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Rimini | Spiagge, Giudici (Pdl): Un condono edilizio per gli ‘immobili fantasma’


Un condono edilizio per le spiagge in vista del rinnovo delle concessioni demaniali. La proposta arriva dal consigliere comunale di Rimini del Pdl Eraldo Giudici. “Il caos sulla spiaggia, frutto di un incauto affidamento degli operatori a certi garanti nostrani, ma anche ad una gestione garibaldina del governo dell'arenile, é caratterizzato da un problema che pare irrisolvibile: la maggioranza delle strutture esistenti sull'arenile, cabine comprese, potrebbero essere inficiate da vizi di regolarità edilizia tali da rendere inutile, se non sanati, qualsiasi altra regolarizzazione degli aspetti ambientali, demaniali, strutturali ecc”.


E’ tempo, secondo Giudici, “di aprire un deciso confronto a livello parlamentare e col governo così come con la Regione, che deve fare la sua parte, senza nascondersi dietro un dito, affinché si riapra il tema di un condono edilizio per gli abusi minori tra i quali, non si può dimenticarlo, ci stanno pure gli innumerevoli casi degli ‘immobili fantasma’ evidenziati recentemente dai voli aerei dell'Agenzia del Territorio”

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Energia: Hera vince il primo premio assoluto al Top Utility Award


Sono Hera, Enel, A2a, Smat Torino e Marche Multiservizi le aziende vincitrici del primo Top Utility Award, il premio alle eccellenze italiane del settore utility che portano nelle nostre case l'energia elettrica, il gas, l'acqua e gestiscono i rifiuti. Il premio speciale Mezzogiorno, invece, è andato ad Aqp (Acquedotto Pugliese), Amap Palermo e Salerno Energia.
L'award, informa una nota, è il primo che non si basa sulle scelte di una giuria, ma su di un innovativo metodo di analisi scientifica applicato ai dati aziendali, in modo da valorizzare le migliori pratiche ed è stato assegnato a Roma in occasione del convegno "Le utilities per lo sviluppo economico e sociale dell'Italia. Le eccellenze dei servizi pubblici per la rinascita del nostro Paese".


Le categorie premiate sono cinque. Oltre al Top Utility Award assoluto (Hera), sono stati assegnati i premi alla Sostenibilita' (A2A), alla Comunicazione (Enel), a Clienti e sviluppo del territorio (Marche Multiservizi) e a Tecnologia e innovazione (Smat).
I ricercatori, guidati da Alessandro Marangoni, direttore scientifico di Top Utility Award, hanno passato al setaccio cento aziende italiane. Un universo in salute, in grado di dare lavoro a 130 mila dipendenti per un fatturato complessivo di 111 mld euro che nel 2011, nonostante la crisi, ha continuato a investire per un totale di 2,7 mld.


Le prime dieci utility tricolori, spiega l'analisi, hanno performance paragonabili ai grandi player europei. I servizi pubblici nel loro complesso hanno investito lo 0,2% del Pil in tecnologia e innovazione. E sono le aziende dell'acqua ad avere contratto i maggiori debiti per modernizzare e ridurre le perdite della rete, investendo il 13,2% del fatturato.
Le utility sono più sensibili ai temi sociali. L'80% ha un codice etico e certifica Qualità e Ambiente, tanto che le aziende produttrici di energia elettrica emettono meno Co2 rispetto alla media del mix energetico italiano e il 58% rende pubblico il proprio bilancio. Non solo, fanno anche meglio la raccolta differenziata raggiungendo un target del 49% contro una media nazionale pari al 35,3%.


Altri elementi chiave sono il rapporto con i clienti e lo sviluppo del territorio. In proposito, oltre il 60% delle società ha realizzato negli ultimi anni indagini di customer satisfaction, il 41% delle quali nel 2011.
Alessandro Marangoni, autore della ricerca ha dichiarato che il lavoro di analisi condotto per il primo Top Utility Award "sfata il mito secondo cui le imprese italiane sarebbero meno efficienti, pur comprendendo realta' molto diverse, dai grandi incumbent alle piccole aziende locali. La valutazione dei risultati economico-finanziari mostra anzi che le nostre maggiori utility sono in linea con quelle europee, nonostante la dimensione nettamente inferiore. In termini di Ebitda (l'utile operativo lordo, ndr) sul fatturato, l'aggregato delle top ten italiane presenta un valore medio intorno al 22%, superiore a quello europeo, che si attesta al 16,5%. Colossi europei con ricavi dieci volte maggiori di alcune nostre local utility quotate hanno Ebitda molto inferiori".


Adolfo Spaziani, direttore di Federutility, uno dei soggetti promotori del premio, ha poi affermato che "i temi della sostenibilità e della responsabilità sociale, della valorizzazione e della promozione del territorio sono da sempre la nostra bussola. Va da sé che il valore delle utility come motore di sviluppo e crescita del Paese deve essere supportato adeguatamente dalle istituzioni, attraverso politiche coerenti e lungimiranti, per realizzare insieme un contesto di servizi sempre più qualificante e virtuoso". (MF – Dow Jones)

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Start Romagna, coordinamento soci rinvia voto su ingresso privato


Ieri il coordinamento dei soci di Start Romagna (Province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, del Comune di Cesena e delle holding rispettivamente dei Comuni di Ravenna, di Forlì e di Rimini) ha votato in favore dell’“ingresso immediato nella compagine azionaria di Start Romagna di Tper (Trasporto pubblico Emilia Romagna) di Bologna”. Ingresso che avverrà come già definito “attraverso l’acquisizione del ramo d’azienda esercente il trasporto pubblico locale sulla tratta Rimini – Valmarecchia” che porterà a Start (in natura) un aumento del capitale per 4 milioni di euro (rappresentato da 4milioni di azioni ordinarie da 1 euro ciascuna).


L’aumento di capitale, da 25 a 33 milioni, è di 8 milioni. Ne mancano 4, quelli che arriveranno dall’ingresso del socio privato. C’è un problema. La Provincia di Forlì Cesena ha votato in favore dell’aumento di capitale ma non per l’ingresso del socio privato. E’ per questo che nell’incontro di ieri il coordinamento ha preso atto “della mancanza della maggioranza qualificata necessaria a deliberare l’aumento di capitale sociale riservato al socio privato” e ha rinviato il voto del relativo odg.


Adesso parte un periodo di verifiche. Entro il 31 dicembre bisognerà definire le modalità per “garantire un’adeguata capitalizzazione di Start Romagna come necessaria dotazione per acquisire gli affidamenti ed eseguire conseguentemente i servizi, assicurando nel contempo qualità dei servizi medesimi ed adeguati investimenti” e, soprattutto, bisognerà “ricercare un partner industriale privato, dotato di competenza operativa e di sufficiente capacità finanziaria”. Sperando che intanto Forlì Cesena cambi idea.

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Chiesa: comunità Papa Giovanni XXIII chiede beatificazione don Benzi


Iniziare la causa di beatificazione di don Oreste Benzi. E’ la richiesta che avanzerà Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Giovanni XXIII e successore dello stesso don Benzi, che la fondò, al vescovo della diocesi di Rimini, sabato sera, durante il convegno internazionale “Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo”, in programma a Rimini il 26 e il 27 ottobre e presentato oggi a Palazzo Montecitorio alla presenza di Rosy Bindi, presidente del Pd, e Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.


Cesa ha evidenziat come “don Benzi dovrebbe essere esempio per chi fa politica, per rimettere il bene comune al centro della politica, per rimettere al centro la persona, risolvere i problemi degli ultimi dando risposte a chi non ce la fa. Sono queste le questioni di cui deve tornare a occuparsi la politica che sennò rischia di perdere fino in fondo la sua missione”.


Per la sua missione, invece, ha concluso il presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, Paolo Ramonda, “Don Benzi aveva messo al centro la famiglia. La richiesta di beatificazione si può iniziare solo a 5 anni dalla morte, don Oreste morì nella notte del primo novembre 2007, sennò l’avremmo fatto prima. Il nostro è un invito a tutta la società civile, vogliamo partire dalla storia di don Oreste che sognava questa grande comunità che oggi conta più di 500 case famiglia sparse in tutto il mondo per stare accanto ai più poveri, nel crinale della storia dove si decide futuro umanità. La Comunità lavora attraverso le case famiglia per dare figure significative ai bambini e alle ragazze di strada, sono più di 9 mila quelle liberate, più di 2.500 persone in carcere sono uscite per andare in comunità educative”. Ora, ha proseguito snocciolando le attività in corso, “stiamo dialogando con il Dap per 60 mamme con bambine che verranno a vivere nella comunità”.


Solo l’ultimo degli impegni che dal 1973 contraddistinguono l’Associazione ‘Comunità Papa Giovanni XXIII’ che riunisce ogni giorno alla sua tavola circa 41mila persone in tutto il mondo e che, ad oggi, conta circa 1.850 associati.
La beatificazione di don Oreste - ha concluso Ramonda - è un evento importantissimo, non solo per la Comunità, non solo per la Chiesa, ma per tutte le donne e gli uomini di buona volontà, per quest’uomo che ha incontrato i poveri, ma anche i capi di Stato, una figura luminosa che ha orientato le sue scelte alla costruzione di quella che lui chiamava la società del gratuito, basata su un’economia di condivisione”.(Asca)

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Rimini, Pazzaglia (Sel): Mi sono piaciuti i fuochi, però adesso pulite la spiaggia


Dopo lo spettacolo pirotecnico di venerdì scorso, il consigliere comunale Fabio Pazzaglia (Sel) segnala che “diversi cittadini sono indignati per le pessime condizione in cui si trovano il nostro mare e la nostra battigia in queste ore, dopo lo spettacolo pirotecnico del 18 ottobre. La zona che in particolare va dal Delfinario a piazzale Kennedy è piena zeppa dei resti dei materiali inquinanti utilizzati per lo spettacolo coi fuochi d'artificio. Una distesa di rifiuti non biodegradabili che fa impressione”.
Nessuno ha ancora messo mano alle ‘armi’ per ripulire da quel che resta dei fuochi, “a parte qualche bagnino”, e così “anche in questo caso il nostro mare rischia di svolgere, obtorto collo, la (storica) funzione di discarica!”.
Il consigliere non vuole “criticare lo spettacolo”, ma visto “il sostegno di diversi soggetti pubblici e privati come APT Emilia Romagna, Camera di Commercio Rimini, Confartigianato Rimini, Grand Hotel Rimini, e il patrocinio della Provincia di Rimini e dei Comuni di Rimini e di Bellaria Igea Marina, invitiamo loro, una volta spente le luci, ad organizzare anche la parte meno entusiasmante della manifestazione ovvero le opere di pulizia”.
Secondo Pazzaglia, “la suggestione dei fuochi che illuminano la notte è fortissima, ma altrettanto forte dovrebbe essere l'amore per il nostro mare e la nostra spiaggia”.

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Piano rifiuti, Freda: Verificare con Provincia effettiva necessità ampliamento discariche


Rifiuti: oggi a Bologna l’assessore Sabrina Freda ha presentato le linee guida per costruire il piano regionale, secondo “le indicazioni che ci arrivano dall’Europa e che condividiamo pienamente”. Nei propositi si punterà quindi su “prevenzione e recupero di materia” e, “in questa prospettiva”, “a costruire nuova occupazione e sviluppo”.
A Lavorarci sarà la Regione assieme alle associazioni e ai sindacati. Il piano regionale prenderà il posto degli attuali provinciali. “E’ molto importante – ha sottolineato l’assessore Freda – che, nel periodo di elaborazione del piano regionale, le Province verifichino con la Regione l'attualità e la effettiva necessità di autorizzare ampliamenti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di smaltimento. Il piano regionale consentirà infatti di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali”.

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Imu, detrazioni per onlus e pensionati. Mauro (Pdl): Si usi il ‘tesoretto’ per ridurre l’imposta


Un’operazione da 130mila euro affinché anche Rimini metta in campo agevolazioni per chi paga l’imu sulla prima casa. Sono due le categorie di fortunati: onlus e anziani. E’ passata questa mattina in commissione e passerà giovedì in consiglio.
Le organizzazioni senza fini di lucro a cui è destinata l’agevolazione sono una trentina e sono “meritevoli”. L’assessore al bilancio Gian Luca Brasini dice che “pagheranno solo lo 0,38, ovvero la quota destinata allo Stato” sono cioè esentati dalla quota comunale. Sommando, risparmieranno 60mila euro. Per pensionati anziani o disabili si alza la franchigia, invece, passando da 200 euro (la soglia per tutti) a 250 euro. Sono in totale 2mila i contribuenti toccati dal ritocchino autunnale e, assicura l’assessore, “il 4 per cento di loro arriverà all’esenzione totale”.


Quattro per cento. E’ che a dirlo sembra davvero poco. Soprattutto adesso che il Comune annuncia di aver risparmiato 1,5 milioni, dalle sue spese.
“Con che coraggio si parla di sconti di ottobre sull’applicazione dell’imu per le onlus e sugli anziani e disabili con basso reddito, soggetti che non dovevano proprio essere gravate dall’imu sin dall’inizio”, dice il consigliere del Pdl Gennaro Mauro.
“Come Popolo della libertà – spiega – ci saremo aspettati molto di più, in particolare una maggiore sensibilità per le tante famiglie proprietarie di un unico immobile adibito ad abitazione principale. Non si è neanche preso in considerazione praticare una riduzione dell’imposta per i possessori di prima casa che hanno stipulato mutui e non riescono ad onorare perché travolti dalla crisi, parlo di cassaintegrati, licenziati, disoccupati, pensionati, piccoli imprenditori che sono costretti a chiudere le proprie aziende”.
Sul tesoretto fresco fresco dei risparmi da 1,5 milioni, Mauro dice. “Va bene che l’assessore preferisca trattare tali tematiche solo sulla stampa e non in consiglio o in commissione, però almeno, dopo aver sbagliato la redazione del bilancio preventivo del comune (accertando, dopo solo un mese dalla sua approvazione, un milione e mezzo di euro di maggiori spese di riscaldamento, energia e acqua) adesso che si utilizzi subito il ‘tesoretto’ per ridurre l’imu ai possessori di prima casa che vivono un disagio”.

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Sic, Coriano a un anno da Sepang. Il tweet di Vale


A un anno dalla scomparsa di Marco Simoncelli, avvenuta a Sepang durante il Gp della Malaysia, Coriano si stringe al suo campione, senza tanto clamore. In piazza Don Minzoni, davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta, gli abitanti della cittadina romagnola sfilano davanti alla scalinata divenuta l’angolo del Sic. “Oggi non è previsto nulla di ufficiale - racconta una ragazza - i familiari hanno preferito di no. C’è da capirli. Ci sarà una messa alle 21”.
Intanto, la rete si mobilita. Sui profili di milioni di persone c’è l’immagine di Marco. Molti pensieri, anche poesie, ma emerge la frase lasciata su Twitter da Valentino Rossi, l’amico che suo malgrado fu coinvolto nell’incidente mortale: “Dopo un anno quaggiù va avanti tutto come al solito, però senza di te non è più la stessa cosa. Ciao Sic, ci manchi”. (Ansa)

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Riccione, turismo e sport. Arriva in maggio Sport & tour


L’idea è quella di dare vita a Riccione ad un ‘borsino’ dedicato al turismo sportivo e alla vacanza attiva, che coinvolgerà circa 80 buyer italiani e una ventina di giornalisti di settore. Il progetto approvato dalla giunta comunale di Riccione è di PromHotels Riccione, la cooperativa degli alberghi riccionesi e braccio operativo dell’Associazione Albergatori. Si tratta di “Sport & Tour 2013”, work-shop che si svolgerà nelle sale del Palazzo del Turismo dal 2 al 5 maggio 2013.


Un apprezzamento all’operato di PromHotels – è il commento del sindaco Massimo Pironi – che regala alla città un’altra bella opportunità di mettere a frutto il patrimonio di impianti sportivi che Riccione oggi possiede e che la rendono una piazza molto appetibile e apprezzata per chiunque oggi, in Italia ma anche all’estero, voglia organizzare meeting e manifestazioni sportive”.


Non sarà solo occasione di contrattazione. Le aziende del settore potranno esporsi e non mancheranno momenti di animazione sportiva come gare podistiche o raduni cicloturistici. Verranno proposti due educational tour per far conoscere ai buyer e ai giornalisti l’entroterra e le sue opportunità culturali, storiche e gastronomiche.

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Da Rimini a Milano in treno per la prima di ‘Fermare il declino’


Prima manifestazione pubblica per ‘Fermare il declino’, movimento nato attorno alla figura di Oscar Giannino, anche se in realtà i ‘fondatori’ sono sette. Ci sono anche Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro Denicola, Andrea Moro, Carlo Stagnaro e Luca Zingales. In piazza San Fedele a Milano sono in 3mila, gente in giacca e cravatta, di quella che si solito gira in centro a Milano. “Non ho visto operai”, racconta Roberto Gambuti, “aderente molto entusiasta” riminese ieri in piazza anche lui a Milano. “E’ stata una manifestazione molto bella – dice – ora stiamo cercando di creare un gruppo anche a Rimini”.


E’ tutto in fase embrionale, per ora c’è un gruppo su facebook, ‘Fermare il declino Rimini e provincia’ con 44 iscritti, “ma sicuramente fuori dal web siamo di più” dice Gambuti. Sabato prossimo la prima riunione operativa con il coordinatore regionale, Renato Cifarelli, affinché anche in riviera il movimento possa muovere i primi passi. Per il poi, quando il gruppo sarà più strutturato, si parla anche di possibili primarie.


«Sono curioso e questa cosa mi intriga molto perché mi pare che nel panorama politico di oggi sia l’unica proposta operativa. Tutti gli altri o protestano alla Masaniello come Grillo, oppure c’è chi si perde in “Monti sì, Monti no”. La cosa che mi attira del movimento è la pragmaticità».


La strada comunque è lunga ma «a me questa uscita di oggi dà una certa speranza. Speriamo si riesca a raggiungere una massa critica utile per andare in Parlamento. Noi non vogliamo fare i politici ma lanciare certe idee. Sappiamo che per fermare il declino dell’Italia bisogna fare certe cose. Noi le diciamo e poi siamo aperti a chi ci vuole stare».


La forza del movimento, a partire dalla lista dei fondatori, sembra risiedere nella diversità. Da Boldrin, con un passato che va dall’estrema sinistra fino alla lega, al liberale Zingales, passando per l’ex repubblicano Denicola. «Gente estremamente diversa, una ricchezza. Gente che è capace di andare al di là delle visioni ideologiche e confrontarsi con la realtà per un programma semplice e chiaro che ha in sé pochi punti: quelli davvero essenziali e utili per ‘fermare il declino’ dell’Italia». Chissà a Rimini che facce verranno fuori.

Filomena Armentano

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