Martedì, 23 Ottobre 2012 10:06

GIORNALAIO 23.10.2012

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Brasini assessore al risparmio. Arriva il commissario Vitali. Hera, don Gradara: usate gli utili per pagare le bollette di chi non ce la fa


I braccini corti e la Corte dei conti


In Comune si risparmia. “I risultati raggiunti parlano di cifre a sei zeri: 1 milione e 571mila euro di risparmio rispetto al 2011. «Soldi che in questo periodo sono fondamentali come non mai», spiega l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini”, CorriereRomagna (p.3).


Intanto “la magistratura contabile ha il dubbio che dietro alcune voci iscritte nell’attivo ci possano essere delle cifre non più esigibili, con il rischio di aprire pericolosi buchi. Nel consuntivo del 2010 i revisori del Comune avevano denunciato nella loro relazione “residui attivi del titolo IV anteriori all’anno 2006 per euro 46.854.075,14”, LaVocediRomagna (p.14).


Provincia unita


Ieri il sì della regione. “E’ noto: Rimini si unisce a Ravenna e Forlì-Cesena nella Provincia di Romagna (5 milioni e più di chilometri quadrati e un milione e più di abitanti). Sull’intera vicenda pendono anche ricorsi e la Corte costituzionale si esprime il 6 novembre”, Corriere (p.4). “Il decreto all’esame del consiglio dei ministri in novembre prevede la figura del commissario: entra in campo dalla fine di giugno 2013. Anche se la Provincia di Rimini ha la sua scadenza naturale nel 2014. Resta da decidere se il commissario sarà esterno (nominato dal Prefetto), oppure se il ruolo viene affidato al presidente uscente: Stefano Vitali (appunto)”.


Vitali protesta su Fb: “L’articolo 23, comma 20 del DL 201/2011 ‘sulla spending review’ è molto chiaro: ‘Gli organi provinciali che devono essere rinnovati successivamente al 31 dicembre 2012 restano in carica fino alla scadenza naturale’ mentre adesso si tirano fuori i muscoletti, volendo chiudere in bellezza e con piglio ‘efficientista’ l’esperienza di esecutivo ‘super partes’”, LaVoce (p.3). “Roberto Montanari (Pd) avverte: «Nessuno pensi che la Provincia unica della Romagna sia un passo verso la Regione autonoma»”.


Hera


“Fatta la fusione, il ‘colosso’ Hera si mette in moto: un valore della produzione di oltre sei miliardi (+38% rispetto al 2011), un margine operativo lordo (Mol) di 990 milioni (+53%), un reddito operativo di 543 milioni (+62%) e una posizione finanziaria netta di poco superiore a 2.600 milioni, al di sotto di 2,7 volte il Mol (in progressiva contrazione rispetto al 3,1 del 2011). Sono questi i numeri attesi nel 2016 dal nuovo piano industriale di Hera”, LaVoce (p.3).


Sui megastipendi, Simone Mascia ne parla con don Renzo Gradara, direttore Caritas, Corriere (p.5), che dice come le regole dei ‘giochi’ possano essere cambiate in tempi di crisi e come «vista la tanta abbondanza che c’è nell’azienda, visti gli ottimi risultati che ha conseguito, come testimoniano gli stipendi dei loro manager e gli utili, mi piacerebbe vedere un aiuto verso quelle famiglie che si stanno accingendo ad attraversare l’inverno in arrivo e non riescono a pagare le utenze».


“Nuovo centro di raccolta rifiuti di Hera sorgerà vicino all’ipermercato “Le Befane” e vicino al centro concerti “105 Stadium”. Il primo via libera è arrivato ieri mattina in commissione 3, dove la maggioranza ha dato parere favorevole (contraria la minoranza, astenuto il Movimento 5 Stelle)… L’intervento, finanziato in parte dal Piano d’azione ambientale della Regione, verrà realizzato dalla ditta Edilvalle srl di Sora (Frosinone) che si è I aggiudicata l’appalto con un ribasso del 21,22% sulla base d’asta di 500mila euro”, LaVoce (p.13).


Oggi in commissione apertura giunta ad agevolazioni imu


“Oggi in aula arrivano due esenzioni. La prima riguarda le Onlus. Palazzo Garampi si è preso un po’ di tempo per verificare che all’interno dell’articolato mondo non a scopo di lucro, poi non si nasconda altro. Alla fine i trenta soggetti a cui è destinata l’esenzione sono tutti meritevoli. «Pagheranno solo lo 0.38 che è la quota destinata allo Stato, nulla per quella comunale. Si tratta di un’esenzione che in totale vale 60mila euro». Buone notizie anche per i pensionati anziani o disabili che per l’abitazione principale potevano già contare su uno sconto da 200 euro. «Ora con la modifica che andiamo ad apportare, potranno contare su una ulteriore detrazione da 200 a 250 euro»: dipenderà dal reddito e dalle condizioni di ognuno. «Tale agevolazione - ricorda l’assessore Brasini - riguarderà circa 2mila contribuenti, il 4 per cento dei quali arriverà all’esenzione totale»”, Corriere (p.3).


Intanto a Bellaria il Pd chiede di abbassare le aliquote. “Due saranno la correzioni proposte dal Pd: la diminuzione dell’imposta sulle case date in uso gratuito a figli e parenti fino al 3° grado ed affini fino al 2° grado che vi dimorino abitualmente e vi risiedono anagraficamente, dal 10,6 per mille al 6 per mille e quella sui terreni condotti direttamente da imprenditori agricoli a titolo principale e coltivatori diretti, da 7,6 al 6 per mille”, LaVoce (p.23).


Aeroporto Fellini, iniziano i problemi tecnici


“Problemi anche tecnici, oltre che di bilancio, al “Fellini”. Ieri giornata no: un volo per Roma del mattino posticipato di tre ore, nel pomeriggio due arrivi internazionali mancati e uno cancellato, due partenze internazionali dirottate. Causa ufficiale: la nebbia”, LaVoce (p.13).


Asili


“«Spostare il Ceis dalla storica sede di via Vezia? Personalmente sono favorevole. E’ l’unico modo per poter finalmente restituire alla città il suo Anfiteatro». Con queste parole, pronunciate ieri pomeriggio nel corso della commissione consigliare convocata per fare il punto su gli usi che la città sta facendo di alcuni suoi luoghi simbolo dall’Anfiteatro alla Domus, l’assessore comunale alla Cultura Massimo Pulini riapre una questione, che dopo essere stata uno dei temi al centro l’anno scorso della campagna elettorale tra i due candidati sindaco Andrea Gnassi e Gioenzo Renzi, sembrava ormai morta e sepolta. E invece ieri a sorpresa è tornata alla ribalta”, NuovoQuotidiano (p.11).


“Benché i posti negli asili nido comunali siano carenti, una buona notizia, almeno in parte, per i giovani genitori riminesi: nei privati autorizzati ci sono ancora spazi disponibili, in qualche caso una prateria. Lo si apprende da una lettera inviata la settimana scorsa dal vicesindaco Gloria Lisi alle famiglie in cerca di soluzioni. I genitori ancora in lista di attesa per i nidi comunali non hanno molte chance, solo quattro posti al nido ospedaliero dell’Ausl «la cui apertura è prevista entro il mese di dicembre», informa l’assessore con delega a scuole e infanzia”, LaVoce (p.11).


Nevone


Senza aiuti dallo Stato i Comuni della Valmarecchia non chiuderanno i bilanci, LaVoce (p.22).

tortora-scuro

Rimini | Tossicodipendenza e carcere: 400anni di carcere trasformati da Sanpa in vita


Dal 1988 a oggi San Patrignano ha sostituito più di 4 cento anni di carcere con percorsi riabilitativi orientati al pieno recupero e al reinserimento sociale e lavorativo. Nel 2011 sono stati accolti in comunità 54 ragazzi tossicodipendenti agli arresti domiciliari e ai 121 in affidamento in prova ai servizi sociali. Domani arriverà un nuovo ospite sulle colline di Coriano.


Lui è di Roma, è in carcere a Regina Coeli. A mandarcelo, a metà settembre, sono stati i genitori perché lui, il loro figlio tossicodipendente, più volte li aveva minacciati per avere del denaro. Un gesto estremo. Un gesto di cui a San Patrignano hanno saputo da un tg. E si sono messi in moto. Un gesto utile, spiegano dalla comunità perché “il ragazzo, dopo oltre un mese di carcere, domani farà il suo ingresso nella comunità di San Patrignano. Alle 12 infatti due responsabili della comunità saranno a Regina Coeli per prendere in consegna il ragazzo e accompagnarlo fino alla sede riminese di San Patrignano dove il ragazzo inizierà il percorso”.


Dopo la notizia al tg, da San Patrignano hanno chiamato prima la famiglia attraverso l’Anglad, poi si sono messi in contatto con il carcere. “La speranza è che possa iniziare una nuova strada che lo porti alla vita. Per i suoi genitori se non la fine dell’incubo, almeno un attimo di respiro, un barlume di speranza e soprattutto la certezza di non aver preso una posizione così radicale per nulla”.

nero

Provincia unica di Romagna: da Bologna il sì dell’assemblea legislativa. Il dibattito


Via libera dall’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna al progetto di legge di riordino delle Province (da nove a quattro più Bologna città metropolitana) così come proposta dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) e già fatta propria dalla giunta regionale e dalla commissione affari istituzionali. L’Aula ha approvato con il voto favorevole di Pd, Udc, Sel-Verdi (contrari Idv, Lega Nord, Misto di Matteo Riva e Fabio Filippi del Pdl, astenuti Fds e Pdl, non ha partecipato al voto il Mov5stelle). 


«Abbiamo cercato, nei limiti oggettivi delle norme nazionali e in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale, di iniziare un percorso innovativo di riordino, che non si deve fermare qui», ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani nel suo intervento in aula. «L’obiettivo - ha detto - è una cooperazione per governare meglio il territorio e io auspico che si possa aprire, nella prossima legislatura, una dimensione costituente per modificare la seconda parte della Costituzione, senza alcune forma di centralismo e con una idea riformatrice che vada oltre le norme di cui stiamo discutendo oggi. Nel frattempo - ha aggiunto Errani - cerchiamo di fare al meglio e di prenderci quagli spazi che le norme ci lasciano. Qui non stiamo parlando di nuovi luoghi identitari, di nuove gerarchie, stiamo cercando di individuare la dimensione più appropriata per governare in modo efficace e innovativo alcune funzioni. In questo senso siamo all’inizio di un percorso che dal basso esprima un orientamento e costruisca una riforma del nostro sistema istituzionale».


La proposta sarà quindi inviata al governo domani, in linea col programma dettato dal decreto. In Emilia Romagna saranno accorpate Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini nell’unica Provincia di Romagna, Reggio Emilia e Modena, Piacenza e Parma. Non si tocca Ferrara, mentre dalla Provincia di Bologna nascerà la città metropolitana. L’assemblea ha inoltre approvato un emendamento presentato dalla giunta che lascia alle comunità locali il potere di decidere i nomi dei nuovi Enti nati dagli accorpamenti.


Durante il dibattito è intervenuto il consigliere riminese Roberto Piva (Pd). «Una sfida – ha detto – che deve vedere in primo luogo le amministrazioni locali e il mondo economico e dell’associazionismo impegnati per realizzare una vera unione amministrativa non frutto di delibera ma che nasca dal basso». Secondo Piva, inoltre, «il territorio riminese sarà il volano della nuova Provincia, in un’ottica di vera interpretazione dei territori».
Adesso il lavoro va avanti e «le funzioni, il personale dell’attuale Provincia, le infrastrutture presenti (fiera, palacongressi, aeroporto), la Sanità ed altro, devono rappresentare i veri terreni di discussione e decisione», ha concluso Piva.


Per Gianguido Bazzoni (Pdl) «non va dimenticato il lungo impegno di chi ha sempre rivendicato le ragioni storiche e culturali dell’entità chiamata Romagna. E anche se quella imposta dal Governo appare una riforma del tutto inadeguata, l’unificazione delle tre Province romagnole è il frutto maturo di una lunga elaborazione, con una forte coesione fra le forze politiche. Restano almeno un paio di incongruenze, di situazioni ambigue: il mantenimento della Provincia di Ferrara e la mancata adesione alla Romagna del territorio imolese».


Netto il giudizio di Liana Barbati (Idv). «È un disordino, e non un riordino, manca sia di democraticità che di rappresentatitività, non è nemmeno contemplata la partecipazione dei cittadini, mi rendo conto della difficoltà del Cal e della Giunta di fare una proposta, non potevano che scontentare tutti perché la norma è sbagliata a livello nazionale, ma questa soluzione è solo un ibrido senza risparmi». Tant’è vero che non è nemmeno chiarito, sostiene Barbati, «che fine faranno le Prefetture, le sedi degli enti, i dipendenti, i beni». Allora, si chiede la consigliera, «perché non rafforzare il ruolo dei Comuni anziché ridurlo?», e conclude «l’articolo 17 del decreto per la spending review viola palesemente l’articolo 133 della Costituzione».


Dare ai Comuni «strumenti che permettano la pianificazione per aree più vaste dei loro confini territoriali, con spazi per la partecipazione democratica dei cittadini», e creare «conferenze pianificatorie tematiche, trasparenti, con un direttore e un suo staff e con rappresentanti politici anche eletti», è la proposta per il riordino delle Province di Giovanni Favia (Mov5stelle), che annuncia come davanti alla delibera della Giunta la scelta del suo gruppo sia di «non partecipare al voto, perché non riconosciamo il percorso che ha portato a questo documento». Infatti, secondo Favia, «gli accorpamenti nascono per risparmio e per semplificare, e in questo caso non vedo nessuno dei due aspetti»: infatti, incalza il consigliere, «di questo guadagno non c’è prova con nessuna ricerca, mentre l’accorpamento di per sé ha costi anche notevoli e non ci può essere nulla di costituzionale nel togliere il voto a un ente di secondo grado». Il consigliere sottolinea poi come «insieme a tre grandi macro aree teniamo Ferrara autonoma, con il rischio che la richiesta di un Comune di trasferirsi farebbe venire meno i requisiti».

tortora-chiaro

Nevone, mobilitazione bipartisan: da Lombardi (Pdl) a Piva (Pd) tutti con Errani per incalzare il governo


Mobilitazione bipartisan per i comuni della Valmaarecchia, colpiti dal nevone di febbraio, contro il governo latitante. In Regione, il consigliere del Pdl Marco Lombardi appoggia «con forza la richiesta del presidente Vasco Errani che con una lettera ufficiale ha chiesto al governo di intervenire». Dall’altro lato, fa eco il consigliere del Pd Roberto Piva.


«Siccome il governo Monti, nel febbraio 2012 si è reso conto che l’emergenza neve non era più regionale ma nazionale, dichiarando appunto l’emergenza nazionale, oggi non può tirarsi fuori e non finanziare gli enti locali e le imprese colpite», dice Lombardi. «In particolare, i 397 milioni di danni di cui 170 a carico dei privati e delle imprese, devono trovare idonea copertura nelle risorse statali e a tal proposito, contatterò l’onorevole Sergio Pizzolante (Pdl), ma anche l’onorevole Elisa Marchioni (Pd) perché nei loro rapporti con i membri del governo sostengano le ragioni espresse dell’Emilia-Romagna».


Fa eco Piva. «Anche il governo si attivi a favore dei territori duramente colpiti dalle nevicate dello scorso febbraio», dichiara il consigliere del Pd. «Esprimo il mio pieno e convinto appoggio all’iniziativa intrapresa dal Presidente Vitali e dai sindaci dei comuni interessati e mi unisco – conclude Piva - alla richiesta del presidente Errani affinché il governo, sulla scorta di quanto già effettuato dalla nostra regione, intervenga finanziariamente a favore degli enti locali che hanno sostenuto costi ingenti per affrontare l’emergenza».

tortora-scuro

Nevone: bilanci a rischio per i comuni colpiti


Se il governo non batte colpo, la Provincia di Rimini si mobilita perché gli enti locali colpiti dal nevone rischiano il dissesto finanziario. Questa mattina quindi il presidente Stefano Vitali, con l’assessore alla Protezione civile Mario Galasso, ha incontrato i sindaci dei Comuni dell’alta e bassa Valmarecchia, cioè quelli coinvolti dalle abbondanti e lunghe (18 giorni) nevicate dello scorso febbraio.
Dopo aver fatto il punto sulle spese sostenute per affrontare l’emergenza e valutato le “serie difficoltà di equilibrio di bilancio” i sindaci “hanno deciso, ad unanimità, di preparare una lettera di sollecito da inviare al governo e da sottoporre prima al presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, nella speranza che anche la Regione Emilia-Romagna se ne faccia sostenitrice e firmataria”.
I comuni, in pratica, senza aiuti da parte del governo rischiano il “dissesto economico” e di non riuscire a “di completare i tanti interventi e impegni assunti durante l’emergenza”.

tortora-chiaro

Sanatoria spiagge, Riccione a lavoro. Da lunedì tavolo tecnico di Comune e balneari per elaborare e presentare le specificità


Questa mattina a Riccione, dopo l’incontro tra Comune e balneari sulle autorizzazioni paesaggistiche, è stato istituito il tavolo tecnico che inizierà a lavorare il 29 ottobre. Si è parlato dell’assetto dell’arenile, della disciplina delle aree giochi (aree polifunzionali) e del coordinamento delle richieste di autorizzazione da sottoporre alla Soprintendenza per i beni ambientali di Ravenna in vista della prossima stagione balneare.


Il rapporto costruttivo che abbiamo instaurato con la Soprintendenza – afferma il sindaco Massimo Pironi – ci permette di rappresentare le esigenze degli operatori di spiaggia e di ottenere risposte in tempo utile per la prossima stagione estiva”.


Si è deciso quindi di elaborare a un tavolo tecnico le ‘esigenze’ dei balneari da sottoporre alla Soprintendenza. “Già il prossimo lunedì – continua il sindaco – avrà luogo un primo incontro tra i nostri tecnici e quelli delle cooperative e delle associazioni di categoria. Il tavolo tecnico avrà lo scopo di mettere a punto le specificità e i problemi da affrontare per presentare entro la fine dell’anno tutte le richieste alla Soprintendenza e riuscire ad ottenere le previste autorizzazioni ambientali per la prossima stagione balneare, risolvendo tutte le criticità emerse nel corso della passata stagione”.

Lunedì, 22 Ottobre 2012 16:35

Coriano Teatro

CORTE 2012/2013
POPOLARE CONTEMPORANEO
Dal 27 ottobre al 30 marzo Coriano Teatro


TEATRO COMICO E PROSA


Sabato 27 ottobre (ore 21,15), una grande festa a ingresso gratuito con l’anteprima nazionale di Ecco! (Eccentric Comedy Clown Oniric) il nuovo spettacolo comico de’ I Lucchettino con la regia del sorprendente Arturo Brachetti, atteso a Coriano per assistere al debutto dei suoi pupilli.
Sabato 1 dicembre (ore 21,15) Gabriella Germani e il suo one woman show Basta con le solite facce!
Venerdì 7 dicembre (ore 21,15) Michele Cafaggi, il signore delle bolle di sapone, in L’Omino della pioggia.
Sabato 26 gennaio (ore 21,15) Davide Enia, Così in terra, reading teatrale con musica dal vivo dal primo, omonimo, romanzo, finalista al Premio Strega 2012, al Premio Bancarella 2012 e già tradotto in tutto il mondo.
Sabato 2 marzo (ore 21,15) Alessandro Roja in Misterman, storico successo del drammaturgo irlandese Enda Walsh.
Sabato 9 marzo (ore 21,15) Debora Villa e il suo Donne che corrono dietro ai lupi. Con le musiche dal vivo di Rafael Didoni.


CORTE IN CONCERT
Venerdì 23 novembre (ore 21,15) una nuova prima nazionale con il release party di Quintorigo Experience, nuovo progetto musicale dei Quintorigo che presentano ufficialmente il nuovo cd, in uscita il 27 novembre, e danno avvio al tour.
Venerdì 21 dicembre (ore 21,15) il ritorno dal vivo dei forlivesi EQU per il tour che segue la pubblicazione del nuovo album Un altro me, in uscita a fine novembre.
Venerdì 11 gennaio (ore 21,15) è tempo di Ricordando De Andrè: nel quattordicesimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè a CorTe il concerto di Andrea Amati & Band.
Sabato 19 gennaio (ore 21,15) l’Omaggio a Fred Buscaglione dei Noi Duri.
Venerdì 7 marzo (ore 21,15) chiude il jazz a cinque stelle di Hammond Organ Trio feat. Fabrizio Bosso.


SELEZIONI LOCOMIX 2013
Sabato 16, 23 e 30 marzo (ore 21,15) il pubblico di CorTe vedrà esibirsi i cabarettisti di domani e potrà votare il vincitore della serata. La colonna sonora delle selezioni verrà affidata alle giovani band corianesi. Al termine delle tre serate una giuria di esperti sceglierà gli otto artisti che approderanno alla finale del 20 aprile 2013 al Teatro Concordia di Borgo Maggiore (Repubblica di San Marino).


FAVOLE A CORTE
Le Favole a CorTe della domenica pomeriggio (ore 16) iniziano domenica 27 gennaio con L’Isola che c’è del Gruppo Alcuni, domenica 3 febbraio il Peter Pan del Teatro del Canguro e domenica 10 marzo Il pesciolino nel bicchiere di Elsinor.


TEATRO DIALETTALE
Sabato 19 gennaio (ore 21,15) E Teatre Rimnes con La vita l’è tott una cumedia. Sabato 2 febbraio (ore 21,15) il debutto della nuova commedia della corianese La Carovana: I tre cir-c. Sabato 23 febbraio (ore 21,15) La Mulnela in Ogneun a su mistir, e l’ignurent ma la cariola!


BIGLIETTERIA
Prezzo intero 17 euro.
Riduzione di 2 euro per gli under 18 e gli over 65 anni, ai Soci Coop Adriatica e ai Soci Touring Club.

Informazioni e prenotazioni:
CorTe Coriano Teatro 0541 658667
www.fratelliditaglia.com


tortora-chiaro

Elezioni San Marino, oggi parte la campagna elettorale. I reggenti avvertono: Rispettiamo le regole


Parte oggi a San Marino la camagna elettorale per le elezioni politiche. I reggenti, Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti, hanno scritto una lettera ai cittadini sammarinesi richiamando i candidati al rispetto delle regole. Gli aventi diritto al voto sono 33mila 158, di cui 21mila 939 interni e 11mila 219 esteri. Sono poi 14mila 582 i votanti maschi (il 43,97 per cento del corpo elettorale) e 18mila 576 i votanti femmine (56,03 per cento).


I sammarinesi saranno chiamati l’11 novembre a eleggere il Consiglio grande e generale, un parlamento composto da 60 membri eletti dai cittadini, che a sua volta nominerà i dieci segretari del Congresso di Stato, ovvero il governo. In lizza tre coalizioni e tre liste non coalizzate. Tra le coalizioni ci sono San Marino bene comune (Partito dei socialisti e del democratici, Alleanza popolare, la lista dei democristiani Pdcs Ns), Intesa per il Paese (Moderati sammarinesi, Unione per la Repubblica, Partito socialista), Cittadinanza attiva (Sinistra unita, Civico10). Le liste ‘sciolte’ sono San Marino 3.0, Per San Marino, Movimento civico Rete. Per un totale di 369 candidati.


La lettera dei reggenti


La Reggenza desidera rivolgersi a tutti i cittadini in un momento in cui il richiamo agli alti valori democratici, al pieno rispetto delle norme e all’unità del popolo sammarinese è più che mai atteso e invocato.


Poco meno di un mese fa, abbiamo assunto la suprema magistratura dello Stato, nella piena consapevolezza delle difficoltà del momento e con l’assoluta volontà di rappresentare e difendere le istanze più forti di una popolazione provata dalla complessa congiuntura ed ora più che mai siamo convinti che l’impegno degli organismi istituzionali, della società civile e dei singoli cittadini, sia proporzionale al desiderio di poter offrire un contributo di idee, di proposte e di impegno politico, per la piena valorizzazione del nostro Paese e per il progressivo recupero delle sue potenzialità e risorse.


Da oggi prende formale avvio la campagna elettorale, che condurrà i cittadini della Repubblica, residenti in territorio e provenienti dalle numerose comunità all’estero, ad esprimersi responsabilmente e liberamente nell’ambito delle consultazioni elettorali dell’11 novembre, convocate in seguito alla chiusura anticipata della legislatura.


L’apertura del periodo di propaganda e di informazione, ampiamente regolamentato anche da una moderna riforma legislativa che ne ha garantito l’imparzialità e l’equilibrio democratico, non dovrà risentire di alcuna turbativa e dovrà realizzarsi nella piena osservanza delle sue prerogative, mettendo al centro l’etica politica propria di una società matura, che guarda al suo futuro con un rinnovato senso dello Stato e che valorizza il cittadino e la sovranità che ad esso appartiene.


L’appello della Reggenza affinché i più recenti episodi di condotte superficiali e di scarsa osservanza delle regole non vadano a ripetersi e lascino spazio ad uno svolgimento trasparente e sereno delle attività promozionali e propagandistiche, vuol essere il forte richiamo all’esigenza di dimostrare che il popolo sammarinese è pronto ad esercitare il suo potere più alto.


Allo stesso modo, è utile richiamare tutta la popolazione al costante rispetto delle norme e delle regole, per le cui eventuali inosservanze la legislazione contempla adeguate misure sanzionatorie.


Per queste ragioni, la Reggenza sollecita un impegno corale, che favorisca un clima elettorale degno e rispettoso della autentica democrazia che alla Repubblica appartiene.


Prevalga dunque un serio impegno di rinnovamento politico-istituzionale e lo si accompagni, da parte dei cittadini, con spirito costruttivo e fiducioso.


Rinnovamento, fiducia ed unità saranno i capisaldi dell’impegno che ci attende, per guardare con positività ai numerosi problemi di carattere economico e sociale che ci assillano e che presentano aspetti di forte preoccupazione per le numerose famiglie che oggi affrontano le condizioni più difficili, per quanti vedono a rischio il posto di lavoro e per quanti sono, soprattutto fra i giovani, attualmente al di fuori di concrete possibilità di occupazione, con particolare attenzione all’opportunità che l’attuale contesto elettorale non presti il fianco a pericolose e fuorvianti strumentalizzazioni.


Il nostro monito è indirizzato dunque ad esortare ogni componente della società civile ad essere ispirato unicamente dai principi della correttezza e del rispetto, nel momento in cui si apre in Repubblica una fase di articolato ed intenso dibattito.


Siano, in particolare, i mezzi di comunicazione al servizio di un interesse primario della popolazione e contribuiscano a diffondere un’informazione onesta, imparziale e fondamentalmente indirizzata ad offrire il panorama reale della dialettica politica, per garantire un’opinione pubblica chiara e vincolata all’interpretazione obiettiva dei dati e dei programmi.


Dobbiamo fare tutti la nostra parte, con realismo, consapevolezza, senso dello Stato e responsabilità, ben consci che il futuro assetto politico-istituzionale sarà maggiormente rispondente alle esigenze più acute della popolazione, se saprà tener conto del grande insieme di contributi operosi e di comportamenti virtuosi della nostra società, rafforzandone la sua stessa coesione.


La Reggenza rammenta inoltre che l’attuale collocazione di San Marino all’interno delle maggiori Organizzazioni multilaterali ci espone agli occhi dell’intera comunità internazionale ed a maggior ragione richiama il dovere inderogabile della Repubblica a tener fede all’immagine di autorevolezza morale e civile che la sua storia, le sue antiche istituzioni democratiche e la sua cultura le hanno conferito nel contesto delle Nazioni.

mattone

Rimini | In 50mila per Ttg Incontri, la fiera internazionale del turismo


Sono state 50mila 685 in tre giorni le presenze al Ttg Incontri 2012, con un incremento del 4 per cento rispetto allo scorso anno, forse perché “appuntamento indispensabile per le imprese del turismo” per usare le parole di ha affermato Gian Luigi Piacenti, presidente di Ttg Italia. “Un successo che non è casuale: ogni giorno Ttg è a stretto contatto con il mercato grazie ai suoi prodotti editoriali, agli eventi incoming e outgoing, ai progetti formativi che tutto l’anno ci permettono di dialogare con i professionisti del settore, di cogliere le domande e dare risposte concrete”.


Secondo il presidente di RiminiFiera, Lorenzo Cagnoni, “Ttg Incontri si inserisce in un momento di grande trasformazione per il mercato in generale e per il mercato turistico in particolare. Per questo motivo un evento così importante come questo, rappresenta il luogo in cui si progetta e si respira il cambiamento del settore. Ttg Incontri è stato anche quest’anno grande opportunità di business e di confronto per tutti gli operatori, il luogo da cui far ripartire con fiducia il motore dell’economia del turismo”.


Come accade da 12 anni a questa parte, in contemporanea con Ttg Incontri si sono svolti il workshop TtI, piazza di contrattazione per l’offerta italiana nel mondo. “Un’edizione quanto mai vivace – dichiara Paolo Audino, amministratore delegato di Ttg Italia – espressione della voglia di futuro delle aziende, pronte a rimettersi in gioco e rischiare, per rinnovare il proprio modello di business e ripartire”. Hanno partecipato parte oltre 600 tour operator internazionali provenienti da 60 Paesi.
La prossima edizione di Ttg Incontri si svolgerà a RiminiFiera dal 17 al 19 ottobre 2013.

Lunedì, 22 Ottobre 2012 10:06

GIORNALAIO 22.10.2012

giornalaio

Le lucciole non pagano le multe. I chiaroscuri della fondazione Fellini e della cultura a Rimini. Unire centro e mare volando sulla ferrovia


Lucciole non pagano


Dal 15 ottobre non è più in vigore l’ordinanza del sindaco. “E le lucciole, a decine, restano sul marciapiede: Ttg e congressi fanno decollare gli affari”. Il CorriereRomagna (p.3) ne chiacchiera con l’avvocato Massimiliano Orrù.


Rimini, turismo, cultura e Fellini. Intervista a Stefano Pivato


“No a mostre ‘mordi e fuggi’, sì a ‘contenitori’ che restano parte integrante della comunità. Col senno di poi, ora che può permettersi di guardare alla vita culturale della sua Rimini con un occhio più esterno, il professor Stefano Pivato riesce anche a ‘sbilanciarsi’”. Intervista al prof sulle prospettive si Rimini tra turismo e cultura, su NuovoQuotidiano (p.6). Fondazione Fellini: “Sembra quasi che gli ex soci della Fondazione avvertano il grande regista come cosa loro”, dice il prof, tra l’altro.


Unire il centro al mare


E’ l’Ausa la chiave. Secondo l’ingegnere Roberto Zanetti “si vedrà sempre più in futuro, con «le vie Vespucci e limitrofe man mano sempre più isolate ed evitate dai turisti», “una città al mare e una sopra la ferrovia, che «non comunicano», come hanno evidenziato altri protagonisti della storia riminese. Ma una soluzione, anche abbastanza logica, ci sarebbe: «Per ovviare a questo dobbiamo prima possibile rendere il centro storico «ragionevolmente attraversabile», poi realizzare un «passaggio a nor-ovest per aprire la zona Tintori al di là del canale verso la darsena ed i lidi nord, tramite un ponte o sottopasso o ponte girevole ecc», come da anni sostengono residenti e altri, che però non hanno ancora visto concretizzarsi granché. Infine «utilizzare l’ex letto dell’Aprusa, o Ausa come lo chiamate voi, per fare una strada carrabile esclusa al traffico pesante che, partendo da Via della Repubblica, passi tangente al Palas e finisca in piazzale Kennedy dove sarà realizzato un parcheggio a 10 piani da 5000 posti”», a colmare un’altra delle carenze fisiologiche riminesi”, LaVocediRomagna (p.11).


Smart city, promozione e turismo


Riccione in una app, LaVoce (p.5).


Evasori


Anche i riminesi hanno iniziato a difendersi telefonando al 117 della Guardia di finanza, NQ (p.5). “Se nel 2009 le segnalazioni sono state 263 (114 anonime e 149 nominative), nel 2010 262 con un aumento delle segnalazioni nominative (160) e nel 2011complessivamente 238, nel 2012 sono più che raddoppiate. I dati sulle segnalazioni al 117 sono stati forniti dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, da dove il colonnello Mario Venceslai conferma che a fine 2012 «si potrà registrare un aumento consistente»”.


Stipendi Hera


Il Corriere sente i parlamentari riminesi (p.5).


Onestà intellettuale


Da quella di Paolo Pansa a quella (diversa) dei commentatori, dal primo all’ultimo, del vescovo su LaVoce (p.6).


Storie per la fede


Matteo Pio Colella, guarito dal santo da Pietralcina, a Rimini ha raccontato la sua storia, LaVoce (p.10).


Rimini sparita


LaVoce intervista l’ideatore della pagina su facebook (p.19).


Elezioni a San Marino


“Tagli agli stipendi pubblici, totale trasparenza con l’Italia e frontalieri da tutelare dalle proposte dei licenziamenti ‘etnici’: «Se ci sono i disoccupati non è colpa dei lavoratori, eddai!». Il leader del movimento Rete, Matteo Zeppa, in 140 caratteri a risposta, passa in rassegna i temi più sentiti del programma elettorale e quelli più caldi dell’attualità politica: il voto di scambio, dice, c’è eccome: «Con la crisi, lupi e agnelli si avvicinano. Girano troppi soldi». E a chi gli ricorda che, dopo il proclama “No politici nella nostra lista”, due suoi candidati (Michele Pazzini e Roberto Ciavatta) figuravano in passato nelle fila di Sinistra unita, lui risponde a tono: «Quel partito non li meritava»”, Corriere (p.9).

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