(Rimini) Avevano aperto un conto corrente in una filiale di Bellaria, ma i tre casertani lo usavano per ricevere i bonifici derivanti dall’emissione di fatture false da da cinque diverse società ocon sede a Forlì, Ferrara e Treviso, per il mllantato servizio di smaltimeto di rifiuti ferrosi e metallici. Oggi la guardia di finanza di Rimini ha eseguito il sequestro per equivalente di 2 milioni di euro disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo.

Le indagini hanno appurato che il conto corrente dopo l’arrivo dei bonifici (per circa 2 milioni), è stato prontamente svuotato, attraverso l’emissione di assegni circolari intestati a soggetti inesistenti e versati poi invece sui conti riconducibili agli stessi indagati, oppure effettuando prelevamenti in contanti o accreditando somme presso istituti di credito all’estero.

 

Mercoledì, 26 Giugno 2019 09:44

26 giugno

SoBulli al Villaggio | Mattarella al Galli | Dove sono le carte di Rovereta?

Martedì, 25 Giugno 2019 17:16

Al Meeting di agosto una mostra su Monreale

(Rimini) Sarà presentata domani alle ore 18 nel Palazzo Arcivescovile di Monreale la mostra: "Si aprì una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale" che sarà esposta al 40° Meeting di Rimini , in Fiera dal 18 al 24 agosto 2019. Sono previsti gli interventi dell'Arcivescovo mons. Michele Pennisi, del direttore del Meeting per l'Amicizia tra i popoli, Emanuele Forlani, del curatore del progetto scientifico, Mirko Vagnoni, del responsabile di Ultreya, la società che ha curato tutti gli aspetti tecnici per la sua realizzazione, Sandro Chierici. Modererà l'incontro don Nicola Gaglio, presidente della Fabbriceria del Duomo. Nella delegazione riminese anche Alessandra Vitez, responsabile mostre Meeting.

“La mostra – spiegano i curatori - intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di Monreale. Si estenderà su un'area di 700 mq, articolandosi in cinque sezioni, con tre video e la riproduzione praticamente in scala 1:1 del portale di Bonanno che apre il percorso e del Pantocratore, che lo chiude con il suo straordinario abbraccio. Ospite d'onore della mostra sarà l'icona dell'Odigitria, un capolavoro assoluto dell'arte medioevale, che lascia Monreale per la prima volta, per una sede espositiva fuori della Sicilia. A corredo della mostra saranno esposti oggetti sacri come parte integrante del percorso che faranno i visitatori a Rimini perché la Cattedrale è un monumento vivo. Gli oggetti non vengono solo dalla Cattedrale o dal suo museo, ma anche dalla biblioteca dei monaci, dalla biblioteca del Seminario, e dall'Archivio Storico della Cattedrale. La mostra vuole, infatti, raccontare la vita che c'era attorno alla Fabbrica del Duomo e che poi culminava nell'attività liturgica”. All'uscita della mostra sarà allestito uno spazio in cui per qualche ora al giorno, alcuni studenti dell'Istituto per il Mosaico faranno vedere – soprattutto ai ragazzi – come si crea un pezzo di mosaico, al fine di far comprendere quanto grande sia stato il progetto della decorazione, e quante energie e competenze abbia richiesto.

(Rimini) “Vedere la politica locale battibeccare sul tema dell’intrattenimento notturno riducendo il discorso al confine Riccione/Misano mi lascia una profonda amarezza. Discorsi sulla pelle delle imprese, dell’occupazione e di una fetta fondamentale del turismo, quello giovanile, e dunque del futuro di noi tutti. In realtà quelle dell’intrattenimento sono dinamiche molto complesse, che noi viviamo quotidianamente e che non dovrebbero sottostare a ragionamenti di parte, a cui non mi presto. Quel che succede ai locali della nostra Riviera è un tema su cui la politica ha dimostrato di avere scarsa lungimiranza: chi arriva vuol cancellare quello che è stato fatto prima. Invece non bastano una delibera o un’ordinanza che dicono basta quello, sì a quell’altro. Il tempo di riconversione del prodotto intrattenimento è più lungo e complesso e le amministrazioni, tutte, hanno una responsabilità enorme”. Così Gianni Indino, presidente del Sindacato dei locali da ballo, interviene nel dibattito riccionese sulle discoteche.
“Se la gente va a Riccione, o a Rimini, o a Misano per un congresso o per una gara sportiva, sceglie le nostre destinazioni con entusiasmo perché siamo un brand, perché siamo glamour e da qui passano le tendenze del divertimento, perché c’è Aquafan e c’è il Cocoricò, perché la sera troverà sicuramente modo di divertirsi. Se Riccione è sinonimo di divertimento, il motivo è dovuto in buona parte anche da ciò che ha saputo esprimere la notte con il clubbing. Se spegniamo tutto e magari allunghiamo lo sguardo alle vie dello shopping, siamo sicuri che il nome di Riccione resterà a lungo in alto tra i sogni dei turisti? Siamo sicuri che Misano lo diventerà? Tutto quello che Riccione raccoglie oggi è figlio della sua storia: negando un brand e disorientando i turisti con questa “operazione Chianciano” (con tutto il rispetto per la località termale) si rischia di fare una scelta deleteria che non va oltre al proprio naso”. Ma soprattutto “leggere le diatribe Riccione/Misano significa aver già perso tutti. Il futuro del nostro turismo è la Riviera di Rimini, anzi la Riviera di Romagna, unico modo per poter competere con le grandi destinazioni turistiche, soprattutto estere, che stanno erodendo ogni anno di più il nostro potere attrattivo, non certo scavando solchi e fossati tra Comuni limitrofi”.
In questo dibattito “da ogni parte si insiste molto sul “tutto gratis” che ha messo in ginocchio l’intrattenimento a pagamento e dunque i locali che hanno costi di gestione elevati e investimenti altrettanto gravosi. Ma non sono anche le stesse amministrazioni a fare concorrenza alle imprese con mille eventi ed eventini gratuiti su tutto il territorio? Benissimo l’evento “one shot” o le grandi manifestazioni come la Notte Rosa che fanno da richiamo, ma non esiste che per tutta l’estate sia la cosa pubblica a dettare il calendario di iniziative e concerti gratuiti investendo soldi pubblici e legando così le mani all’imprenditoria. La politica non deve sostituirsi all’imprese, ma creare un humus capace di mettere il privato nelle migliori condizioni per operare. Il “tutto gratis” del Marano, lo abbiamo detto fino allo sfinimento negli anni passati, non doveva nascere. Una volta fatto nascere però, non può essere cancellato dal giorno alla notte. Adesso a Rimini è stato lasciato ampio spazio ai chiringuitos, che possono fare feste e dj-set fino all’una di notte e il ballo, seppur non autorizzato, vien comunque da sé. Probabilmente la politica scoprirà tra qualche anno che ha fatto morire le imprese che non insistono sulla spiaggia e i chiringuitos riminesi torneranno ad essere quello che dovevano: un’importante proposta per la cosiddetta economia del tramonto. Sarà troppo tardi? Probabilmente sì. Quando fai crescere le imprese, poi le cancelli con una delibera o un’ordinanza, non solo fai chiudere il locale, ma metti in difficoltà le famiglie e l’occupazione e hai cose in meno da proporre sul mercato”.
L’invito di Indino è a discuterne “tutti insieme, imprese e politica. Troviamo soluzioni: il turismo giovanile non è solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro. Cancellarlo inscenando lotte sul confine comunale non fa il bene di nessuno”.

(Rimini) «La dipendenza ci fa schiavi, l'indipendenza ci fa soli, l'interdipendenza ci fa liberi assieme». Con questo motto, in occasione della Giornata mondiale di lotta alla droga, mercoledì 26 giugno si terrà a Rimini la Festa della InterDipendenza, la festa contro le droghe promossa dalla Comunità di don Benzi. L'appuntamento è al campo "Don Pippo" in Via Santa Cristina 22 dalle ore 14 alle 17:30 per un momento di festa con animazione, letture, testimonianze e musica dal vivo insieme a tanti giovani di don Benzi, alcuni dei quali stanno rinascendo dopo il tunnel della droga. Nel corso della giornata saranno premiati i vincitori di "PrimaVera Poesia", un concorso di poesia che permette ai ragazzi di esprimersi attraverso il linguaggio creativo. Giunto alla sua 5° edizione, il concorso è in ricordo di Elio Morri, operatore di Comunità Terapeutica barbaramente ucciso sul Lungomare di Rimini nel 2006.
«Nell'ultima Relazione del Governo sulle Tossicodipendenze emerge come "oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ha fatto uso di cannabis, mentre un terzo degli studenti minorenni ha provato sostanze psicoattive". I giovani non possono essere annebbiati e spenti dal fumo della cannabis, prede del primo occupante. Al contrario i giovani sono pieni di vita ed hanno bisogno di opportunità per sviluppare i loro talenti, per trovare un lavoro, per costruirsi una famiglia» commenta Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII

La Comunità Papa Giovanni XXIII, insieme a varie realtà tra cui la FICT, il Ceis di Roma, Exodus e San Patrignano, si è battuta in questi anni contro la legalizzazione della cannabis in quanto crea dipendenza e risulta impossibile controllare la percentuale del THC, il principale agente psicoattivo della cannabis.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto nel 1980 la prima Comunità terapeutica per il recupero delle persone con dipendenze patologiche. Oggi gestisce 34 Comunità Terapeutiche - 22 in Italia e 12 all'estero - in cui sono accolte oltre 300 persone. Da anni punta sulla prevenzione, avendo a cuore l'aspetto educativo del fenomeno dipendenze, in particolare tra le nuove generazioni.

(Rimini) Oggi il sindaco Domenica Spinelli ha incontrato una delegazione di una quindicina di dipendenti Rovereta giunti in piazza Mazzini per richiedere chiarimenti in merito alla vicenda che vede protagonista l'azienda in cui lavorano. “Dall'incontro è emerso chiaramente che la comunicazione tra dipendenti ed azienda non è del tutto esaustiva ed a tratti fuorviante. Ribadiamo la volontà di fare tutto il possibile per la salvaguardia dei posti di lavoro a tutela dei lavoratori e sottolineare che il comune ha messo a disposizione i propri uffici al fine di velocizzare le pratiche che potrebbero favorire il superamento delle problematiche”, spiegano dal comune.
Tutto quello che l”'ente intraprenderà dovrà essere aderente alle norme e rispettoso delle procedure compreso i necessari tempi per gli adempimenti. Ci teniamo nuovamente a dire che esiste un unico tavolo tecnico di gestione della crisi, che è quello istituito presso la prefettura di Rimini ed al quale fanno parte tutti gli enti e le maestranze coinvolte compreso la rappresentanza sindacale interna alle aziende. All'incontro richiesto ieri dai dipendenti presso l'azienda, il Comune di Coriano non ha partecipato per rispetto dell'istituzione Prefettura, che ha messo a disposizione il tavolo tra enti per giungere alla soluzione della questione”, sottolineano dal comune.
"Sulla partecipazione di Pruccoli, Rossi, Gobbi e Talacci - spiega il sindaco Domenica Spinelli - non esprimo alcun giudizio se avvenuta in qualità di politici, che come spesso accade si schierano senza conoscere il merito delle situazioni ma solo a fine di consenso. Se invece, come apprendo dai giornali, la partecipazione è in qualità di rappresentanti delle istituzioni a cui appartengono , Regione, Provincia e gruppo di opposizione del Comune, sono a dire che avrebbero fatto meglio ad interfacciarsi con le istituzioni che rappresentano per approfondire la materia. Gravissima quindi la partecipazione di Gobbi come consigliere provinciale visto la sua presenza sul tavolo della prefettura quale delegato della Provincia. Bene hanno fatto tutte le altre forze politiche non presenti, le quali, sin dall'inizio, si sono informate personalmente con me e hanno compreso che la questione è tutta gestionale e non da alcun possibilità di discrezionalità politica. La difesa del posto di lavoro passa dal rispetto delle leggi è degli essere umani."

(Rimini) Questa mattina, come preannunciato nell’assemblea pubblica di ieri, una rappresentanza di dipendenti delle aziende Rovereta e Petroltecnica si è riunita nella piazza antistante al Comune di Coriano con l’intento di avere delle risposte dal Sindaco sui tempi di soluzione della situazione aziendale. A questo proposito "il Sindaco, insieme al vicesindaco, è intervenuto per contraddire ancora una volta quanto comunicato dall’azienda. Il Sindaco ha infatti dichiarato di non aver mai ricevuto da parte dell’azienda nessuna documentazione. Si è fatto presente al Sindaco, con documenti alla mano, che sono state presentate le planimetrie con lo stato di fatto, il titolo edilizio e gli interventi da apportare laddove necessari, così come richiesto ai nostri tecnici dall’ufficio tecnico comunale, che sono stati consegnati informalmente come da loro richiesta per uno studio dei loro uffici", riportano da Petroltecnica.
E' stato mostrato il documento concordato dai rispettivi avvocati, così come stabilito durante il tavolo prefettizio del 17 maggio alla presenza del Sindaco e dei vertici aziendali, coordinato dal prefetto, nel quale si descrive il percorso con i tempi, i documenti e le fasi che avrebbero dovuto portare alla risoluzione concreta della situazione attuale. Questo documento è stato inviato via PEC al Comune giovedì 13 giugno. "Il Sindaco ha sostenuto prima di non aver ricevuto niente e poi che questo documento è “carta straccia” perché non accompagnato da specifiche tecniche (come spiegato inoltre dal vice Sindaco). Quelle specifiche tecniche già consegnate nelle settimane precedenti in via “informale” come da loro richiesto. A questo punto abbiamo deciso di protocollare tutti i documenti al fine di evitare ogni successivo possibile alibi", secondo uantoricostruito da Petroltecnica. A gruppi di 20 - 30 persone i dipendenti saranno presenti davanti al Comune di Coriano fino a quando non sarà risolta la situazione.

Martedì, 25 Giugno 2019 13:56

Sede Credit agricole vince il premio green

(Rimini) Crédit Agricole Green Life, la nuova sede di Crédit Agricole Italia a Parma, si è aggiudicato il Premio Internazionale “City_ Brand &TourismLandscape”, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e da PAYSAGE, Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio, con il patrocinio della Triennale di Milano, che è finalizzato a valorizzare le best practices nell’ambito dei più diversi ambiti dell’architettura del paesaggio. Il riconoscimento, consegnato durante la cerimonia di premiazione presso la Triennale di Milano, è stato motivato per “la creazione, attraverso un attento progetto di paesaggio, di un luogo di grande qualità ambientale e paesaggistica proponendo l’esemplare reinterpretazione di un moderno Arboretum. Un luogo ricco di contenuti che potrà diventare, grazie alla grande ricchezza botanica, una risorsa ambientale e sociale non solo per i dipendenti ma per l’intera cittadinanza, innestandosi in forma esemplare quale elemento di resilienza nel mosaico paesistico ambientale dell’intorno”. Il Parco Arboretum del Crédit Agricole Green Life, progettato dallo studio AG&P Greenscape, è stato premiato dalla giuria che ha scelto tra le 150 candidature proposte, con il 20% di progetti provenienti dall’estero.

Martedì, 25 Giugno 2019 13:43

A Bellaria i casting per Canale 5

(Rimini) Sabato 29 giugno "primo round" al Palazzo del Turismo di Bellaria Igea Marina, dove verrà realizzato il casting per un importante talk show la cui messa in onda sulle reti Mediaset, Canale 5, è prevista in prima serata il prossimo autunno/inverno: in arrivo candidati da ogni parte d'Italia. E' stato lo stesso Sindaco Filippo Giorgetti a condurre, le scorse settimane, i sopralluoghi insieme agli inviati di Fascino Pgt, azienda che produce trasmissioni come Amici, Uomini e donne, Tu si que vales, C'è posta per te. Info sulla eventuale adesione ai provini da sabato 29 giugno (dalle ore 09,00 in poi) al Palazzo del Turismo.

(Rimini) Proprio in questi giorni la ditta appaltatrice sta ultimando i lavori d'installazione del nuovo sistema di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche che entrerà in funzione all'intersezione della SS72 con via della Gazzella.
Un luogo da tempo sotto l'attenzione dell'Amministrazione per essere stato teatro, anche in un recente passato, di pericolosi sinistri – sei gli incidenti con sei feriti solo nel 2017 - e che ora, anche grazie al confronto e all'apporto dei cittadini del quartiere, sarà dotato di un sistema di dissuasione efficace come quello di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche operante 24 ore su 24.
Nei prossimi giorni - probabilmente in settimana – è infatti prevista la conclusione dei lavori infrastrutturali che per trovarsi a ridosso di una strada statale sono stati complessi per le richieste di Anas, ovvero l'ente proprietario della strada. Si potrà così procedere al montaggio dei pali sostegno per poi passare, la settimana successiva, a quello del sistema di rilevazione vero e proprio. Farà seguito la fase dei collegamenti alla rete sia elettrica che ottica per poi, una volta tarato l'impianto, procedere al suo collaudo funzionale.

I tecnici prevedono dunque l'entrata in funzione vera e propria entro il prossimo 10 luglio, arricchendo così di una nuova postazione il sistema cittadino di controllo automatico dei semafori che porterà nelle prossime settimane a sette gli impianti operanti.
Il sistema della Consolare con via della Gazzella, infatti, si affiancherà quelli che dalla seconda metà del 2017 il Comune di Rimini ha posizionato su alcuni degli incroci cittadini più trafficati regolati da impianto semaforico come su Viale Principe Amedeo/Via Matteucci/Via Perseo; su Via Caduti di Marzabotto/Via di Mezzo/Via Jano Planco, su Via Siracusa/Via Tommaseo e, dall'agosto scorso quello posizionato sull'impianto che regola la viabilità tra le vie Beltramini – Sacramora – Morri.

"Stiamo infatti concludendo – ha detto l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad - l'acquisto di due nuovi impianti che saranno posizionati uno all'intersezione tra viale Regina Margherita e via Catania, l'altro tra le vie Chiabrera – Satta - Giangi, entrambi scelti sulla base dei dati di incidentalità rilevati dalle statistiche. Una scelta con l'obiettivo di accrescere il tasso di sicurezza sulle strade comunali e far diminuire il numero di incidenti che seppure in calo vogliamo fortemente proseguano a diminuire."
Come noto il mancato rispetto delle segnalazioni semaforiche rappresenta uno dei pericoli più gravi presenti sulle strade cittadine per essere tra le maggiori cause del verificarsi di incidenti spesso assai gravi oltre che per le cose per le persone. L'attraversamento con il rosso, infatti, è tra le infrazioni più gravi previste dal codice della strada che prevede non solo con una sanzione amministrativa di 163 euro ma anche la decurtazione di 6 punti sulla patente destinati a diventare 12 qualora i conducenti abbiano conseguito la patente di guida da meno di tre anni.

Pagina 800 di 1906