Giovedì, 02 Agosto 2012 07:47

GIORNALAIO 02.08.2012

Rubriche

HOTEL, PASSAGGI DI PROPRIETA’ A RISCHIO CRIMINALITA’. BOLLETTE ONLINE SGR: IRREGOLARE LA COMMISSIONE AL CLIENTE. FOGNE…SPUNTANO FOSSE FANTASMA. TURISMO: ALBERGHI IN SALDO E FERRAGOSTO 'LARGO'. OGGI IN CONSIGLIO COMUNALE LA RICAPITALIZZAZIONE AERADRIA


Hotel: troppi passaggi di proprietà


S’insinuano i tentacoli della criminalità. “Se dietro i cambi repentini di gestione degli hotel, poi affidati per lo più a stranieri dell’Est (Russia, Polonia e Albania in testa) vi fosse altro? Di certo il tema è già stato affrontato nelle riunioni di alcuni comitati su ordine e sicurezza pubblica e ora il Prefetto annuncia il giro di vite: «Già avviata una conferenza permanente: entro settembre, il via ai controlli», avverte il rappresentante del governo a Rimini, Claudio Palomba”, Patrizia Cupo, Corriere Romagna (p.3).


Bollette Sgr


I pagamenti online potrebbero essere irregolari. Un lettore de La Voce di Romagna “al momento di pagare la bolletta di Sgr servizi tramite lo sportello online, si è accorto che, oltre all’importo base, gli erano state addebitate anche delle spese di commissione, nell’ordine di circa l’1,7% a suo giudizio anomale. Il lettore, insospettito, si è rivolto pertanto al servizio di Cartasì, il circuito di carta di credito da lui utilizzato normalmente per i pagamenti online. I responsabili di Cartasì hanno effettivamente riconosciuto come indebite le spese di commissione” (p.11).


Fogne


Scarichi a mare, spunta una fossa ‘fantasma’ che non rientra tra le 12 evidenziate dal piano di salvaguardia della balneazione. La segnalazione sul rio Asse è dell’associazione Basta merda in mare: Hera afferma che si tratta di una fossa consortile, Arpa di un bacino urbano che afferisce ad una rete fognaria di tipo misto”, Corriere (p.8).


E intanto continuano, nonostante gli sforzi, ad essere poco visibili i cartelli di segnalazione dei divieti si balneazione. Lo fa notare Sergio Giordano, presidente di ‘Basta merda in mare’. “«Mai una volta che si prenda una decisione forte e si abbia poi il coraggio di farla applicare»: ecco l’elenco delle ‘cose sbilenche. «I nuovi cartelli sono presenti, checché se ne dica, ma in diverse location sono stati posizionati in aree non facilmente visibili. Tuttavia, la vera nota dolente riguarda le bandiere. Il protocollo previsto dalla delibera comunale sulla segnalazione dei divieti di balneazione in caso di scarichi a mare prevede anche una coppia di bandiere (rossa e bianca) che devono restare issate e per tutta la durata del divieto sui pennoni da sempre presenti lungo la battigia. Ma come può un bagnante intenderne il significato corretto se la cartellonistica in spiaggia che spiega i codici della bandiere è ancora antiquata, e per la coppia rossa/bianca c’è ancora la spiegazione fuorviante ‘salvataggio temporaneamente sospeso’? Oltretutto segnaliamo che uno dei vecchi segnali posti a fianco dello scarico della fossa Rodella a Rivazzurra è steso a terra dallo scorso marzo»”, La Voce (p.13).


Aia sugli alberghi in saldo


Per ferragosto gli albergatori si aspettano anche di rimanere con qualche camera vuota. «Offerte a prezzi stracciati come quelle che leggiamo in questi giorni su Internet fanno male alla nostra categoria oltre a danneggiare in maniera pesante l’immagine della riviera», Patrizia Rinaldis, Nuovo Quotidiano (p.9).


Aspetta a fasciarsi la testa “Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna, più cauto però nella valutazione delle super-offerte che impazzano in rete: «E’ indubbio che un 3 stelle che fa pagare in queste prime due settimane di agosto appena 40-45 euro a persona al giorno adotti una politica assolutamente non remunerativa. Bisogna però vedere se poi realmente la somma effettivamente pagata dal cliente è quella. A volte infatti i last minute sono degli specchietti per le allodole»”.


Ricapitalizzazione Aeradria


Oggi in consiglio comunale l’Idv voterà in favore per «sostenere l’aeroporto ma vincolando la gestione a sottoscrivere un impegno per un piano di equilibrio entro il 31 ottobre 2012», Corriere (p.9). Voterà, dunque, in favore? «Per evitare il default finanziario di dirottare al ripianamento del debito di Aeradria i fondi originariamente previsti per la realizzazione del Trc, previa verifica della fattibilità giuridica dell’ipotesi», propone anche Brunori.


Su La Voce (p.18) intervista a Massimo Masini su Aeradria e aeroporto Fellini. Le pagine sono quelle di Riccione.


Università


“Sarà forse la crisi economica, o sarà magari la difficoltà per i neolaureati di trovare sbocchi lavorativi, soprattutto nel riminese. Sta di fatto che, nell’anno scolastico 2011/2012, il numero degli studenti riminesi che si sono iscritti a un corso di laurea, rispetto all’anno prima, è diminuito del -10,6% (1.074 le nuove matricole, appena la metà del totale dei diplomati nella nostra provincia). Non sono però queste le cifre che impensieriscono Carlo Bulletti. «A mettere a repentaglio il futuro del sistema universitario riminese - ha dichiarato - è piuttosto la logica dei dipartimenti, che rischia di sottrarre risorse preziose per la presenza sul territorio dei cosiddetti professori incardinati»”, La Voce (p.11).


Provincia unita


Da qui a due mesi, il tempo a disposizione del Consiglio delle autonomie locali a lavoro. Dice il sindaco di San Leo, Guerra: «La questione non era stata ancora affrontata finora. Sono però già arrivate le prime convocazioni». Al centro del dibattito ci saranno sicuramente le competenze e la scelta del capoluogo”», Nuovo Quotidiano (p.11).


‘Mondo lucciole’ su il Resto del Carlino (pp.4-5).


2 agosto 1980


Intervista a Claudio fratello della vittima riminese Flavia Casadei, il Carlino (p.7).

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GIUDICI (PDL): NOVE BAR? QUANTO CI COSTERA' HERA PER RIPULIRE LA CITTA'?


Lettera? Interrogazione consiliare? La forma è anomala, ma divertente. Riceviamo e pubblichiamo


9 BAR E BEVUTE ALCOLICHE!


Meglio “Un bes in bicicletta” di Casadei


http://www.youtube.com/watch?v=0XxEgFcvtoc


Caro Sindaco Gnassi,

certo che una bella biciclettata non la si nega a nessuno, specie se sul cannone si porta la “Marietta”, con una borraccia di acqua fresca o un bel thé al limone, che quando ci scappa un “bes in bicicletta”, di norma, è meglio farlo da sobri.
Comunque tutti i gusti son gusti e se preferisce si faccia diverso, beh! E’ lei che fa il Sindaco!


Io invece, che ho un compito diverso, e sto a sentire, e a vedere, quel che Lei fa, e quel che accade in questa città, mi permetto, passata la festa, di chiederle il conto, di quanto ci è costato ripulire la città di tutte quelle bottiglie di birra abbandonate un po’ dappertutto.


Pare infatti che Hera si faccia pagare l’onere di pulitura straordinaria e l’affitto dei cassonetti, che servono per raccogliere la roba, che resta dopo ogni festa, per non lasciarla per strada.


Cosa ha previsto chi ha dato l’autorizzazione, o si provvede con le casse del Comune con i soldi dell’IMU?


Non sarà meglio che, la prossima volta, per le ragioni di prima (quelle della “Marietta” di Casadei ovviamente) i nove bar distribuiscano gratis gazzose e acqua minerale frizzante e coni gelati , che allora davvero sarà festa per tutti, turisti compresi.
Attendo cortese cenno di risposta anche stesso mezzo, se no in Consiglio.


Consigliere Comunale Eraldo Giudici
Popolari Liberali nel PDL


Chissa in che forma risponderà il sindaco...

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BANDO GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI, MARCELLO (PDL): LE SCUOLE DI CALCIO STORICHE, CIVIVO ANTE LITTERAM, SNOBBATE DAL COMUNE


A Rimini quasi tutti i campi da calcio “sono dei ‘terreni incolti’ che solo grazie alla cura e alla dedizione di tanti volontari riuscivano e riusciranno forse a essere praticabili. Quando esistono, degli spogliatoi, spesso opera di volontariato con tettoie, gazebi, infermerie e bagni. Spesso gli impianti elettrici e idraulici, lasciano a desiderare”. E’ da ottobre che cerca di parlarne, ma l’interrogazione non è mai andata in consiglio. Adesso il consigliere Nicola Marcello (Pdl) ci riprova sulla scia dei problemi dati dal bando per la gestione degli impianti e dall’esito. “Mi domando se questa amministrazione è cosciente dell’inadeguatezza di certe strutture messe a bando e aggiudicate”.


Secondo il consigliere perché la questione ritorni in binari per lo meno accettabili è necessario, da un lato che “maggior parte delle strutture per il calcio sia affidata alle varie società cittadine di scuole calcio riconosciute dalla Federazione attraverso un percorso storico, culturale e sociale per un periodo congruo di anni in modo da poter apportare migliorie e cura in esse” e, dall’altro, mettere in chiaro “che i costi e le tariffe per le famiglie anche presso strutture in regime di sub-affitto dalla Società Delfini (formata peraltro da persone serie e preparate) non devono essere soggetti a variazioni oltre l'indice Istat e siano controllati annualmente da apposita commissione comunale per lo Sport peraltro esistente e mai riunitasi fin adesso”.


Rispetto al bando e alle sue aspettative, Marcello fa le sue considerazioni. Se, per esempio, si fosse tenuta nella giusta considerazione, con un punteggio maggiorato, “la gestione storica di certe strutture considerato che, tutto avveniva spesso in modo volontario o quasi (erano dei CiViVO ante-litteram)”, realtà che a Rimini si ritrovano “con la canna alla gola”, se ne sarebbe salvaguardata la funzione di “centri di aggregazione delle famiglie, dei ragazzini e dei loro amici. Ritrovi in cui trovavano tutto, non solo il pallone, ma anche il luogo per la festa di compleanno, per completare i compiti e per uno pseudo-centro estivo non pagato, ma di fatto efficace”.


Altra considerazione. Per "evitare fenomeni alla Abramovic", si sarebbe potuto inserire un limite affinché “trattandosi comunque di bandi omologhi, un concorrente, non se ne potesse aggiudicare più di uno o massimo due”.


Sulla questione del turismo sportivo. “Il connubio e la simbiosi tra sport e turismo penso che si debbano creare al momento e non si possano preconfezionare come voi immaginavate. La ati (associazioni temporanee d’impresa) o l’albergatore di turno avrebbero potuto comunque entrare nel direttivo societario e fare turismo e impresa a latere dello sport come da sempre e dappertutto avviene (si vedano gli esempi del trofeo ‘Pecci’ a Bellaria o iniziative simili a ‘Pasqua a Cattolica’)”.

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UNIVERSITA’: A RIMINI MATRICOLE IN CALO DEL 10,6 %. BULLETTI: TUTTA COLPA DI BOLOGNA


Università, al polo riminese arrivano solo 5 diplomati in provincia su 10. Il numero della matricole riminesi per l’anno accademico 2011-2012 fa registrare, quindi un calo del 10,6 per cento rispetto al 2010-2011, di matricole riminesi. Gli iscritti sono poco più che 7.500, al 45 per cento nell’area tecnico-scientifica, il 22 per cento si orienta verso il giuridico-economico.


Di “luci e ombre come in un quadro”, parla il vice presidente della provincia, l’Idv Carlo Bulletti. “C’è un calo nelle iscrizioni ma questo è un fatto generalizzato”. Crisi economica, disoccupazione e la scarsa fiducia nel fatto che una laurea aiuti a trovare meglio un lavoro sono i fattori che stanno pesando.
Rimini, però ha una sua peculiarità che “desta preoccupazione nella Provincia”. “Su 32 dipartimenti" nell’ambito dell’alma mater, "per il polo riminese ce ne è solo uno (due in tutta la Romagna)”, Scienza della qualità della vita, “quanto mai attuale”. E questo già è un dato. L’altro dato è che a questo dipartimento “è stata sottratta la direzione, cioè il corso in sé di Scienze infermieristiche, uno dei nuovi insediamenti più brillanti”. Le implicazioni non sono da sottovalutare, “i docenti non verranno più a Rimini, ma emigreranno a Bologna e questo impoverirà invece che arricchire il polo riminese”.

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MERCATO DEL LAVORO: A RIMINI NUOVE IN CALO DEL 3,8%, LE PERSONE AVVIATE DIMUNUISCONO DEL 7,1%. IN CRISI L'OFFERTA STAGIONALE 


Il Centro per l’impiego di Rimini parla di “calo significato delle assunzioni nel secondo trimestre 2012”. Tra aprile, maggio e giugno, infatti, sono 45mila 479 le nuove assunzioni: il 3,8 per cento (1.800 unità) in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. Ancora più consistente appare la diminuzione delle persone avviate che scendono da 37mila 221 a 34mila 559 unità, con una variazione negativa del 7,1 per cento.


"Rispetto a questi dati è opportuno avanzare due considerazioni. Da un lato, essi si pongono in netta contro-tendenza rispetto al notevole incremento su base annua registrato nei primi tre mesi del 2012, sia per quanto concerne gli avviamenti (incremento del 15,5 per cento), sia rispetto agli avviati (incremento del 16,9 per cento). Dall’altro, il dato negativo del secondo trimestre assume particolare rilievo, dal momento che nei mesi di aprile, maggio e giugno si concentra solitamente una quota superiore al 40 per cento di tutte le assunzioni registrate nell’anno a livello provinciale, per effetto della notevole domanda di lavoro stagionale espressa dal comparto turistico".


Degli oltre 45mila nuovi rapporti di lavoro accesi nel secondo trimestre del 2012, il 35,3 per cento (pari a 16.067 unità) è cessato entro la fine di giugno, mentre il 64,7 per cento (29.412 unità) risulta ancora in essere. Nello stesso periodo del 2011 le cessazioni sui nuovi rapporti di lavoro sono inferiori (flessione di 902 unità), così come la loro incidenza sul totale (32,1 per cento) è di 3,2 punti percentuali più bassa rispetto a quella del 2012. L’ultimo anno vede, quindi, non solo un calo degli avviamenti, ma anche una contrazione nella quota di rapporti in essere alla fine del trimestre, che scende al 64,7 per cento dal 67,9 per cento del 2011.


Nonostante il dato negativo del secondo trimestre, gli avviamenti complessivi del primo semestre 2012 presentano una variazione positiva rispetto al 2011. Nell’arco di tempo considerato, infatti, le nuove assunzioni passano da 65mila a quasi 66mila, con un incremento su base annua dell’1,4 per cento (pari a 889 unità). Diverso è, invece, l’andamento delle persone assunte le quali scendono dalle 47mila .672 unità del 2011 alle 46mila 125 del 2012, facendo registrare una riduzione del 3,2 per cento (che corrisponde a 1.547 avviati in meno).

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REGIONE, PEGGIORA LA CONDIZIONE FINANZIARIA: SI TAGLIA LA PRODUTTIVITA’ DEI DIRETTORI GENERALI DEL 15%


La Regione taglia del 15 per cento i premi di produttività dei direttori generali, una decisione che arriva “dopo aver considerato - sottolinea l’assessore regionale allo sviluppo delle risorse umane e organizzazione Donatella Bortolazzi - la particolare, difficile situazione nazionale e internazionale e il peggioramento delle condizioni economico-finanziarie dell’Italia e della regione Emilia-Romagna”.


Per quanto riguarda i direttori generali, in particolare, la Giunta ha operato in sostanza un taglio duplice: la riduzione generalizzata del 15% dell’ammontare delle retribuzioni premianti assegnate va, infatti, ad incidere su un importo che risulterà complessivamente ridotto rispetto al 2011. Questo perché a tutti i direttori generali, anche in caso di riconoscimento del livello di eccellenza nella valutazione, non sarà assegnato il tetto massimo del premio (pari al 25% di incremento della retribuzione annua) bensì una percentuale che va dal 18 al 22%.

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PROTEZIONE CIVILE: EGIDI PASSA IL TESTIMONE DELLA DIREZIONE REGIONALE A MAINETTI


Passaggio di testimone al vertice dell’Agenzia regionale di Protezione civile. Da oggi Maurizio Mainetti assume l’incarico di direttore fin’ora ricoperto dall’ingegner Demetrio Egidi che, dopo oltre 26 anni di attività, cessa dalle sue funzioni alle dipendenze dell’amministrazione per il raggiungimento del periodo massimo ammissibile per legge, continuando però a collaborare nell’ambito della struttura commissariale costituita per la gestione dell’emergenza terremoto.

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CRISI EDILIZIA, LOMBARDI (PDL): LA LEGGE SULLA SEMPLIFICAZIONE AIUTERA', MA CHI AMMINISTRA DOVREBBE ESSERE PIU' LUNGIMIRANTE

 
Crisi edilizia. Se uno dei problemi è legato all’eccessiva burocrazia, “la regione – comunica il consigliere Marco Lombardi (Pdl) sta lavorando alla legge sulla Semplificazione amministrativa. In quella sede privati ed enti pubblici potranno fare le loro proposte per semplificare procedure e per uniformarle in tutto il territorio regionale e di conseguenza l’assemblea legislativa provvederà a tutte le modifiche legislative e non legislative che si renderanno necessarie”.


L’occasione è offerta al consigliere riminese dal rapporto difficile tra il sindaco di Rimini e le imprese edili della città, in un momento in cui il settore è in recessione. Se la crisi è un fatto, “la capacità di chi amministra una azienda o un Comune, deve essere quella di capire il momento storico che si vive, adattarsi ed agire di conseguenza”. Fa notare Lombardi.
“Oggi questo è determinante più nella pubblica amministrazione che nel privato, perché mentre l’imprenditore in crisi fatica a pensare a scenari esterni alla sua azienda, l’amministratore pubblico, per quanto in crisi, non rischia del proprio e quindi può e deve essere più lucido e lungimirante”. L’invito è a un cambio di atteggiamento. “Il giusto contrasto alla riminizzazione di alcuni anni fa, deve fare i conti con una crisi che da sola limita le potenzialità di sviluppo e quindi, chi era partito con la spada del vendicatore dell’ambiente, oggi dovrebbe rivedere le sue posizioni per dare lavoro ai suoi cittadini e risorse alle sue imprese”.


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PROVINCIA: INNOVAZIONE, PRODUZIONI DI QUALITA’, TURISMO NATURALE E TIPICITA’ PER LA VALMARECCHIA. APPROVATA VARIANTE AL PTCP


Ieri il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza (astenuti Lega, Pdl e Giulianini) la variante del piano territoriale di coordinamento provinciale (ptcp) per la Valmerecchia. Il provvedimento riguarda in particolare le disposizioni di tutela delle acque e comprende la carta forestale provinciale.


La variante prevede alcune azioni specifiche riguardo l’innovazione (produzione sostenibile di energie rinnovabili e di sistemi di efficienza energetica applicata agli interventi edilizi), la valorizzazione della tradizione del buon cibo, del bel paesaggio, dei servizi alla comunità , il turismo naturale e agroalimentare (in quanto capace di esprimere tutte le potenzialità del territorio dalle tipicità, le produzioni di nicchia, gli itinerari, gli eventi, l’artigianato locale), l’ospitalità diffusa (anche nei borghi), le filiere agricole di qualità.


Nel corso della seduta il Consiglio p ha anche approvato l’aumento di capitale sociale di Aeradria spa (maggioranza e Lega Nord favorevoli, astenuto il Pdl).

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CRISI SOTTO L’OMBRELLONE: MENO 30% A GIUGNO E 20% A LUGLIO


A confermare il vento della crisi sotto l’ombrellone arriva oggi il Sindacato dei balneari italiani (Sib, aderente a Fipe Confcommercio) che parla di un meno 30 per cento a giugno e un meno 20 per cento a luglio (con picchi del 40 per cento, negli infrasettimanali). Non sono confortanti i numeri delle presenze in spiaggia registrati nel 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011.


“La crisi è arrivata anche in spiaggia, il segno negativo ha contraddistinto tutte e 15 le regioni italiane bagnate dal mare con percentuali che vanno dal 5 fino al 40%: questo il calo delle presenze registrate negli stabilimenti balneari nei primi due mesi della stagione estiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno", dichiara in una nota Riccardo Borgo, presidente del Sib.


Il presidente fa anche notare come “su tutte le spiagge del Paese, (ad eccezione di Rimini), il 3 agosto - per protesta - gli ombrelloni resteranno chiusi fino alle ore 11 per dire ‘no alle aste’ delle concessioni demaniali sulle spiagge previste da una normativa comunitaria a partire dal 2016. Vogliamo dare un segnale forte al Governo perché metta in atto quei provvedimenti a salvaguardia” della categoria.

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