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CARIM RIPARTE DA 2, IL 30 SETTEMBRE. ELETTI DAI SOCI CDA E REVISORI


Banca Carim è pronta per ripartire da 2, il 30 settembre. Oggi al Palacongressi di Rimini gli azionisti presenti (rappresentanti il 74,20% del capitale sociale) hanno eletto consiglio di amministrazione e collegio dei revisori dei conti.


Il consiglio di amministrazione è composto da: Sido Bonfatti (presidente) Vera Negri (vice presidente) Attilio Gardini (consigliere) Matteo Guaitoli (consigliere) Michele Marconi (consigliere) Paolo Conti (consigliere) Enrico Montanari (consigliere).


Il collegio sindacale: Giuseppe Savioli (presidente del collegio) Mario Nini (sindaco effettivo) Maurizio Carlo Burnengo (sindaco effettivo) Giovanni Benaglia (sindaco supplente) Claudio Travaglini (sindaco supplente).


I nuovi organi resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2014.

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ASL ROMAGNOLA, LOMBARDI: IN REGIONE NON NE SANNO NULLA


“Leggo che la Asl unica romagnola pare avanzare spedita verso una sua costituzione - afferma il consigliere regionale del Pdl, Marco Lombardi - e mi stupisco per il fatto che avendo interpellato personalmente solo poche settimane fa l’assessore Carlo Lusenti, questi mi abbia risposto che in Regione non esiste nessun piano per una Asl unica della Romagna, salvo che non ci siano indicazioni in tal senso provenienti dal territorio”. Una Asl unica che non va confusa con l’Area vasta che già opera.
“Certamente – prosegue Lombardi - la Asl unica potrebbe danneggiare non poco i cittadini della nostra attuale Provincia, se non venissero salvaguardate le eccellenze che abbiamo e la peculiarità di struttura aperta ai turisti non solo d’estate ma ormai fortunatamente tutto l’anno. Ma ancora di più una Asl unica, in una Regione come l’Emilia-Romagna, potrebbe perpetrare quelle storture organizzative che privilegiano in ogni campo, appartenenze politiche rispetto ai reali meriti”.

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EX CONFORTI, PER ORA VIA ALL’AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA DI ALBA ADRIATICA


Nuove per gli scolari della ex Conforti. La giunta comunale ha deliberato per l’ampliamento della scuola elementare Alba Adriatica attraverso una struttura modulare a un piano contenente tre aule, servizi igienici e collegamenti con il fabbricato esistente (205 metri quadri).
La soluzione, dal costo finale stimato di circa 270euro, non sarà a fondo perduto ma potrà essere eventualmente ricollocata per altre future esigenze dell’amministrazione che ha manifestato nuovamente la “volontà di dotare la zona (Rivazzurra, ndr) di un nuovo complesso scolastico, e ha spinto a optare per una scelta che consentirà una maggior facilità d’intervento in tempi di montaggio contenuti. Tra i pregi della soluzione adottata anche quello di avere un costo sensibilmente inferiore (circa 140mila euro di risparmio rispetto alla soluzione di una struttura modulare a due piani di 4 aule) con una conseguente maggior facilità nel reperire le risorse economiche necessarie per procedere all’intervento”.

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SOTTOPASSO GRATTACIELO, RENZI (PDL): QUANDO SARANNO RIMOSSE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE?


Ci sono delle questioni a marina centro, tra le tante, che vanno risolte con una certa urgenza. “A quando – si domanda il consigliere comunale del Pdl Gioenzo Renzi – l’eliminazione delle barriere architettoniche e il funzionamento delle telecamere nel sottopassaggio del grattacielo?”.
Secondo il consigliere, infatti, dopo la manutenzione del giugno scorso al sottopasso ciclo pedonale del Grattacielo, riguardanti il rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura dei muri, i progetti si sono bloccati. “Spero vengano ripresi – dice – al più presto i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche, annunciati per dopo l’estate dalla amministrazione comunale. Infatti, gli attuali scivoli, realizzati 40 anni orsono tra le due rampe di gradini, per la loro eccessiva pendenza e per la loro ristrettezza non possono essere utilizzati dalla carrozzelle dei disabili e spesso neanche dai passeggini dei bambini”.
Né “funzionano da anni” le “due telecamere del sottopasso” che “sono state solo esternamente riverniciate, durante i lavori”: “devono essere riattivate per una video sorveglianza effettiva e non apparente ai fini della sicurezza dei passanti”.

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DIFFAMAZIONI SU FACEBOOK, IL COMUNE DI RICCIONE QUERELERA’


La giunta comunale di Riccione ha approvato stamane un atto di indirizzo “a tutela dell’immagine e della dignità del sindaco, degli assessori, dei dirigenti e dei dipendenti dell’ente” perché “sempre più spesso nei forum e nelle bacheche dei principali social-network, FaceBook in particolare, interventi a briglia sciolta sui diversi temi della vita amministrativa cittadina varcano il confine della libera espressione delle idee e del diritto di critica e travalicano in offese e insinuazioni che si configurano, a norma del Codice penale, come diffamazioni a mezzo stampa”.


Pertanto, “al fine di tutelare adeguatamente la pubblica amministrazione e la sua immagine”, la giunta dà mandato al proprio Ufficio legale (Dirigente Settore affari generali avvocato Enzo Castellani) di verificare caso per caso “se sussistano i presupposti per procedere ad una eventuale querela, ex art. 597 Codice penale per diffamazione anche a mezzo stampa o in via telematica, nei confronti dei soggetti coinvolti e, in caso di esito positivo di procedere senza indugio a presentare la querela”. Dal canto suo il sindaco deciderà di volta in volta se e quando “costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale nei confronti dei soggetti querelati e/o altri soggetti che la magistratura dovesse individuare nel corso delle indagini, laddove si ravvisi danno all’immagine del Comune”.

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RIORDINO PROVINCE, DI LORENZO: IL PDL HA FATTO TUTTO IL SUO DOVERE IN DIFESA DEL TERRITORIO


La partita è quella della nuova provincia e della difesa degli interessi del territorio attraverso gli ordini del giorno a cui da due settimane la provincia sta lavorando. “Il Popolo della Libertà di Rimini ha fatto tutto il suo dovere. Adesso la palla è tutta al Cal e alla Regione Emilia-Romagna”, dichiara Claudio Di Lorenzo, vice coordinatore provinciale del PdL.
E’ con assoluta consapevolezza che abbiamo votato l’odg ‘Rimini nella Provincia unica di Romagna’, documento bipartisan elaborato in sede di commissione consiliare. Il documento è il frutto di un lavoro al quale abbiamo, come PdL, attivamente partecipato, essendo stati chiamati dalle norme sul riordino delle Province e della Spending Review ad un’assunzione di responsabilità nei confronti del nostro territorio”.


Il provvedimento è stato ricevuto con un no da parte di altre forze politiche, Mov5S, IdV e qualche consigliere del PdL. Secondo Di Lorenzo, “si è preferito coltivare il proprio egoismo di partito, la peggiore propaganda antipolitica per ritagliarsi un pezzo di giornale”.
Di fronte alla sfida e alla opportunità data dal riordino istituzionale, secondo il consigliere del Pdl, “non si trattava di discutere se essere a favore o contro l’abolizione delle Province, se essere favorevoli al riordino delle stesse come prospettato dal Governo Monti, se intravedere in tutto questo la necessaria semplificazione dei livelli decisionali amministrativi, autorizzatori o vederci un passo fondamentale sulla riduzione dei costi della politica”.
La questione si gioca tutta, invece, nel “difendere i servizi presenti sul nostro territorio” dando “mandato ai nostri rappresentanti nel Comitato autonomie locali regionale, di rappresentare, con forza, la peculiarità del nostro territorio, sia per quel che riguarda la questione capoluogo, che per quanto riguarda la collocazione delle sedi dei servizi ad essa associati”.


Giovedì, 27 Settembre 2012 14:39

margherita zoebeli_mese delle famiglie

A Rimini ottobre è il mese delle famiglie, un mese per “riflettere, osservare, comprendere e scegliere” attraverso incontri rivolti a genitori di adolescenti, consumatori, famiglie e bambini, laboratori sensoriali, festa in piazza per le famiglie e il mercatino dei produttori agricoli.
La sesta edizione del mese delle famiglie, dal tema “Essere genitori oggi: costruiamo la nostra storia”, si apre con un convegno internazionale organizzato dal Centro educativo italo svizzero e dalla Fondazione Zoebeli in collaborazione con il Comune di Rimini in occasione del centenario della nascita di Margherita Zoebeli, fondatrice del Ceis.
Per il programma completo: http://www.comune.rimini.it/servizi/comune/centro_per_famiglie/notiziecf/pagina193.html


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MERCATO DEL PESCE: ATTEZIONE ALLE FRODI. I CONTROLLI DELLA GUARDIA COSTIERA


Giro di vite e pene più severe per il mercato del pesce. Gli uomini della Guardia costiera di Rimini hanno effettuato nei giorni scorsi mirati controlli sul territorio della provincia per verifica il rispetto delle normative vigenti in materia di commercializzazione dei prodotti ittici nei mercati all’ingrosso, nei ristoranti e nei punti vendita al dettaglio.
Agli occhi dei militari diverse violazioni, in particolare, legate alla mancanza dei documenti di tracciabilità dei prodotti, alla detenzione e commercializzazione di prodotti sottomisura e diverse frodi in commercio tra cui quella classica di sostituzione “aliud pro alio” di una specie pregiata con un’altra somigliante, ma di minor valore economico. Nel mucchio c’è anche chi commercializza come freschi prodotti decongelati.

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BLOCCHI AUTO, LOMBARDI (PDL): DURO COLPO ALLA RETE COMMERCIALE


Blocchi del traffico anche alla domenica. “La proposta della Regione è profondamente sbagliata perché non tiene conto ad esempio di ciò che afferma in premessa e ciò che l’aumento di pm10 è fortemente condizionato dalle condizioni atmosferiche. Limitare il traffico automobilistico in vaste zone della città sia il giovedì che la domenica significa veramente dare un duro colpo alla già compromessa rete commerciale del nostro territorio”, dice il consigliere regionale del Pdl, Marco Lombardi.


“La Regione, la Provincia ed il Comune, prima di chiedere sacrifici ai cittadini e di compromettere l’economia degli esercizi commerciali, dovrebbero preoccuparsi di ammodernare il parco macchine del trasporto pubblico che è veramente inguardabile” e non solo. “Ricordo poi che proprio in questi giorni il Comune di Bologna ha raggiunto un accordo con il Governo e la Regione per destinare i fondi della loro metropolitana di superficie ad altri interventi per il trasporto pubblico, mentre da noi iniziano i lavori di un’opera inutile e costosa come il Trc che bloccherà i bilanci del Comune di Rimini e di Riccione per anni”.

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Riprendiamoci il presente. Lettera di un 30enne che non vuole affogare nella nostalgia


“La Rimini che non c’è più”, “Rimini sparita”, “Riviera culture club”. Sono solo le ultime iniziative che circolano nell’ambito riminese e che raccontano la Rimini del passato.
“La Rimini che non c’è più” è una pagina su Facebook, oltre 3000 ‘mi piace’ che a colpi di foto documenta e raccoglie impressioni sulla nostra città che non esiste più: dall’invito all’inaugurazione della ferrovia San Marino-Rimini datato 1932 alla foto di Piazza Ferrari senza Ztl o dell’Italy&Italy, dalle discoteche negli anni d’oro fino al nostro lungomare agli esordi, dal sindaco Ceccaroni a Pippo che vendeva i lupini sul canale; foto in bianco e nero oppure giallognole che non possono non muovere lo stupore e la commozione per un passato. Emozioni che riportano alla mente i racconti dei nonni ai bambini, storie di luoghi scomparsi, ma che hanno segnato le vite di tanti. E poi c’è la “Rimini Sparita” associazione culturale, anche lei con una pagina Facebook con lo stesso scopo e con il limite cronologico degli anni ‘90.


Nostalgia canaglia, che ti prende, nostalgia che finisce anche sui giornali: ci sta pensando il Carlino con le pagine dal titolo “Come Eravamo”, prima in collaborazione con la “Rimini Sparita” e ora anche con “La Rimini che non c’è più”. E non è finita: anche il gruppo Icaro Tv sta preparando una trasmissione in collaborazione con “La Rimini che non c’è più” per commentare le foto e lasciarsi prendere dai ricordi.
Nostalgia canaglia, che ti prende, che ha preso anche uno dei guru della comunicazione delle nostre parti: Pier Pierucci, anima di Aquafan che, in occasione dell’uscita del volume Riviera Culture Club, sul Corriere Romagna ripercorre gli anni in cui Rimini era Rimini, padrona dell’Europa per quanto riguardava trend e divertimento, gli anni ‘80, gli anni in cui Rimini era la città a cui guardare, dove si sperimentava e tutto era possibile. In quella città una generazione di ragazzi di 25/30 anni ha potuto credere - come ha detto riguardo a se stesso Pier Pierucci - “di essere più avanti della vita che stavo vivendo”. Ed è sempre lo stesso Pierucci a dire che: “Questo in Italia allora poteva succedere: se eri giovane, con qualche buona idea, avevi delle chance”.
E quello che stupisce leggendo i suoi racconti, guardando come era Rimini, è che quello che è stato ancora emoziona, stupisce, commuove, rinasce il desiderio che ci sia, che possa rivivere ancora. Però.... eh si in tutte le cose belle c’è un però.


Non è bello stare sempre a parlare del passato, anzi quando si inizia a parlare troppo del passato vuol dire che c’è un presente che non ha nulla da dire, non ha niente che emoziona, non è il punto di partenza da cui si può spiccare il grande salto, il punto di partenza per un cammino verso il futuro. Non vogliamo morire di una nostalgia per qualcosa che non abbiamo nemmeno mai vissuto! E poi a volte la nostalgia è come il fritto, rende tutto più buono.
Ma è vero, la generazione Pierucci ha qualcosa da insegnare a noi, perchè chi scrive è della generazione degli attuali 25-35enni riminesi; ha da insegnare (ci) che un manipolo di ragazzi in un certo momento ha reso Rimini qualcosa che non è più stata, ha reso Rimini la capitale d’Europa per quando riguarda il divertimento (e contemporaneamente c’era un altra generazione di giovani che dava vita a Rimini a uno dei più importanti eventi culturali europei, il Meeting).
Dove siamo oggi noi 25-35enni riminesi? Non vogliamo anche noi tra 30 anni poter dire “guarda come eravamo, guarda cosa avevamo creato”? Per bearci anche noi in un po’ di nostalgia e soprattutto per non dover dire guardando la città “Non è cambiato niente”.


Non ci bastano in questo i visionari, che a volte lanciano il cuore troppo oltre il presente, quelli che guardano lontano, quelli che indicano la strada, quelli che si lanciano verso utopie a basso tasso di fattibilità, quelli per cui Rimini sarà la nuova … (e metteteci pure il nome della città che di volta in volta va di moda). Chi ha ricostruito nel dopoguerra, la generazione Pierucci, la generazione Meeting (solo per citare alcuni che a Rimini hanno fatto qualcosa di grande), non era un visionario, era gente che guardava il presente e voleva fare bene quello che c’era da fare, seguendo il proprio desiderio di esserci, di potere avere “la sensazione che, grazie a me, questo mondo marciasse ad una velocità superiore”.
Noi 25-35enni di Rimini, ora, in questo presente abbiamo questo desiderio? Vogliamo provare a riprendercelo?


Ps.
“Che bello, è tutto com’era una volta. Non è cambiato niente” è il commento in un ristorante di un vecchio riminese che non tornava a Rimini da trent’anni.

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