è stata installata la segnaletica necessaria lungo i percorsi nei quali è consentita la circolazione.
Le caratteristiche dei mezzi e la modalità di utilizzo da parte degli utenti devono attenersi a quanto prescritto dalla legge e in particolare gli utenti dovranno attenersi al rispetto delle velocità stabilite in ciascuna area di transito; a posizionare i monopattini accompagnandoli a mano, in prossimità delle rastrelliere per le biciclette e degli stalli riservati ai ciclomotori e motocicli, nelle aree subito fuori dai parchi a patto che non rechino intralcio alla normale circolazione; a non parcheggiare i monopattini nei parchi, sulle piste ciclabili e lungo il marciapiede lato mare del lungomare. Nel caso in cui i monopattini non siano correttamente posizionati nella fase di sosta saranno rimossi come previsto dal Codice della Strada e verrà elevata la relativa sanzione nei confronti dell'utente, ma soprattutto non potranno circolare fuori dai centri abitati o in aree non autorizzate.
Il gestore del servizio sarà chiamato a rispettare tutto quanto definito nel decreto ministeriale che ha autorizzato la sperimentazione della circolazione su strada dei dispositivi per la micro mobilità elettrica, con particolare attenzione al rispetto delle tariffe proposte, che non potranno essere modificate nel corso del periodo di gestione; a garantire un servizio di pronto intervento e controllo dei monopattini posti in servizio; a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei monopattini; a predisporre un sistema di notifica all'utente del mancato rispetto delle norme, fino a escluderlo dal servizio in caso di ripetute inadempienze; a fornire agli utilizzatori i necessari dispositivi da indossare da dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere come prescritto dal decreto ministeriale; a collaborare per l'avvio e la gestione di campagne promozionali organizzate dal Comune che promuovano la mobilità sostenibile ed elettrica; a informare gli utenti circa le regole di utilizzo fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, velocità e modalità consentite di sosta; a presentare adeguata polizza stipulata con primaria Compagnia di Assicurazione per la responsabilità civile, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio.