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PROVINCIA ROMAGNOLA, IL PD CI STA CON DENTRO SIA RAVENNA SIA FORLI’-CESENA. PETITTI: QUESTA L’ IPOTESI PIU’ COERENTE E LINEARE


Anche se a livello istituzionale si cerca di ‘contrattare’, la segreteria del partito non ha dubbi: il Pd va avanti con la provincia unica di Romagna. “L'accorpamento in ambito romagnolo – ha sottolineato il segretario Petitti nella sua relazione – delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini appare il più coerente e lineare con l’identità territoriale e culturale della Romagna, con gli sforzi di sintesi e confronto che stiamo già facendo da anni dentro al tema dell'Area vasta e con le scelte avviate da Rimini negli ultimi anni in materia di politiche sanitarie, ambientali, dei trasporti, e in sintonia con la programmazione della Regione Emilia-Romagna”.


A settembre dunque la prima direzione romagnola (Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna tutte assieme) si confronterà sulla definizione delle competenze dei futuri enti provinciali, la tutela delle risorse locali. Intanto ieri summit riminese in segreteria provinciale di tre ore con Emma Petitti, il deputato Elisa Marchioni, l'assessore regionale Maurizio Melucci, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il consigliere regionale Roberto Piva, il capogruppo PD in provincia Lino Gobbi, il responsabile enti locali PD Rimini Daniele Imola. “La sintesi oggi – ha detto il segretario Petitti – è unire le nostre peculiarità, le specificità locali e i punti di forza (sanità, fieristico, congressuale, aeroportuale) con l’esigenza della rappresentanza di tutti i territori in Romagna. Non dobbiamo vivere questo processo come necessità imposta per decreto, ma come opportunità e sfida comune. La politica nei territori deve anticipare questi processi e trovare una sintesi tra i diversi interessi”.

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CARTOON CLUB CHIUDE CON 60MILA PRESENZE. CINQUE I PREMI ASSEGNATI


Chiude con 60mila presenze Cartoon club, 28esima edizione, di cui 16mila appassionati in costume: un record l’ottava Cosplay convention a piazzale Fellini e al Novelli (il cielo non è stato sempre clemente).
Durante la rassegna sono stati proiettati 250 film, nove le mostre visitabili a Palazzo del Podestà e Palazzina Roma così come al centro commerciale, all’aeroporto “Federico Fellini”, al parco Fiabilandia e in libreria.


I premi. Il film Switez (The Lost Town of Switez) di Kamil Polak (Polonia) si è aggiudicato il Cartoon Club dedicato a registi professionisti e case di produzione. La danza del piccolo ragno di Giacinto Compagnone, Aurora Febo, Lucia Rotelli, Emma Vasile del CSC di Torino (Italia) ha vinto il Signor Rossi per i film prodotti nelle scuole d’animazione. Ad Archibald (prod. Camera etc, Belgio) il Cartoon Junior per i film realizzati dai bambini nei laboratori di cinema d’animazione nelle scuole. Menzione speciale a La Soif du Mond (prod. Camera etc, Belgio). “Eccetto Topolino. Lo scontro culturale tra il fascismo e il fumetto”, di Fabio Gadducci, Leonardo Gori e Sergio Lama, pubblicato da Nicola Pesce Editore di è aggiudicato il “Franco Fossati” dedicato a testi italiani di storia, critica e saggistica sul fumetto. “Ararat. La montagna del mistero (Hazard 2011)” di Paolo Cossi ha vinto il “Fede a strisce – Roberto Ramberti” dedicato ai fumetti di ispirazione cristiana. Menzioni speciali a Davide Barzi et alii per Don Camillo (ReNoir 2011, voll. 1, 2 e 3) e Ro Marcenaro per VangelOne (Il Giornalino).

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MULTE D’ESTATE: RIMINI SUL GRADINO PIU’ ALTO DEL PODIO CON 4 MILIONI


Automobilisti in tempi di ferie? Fanno il pieno di multe. Soprattutto a Rimini in cima al podio seguita da Gallipoli e Riccione. Lo dice Bureau van Dijk(una multinazionale nella fornitura di software e informazioni economico finanziarie). L'azienda ha studiato l’andamento delle multe nelle località di vacanza preferite da italiani e stranieri. Un andamento che non solo mostra come in estate il numero delle infrazioni punite cresca, ma come stia lievitando anche da tre anni a questa parte.
Secondo l’analisi dei dati del 2010, il comune di Rimini (incasso di 4 milioni nel 2008, 3,4 milioni nel 2009, 4,3 milioni nel 2010) sale sul gradino più alto del podio. Al secondo posto Gallipoli con 2,9 milioni di multe estive e al terzo Riccione con poco più di 2 milioni. La perla verde nell’incedere dei tre anni analizzati mostra una crescita costante: da 1 milione 948mila nel 2008 a 1 milione 986 del 2009 fino ai 2 milioni 92mila euro del 2010.

Lunedì, 30 Luglio 2012 10:07

GIORNALAIO 31.07.2012

Rubriche

LUCCIOLE NELLE LANTERNE, GLI ALBERGATORI DI MIRAMARE VOGLIONO UN QUARTIERE A LUCI ROSSE. AAA CICLISTA ALTICCIO DA “GESTIRE” CERCASI, L’ANNUNCIO DELL’ASSESSORE SADEGHOLVAAD. CAMPI DA CALCIO, IL COMUNE NON DEVE E DARA’ NULLA ALLA SOCIETA’ PER LA CESSIONE DEGLI IMPIANTI (DICE BRASINI). AGOSTO: ALBERGHI IN SALDO

 
Lotta alle lucciole impossibile?


Riaprire le case chiuse? No, ma creare una zona «a luci rosse» sì. Se combattere la prostituzione è diventata una missione quasi impossibile, c’è chi, come gli albergatori di Miramare, esasperati dal protrarsi del fenomeno, sarebbero anche favorevoli alla creazione di quartieri non abitati dove magari concentrare il fenomeno”, Annalisa Boselli, Corriere Romagna (p.3).


Pedalata alcolica


Nove bar, ovviamente su il Resto del Carlino. Oggi da un lato l’assessore comunale pro Jamil Sadegholvaad, dall’altro il presidente provinciale di Confcommercio contro Richard d’Angelo. Da un lato gli organizzatori, dall’altro bagnini, cittadini riminesi, resto del mondo (pp.2-3) e anche Marco Lombardi.


I campetti del Comune


Il bando è regolare. Niente accordo per la cessione degli impianti, la società vincitrice ha facoltà di scegliere liberamente per quanti firmare la convenzione senza per ciò doversi attendere in cambio nulla. “Il riferimento è al presunto ‘biscotto’ tra Delfini e amministrazione, con i primi pronti a esercitare il diritto di rinuncia a quattro dei nove campi ottenuti in gestione in cambio di un contributo finanziario da parte della seconda per la riqualificazione dell’impianto InaCasa. Un «gesto politico», come lo ha chiamato il consigliere di Sel - Fc, Fabio Pazzaglia: «se il Comune è sensibile alla questione, allora la smetta di tergiversare e prenda il toro per le corna». A tal proposito, tuttavia, l’assessore Gianluca Brasini, ieri in commissione, è stato categorico. «Siamo un’amministrazione comunale, e di certo non ci presteremo mai a simili forme di contrattazione. Anche perché poi la cosa non può certo passare inosservata alla Corte dei Conti»”, La Voce di Romagna (p.13).


Sul mancato interesse degli albergatori Brasini ha detto la sua. “Per quanto riguarda gli albergatori, l’assessore ha aggiunto. «La porta era aperta, ma non c’è stata la fila». Tipico di Rimini. «Su ogni evento, su ogni riqualificazione, non c’è mai stata la chiamata alle armi delle categorie”, Corriere (p.8).


San Patrignano a Londra


Ieri la presentazione ufficiale con Letizia Moratti, Danny McCubbin, Jamie Oliver e Carlton Myers. “Verrà fornito aiuto ai giovani con problemi di tossicodipendenza da sostanze stupefacenti, assistendoli in vista di un reinserimento nel mondo del lavoro e sostenendo i familiari. Le attività saranno gratuite e si godranno solo di donazioni private e quanto potranno offrire le attività dell’associazione. «Dall’Inghilterra — spiega Antonio Tinelli — stiamo raccogliendo molte richieste di aiuto. In questi anni abbiamo iniziato ad accogliere ragazzi inglesi, ma ora, grazie a una sede a Londra, potremo aiutarne molti di più»”, il Carlino (p.11).


Agosto, i saldi del turismo


Super svendite sul web, soggiorno a ferragosto da 45 euro per chi prenota in anticipo. Federico Rossi sul Nuovo Quotidiano (p.9) ha ricostruito il listino a zone della costa di Rimini.


Paolo Facciotto a cena con ‘la Volpe’, la poetessa Maria Luisa Spaziani, La Voce (p.14).

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BANDO IMPIANTI SPORTIVI: I DELFINI NON AVRANNO (DOVREBBERO AVERE) IL 'CONTENTINO' IN CAMBIO DELLA RINUNCIA A GESTIRE LA META’ DEI CAMPI


La storia dei campi di calcio comunali ha fatto tappa oggi in commissione su richiesta di Giuliana Moretti (Pdl) prima di tornare nuovamente in consiglio il 2 agosto su richiesta di Fabio Pazzaglia (Sel).


“Ho chiesto la commissione – spiega il consigliere Moretti – per ribadire che quello che è importante non è chi gestisce i campi, ma come. E’ importante che siano gestiti meglio e che non ricadano maggiori costi sulle famiglie. Quello che imputo all’assessore (Gian Luca Brasini, presente in commissione, ndr) è di non aver studiato bene la situazione prima di fare un bando e aver perso così l’occasione per favorire il connubbio turismo e sport”. Gli albergatori, infatti, avevano un progetto pronto, ma non hanno potuto partecipare perché, secondo i criteri stabiliti dal bando avrebbero dovuto dimostrare di gestire da almeno tre anni un impianto sportivo. Nello scrivere il bando si è trattato si è male interpretata la legge regionale.


Comunque, fermo restando “che il bando è legittimo e che il comune non lo ritira” e in attesa che entro la fine di agosto la società vincitrice Delfini dica se manterrà la gestione di tutti e 9 i campi oppure se ne manterrà solo cinque (cosa che le è possibile fare) ci sono alcune questioni che sembrano chiarite. Tipo: alla richiesta di un aiutino per la riqualificazione dell’impianto InaCasa in cambio della rinuncia alla gestione di alcuni campi, il Comune ha risposto che “non è un mercato e non può dare qualcosa in cambio”. Nel momento in cui la società dirà che tiene da gestire solo cinque campi allora tornerà in gioco la Uisp, che potrà decidere di prendere in gestione (oltre a quello vinto) altri 4 impianti, ma alle stesse condizioni per cui i Delfini hanno vinto.


Rispetto all’imbarazzo dovuto al fatto che sarà una società sportiva a gestire gli impianti che utilizzeranno altre società sportive con cui è in competizione, anche qui la questione dovrebbe essersi risolta: nonostante abbia diritto a tre quinti delle ore in ogni impianto che gestisce la società Delfini ha rinunciato a tutto vantaggio dei vecchi utilizzatori e rivali di sempre, perché le basta il suo campetto.


Ricapitolando (per non perdere il filo). Il, per alcuni (molti), pasticcio nasce a seguito dell’esito del bando del Comune per affidare in gestione 10 campetti sportivi. In 9 casi vince la società sportiva e in un caso l’associazione Uisp. I Delfini non si aspettano di vincere, dicono, e quando scoprono l’esito del bando quasi quasi ci restano male, dicono. O meglio si ritrovano sorpresi, interdetti, perché loro (che sono molto bravi a gestire il campo dell’InaCasa, unico in attivo tra quelli del Comune, tanto da non prendere alcuna sovvenzione e anzi dare versare un contributo alle casse della “casa comune”) gestire 10 campi di calcio è una cosa che non hanno mai fatto.


I Delfini hanno vinto impegnandosi per 570mila euro di interventi per la messa a norma degli impianti, più altri 900mila da fideiussione.

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RIQUALIFICAZIONE DEL BORGO SANT’ANDREA, RENZI: “C’E’ UN MODO DI FARE CHE NON VA”


Borgo Sant’Andrea. L’occasione al sindaco di Rimini per presentare il suo progetto per la riqualificazione del suo quartiere l’ha offerta il consigliere comunale del Pdl Gioenzo Renzi. In Commissione, infatti, è andata la mozione attraverso cui il consigliere chiedeva alcuni interventi per migliorare la qualità delle condizioni di vita dei residenti. Una commissione in cui il sindaco ha giocato d’anticipo.


“Ce un modo di fare che non va bene – dice Renzi – perché quello che il sindaco realizza non lo fa con i suoi soldi: lo fa con i soldi pubblici. E allora è bene che certe scelte, pagate dai cittadini, siano valutate non solo dalla giunta ma da tutto il consiglio. Sarebbe corretto, inoltre, che certe scelte fossero condivise con la cittadinanza e non calate dall'alto”.


Tra le varie proposte di Gnassi per il borgo Sant’Andrea quella sulla sistemazione del foro boario. “Vogliono fare una piazza pedonale. Non va bene. Bisogna rendere quella piazza funzionale per 365 giorni l’anno e non solo per i tre giorni che dura la festa. Lì le categorie da anni chiedono parcheggi, indispensabili per i residenti e anche al servizio delle attività commerciali, al servizio di tutto il centro storico”.
Sembra che lì sia l’unico posto dove allo stato attuale questi parcheggi si possono fare. “Per questo abbiamo espresso la nostra contrarietà alla proposta dell’amministrazione comunale di realizzare una piazza unicamente pedonale nell’ex foro boario alla confluenza di via Cignani e via Melozzo da Forli’,invece dei parcheggi. Dopo tante discussioni su varianti e piani particolareggiati, ultimi 'ex consorzio agrario' e 'Mulazzani', con l’arrivo soprattutto di residenziale e terziario, le aree superstiti sono l’ultima possibilità, l’ultima risorsa in zona per i parcheggi”.


Renzi ne ha anche per la proposta di modifica della viabilità in piazza Mazzini. “La piazza Mazzini è il simbolo identitario del borgo Sant’Andrea, non può essere ridotta ad una specie di coppa rotatoria, ma va recuperata come centro, cuore, del borgo, luogo di incontro e per lo svolgimento delle manifestazioni. La proposta dell’amministrazione, rileviamo, non ha precisato progettualmente questo recupero”.

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PIAZZA MAZZINI, VIA IL TRAFFICO PARASSITA: LA PROPOSTA DEL SINDACO PER IL BORGO SANT’ANDREA


Piazza Mazzini vittima del “traffico parassita”. Urge una soluzione. Oggi in terza commissione (territorio, ambiente mobilità) il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, ha presentato la sua proposta per la riqualificazione del borgo Sant’Andrea che diventerebbe così “una delle piattaforme e delle porte d’ingresso al centro storico e al palacongressi, recuperandone la funzione attrattiva dei luoghi e la fruizione degli spazi, nell’idea di un centro che si allarga ai borghi”, oltre che un centro commerciale naturale. Un progetto “condiviso”, spiegano dal Comune. Le associazioni con cui il sindaco si è confrontato, per il principio di partecipazione, sono “Quei de’ Borg ad Sant’Andrea” e Sant’Andrea.com. Niente categorie, almeno per ora.


I problemi del borgo sono diversi, dal traffico, ai parcheggi. Lo studio sui flussi di traffico dell’area che, a fronte di oltre 16mila auto in passaggio (vedi anche via Circonvallazione occidentale) meno di 500 si fermano sui servizi del quartiere. L’idea. “Razionalizzare la corsia carrabile su via Saffi, consentendo esclusivamente al trasporto pubblico autorizzato la possibilità di proseguire fino alla confluenza con via Circonvallazione meridionale grazie all’installazione di un semaforo ‘intelligente’”. Tutti gli altri veicoli dovranno proseguire verso via Montefeltro passando davanti alla chiesa di San Gaudenzo: “si interverrebbe sulla piazza, arretrando la parte pedonale, per consentire la svolta e le manovre in sicurezza”.


Altra novità per il cuore del borgo: a piazza Mazzini sbarcherebbe una pista ciclabile bidirezionale (realizzata su via Saffi) “garantendo, oltre al flusso di auto, la sicurezza del flusso sia ciclabile, sia pedonale anche nell’attraversamento dell’incrocio con via Circonvallazione, creando così un percorso riservato alle biciclette che dal Centro, lungo tutta via Covignano, raggiungerà via di Mezzo, via del Crocifisso”.


Parcheggi. La ciclabile, assicurano, non ne toglierebbe. Il problema di recuperare altri spazi resta. E’ stato identificato un luogo, segnalato da sempre anche dalle categorie commerciali. “L’intervento per la rifunzionalizzazione e riqualificazione dell’area di via Cignani, un tempo sede del foro boario, permetterebbe l’acquisizione di nuovi parcheggi al servizio del borgo. Un intervento complessivo che progettualmente prevede per l’intero quadrante dell’intervento una potenzialità di parcheggi dagli attuali 1323 a 2.256”.


Una nuovo viabilità. Gli aspetti fondamentali sarebbero “la creazione di un senso unico di circolazione per tutti i veicoli su via Circonvallazione Occidentale/Meridionale, nel tratto tra la rotatoria di viale Valturio e via Bramante, e la realizzazione di ciclabile e parcheggi al posto della corsia di marcia eliminata”, ma anche una serie di idee per un recupero di identità. La proposta prevede, infatti, sia la ridefinizione della viabilità alla confluenza di via Cignani e via Melozzo da Forlì con lo studio di interventi di riqualificazione dell’area anche centrati sul recupero di elementi identitari del luogo come il foro boario” e “l’idea di ristabilire la via storica di accesso al borgo predisponendo l’inversione del senso di marcia su via Titano, come richiesto dai confronti emersi. Tale intervento metterebbe anche in rete i parcheggi del nuovo Palas, collegabili con navette, con il centro e il borgo”.


Giardinetti. “Previste anche la riqualificazione delle aree verdi, tra le quali l’area verde accessibile da via Orione (di proprietà privata) ed i giardini antistanti la scuola ‘Toti’ ed eventualmente i giardini di pertinenza della stessa”.

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LOMBARDI (PDL) SULLA PEDALATA ALCOLICA: “REALE RISCHIO DI DIVENTARE LA CITTA’ DELLO SBALLO”


“Obiettivamente, non ho trovato una sola ragione per apprezzare la ‘pedalata alcolica’ sul lungo mare. C’è crisi e bisogna inventarsi qualcosa, ma a forza di organizzare feste da sballo, il rischio di diventare la città del degrado è reale”. Il consigliere regionale Marco Lombardi (Pdl) interviene sulla 9bar, manifestazione ‘privata’ (in luogo pubblico) ad alto tasso alcolico che qualcuno vuole passi sotto l’insegna del Comune di Rimini e criticata per il suo inneggiare allo stato di ebbrezza.


“È chiaro che in vacanza la gente e soprattutto i giovani si vogliono divertire, e il divertimento a volte è “eccesso”, ma non credo sia compito del Comune promuovere gli stili di vita eccessivi”, nota Lombardi. “Fra l’altro, mentre con la Notte Rosa il Comune prova a fare tendenza ed a creare un prodotto turistico e con la Molo Street Parade punta sulla musica per animare la zona del porto, questa ‘pedalata’ non ha nessuna valenza né di immagine né promozionale né di indotto”.


Anzi, quello che la città guadagna dalla 9bar cono “i disagi per i residenti ed i turisti con famiglie che non hanno dormito ed al mattino si sono trovati una città sporca e piena di bottiglie”.
C’è di più. “Noi che viviamo di alberghi e di pubblici esercizi, abbiamo il problema di educare i turisti giovani e meno giovani ad un uso responsabile dell’alcol che gli consenta di divertirsi ma non gli permetta di diventare un pericolo per sé e per gli altri. Non possiamo pensare di limitare la vendita di alcolici nei supermarket dopo una certa ora e poi sponsorizzare un rito collettivo come la “pedalata alcolica”.

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ASSOCIAZIONISMO TRA COMUNI, LA REGIONE INVOGLIA CON 13MILIONI. 200MILA EURO ALLA VALLE DEL MARECCHIA


Alla Valle del Marecchia arriveranno quasi 200mila euro dalla Regione a sostegno dell’associazionismo tra i Comuni. In particolare, 147mila 854 per la Comunità montana e 52mila 114 per l’unione dei Comuni (le realtà in provincia ammesse a godere del contributo). Estendendo il conteggio dei fondi, per un totale di 10 milioni (di cui oltre 5 di risorse regionali e 4,9 statali) più 3 straordinari e già ripartiti, alla Romagna si contano anche 100mila 836 euro per l’Unione della Romagna faentina (provincia di Ravenna) e 308mila 862 euro all’ Unione dei comuni Appennino Cesenate e alla Comunità montana dell’Appennino Forlivese (Provincia di Forlì – Cesena). Per un totale di quasi 610mila euro.


“Un modo per ottimizzare le risorse e offrire servizi di qualità”, sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna. “Da anni la Regione promuove e sostiene l’associazionismo fra Comuni e i risultati sono molto evidenti visto che sul nostro territorio ci sono già 50 forme associate”.

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LOTTA ALLE LUCCIOLE. ANCHE RICCIONE HA LA SUA ORDINANZA


Dopo Rimini, anche Riccione ha la sua ordinanza anti lucciole. Il sindaco Massimo Pironi ha infatti firmato oggi il testo del provvedimento frutto della concertazione avviata dal prefetto di Rimini Claudio Palomba tra i sindaci dei comuni interessati dal fenomeno della prostituzione di strada con l’obiettivo di uniformare e rendere più efficaci le azioni di contrasto messe in atto dalle Forze dell’ordine.


L’ordinanza entra dunque in vigore oggi anche a Riccione dove sarà attiva fino al 31 ottobre. Le zone d’interesse sono via Torino, via Milano, via D’Annunzio, tutta la ex statale 16 (compresa tra il confine con il Comune di Rimini e il Comune di Misano Adriatico) e aree adiacenti, così come nelle aree adiacenti alle vie che incrociano con quelle calde individuate dal documento.


Il divieto per chiunque è di assumere atteggiamenti “diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento”, cioè richiamo, invito, saluto allusivo, o ancora di “mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità” allo scopo di prostituirsi.


La violazione si concretizza anche con il “richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti” “e di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento” e ancora con l’ “eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale”, qualora alla guida di un veicolo, al fine di concordare la prestazione.


La multa per chi violerà l’ordinanza è di 516 euro, ma pagata entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica dimezza, tranne che per i recidivi. L’inottemperanza all’ordine comporterà la denuncia (articolo 650 del codice penale).


L’ordinanza prevede anche, al posto della sanzione, per “le persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento ovvero in stato di particolare disagio” l’avvio a “programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale”.

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